17/12/2025 - 15:10

"Un governo che non ha idea di cosa significhi "diritti", men che meno "diritti acquisiti". L'emendamento sulle pensioni presentato nottetempo è un attacco frontale al diritto acquisito da molti lavoratori e molte lavoratrici di andare in pensione anticipata grazie al riscatto degli anni di laurea. Un riscatto che non è un regalo: si paga cifre non indifferenti. Un tradimento del patto fra lo Stato e i cittadini che hanno fatto affidamento su regole scritte per programmare il proprio futuro. Un colpo bene assestato soprattutto ai giovani che hanno studiato.
In più ampliano le finestre di attesa dal momento in cui matura la pensione al momento in cui decorre veramente.
Insomma, le italiane e gli italiani devono andare in pensione il più tardi possibile. E' questo il disegno del governo Meloni.
Avevano promesso l'abolizione della legge Fornero, ma di fatto allungano ancora di più l'età pensionabile". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

17/12/2025 - 13:26

"Bisogna riaccendere i riflettori sulla condizione del popolo saharawi e spingere la comunità internazionale a lavorare per una prospettiva di pace. E potrà essere una pace solida e duratura se si baserà sull’autodeterminazione dei saharawi, da 50 anni privati della loro terra.
È per questa ragione che oggi, al Comitato diritti umani della Camera, abbiamo audito la rappresentante in Italia del Fronte Polisario, Fatima Mahfud insieme a Nadia Conti e Valentina Roversi, rispettivamente presidente e vicepresidente della Rete Saharawi, Francesca Doria, Coordinatrice gruppo diritti umani della Rete Saharawi e Giulia Olmi, Coordinatrice di progetti per il popolo saharawi all’interno del Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli (CISP).
Con le nostre interlocutrici abbiamo parlato della condizione del Sahara Occidentale, occupato dal Regno del Marocco fin dal 1975, e della situazione dei diritti umani sia dei 170mila rifugiati nei campi del deserto algerino, sia dei saharawi che vivono nel territorio occupato dal Marocco.
Dopo numerose prese di posizione sia delle Nazioni Unite che della Corte europea di giustizia a favore dell’autodeterminazione del popolo saharawi e di un referendum per decidere il futuro del territorio attualmente occupato dal Marocco, una recente Risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu mette invece alla base dell’avvio di negoziati di pace la proposta unilaterale di Rabat che prevede semplicemente l’autonomia del Sahara Occidentale all’interno del Marocco. Una prospettiva che come è noto non è condivisa dal Fronte Polisario.
Nel frattempo, si aggravano le condizioni di vita nei campi profughi algerini, dove si vive soltanto grazie ad aiuti internazionali che si riducono sempre di più. Nel territorio occupato dal Marocco continuano a consumarsi discriminazioni e repressione verso le voci che chiedono il rispetto dei diritti del popolo saharawi, in particolare giornalisti e attivisti.
Purtroppo l’opinione pubblica mondiale è all’oscuro di questa realtà anche perché i mezzi di informazione non si occupano del Sahara Occidentale.
In un momento in cui il diritto internazionale è sotto attacco, principi come l’autodeterminazione dei popoli devono tornare al centro dei dibattiti. Vale per i palestinesi, per i curdi  e vale anche per i saharawi". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

16/12/2025 - 19:32

"La Corte Costituzionale sancisce l'ultimo fallimento del governo Meloni respingendo i ricorsi fatti contro la Regione Toscana sugli affitti brevi e contro la Puglia a proposito del salario minimo.
Cercano di usare la giustizia a fini politici, per contrastare le leggi delle regioni che non governano loro. Ma non funziona.
Toscana e Puglia hanno legiferato correttamente su temi su cui il governo scappa e non è capace di assumersi le proprie responsabilità.
Invece di fare ricorsi inutili, la presidente del consiglio farebbe bene a trarre ispirazione dalle buone leggi delle regioni". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

 

15/12/2025 - 11:55

"La terribile strage di Bondi Beach, in Australia, lascia tutti sgomenti ed esprimiamo profonda solidarietà al popolo australiano e alla comunità ebraica. Una cieca violenza antisemita che si è abbattuta su innocenti che celebravano l'Hanukkah e che avrebbe potuto avere esiti perfino peggiori senza il coraggio di Ahmed al Ahmed che, da solo e a mani nude, ha disarmato uno dei due assalitori.
Condanniamo l'antisemitismo in qualsiasi forma e ovunque si manifesti. Come condanniamo la strumentalizzazione che di tragedie del genere viene fatta collegandola perfino al riconoscimento dello Stato di Palestina voluto dal governo australiano.
E' l'odio che produce odio, non la giusta battaglia per l'autodeterminazione di un popolo". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

14/12/2025 - 14:53

Così  l’on. Laura Boldrini, intervenendo all’Assemblea  del Pd:

A tre anni dall'elezione di Elly Schlein a segretaria del Pd, voluta da chi ci chiese un cambiamento profondo, possiamo dire che quel cambiamento è in atto.
Lo abbiamo visto con le elezioni regionali e amministrative in cui abbiamo vinto con coalizioni ampie , grazie alla linea testardamente unitaria della segretaria.
E Lo abbiamo visto con le politiche sul lavoro e il salario minimo, anche in questo caso portate avanti con gli alleati dell'opposizione.” Così la deputata Dem Laura Boldrini nel corso del suo intervento oggi all’assemblea del Pd.
“ E lo abbiamo visto in politica estera - ha proseguito Boldrini - perché  senza un cambio di linea politica non sarebbero state possibili le iniziative che abbiamo organizzato, dalla manifestazione per Gaza a Roma il giugno scorso con le altre opposizioni, alle due missioni al valico di Rafah e quella all’Aja alla Corte penale internazionale che abbiamo fatto insieme a colleghe e colleghi del Pd e di altri partiti dell'opposizione. Così come non sarebbe stata possibile la presenza sulla Flotilla di Arturo Scotto, Annalisa Corrado e Paolo Romano.
Tutto questo - continua Boldrini - ci ha permesso di essere parte di quel grande movimento che ha riempito le piazze di ragazze e ragazzi per settimane. Siamo stati insieme alla "Generazione Gaza" in molte di quelle piazze e non per "sterile attivismo", come sostiene qualcuno anche qui dentro. Ma perché abbiamo scelto di stare dalla parte del diritto internazionale e della pace, dell'autodeterminazione di un popolo e contro il genocidio.
Nonostante il piano Trump e la tregua, a Gaza centinaia di persone continuano ad essere uccise e a vivere in condizioni disumane, da giorni sotto una pioggia incessante che distrugge ogni riparo: migliaia di tende sono disponibili e anche centinaia di container ma Netanyahu non li fa entrare, tiene i valichi chiusi, un altro volto del genocidio. Vorrei lasciare a questa Assemblea quanto riscontrato dalla nostra recente missione in Cisgiordania dove siamo stati  insieme a Mauro Berruto, Valentina Ghio, Sara Ferrari, Ouidad Bakkali e Andrea Orlando. Abbiamo trovato una situazione senza precedenti: la Palestina è strangolata da un regime del terrore messo in atto dal governo Netanyahu che mira a scacciare i palestinesi per appropriarsi delle proprie terre. Una pulizia etnica che purtroppo viene ignorata da gran parte  del mondo e dei media. Continuiamo  ad occuparcene, a mettere Gaza e la Cisgiordania al centro della nostra azione politica, a richiedere giustizia per le vittime, facciamolo sia in Parlamento che fuori, coerentemente a quanto fatto finora. Questa è una battaglia campale, una battaglia di civiltà di cui noi dobbiamo essere portabandiera.
La linea che abbiamo tenuto finora è quella giusta, va mantenuta e rinsaldata.

 

12/12/2025 - 18:23

"Il modello Valditara per la scuola punta a limitarne sempre più l'autonomia, fino al punto di mandare ispezioni negli istituti che hanno organizzato incontri con Francesca Albanese. Un'iniziativa da polizia politica, più che da ministro dell'istruzione. Sfugge, probabilmente, a Valditara che Albanese è Relatrice speciale dell'Onu per i territori occupati della Palestina e riveste dunque un ruolo istituzionale. Quale sarebbe la ragione per cui l'incontro con una figura istituzionale deve dare origine a un'ispezione del ministero? Perché Albanese dice cose che al ministro Valditara e al governo non piacciono?
È l'ennesima riprova di quanto male sopportino posizioni diverse dalle loro e quanto vogliano omologare perfino scuola, insegnanti e studenti ai loro diktat.
Ci opporremo a questa logica da regime in tutte le sedi necessarie". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

11/12/2025 - 14:07

"Da diversi giorni una tempesta sferza la Striscia di Gaza. Le tende in cui sono costrette a vivere le oltre 850mila persone più volte sfollate dall'esercito israeliano non reggono: si strappano, vengono travolte dal vento e invase dall'acqua che scorre senza potere essere canalizzata. E' l'ennesima catastrofe inflitta al popolo palestinese per decisione del governo Netanyahu che continua a fare entrare gli aiuti con il contagocce e a tenere alcuni valichi chiusi, come quello di Rafah. Migliaia di tende nuove e centinaia di container che potrebbero dare un po' di sollievo, sono tenuti fuori dalla Striscia. Mancano cibo e medicine e la tempesta peggiora tutto.
Il "Piano Trump" ha spento i riflettori e su Gaza è calato il silenzio, ma nella Striscia si continua a morire di stenti e anche sotto le bombe e i colpi dell'Idf". Lo scrive sui suoi canali social Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, pubblicando un video della tempesta a Gaza.

11/12/2025 - 09:52

"Ovunque ci sia uno spiraglio di pace, bisogna impegnarsi perché quello spiraglio diventi un percorso concreto. E lo spiraglio lo abbiamo visto lo scorso fine settimana a Istanbul, alla Conferenza internazionale sulla pace e una società democratica indetta dal Dem Party dopo l'appello del leader curdo Abdullah Ocalan e la decisione del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) di sciogliersi e porre fine alla lotta armata. Uno scenario che può porre fine a 40 anni di violenze che hanno provocato oltre 40mila morti. Ma su cui né l'Italia né la Commissione europea hanno ancora preso una posizione. Eppure, il raggiungimento della pace andrebbe a vantaggio di tutta la regione che è ancora molto instabile e vede diversi conflitti in corso. Per questo, insieme alla collega Francesca Ghirra (Avs) che ha partecipato con me alla conferenza, ho presentato una interrogazione per sapere se e come il governo intenda impegnarsi direttamente, nelle relazioni bilaterali e in sede europea e internazionale, a sostegno del cammino di pace avviato in Turchia. Chiediamo anche, che il governo agisca presso l'Unione Europea, anche nella prospettiva di una possibile, futura adesione della Turchia, per sostenere un percorso che assicuri non solo una pace duratura ma anche il pieno riconoscimento dei diritti e delle libertà democratiche di tutte le persone e le comunità che vivono nel Paese". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

 

09/12/2025 - 19:01

"Alla vigilia della Giornata mondiale dei diritti umani, il Consiglio europeo ha fatto un enorme passo indietro sul diritto all'asilo, fiore all'occhiello dell'Ue terra dei diritti. Ma consiglierei prudenza al ministro Piantedosi e al centrodestra che esultano, perché l'iter non è ancora terminato: il testo deve ancora passare dal Parlamento di Strasburgo.
Ma c'è un'altra ragione per cui l'Italia ha poco da gioire, perché il nostro paese avrà più oneri di prima. Essendo paese di primo approdo di chi arriva via mare, dovrà aspettare che altri paesi dell'Ue diano la disponibilità ad accogliere le persone o a dare un sostegno economico, ma nessuno dei paesi amici della destra ha dato disponibilità di condividere la responsabilità. Inoltre chi arriva in Italia, ma poi si sposta in un altro paese dell’Ue sarà rimandato in Italia perché il regolamento di Dublino non è stato modificato. Insomma, l'Italia ha tutto da perdere da questo patto.
Non ultimo va ricordato che la lista dei paesi sicuri non cambia nulla rispetto alle decisioni che le commissioni territoriali e i giudici possono prendere perché il diritto d'asilo non dipende dal paese da cui si proviene, ma dalla condizione personale del richiedente asilo. Un paese può essere sicuro per alcune persone, ma per altre no. E sono, appunto, le commissioni e i giudici a decidere caso per caso.
Tutta questa esultanza, dopo avere buttato centinaia di milioni di euro nei centri in Albania, inutilizzati per due anni, è davvero poco giustificata". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

 

09/12/2025 - 15:31

"Quando la Dichiarazione universale dei diritti umani fu approvata, rientrava in quelle azioni che il mondo intero, rappresentato dall'Onu, decise di intraprendere perché quel "mai più" pronunciato dopo gli orrori della Seconda Guerra Mondiale non fosse solo un'intenzione.
Oggi, però, 77 anni dopo quell'approvazione, i diritti umani sono sotto attacco e le guerre aumentano invece di diminuire. E aumentato proprio dove si voltano le spalle ai diritti umani e si scelgono regimi autoritari e illiberali.
Per questo, alla vigilia della Giornata mondiale sui diritti umani, abbiamo scelto di parlarne con oltre 250 ragazze e ragazzi delle scuole. Perché come disse Eleanor Roosevelt, i diritti umani universali iniziano "in piccoli luoghi, vicino a casa, così vicini e così piccoli che essi non possono essere visti su nessuna mappa del mondo. Ma essi sono il mondo di ogni singola persona; il quartiere dove si vive, la scuola frequentata, la fabbrica, la fattoria o l’ufficio dove si lavora".
Insieme a loro abbiamo parlato di come oggi i diritti umani siano sotto attacco e di come sia fondamentale reagire, ogni giorno, ognuno nel suo ambito e senza mai soccombere all’indifferenza.
Ed è proprio con i ragazzi che bisogna tornare a parlare dell'importanza della pace e dei diritti umani.
Stamattina, con gli interventi di Parisa Nazari, attivista iraniana e difensora dei diritti umani e delle donne, e Yara Abushab, studentessa palestinese di Medicina, uscita da Gaza poco prima del 7 ottobre, che ha perso gran parte della sua famiglia durante il genocidio, abbiamo ascoltato testimonianze dirette di due luoghi dove i diritti umani vengono calpestati: l’Iran e la Palestina. Il racconto di Yara Abushab, la cui vita è stata sconvolta dal genocidio, ha commosso tutta la platea che si è alzata in un applauso solidale che è stato un abbraccio collettivo.
Con Micaela Frulli, docente all'università di Firenze, abbiamo fatto un viaggio nel diritto internazionale, oggi pesantemente messo in discussione, e con Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, abbiamo parlato dell'enorme lavoro delle associazioni e delle ONG per sostenere e proteggere chi è attaccato da regimi autoritari.
Ma soprattutto, abbiamo ascoltato le voci delle ragazze e dei ragazzi la cui consapevolezza sul valore dei diritti umani e sull'impegno necessario per difenderli ovunque vengano calpestati è una boccata di ossigeno. Non è vero che ai giovani non interessano questi temi: ce l'hanno dimostrato con le mobilitazioni per Gaza e ce l'hanno dimostrato questa mattina. Chiedono di essere ascoltati e di avere spazi in cui potersi esprimere. Ed è proprio quello che oggi il Comitato diritti umani della Camera ha voluto fare". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, a margine dell'evento "Diritti umani sotto attacco - il dovere di reagire" che si è svolto oggi alla Camera dei Deputati.

07/12/2025 - 15:45

"L’appello “per la pace e per una società democratica” lanciato dal Presidente Abdullah Ocalan il 27 settembre scorso e la decisione assunta da Partito dei Lavoratori del Kurdistan nel suo dodicesimo e ultimo congresso di sciogliere il partito e porre fine alla lotta armata, rappresentano una grande occasione per la pace e la stabilità di tutta la regione. Una regione ancora oggi segnata da conflitti, tensioni e spargimento del sangue di vittime civili. In un mondo in cui le guerre si moltiplicano, dove si apre uno spiraglio di pace bisogna cogliere l'opportunità e favorire il processo.
Per questo mi sarei aspettata dichiarazioni di plauso e di incoraggiamento da parte degli attori internazionali dopo l’appello di Ocalan, il Congresso di scioglimento del PKK, dopo la rinuncia alla lotta armata e la cerimonia di consegna delle armi. E invece, un inspiegabile silenzio. Si è pronunciato il Parlamento Europeo, con una risoluzione in cui si dice tra le altre cose che l'appello di Ocalan e la scelta del Pkk sono un passo storico e atteso da tempo che potrebbe contribuire a porre fine a 40 anni di violenza. La Commissione europea, invece, non si è ancora pronunciata. Sarebbe importante che l’Unione Europea si impegni anche come mediatrice e garante del processo di pace.
Questo dovrebbe chiederlo anche il Governo italiano rimasto finora in silenzio. Sarà mio compito, tornata in Italia, sollecitare il governo a pronunciarsi per sollecitare la Commissione e per chiedere al governo turco atti concreti in direzione della pace come ha già fatto la parte curda. Sappiamo quanto la Turchia abbia bisogno di una svolta nel campo delle libertà civili, dei diritti di democrazia, dell’indipendenza della magistratura, della libertà di stampa e della laicità. Sono le stesse cose che le vengono richieste per un’eventuale adesione
all’Unione Europea. Per questo l'Ue deve entrare in campo e sostenere attivamente il processo di pace che unilateralmente, con grande coraggio, il popolo curdo e la sua rappresentanza politica hanno iniziato.". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, intervenendo alla International Conference on Peace and Democratic Society organizzata dal Dem Party a Istanbul.

 

05/12/2025 - 20:30

"Un processo giusto e pubblico. E' questo che Nuri Aslan, attuale sindaco di Istanbul, chiede per Ekram Imamoglu, primo cittadino della capitale turca arrestato per ragioni politiche a marzo scorso. Da allora, Aslan ha preso il suo posto. Imamoglu è considerato l'unico in grado di battere Erdogan alle prossime elezioni. Insieme alla collega Francesca Ghirra, abbiamo incontrato Aslan proprio a Istanbul dove siamo arrivate per partecipare alla conferenza internazionale indetta dal Dem Party a sostegno di una pacifica convivenza tra il popolo curdo e il popolo turco, dopo che il leader Abdullah  Ocalan ha annunciato lo scioglimento del PKK". Lo dichiara da Istanbul Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

05/12/2025 - 17:29

Dal 6 al 7 dicembre l'on. Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, parteciperà alla conferenza internazionale organizzata a Istanbul dal Dem Party per sostenere il processo per una pacifica convivenza tra il popolo curdo e il popolo turco. La conferenza si tiene a pochi mesi della scelta di Ocalan, leader del popolo curdo e del Pkk, di rinunciare alla lotta armata e di lanciare un percorso per la pace e una società democratica. Su questa scia, il Dem Party chiede la collaborazione e il sostegno internazionale perché si faccia pressione per favorire il raggiungimento della pace dopo 40 anni di conflitto interno e una stabilizzazione regionale.
Alla conferenza parteciperanno esponenti politici di diversi paesi.

 

05/12/2025 - 12:01

"La legittima, e doverosa, condanna del regime del terrore e dei crimini di guerra e contro l'umanità commessi dal governo israeliano a Gaza e in Cisgiordania non può in alcun modo essere confusa con l'antisemitismo. L'odio contro gli ebrei è un male che va combattuto senza tentennamenti e ovunque si manifesti, ma confonderlo con la critica e la condanna alle politiche di Netanyahu e dei suoi ministri, per altro sotto indagine da parte della Corte penale internazionale e della Corte internazionale di giustizia, sarebbe un grave errore. Un errore che rischierebbe anche di minare la difesa del diritto internazionale, dei diritti umani e l'autorevolezza degli organismi multilaterali.
Per questo non sono favorevole a leggi che rischiano di equiparare antisemitismo a critica aspra al governo Netanyahu. Bene ha fatto il Pd a chiarire che al Senato si è trattato di un'iniziativa di singoli senatori e che non è questa la linea del partito". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

04/12/2025 - 15:30

"Insieme alle colleghe Bakkali, Ferrari e Ghio e ai colleghi Berruto e Orlando, durante la nostra missione in Cisgiordania abbiamo incontrato il figlio di Marwan Barghouti, Arab, che ci ha affidato un appello chiaro e inequivocabile rivolto al popolo italiano: fate pressione per la liberazione di Marwan, il più popolare leader politico palestinese. Fate pressione perché siano i palestinesi i protagonisti della loro storia e non soluzioni imposte dall'esterno.
In queste ore sta crescendo a livello internazionale l'appello per la liberazione di Marwan Barghouti, il Mandela palestinese, detenuto da 24 anni nelle carceri israeliane dopo un processo che i maggiori esperti di diritto definiscono "viziato". Hanno aderito artisti del calibro di Sting, Annie Lennox e Brian Eno, scrittrici come Margaret Atwood, attori come Ian McKellen.
Marwan Barghouti è l'unico in grado di unificare le diverse anime della Palestina in una prospettiva di pace e lo ha già dimostrato. Ha sempre creduto nella soluzione a due stati e nella possibile convivenza pacifica tra Israele e Palestina.
Bisogna scegliere, ha detto Arab, da che parte stare: dalla parte di Ben-Gvir e dei coloni o dalla parte di Marwan Barghouti. Noi non abbiamo dubbi: stiamo dalla parte di Barghouti e sosteniamo la campagna "Free Barghouti, free Palestine". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

 

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