"Trovo davvero vergognoso come la destra stia speculando su questa vicenda. È evidente che tutti dobbiamo collaborare, poiché il coordinamento è indispensabile. Molti enti sono coinvolti nella gestione di questo problema, quindi è fondamentale semplificare le procedure e accelerare i tempi. Per migliorare la collaborazione, è necessario che tutti, a partire dal governo, comprendano l'importanza di un piano strutturale di medio-lungo periodo, con investimenti di miliardi di euro. Il dissesto idrogeologico che dobbiamo affrontare oggi è molto più grave rispetto a quello che abbiamo conosciuto in passato”. Così il deputato del Partito Democratico Virginio Merola, ex sindaco di Bologna, in merito alle polemiche seguite all'alluvione che ha colpito il capoluogo dell'Emilia-Romagna. 'Spero che questa collaborazione si realizzi – ha concluso Merola – ma è importante ricordare che, dopo cinque mesi, siamo ancora in attesa che il commissario Figliuolo, approvi i 4,5 miliardi di euro già destinati. Su tempi, modalità e ritardi, è essenziale che tutti smettano di fare polemiche inutili e agiscano in maniera coordinata'."
"Leggiamo ancora una volta dichiarazioni di colleghi di Fratelli d'Italia che, in piena emergenza, utilizzano una situazione drammatica per attaccare chi è in prima fila, sul territorio e fra i cittadini. Oggi vediamo che si chiedono le dimissioni di Matteo Lepore. Le speculazioni politiche in un momento come questo sono semplicemente indecenti. Dovremmo invece lavorare all'unità di tutte le istituzioni. È evidente che siamo di fronte a eventi assolutamente inediti e che serve un intervento strutturale e straordinario, ben oltre l'ordinaria manutenzione. A chi è impegnato in prima linea, il Sindaco Lepore, la Presidente Priolo, tutti i sindaci e gli amministratori e con loro alle forze dell'ordine ed alle polizie municipali, alle donne e agli uomini della Protezione Civile, ai Vigili del Fuoco ed ai volontari tutta la nostra solidarietà ed il nostro ringraziamento".
Così i parlamentari PD eletti nella Città Metropolitana di Bologna.
Oggi la deputata del Partito Democratico Giovanna Iacono si è recata a Licata, per constatare di persona i danni arrecati al territorio dall’alluvione e dalla conseguente esondazione del fiume Salso e per esprimere la propria vicinanza ai cittadini e alle cittadine dopo i giorni di emergenza che la comunità ha vissuto.
Ha incontrato il sindaco Angelo Balsamo, insieme ai dirigenti del Pd di Licata Enzo Sica e Tiziana Alesci, garantendogli pieno sostegno parlamentare presso il Governo nazionale, affinché vengano attuate e destinate misure urgenti che indennizzino le infrastrutture del territorio, ma anche e soprattutto, il comparto agricolo, messo in ginocchio dalla piena del fiume.
Ha avuto anche modo, insieme al dem Paolo Iacopinelli, di effettuare un puntuale sopralluogo proprio nelle zone rurali, attualmente invase dal fango.
Uno scenario desolante, rispetto al quale è necessario intervenire, anche a livello nazionale e in modo adeguato e repentino, per sostenere la già precaria economia della città.
“Gasparri ci è o ci fa? Ogni volta che parla si copre di ridicolo ed ora avrebbe la pretesa di occuparsi anche dell'alluvione che ha colpito una parte dell'Emilia Romagna. Ma Gasparri che, come tutta la destra è noto per essere un negazionista dei mutamenti climatici, visto che lui non ha fatto niente insieme al suo governo per contrastarli, ora però utilizza l'alluvione per fare propaganda contro la Regione e il centrosinistra. Gli consigliamo di leggere i numeri dell'Arpa che ha certificato il fatto che a Bologna sono cadute in 6 ore 140mm di piogge, tante quante se ne registrano in due mesi autunnali”.
Così il capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.
“Gli consigliamo pure - aggiunge - invece di perdere tempo con le bufale, di occuparsi piuttosto della capacità di spesa del Commissario Figliuolo la cui inadeguatezza nello spendere i soldi per la ricostruzione sono state evidenziate ieri sera durante la trasmissione Presa Diretta anche per bocca dei sindaci romagnoli riferibili al centrodestra. Di fronte ad eventi calamitosi - conclude - ci si dovrebbe atteggiare con un forte senso dello Stato che vada ben aldilà delle rispettive giacche politiche, e non come un qualsiasi teppista mediatico”.
Dichiarazione di Andrea Rossi, deputato Pd
Altri giorni difficili per l'Emilia Romagna. Le precipitazioni straordinarie delle ultime ore hanno messo in ginocchio gran parte del territorio, da Reggio fino a Bologna, con situazioni critiche anche in Romagna, sebbene meno gravi rispetto al 2023. La preoccupazione è alta anche in Toscana e Sicilia, colpite da eventi meteorologici estremi.
Mi sono sentito in queste ore con il presidente della Provincia, Giorgio Zanni, e i sindaci delle zone più colpite, in particolare Bagnolo, Cadelbosco, Gualtieri e Castelnovo Sotto, dove le esondazioni dei canali hanno causato allagamenti significativi. Abbiamo condiviso semplici valutazioni sulla situazione, consegnando a loro la massima disponibilità nei prossimi giorni per sostenere a livello legislativo tutti i provvedimenti possibili a favore Delle comunità colpite.
In questo momento, il mio pensiero e la mia solidarietà vanno a tutte le famiglie e le persone colpite da questa nuova calamità, con un sincero ringraziamento a tutte le donne e tutti gli uomini delle Istituzioni, della protezione civile, delle forze dell'ordine e Associazioni di volontariato, impegnati per far fronte all'emergenza.
Dichiarazione di Virginio Merola, deputato Pd
Solidarietà e piena vicinanza a tutte le persone colpite e alle attività commerciali. Condoglianze alla famiglia del giovane Simone che non è riuscito a salvarsi dalla furia dell'acqua.
Il mio sostegno ai sindaci, a tutti gli amministratori , al personale di esercito e forze dell'ordine e ai tantissimi volontari che in queste ore stanno lavorando senza sosta per soccorrere la popolazione e per i primi interventi di ripristino.
"È stata per Bologna, per la Città è l' intero territorio metropolitano, una notte difficilissima. Siamo stati colpiti da eventi atmosferici di inedità intensità. Una emergenza resa drammatica dalla notizia della morte del giovane che era disperso. Ai suoi familiari va tutto il mio cordoglio. Voglio ringraziare i vigili del fuoco, le forze dell' ordine e delle polizie municipali, gli uomini e le donne della protezione civile, tutti coloro che sono impegnati sul campo. Grazie alla Presidente Priolo, al Sindaco Lepore, a tutti i sindaci e gli amministratori che sono in prima fila per affrontare questa emergenza. Con diversi di loro sono in contatto costante. È il momento nelle istituzioni per essere uniti. Per affrontare l' emergenza e poi per garantire a tutti i cittadini che hanno subito danni i giusti ristori". Così Andrea De Maria, deputato PD.
Andrea Gnassi e dem eletti in Emilia Romagna presentano interrogazione parlamentare
Il gruppo del Partito Democratico alla Camera ha presentato un'interrogazione parlamentare per chiedere alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, di fare chiarezza su quanto riportato da notizie di stampa in merito a una riunione, tenutasi a porte chiuse a Faenza il 12 ottobre scorso, tra la candidata del centrodestra alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, Elena Ugolini, e i comitati degli alluvionati, sia di quelli relativi ai recenti eventi sia di quelli del 2023. Dal verbale della riunione risulterebbe infatti l'esistenza di un rapporto diretto tra il Commissario per l’alluvione, il generale Figliuolo, e la candidata del centro destra Ugolini, nonostante quest'ultima non rivesta alcun ruolo istituzionale. Durante l'incontro, la candidata del centro destra avrebbe infatti affermato di aver ricevuto "migliaia di documenti" direttamente dal Generale Figliuolo e dalla struttura commissariale dichiarandosi disponibile a condividerli in caso di richiesta. L’interrogazione presentata a prima firma Andrea Gnassi e sottoscritta da Ouidad Bakkali, Andrea De Maria, Paola De Micheli, Ilenia Malavasi, Virginio Merola e Stefano Vaccari chiede alla presidente del consiglio e al ministro per la protezione civile di chiarire la natura e la provenienza di tali documenti e a che titolo sarebbero stati trasmessi a una privata cittadina, sollevando dubbi su possibili implicazioni elettorali a ridosso delle elezioni regionali per il rinnovo della presidenza della regione e del consiglio regionale.
"Mentre i territori dell' Emilia Romagna e, in parte quelli delle Marche, sono alle prese con il dramma di una nuova pesante alluvione, la maggioranza pone al centro del dibattito parlamentare un provvedimento inopportuno nei tempi, nella forma, ma soprattutto nella sostanza. La costituzione di una commissione di inchiesta sul rischio idrogeologico che rappresenta un’ iniziativa assolutamente irricevibile. Un atto inefficace e dissonante. Un gesto offensivo. Offensivo nei confronti di coloro i quali, del tutto evidentemente, sono già stati individuati quale capro espiatorio, a valle di un processo sommario, sterile e disordinato che si porrà fuori dai tempi, dalle logiche e persino dal comune sentire. Perché purtroppo, così è scritto tra le pieghe di questo provvedimento, saranno i Sindaci e gli amministratori locali le vittime sacrificali dell’ennesima battaglia condotta contro i mulini a vento. Quegli stessi primi cittadini cioè, impegnati al fianco dei cittadini colpiti dal maltempo. Quegli stessi sindaci, cioè, che da mesi lanciano - inascoltati - grida di allarme sull’evanescenza delle politiche di sostegno poste in atto a favore delle comunità colpite dai disastri, negli ultimi periodi. Quei primi cittadini e quegli amministratori che invece dell' istituzione dell' ennesima inutile Commissione d'Inchiesta, insediata dalla maggioranza per qualche gioco politico, meriterebbero il sostegno di tutte le istituzioni". Così Andrea De Maria, deputato PD, intervenendo oggi in Aula alla Camera.
“Giorgia Meloni esattamente un anno fa aveva promesso 100 per cento di ristori per famiglie e imprese. Il Governo ha accentrato tutte le scelte ma non è stato capace di mettere nelle tasche dei cittadini nemmeno un euro. Adesso attaccano la Regione solo per cercare di nascondere il loro fallimento”. Così il deputato democratico, Andrea Casu.
"Desidero esprimere solidarietà e vicinanza alle popolazioni colpite, agli amministratori, alla macchina dei soccorsi che sta lavorando giorno e notte per aiutare le famiglie ancora sotto l'acqua e isolate. Quello che è accaduto ieri, l'atteggiamento mostrato dal governo è indecoroso e indecente: convocare una conferenza stampa nel bel mezzo di un evento climatico catastrofico, con un'alluvione ancora in corso per fare speculazione politica a fini elettorali, come ha fatto il ministro Musumeci, non la regione o gli amministratori che stavano lavorando per aiutare le popolazioni colpite, può essere definito in un solo modo: sciacallaggio.
Il governo aveva il dovere di fare tutto il necessario per aiutare le popolazioni colpite, per attivare e coordinare la macchina dei soccorsi, per sostenere vigili del fuoco, forze dell'ordine, amministratori che sono nel fango a lavorare, invece hanno trasformare Palazzo Chigi e l'esecutivo in un comitato elettorale. È mancato il senso istituzionale. Davvero un atteggiamento clamoroso.
Peraltro, ricordo che il governo ha fatto di tutto per accentrare nelle mani di un commissario straordinario a Roma la gestione dell'emergenza e della ricostruzione e le risorse che sono arrivate sono irrisorie rispetto a quelle necessarie. Meloni ha fatto passerelle nel fango per poi lasciare sole famiglie, imprese e amministratori da un anno, tradendo tutte le promesse fatte. Servono le risorse, non volgari speculazioni politiche". Lo ha detto Piero De Luca, capogruppo del Pd nella commissione questioni regionali, a Coffee Break su La7.
“Nuove giornate di paura, nuovamente fiumi esondati e persone evacuate in Emilia Romagna, una nuova alluvione. Nuovamente grazie ai sindaci che cercano incessantemente soluzioni, ai volontari e alle volontarie che non si sono fermati un attimo, alla protezione civile che sta operando per mettere in salvo e sostenere come l'anno scorso, come sempre. Quello che è mancato e manca ancora è la celerità nel fare gli interventi riparatori, sono i ristori ad imprese e cittadini, quello che è mancato e manca è un governo che mette gli stivali di gomma per fare una foto e una passerella senza poi dare le risposte che le persone e l'Emilia Romagna tutta aspettano ancora. Non possiamo più aspettare però. Vogliamo risposte non passerelle e propaganda per la campagna elettorale delle regionali alle porte”.
Così Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera.
"Sono ore queste in cui la nostra regione, la mia regione l'Emilia Romagna, sta rivivendo l’incubo dell’alluvione, del maltempo, delle esondazioni; la provincia di Ravenna è tra le più colpite; abbiamo centinaia di sfollati, le famiglie rivivono quell’incubo, si stanno riempendo i palazzetti. E' stata una notte di lavoro estenuante per sindaci, per le prefetture, per tutto il dispiegamento delle forze dell'ordine, della protezione civile e i vigili del fuoco, tutto il sistema che sta proteggendo i cittadini e le cittadine a cui credo dobbiamo volgere un grande ringraziamento e un incoraggiamento per superare quest’ora buia, quest’ora difficile, per resistere a quella che è appunto la furia dell’acqua. Questo Boris che arriva dall’estero sta devastando il nostro Paese. Abbiamo visto devastare paesi dell’est Europa e in questo momento si trova sopra l’Emilia-Romagna". Lo ha detto intervenendo in Aula la deputata del Pd, Ouidad Bakkali, a proposito delle alluvioni che hanno colpito le regioni italiane, in particolar modo l'Emilia Romagna.
"Si fermino le speculazioni politiche in questo momento dove stiamo mettendo ancora in sicurezza le persone, le famiglie e i gommoni vanno a recuperare le persone fragili dalle case per portarle in salvo. Fermatevi! Dovevate fare due cose: occuparvi del dissesto idrogeologico del paese, attraversato dagli effetti del cambiamento climatico, la mia regione, molti territori sono alla seconda alluvione, ma non avete fatto nulla. E l’altro tema su cui stiamo vigilando da mesi è il tema dei piani speciali 4,5 miliardi che la struttura commissariale deve pianificare, che la regione ha già validato nel mese di luglio perché vanno messe in campo infrastrutture idrauliche speciali che diano risposta a quello che è un cambiamento epocale che sta devastando i nostri i nostri territori. E anche in questo caso nulla di fatto dal Governo", ha aggiunto Bakkali.
"Basta con le mistificazioni, basta con le falsità rispetto a fondi che dite non essere stati spesi perché queste sono bugie che vi torneranno contro; perché i cittadini e le cittadine conoscono quello che è stato fatto in questi mesi per la messa in sicurezza dopo il maggio 2023 quindi in questo momento nell’ora più buia delle famiglie dell’Emilia-Romagna fermatevi con la speculazione politica! Adesso chiediamo che la presidente del consiglio abbia una relazione istituzionale continua con gli altri livelli di governo, con i sindaci, con la regione, che si affronti questo tema in maniera responsabile perché noi non possiamo tollerare anche questa volta che sulla pelle degli emiliano romagnoli si consumi la speculazione. In questo anno i cittadini non hanno visto un euro arrivare sui rimborsi. Ora è arrivato il momento di fermare la speculazione politica e di mettere davvero in sicurezza i territori", ha concluso Bakkali.
“Seimila euro sono elemosina che romagnoli non meritano”
Bene l’ordinanza del credito d'imposta annunciata oggi da Figliuolo per la ricostruzione post alluvione in Romagna. Chiediamo allora che il governo torni in Parlamento per modificare la norma sugli indennizzi ai privati e finalmente si facciano giungere le risorse al settore agricolo che ancora non ha visto un euro. Si conferma purtroppo quanto abbiamo sostenuto da mesi, ovvero che le risorse ci sono e che i seimila euro per gli indennizzi relativi ai beni mobili distrutti o danneggiati dall'alluvione sono un’elemosina che i romagnoli non meritano.
Così la deputata del Pd Ouidad Bakkali.
'Chiederemo conto in Parlamento'
I ristori annunciati non arrivano e sulla Romagna torna il fango distruttivo dell'alluvione. Coldiretti e Confagricoltura denunciano la paradossale situazione del respingimento dell'80% delle richieste presentate da parte delle imprese agricole devastate dal cataclisma di oltre un anno fa. Inadeguate peraltro le risorse messe a disposizione per la restante parte del comparto. Dal governo silenzio assoluto. È chiaro ormai il disegno. Strangolare quel territorio e tentare di addossare le responsabilità in chiave elettorale. Una strategia riprovevole che metterà in ginocchio famiglie ed imprese che con grandi sacrifici, sostenuti dalla Regione, hanno affrontato l'emergenza nel tentativo di ripartire. Chiederemo conto al governo in parlamento sulla mancata assegnazione delle risorse.
Lo dichiara Stefano Vaccari, capogruppo PD in Commissione Agricoltura e Segretario di Presidenza della Camera.