05/12/2025 - 12:00

Destra spregiudicata pronta a tutto pur di mistificare realtà

"Il balletto indecente della destra sulla Cannabis Light umilia un settore che registra quasi 2 miliardi di euro di fatturato annuo e impiega nell'intera filiera oltre 22.000 lavoratori. Siamo di fronte ad una maggioranza ed un governo che pur di distrarre l'opinione pubblica dai propri fallimenti è pronta a tutto: prima a criminalizzare imprese e lavoratori onesti, successivamente a tassare il comparto senza alcuna giustificazione oggettiva per poi ritirare ogni proposta senza dare spiegazioni. Ci sono aziende che hanno fatto investimenti e che rischiano di fallire, ci sono famiglie che rimangono senza reddito: ma la risposta del Governo Meloni è sempre la stessa, giocare sulla pelle delle persone mistificando la realtà ed ingannare chi ha bisogno facendo false promesse": è quanto dichiara Emiliano Fossi, deputato Pd, sulla vicenda dell'emendamento sulla Cannabis Light, prima presentato e poi ritirato da Fratelli d'Italia alla Legge di Bilancio.

 

09/09/2025 - 15:29

“Basta allarmismi, Governo apra confronto con filiera”

Secondo l’ordinanza del Tribunale di Trento l’art. 18 del decreto Sicurezza che ha messo fuori legge tutta la filiera della canapa industriale, è solo ricognitivo e non modifica quindi la sostanza della norma. Pertanto continuerebbe a valere la sentenza delle Sezioni Unite del 2019, che dichiarava che i prodotti non droganti non possono essere considerati illecito penale. Oltre al fatto che pende ancora l'ipotesi che quell'articolo sia incompatibile con il diritto UE. Questa decisione, pur provvisoria, affronta nodi fondamentali. Il Governo apra subito un confronto strutturato con la filiera per definire linee operative uniformi nel rispetto dei principi europei. Non servono forzature, servono regole chiare e controlli seri. Basta allarmismi: va contrastato l’illegale e va tutelato chi lavora nella legalità, con tracciabilità, analisi ed etichettatura in ordine. Come Partito Democratico continueremo ad opporci a una decisione assurda del Governo che, per un po' di propaganda, sta mettendo in ginocchio un intero settore produttivo.

Così Matteo Mauri, deputato e responsabile Sicurezza del Partito democratico.

 

30/05/2025 - 16:42

“Dal tribunale di Parma prima risposta al furore ideologico del Governo che con il decreto Sicurezza ha vietato la produzione, la commercializzazione e l'utilizzo della canapa. La cannabis light non è droga. Per questo dopo tre anni di inchiesta e tre anni di processo, con conseguente disastro economico per la sua azienda, è stato assolto con formula piena Luca Marola, pioniere della cannabis light e patron di EasyJont. Per il codice penale le infiorescenze della canapa non sono assimilabili alla droga. È questo un precedente che porterà in tribunale molti casi simili dopo l'antiscientifica e propagandistica scelta del governo che con l’art. 18 del decreto Repressione ha voluto chiudere una intera filiera produttiva che coinvolge 3mila imprese dirette da giovani e 23mila lavoratori e lavoratrici, con un miliardo di fatturato. Noi glielo avevamo detto più volte: fermatevi che andate a sbattere. Dopo questa ennesima conferma riproporremo in Parlamento l'abrogazione di quella assurda norma e continueremo la battaglia per ottenere ammortizzatori sociali e sostegni per la transizione delle 3mila imprese”.

Così il capogruppo Pd in Commissione parlamentare d’inchiesta sugli Ecoreati e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.

 

30/05/2025 - 15:34

A rischio migliaia di posti di lavoro.

“L’articolo 18 del decreto Sicurezza varato dal governo Meloni rischia di infliggere un colpo mortale all’intera filiera della canapa industriale, vietando importazione, lavorazione e vendita delle infiorescenze. Una norma ideologica, priva di fondamento scientifico, che mette a rischio un settore in crescita e con un forte potenziale occupazionale, in particolare tra i giovani.” Lo dichiara la deputata Antonella Forattini, capogruppo Pd in commissione Agricoltura.

“Si parla di circa 23.000 lavoratori coinvolti e di un fatturato – prosegue l’esponente dem - che si aggira intorno al miliardo di euro. Si tratta di giovani imprenditori che hanno creduto in questo settore, investendo risorse e sviluppando un’industria in grado di produrre ed esportare non solo infiorescenze, ma una vasta gamma di prodotti derivati. Ora, dall’oggi al domani, questa categoria rischia di essere criminalizzata, senza alcun ammortizzatore sociale o forma di compensazione”.

“Nonostante gli appelli del settore e delle associazioni di categoria – conclude Forattini - l’esecutivo ha tirato dritto per pura ideologia, ignorando le evidenze economiche, occupazionali e scientifiche. Ma il Partito Democratico non resterà a guardare. Continueremo questa battaglia in Parlamento e fuori, a fianco delle imprese e dei lavoratori. Inoltre, rilanciamo la nostra proposta di legge sulla cannabis terapeutica, su cui il governo continua a non dare risposte, ma il tempo del silenzio è scaduto”.

 

22/04/2025 - 08:58

Si svolgerà oggi, martedì prossimo, 22 aprile, alle ore 13.00, nella Sala Stampa della Camera, in via della Missione 4, su iniziativa del capogruppo Pd in commissione Agricoltura, Stefano Vaccari, la conferenza stampa dal titolo: “Salviamo la filiera della canapa industriale”. Il nuovo decreto Sicurezza ha bloccato un comparto che impiega da 10mila a 30mila persone ed è esposto a numerosi profili di incostituzionalità e contrasto al diritto europeo.

Dopo l’introduzione di Stefano Vaccari, interverranno: Alfonso Celotto, avvocato e professore di Diritto Costituzionale; Stefano Masini, professore di Diritto Agrario e responsabile Area Ambiente e territorio di Coldiretti; Ivan Nardone, dell’Area Economica della Cia; Raffaele Desiante, presidente di Imprenditori Canapa Italia; Mattia Cusani, presidente di Canapa Sativa Italia; Piero Manzanares, presidente di Sardinia Cannabis; Francesco Vitabile, presidente di Resilienza Italia Onlus.

L’evento sarà in diretta web sulla Web Tv della Camera.
Per partecipare accreditarsi scrivendo a:
segreteria.vaccari@camera.it.

 

18/04/2025 - 11:25

Si svolgerà martedì prossimo, 22 aprile, alle ore 13.00, nella Sala Stampa della Camera, in via della Missione 4, su iniziativa del capogruppo Pd in commissione Agricoltura, Stefano Vaccari, la conferenza stampa dal titolo: “Salviamo la filiera della canapa industriale”. Il nuovo decreto Sicurezza ha bloccato un comparto che impiega da 10mila a 30mila persone ed è esposto a numerosi profili di incostituzionalità e contrasto al diritto europeo.

Dopo l’introduzione di Stefano Vaccari, interverranno: Alfonso Celotto, avvocato e professore di Diritto Costituzionale; Stefano Masini, professore di Diritto Agrario e responsabile Area Ambiente e territorio di Coldiretti; Ivan Nardone, dell’Area Economica della Cia; Raffaele Desiante, presidente di Imprenditori Canapa Italia; Mattia Cusani, presidente di Canapa Sativa Italia; Piero Manzanares, presidente di Sardinia Cannabis; Francesco Vitabile, presidente di Resilienza Italia Onlus.

L’evento sarà in diretta web sulla Web Tv della Camera.
Per partecipare accreditarsi scrivendo a:
segreteria.vaccari@camera.it.

 

23/01/2025 - 12:22

”Oggi parliamo del fallimento del proibizionismo, di una politica che voleva combattere le droghe e che invece è finita per alimentarle. Non ne ha fermato il consumo, ha aumentato la criminalità, abbiamo carceri sovraffollate e zero controllo sulla salute pubblica. Un fallimento. Un fallimento soffocato da una strumentalizzazione politica insopportabile, fatta di pregiudizi e paure infondate”. Lo ha detto in Aula alla Camera il deputato dem Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari sociali, durante la dichiarazione di voto finale sulla mozione del Partito Democratico in materia di legalizzazione della cannabis per finalità terapeutico e ricreativo.

“Guardiamo – ha aggiunto l’esponente dem -  ai numeri: 6 milioni di italiani consumano cannabis regolarmente. Il 40 per cento del mercato delle droghe illegali è legato alla cannabis. 6,5 miliardi di euro finiscono ogni anno nelle tasche delle mafie grazie al mercato nero. Se davvero vogliamo proteggere i giovani, dobbiamo togliere la cannabis dal mercato nero e investire in educazione.  Siamo ostaggio del vostro mestiere preferito, quello di diffondere paure e fake news, come quella che regolamentare la cannabis aumenterebbe il consumo tra i giovani. O che non esistono droghe leggere e droghe pesanti. Sostenete che la cannabis sia una droga di passaggio verso sostanze più pericolose e che legalizzare la cannabis rafforzerebbe le mafie, quando è vero il contrario”.

“L’Italia – ha concluso Furfaro - è pronta per questo cambiamento. Vogliamo regolamentare l’utilizzo di cannabis perché a differenza vostra abbiamo a cura la salute delle persone, non i like, la lotta alle mafie, non gli slogan, la difesa delle nostre imprese, non le urla strappa applausi. Perché il proibizionismo è la storia di un fallimento epocale. Perché per decenni abbiamo preferito i pregiudizi ai numeri, la paura ai fatti, la propaganda alla prevenzione, le mafie alla legalità. È arrivato il momento di scrivere tutta un’altra storia. Contro le mafie, per uno Stato che ha a cuore i propri figli”.

15/01/2025 - 17:01

"Un governo disarmante: oggi in commissione affari sociali ho interrogato il ministro della salute, tramite il sottosegretario Gemmato, per avere spiegazioni urgenti sulla questione dei test salivari e sulle misure del nuovo codice della strada. Parliamo di una questione molto seria, visto che la sola positività a questi test comporta la punibilità anche se il guidatore ha assunto sostanze molti giorni prima e senza presentare alcun sintomo di alterazione psicofisica. Siamo molto preoccupati: questi test che rilevano principalmente il THC non tengono conto dei pazienti che si curano con cannabis medica, o farmaci psicoattivi e inoltre possono produrre falsi positivi tra chi assume farmaci per l’ipertensione, per il diabete e la depressione o addirittura farmaci da banco come tachipirina e ibuprofene. Un ulteriore paradosso è che questi test non rilevano Metadone, Buprenorfina, Fentanyl o Ketamina che sono sostanze psicoalteranti molto potenti e molto pericolose. Purtroppo la risposta confusa ricevuta dal governo ("abbiamo istituito un tavolo"), ci ha dato dimostrazione dell’approccio puramente ideologico con la quale è stato costruito questo provvedimento. Hanno deciso esclusivamente di costruire una strategia di propaganda che non garantisce sicurezza e non salva la vita, ma anzi la rovina a chi è sobrio mentre permette di mettersi alla guida dopo aver assunto droghe pesanti". Lo dichiara Marco Furfaro capogruppo PD in commissione affari sociali e membro della segreteria nazionale.

05/11/2024 - 13:14

Modificare legge di bilancio per salvare comparto

“Il divieto di produzione e commercializzazione della cannabis light, voluta dal governo e dalla destra, alla Camera, con il decreto sicurezza, ora all'esame del Senato, è una ferita aperta dal chiaro intento propagandistico ed ideologico.
Peraltro il provvedimento, in contrasto con le norme europee e sul quale è già intervenuto un tribunale amministrativo, azzera una filiera produttiva, animata da molti giovani imprenditori, con 30 Mila occupati e 500milioni di fatturato annuo. Il governo e la destra non hanno ritenuto di ascoltare le organizzazioni del settore e quelle del comparto agricolo”.
Questa mattina, a partire dalle ore 11, i deputati PD Stefano Vaccari e Matteo Mauri hanno promosso un incontro, alla Sala Berlinguer, con i principali operatori del settore per acquisire valutazioni e proposte e trasformarle in iniziativa parlamentare ad iniziare dalla possibilità emendative nella legge di bilancio.

25/09/2024 - 19:35

"E' stato bello, oggi pomeriggio, vedere tante persone davanti al Senato per chiedere di non votare il ddl sicurezza, da poco approvato alla Camera. Una partecipazione talmente vasta che è stato necessario spostarsi a piazza Navona. Soprattutto molti ragazzi e ragazze che hanno colto il carattere pesantemente repressivo del provvedimento che intacca il diritto di manifestare, che è gravemente discriminatorio nei confronti di intere categorie di persone e perfino deleterio per settori economici come quello della cannabis light.
Alla Camera abbiamo condotto una battaglia dura, senza risparmiarci, per contrastare questo tentativo di portare l’Italia fuori dal perimetro delle democrazie liberali e spingerla verso una democratura in stile orbaniano. Ma era necessario che anche le associazioni, i sindacati, le organizzazioni di base si mobilitassero così come era necessaria l’attenzione dei media. Oggi questo è accaduto ed è la dimostrazione che c'è una parte del Paese che non è disposta a cedere davanti ai tentativi autoritari e liberticidi del governo Meloni e della sua maggioranza". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo di ritorno dal presidio contro il ddl sicurezza indetto dalla CGIL che si è svolto oggi.

18/09/2024 - 20:18

"Oggi l'Italia compie un altro, lunghissimo, passo verso la democratura. Perché questa è la conseguenza dell'approvazione alla Camera del ddl sicurezza, un pacchetto di misure liberticide e discriminatorie. Un provvedimento che punisce la protesta pacifica con norme come il reato di resistenza passiva, colpisce le libertà di manifestare di giovani, lavoratrici e lavoratori che rischiano da 6 mesi a 2 anni di prigione per un blocco stradale fatto con il proprio corpo. Il ddl sicurezza, in nome di un'ideologia oscurantista, danneggia l'intero comparto della cannabis light e mette in mezzo alla strada decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori che resteranno senza lavoro. Non è tutto: esclusivamente per punire le donne Rom, la norma porta in carcere le donne incinte e i bambini neonati. Una barbarie a sfondo razziale. E ancora, i rivenditori di SIM rischiano fino a 30 giorni di chiusura se ne vendono una ad uno straniero senza permesso di soggiorno. Come se tutto questo non bastasse, col parere favorevole del governo, la maggioranza ha anche approvato un ordine del giorno per istituire un tavolo tecnico che valuti l'introduzione della castrazione chimica in Italia, non solo riportando il Paese ai tempi delle punizioni corporali, ma negando la natura stessa dello stupro che non ha nulla a che vedere con l'impulso e il desiderio sessuale e molto con l'odio, il dominio e la sopraffazione.
Questa ultradestra è capace solo di reprime e perseguitare. Mentre le carceri letteralmente esplodono, governo e maggioranza inventano nuovi reati, aumentano le pene e puniscono perfino chi osa protestare pacificamente con metodi di resistenza passiva, incluso lo sciopero della fame.
Avrebbero messo in galera Ghandi e perfino Danilo Dolci e Aldo Capitini, i padri fondatori del pensiero non violento italiano.
Nessun impegno sulla prevenzione dei reati, nessun tentativo di alleggerire la situazione delle carceri. Per loro la sicurezza è questo: sempre più repressione, sempre meno diritti. E se protesti, finisci in galera". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

13/09/2024 - 19:07

"Ci opporremo con forza a questa ennesima norma del ddl sicurezza che comprime le libertà e attacca i diritti dei migranti” Così in una nota la capogruppo del Pd nella commissione affari costituzionali della Camera, Simona Bonafè che sottolinea come la “norma anti migranti sia stata approvata nel blitz notturno prima della pausa estiva”.
“Il Decreto Sicurezza che stiamo discutendo in questi giorni alla Camera - aggiunge - è un mix di propaganda e criminalizzazione del dissenso. Se la prendono con i minori, costretti in carceri con le madri, con le donne incinte, con gli studenti che protestano, con i migranti e persino con chi coltiva cannabis light, ma non fanno nulla per la prevenzione, per le forze dell’ordine. Sicurezza sì, ma solo nel nome: nella realtà è un pericoloso pasticcio liberticida”.

12/09/2024 - 14:45

Distrutta filiera agroindustriale d’eccellenza

 

“15mila persone, 3mila imprese, 500 milioni di fatturato. Il governo Meloni ha appena distrutto un pezzo di filiera agroindustriale di eccellenza italiana nel campo della cosmesi, del florovivaismo, degli integratori alimentari, dell'erboristeria. La maggioranza ha appena votato l'art. 18 del Ddl Sicurezza che vieta la produzione di cannabis light. Un governo in affanno, dilaniato da continui scandali, che annaspa ogni ora di più, che cerca di recuperare consenso da zero virgola facendo credere al Paese che la cannabis light produca un effetto drogante e che per questo debba essere resa illegale. Si continua a prendere in giro l'Italia e gli italiani, mandando 15mila persone su una strada per raccattare qualche voto con l'inganno. Com'era? Prima gli italiani? Certo, come no”.

 

Così sui social Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari Sociali alla Camera e componente della segreteria nazionale del Partito.

12/09/2024 - 13:27

“Fermatevi, tornate indietro. Se non volete ascoltare noi abbiate l’accortezza di ascoltare le associazioni di settore e le organizzazioni agricole che vi chiedono di non introdurre il divieto di produzione e di commercializzazione della cannabis light che ha consentito di avviare una importante filiera economica con un fatturato annuo di oltre 500 milioni di euro e decine di migliaia di posti di lavoro, soprattutto giovani imprenditori. Chiediamo al governo stralciare la norma che ha introdotto il divieto per favorire un ulteriore approfondimento e poter valutare con le parti sociali. Rimuovete il furore ideologico che ha animato la vostra folle scelta, non potete affossare un comparto produttivo di eccellenza, parte integrante del Made in Italy. Da domani con il vostro emendamento il mercato oggi legale sarà occupato dalla malavita organizzata con ben altre finalità. Continuate a voltare le spalle agli interessi del Paese”.

Lo ha dichiarato in Aula, durante la discussione del Ddl Sicurezza, Stefano Vaccari, capogruppo Pd in Commissione Agricoltura e Segretario di Presidenza della Camera.

11/09/2024 - 12:57

"Ennesima figuraccia di questo governo di incompetenti. Oggi il Tar del Lazio ha emanato un atto di sospensione per il decreto sul Cbd e la cannabis light accogliendo un’istanza cautelare presentata contro il Ministero della Salute che proprio nel decreto del 27 giugno scorso inseriva le composizioni orali contenenti Cbd nella tabella dei medicinali contenenti sostanze psicotrope o stupefacenti. Un atto importante che non solo smaschera il ministro, ma rimette in discussione tutto l’impianto securitario e antiscientifico di questo governo. Perché la cannabis light non è una droga, tanto è vero che è commercializzata in tutta Europa. L’obiettivo vergognoso era distruggere un settore che va dall'abbigliamento all'edilizia. Un settore in crescita formato da migliaia di realtà imprenditoriali e che impiega migliaia di persone. Ora la battaglia si sposterà di nuovo in parlamento dove torneremo a difendere le imprese e i lavoratori e tutto un comparto che negli anni ha saputo crescere e diventarte strategico per l’economia del nostro Paese". Lo afferma Marco Furfaro capogruppo PD in commissione affari sociali e responsabile iniziative politiche nella segreteria del Partito Democratico.

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