23/09/2025 - 19:44

“Con il decreto in esame siamo di fronte all’ennesimo commissariamento deciso dal governo Meloni: il 65esimo dall’inizio della legislatura. Una scelta che non nasce dall’urgenza, ma da una logica di accentramento e di controllo che svuota di fatto il ruolo delle istituzioni territoriali e mortifica il confronto democratico”. Lo ha detto in Aula alla Camera la deputata dem Ilenia Malavasi, componente della commissione Affari sociali esprimendo il voto di astensione del Gruppo del Pd sul decreto recante misure urgenti per il commissariamento dell’Agenas e per il finanziamento dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù.

“Il governo – prosegue l’esponente Pd – non ha voluto né programmare né ricercare un’intesa con le Regioni, come invece prevede la prassi consolidata. È grave che un’agenzia strategica come Agenas, che opera a stretto contatto con le Regioni e monitora l’attuazione della riforma territoriale del DM 77 e del PNRR, venga commissariata senza un percorso di condivisione. Questo conferma un metodo miope, che tradisce incapacità di governare la sanità pubblica e rischia di avere ricadute pesanti sui cittadini, già oggi costretti a liste d’attesa insostenibili e a disuguaglianze territoriali sempre più marcate. Il Partito Democratico ha presentato in commissione emendamenti di buon senso, per limitare la durata del commissariamento, prevenire conflitti di interesse e garantire trasparenza”, ma il governo ha scelto la via del muro contro muro, respingendo ogni proposta”.

“Di fronte a questo atteggiamento – conclude Malavasi – non possiamo che ribadire la nostra contrarietà: commissariare non può diventare un modus vivendi, una scorciatoia che centralizza potere senza dare soluzioni ai problemi strutturali della sanità. La nostra astensione al decreto è motivata dall’articolo che stanzia 20 milioni per l’Ospedale Bambino Gesù di Roma. Parliamo di un’eccellenza italiana e internazionale che offre cure pediatriche gratuite, anche a bambini provenienti da zone di guerra. Il nostro voto riconosce il valore di questa realtà straordinaria. Ma al tempo stesso chiediamo una riflessione più ampia sul futuro della sanità pediatrica in Italia, per garantire a tutti i bambini pari diritti di accesso e qualità nelle cure”.

 

02/09/2025 - 18:10

«Anche l’onorevole Bignami si accoda al trenino degli extraterrestri, rilasciando dichiarazioni gravemente avulse dalla realtà sperimentata ogni giorno dai cittadini marchigiani» dichiara l’On. Augusto Curti. «Bignami vive in Emilia-Romagna, una regione dove la sanità è universalmente riconosciuta come un’eccellenza. Lo invitiamo dunque a venire nelle Marche, a Torrette, ad ascoltare le grida di quei cittadini che – indipendentemente dall’appartenenza politica – oggi erano lì a rappresentare ad Elly Schlein il dramma delle liste d’attesa. Un marchigiano su dieci rinuncia ormai a curarsi: questa è la vera emergenza da affrontare». Quanto alle critiche rivolte alla Segretaria del Partito Democratico, Curti ribatte: «Bignami chiede di informarsi, ma giunge decisamente impreparato. Dimentica infatti che se Torrette è stato premiato dall’Agenas per tre anni consecutivi, come miglior ospedale pubblico d’Italia, è grazie all’illuminata guida del dottor Caporossi e alla programmazione delle giunte di centrosinistra tra il 2016 e il 2022. In quegli anni sono stati avviati oltre settanta cantieri per 110 milioni di euro di investimenti, è nato il Centro Oncologico e di Ricerca delle Marche ed è stata introdotta la Rm-Pet, tecnologia d’avanguardia unica in Italia insieme al San Raffaele di Milano. Sono risultati concreti, non slogan».

 

02/09/2025 - 17:47

«Le dichiarazioni di Simone Livi sembrano rilasciate da extraterrestri, completamente inconsapevoli della realtà che i marchigiani sperimentano quotidianamente» attacca l’On. Augusto Curti, che replica con durezza all’esponente di Fratelli d’Italia. «Oggi il centrodestra prova ad intestarsi meriti che non gli appartengono. I riconoscimenti ottenuti da Torrette arrivano grazie all’illuminata guida del Dott. Caporossi e alla programmazione del centrosinistra: un percorso che dal 2016 ha visto crescere del 40% la presa in carico di patologie gravi e rare, l’affermazione della cardiochirurgia con oltre 1.500 interventi annui, i primati nella chirurgia toracica mininvasiva, in emodinamica e nelle angioplastiche per infarto acuto». Curti ricorda i traguardi raggiunti in quegli anni: «A Torrette è nato il Centro Oncologico e di Ricerca delle Marche, con l’innovativo macchinario Rm-Pet, unico in Italia insieme a quello in uso al San Raffaele di Milano. È su queste basi che, a fine 2022, l’Agenas ha premiato l’ospedale come miglior struttura pubblica d’Italia. Non si tratta di propaganda, ma di fatti documentati». Oggi, secondo Curti, il quadro è ben diverso: «La giunta Acquaroli ha trasformato la sanità marchigiana in un diffuso ospedale da campo. Le liste d’attesa sono diventate un dramma: un marchigiano su dieci rinuncia a curarsi perché non riesce ad accedere al servizio pubblico né ha le risorse per pagare il privato. Questo è il fallimento più grave, quello che colpisce la vita quotidiana delle persone. E sentir parlare di successi mentre i cittadini rinunciano alle cure è un insulto all’intelligenza collettiva».

29/01/2025 - 13:48

“Sulla sanità il Governo fa solo chiacchiere, proclami di grandi interventi e grandiose intenzioni, che finiscono sempre per dare ragione a chi ritiene che il pensiero sia solo quello di ridimensionare la sanità pubblica”. Così Silvio Lai, deputato Pd, membro della commissione bilancio ed esperto di materie sanitarie, commenta l’ultima relazione indipendente di Gimbe sul decreto liste d’attesa.

“Prima la legge di bilancio che finanzia in maniera insufficiente la sanità pubblica, aggredita da decine di norme ad hoc di vari esponenti della maggioranza per i fini più svariati, poi di recente la corsa ad inseguire Trump nell’uscita dall’OMS, in mezzo il decreto liste d’attesa con i decreti attuativi al palo”, prosegue Lai.

“Al 29 gennaio 2025 un solo decreto attuativo è stato approvato mentre 5 sono al palo o scaduti e tra questi c’è quello del superamento del tetto di assunzione del personale che richiede l’applicazione della nuova metodologia di valutazione del fabbisogno di personale che Agenas ha definito ma non ha l’ok del Governo che evidentemente subisce pressioni e ricatti. Ma oltre il merito ci chiediamo se il ministro Schillaci voglia continuare a lungo a fare la foglia di fico in sanità per un Governo che aggredisce la sanità pubblica, liscia il pelo ai no vax e alle fantasie antiscientifiche, e lascia senza tutela i cittadini”, conclude Lai.