03/07/2025 - 14:03

“Se le anomalie e le distorsioni nel mercato dell’energia sono state possibili, come emerge dal rapporto ARERA, allora è evidente che c’è stata una grave falla nei meccanismi di controllo e vigilanza. E questa è, a tutti gli effetti, una responsabilità politica. Il governo non può limitarsi a fare finta di niente: se per mesi non ha vigilato, se non ha chiesto conto, se ha ignorato gli allarmi lanciati da più parti sul caro energia, oggi deve fare ammenda. Deve ammettere che qualcosa non ha funzionato – e che a pagarne il prezzo sono state famiglie e imprese. 5 miliardi sono una cifra enorme su cui serve trasparenza: non è un favore, è un dovere istituzionale che il governo deve garantire”. Lo dichiara Andrea Casu, della presidenza del gruppo Pd alla Camera e vicepresidente della commissione Trasporti di Montecitorio.

26/06/2025 - 17:46

“Sulla generazione di energia elettrica rinnovabile per i consumi delle aziende energivore, detta 'energy release' il governo assume decisioni sempre più paradossali e non si assume alcuna responsabilità per i gravi ritardi. Alle parole della Presidente Meloni sul tema del caro energia non seguono fatti e il ministro Pichetto Fratin non spiega il perché non siano ancora noti i risultati del bando, inizialmente attesi per aprile 2025 né, tanto meno, le firme dei contratti di anticipazione la cui scadenza era entro il 30 maggio 2025”. Così in una nota congiunta i deputati Pd, Christian Di Sanzo, Vinicio Peluffo e Alberto Pandolfo sullo sviluppo dell'energy release.
“Ma non solo – continuano gli esponenti dem - a creare ulteriore incertezza e immobilismo, arrivano le parole della sottosegretaria Gava che, rispondendo ad una nostra interrogazione, dichiara che la comunicazione dei risultati del bando è sospesa additando la colpa alla Commissione europea che ancora non ha dato il via libera con una 'comfort letter'.” “In altre parole è sempre responsabilità di qualcun altro e mai dell'inefficienza del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica che dovevano muoversi prima con la Commissione. Adesso, tra silenzi e rinvii sine die, chi ci rimette sono gli operatori del settore e le imprese energivore italiane che continueranno a soffrire del differenziale di prezzo rispetto ai competitor europei”, concludono i deputati Pd.

 

18/06/2025 - 17:58

“Anziché abbassare le bollette dell’energia, il Governo Meloni continua ad aumentare i costi per famiglie e imprese. Con un emendamento approvato nottetempo nell’ultima legge di bilancio, il Governo ha cancellato le gare previste dalla legge Bersani del 1999 per le concessioni della distribuzione elettrica. Queste concessioni, ora automaticamente rinnovate, non sono più gratuite ma comportano un onere finanziario che le società devono versare allo Stato. Il problema? Questo costo viene riconosciuto dal Governo come investimento infrastrutturale e scaricato direttamente nelle bollette degli italiani. Il Partito Democratico si è fermamente opposto a questa norma, e oggi trova conferma nella relazione annuale dell’ARERA, l’autorità indipendente di regolazione del settore energetico. Nella relazione si legge chiaramente: “L'Autorità ritiene che questa previsione si ponga in contrasto con i principi generali di tariffazione basata su costi efficienti del servizio e che, a tutela degli interessi di utenti e consumatori, risulti dunque opportuno minimizzare, se non annullare, l'impatto dell'onere di rimodulazione in bolletta”. Il decreto del Governo è ora soggetto a parere parlamentare, e in quell’occasione faremo valere la voce dei consumatori, che si oppongono con forza a questo ennesimo aggravio nascosto nelle bollette, voluto dal Governo Meloni” così una nota del vicepresidente della Commissione Attività produttive della Camera, Vinicio Peluffo.
 

17/06/2025 - 19:27

“La ristorazione è interconnessa ed ed è un pilastro della filiera agroalimentare italiana, che  è la prima per contributo al PIL nazionale, con circa il 20%; è un pilastro della cultura italiana del suo turismo .il governo si presenta in Aula con un provvedimento che istituisce la Giornata della Ristorazione ma senza stanziare risorse vere, senza alcuno strumento capace di affrontare davvero le condizioni economiche, finanziarie e amministrative che stanno mettendo in difficoltà il settore. propaganda, che però non produce sviluppo né tutela chi lavora in un comparto strategico per l’economia e l’identità del nostro Paese.” Così il deputato dem Andrea Gnassi, intervenuto oggi in Aula durante la discussione sul provvedimento del governo.
“Siamo davanti a un approccio che anche dal punto di vista turistico – ha proseguito Gnassi – non parte dai dati reali e veramente significativi come quelli che dicono che l’Italia è dietro Spagna e Francia sulla permanenza media  e la spesa dei turisti internazionali . I Non abbiamo nulla contro La  giornata della ristorazione . Vorremmo che dietro un giorno di celebrazione poi gli operatori non fossero lasciati a “ campare “ alla giornata perché non ci sono provvedimenti e risorse . I dati parlano chiaro: nel primo trimestre 2025 il fatturato della ristorazione è calato del 3%, il potere d’acquisto degli italiani diminuisce, la ristorazione diventa un lusso, i bandi sono bloccati per responsabilità del Ministero dell’agricoltura, i contratti di filiera non partono, le imprese hanno cicli di vita sempre più brevi e intanto la criminalità organizzata tenta di infiltrarsi nel settore per attività di riciclaggio.”
“Il governo – conclude Gnassi – si attivi per misure serie che affrontino la fragilità economica e imprenditoriale, il caro energia e materie prime, le disparità dell’IVA, l’inflazione, il calo dei consumi, la crisi occupazionale. Serve formazione, ricambio generazionale, innovazione nei modelli di business, investimenti nelle filiere corte e digitalizzazione. Perché la ristorazione è lavoro, economia, cultura e identità. È la storia dei nostri borghi, delle nostre città, delle nostre famiglie. E merita risposte concrete, non solo passerelle e propaganda”.

14/04/2025 - 13:20

“Il tema delle bollette e del loro rincaro è di drammatica attualità e non è tollerabile una soluzione tampone che mascheri il problema reale. Per il PD sono necessarie tre azioni strutturali per venire incontro alle esigenze dei cittadini: il disaccoppiamento tariffario del prezzo dell'energia da quello del gas, per isolare l'incidenza delle oscillazioni internazionali, per stabilizzare i costi finali e formare un sistema più resiliente; l'istituzione di un unico acquirente pubblico dotato di mandato per negoziare i contratti di provvigione nazionale; la revisione degli oneri accessori e la maggiore trasparenza delle componenti tariffarie”. Così il deputato dem Alberto Pandolfo intervenendo in Aula durante la discussione sul cosiddetto Dl Bollette.
“È urgente – continua l'esponente PD - un intervento strutturale e trasparente che metta al centro le esigenze dei cittadini e risponda ai problemi della collettività. Di certo la proposta del governo non va in questa direzione in quanto è solo una toppa temporanea senza respiro lungimirante e di ampia visione. Non possiamo permetterci di portare avanti un'agenda che va in direzione contraria all'interesse dell'Italia”, conclude Pandolfo.

26/03/2025 - 11:44

“L’aumento delle bollette soprattutto negli ultimi due anni hanno impoverito gli italiani. La conferma arriva dai dati dell'Istat: a fronte di un reddito annuale medio aumentato in termini nominali del +4,2%, si è registrata una contrazione in termini reali del -1,6%, come conseguenza della forte crescita di prezzi e tariffe che si è abbattuta sulle tasche degli italiani.
Milioni di famiglie non riescono ad arrivare a fine mese e questo denota la totale incapacità del governo di affrontare in modo efficace l'emergenza prezzi e il caro-energia.
Non lo diciamo solo noi del Pd, ma lo dicono anche tutte le associazioni dei consumatori, delle imprese. Il Governo non sta affrontando i problemi in modo strutturale e sta portando l’Italia nel baratro”. Lo dice Vinicio Peluffo, capogruppo Pd in commissione Attività produttive dí Montecitorio.

12/03/2025 - 15:56

“Da un governo che ha attaccato in ogni modo il Superbonus, ci si aspettava almeno una proposta seria sull'efficientamento energetico, con una strategia chiara per il medio e lungo periodo. Invece, la maggioranza si presenta in Aula con una mozione che è solo una goccia nel mare: un provvedimento vuoto, privo di misure strutturali e concrete.” Lo dichiara Marco Simiani, capogruppo PD in Commissione Ambiente, annunciando il voto contrario del Partito Democratico alla mozione della maggioranza sul caro-bollette.
“Alcuni esponenti di governo sostengono che il problema del caro-bollette si possa risolvere semplicemente visitando un sito web per ottenere sconti. Ma come può essere credibile un esecutivo che, dopo due anni di immobilismo sull’energia, propone come unica soluzione un portale online? È una risposta a dir poco ridicola, che nasconde l’inerzia di chi, da un lato, parla di nucleare in un futuro indefinito e, dall’altro, continua a rallentare lo sviluppo delle energie rinnovabili.”
Simiani critica inoltre la gestione dell’Acquirente Unico: “Il governo ha copiato una proposta del PD, ma l’ha snaturata, eliminando elementi fondamentali come la pianificazione della produzione energetica su scala europea anziché regionale e la rapida installazione di impianti rinnovabili. Ancora una volta – conclude – si nasconde dietro lungaggini burocratiche e attese di sentenze, anziché agire con decisione per abbassare le bollette degli italiani.”

24/02/2025 - 17:20

"Il governo Meloni, in quasi due anni, non ha adottato alcuna misura efficace per contrastare l’aumento delle bollette, preferendo smantellare il mercato tutelato e aggravando così la situazione di famiglie e imprese". Lo afferma Ubaldo Pagano, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Bilancio alla Camera, sottolineando la necessità di un cambio di rotta immediato. Il Partito Democratico torna a chiedere interventi concreti, proponendo due soluzioni centrali: separare il costo dell’energia da quello del gas e istituire un ente pubblico che possa garantire prezzi più accessibili.

"Non possiamo accettare – aggiunge Pagano – che il nostro sistema energetico rimanga vincolato a un meccanismo che pesa enormemente sulle tasche di cittadini e aziende. Il gas è la fonte più costosa e instabile, e continuare a legare il prezzo dell’elettricità a questa risorsa è un errore che il governo deve correggere subito. Le bollette stanno raggiungendo livelli insostenibili proprio nei mesi di maggiore consumo: Meloni e la sua maggioranza si decidano ad agire, perché gli italiani non possono più aspettare" conclude Pagano.

 

 

24/02/2025 - 17:20

"Il governo Meloni continua a ignorare l’unica strada possibile per ridurre in modo strutturale il costo dell’energia: investire seriamente nelle rinnovabili. Invece di accelerare la transizione ecologica, ha preferito smantellare il mercato tutelato, lasciando famiglie e imprese in balia di costi insostenibili". Lo dichiara Marco Simiani, deputato del Partito Democratico, denunciando l’assenza di strategie per affrontare il caro energia.

"Se vogliamo davvero abbassare le bollette e rendere il nostro sistema più indipendente, dobbiamo puntare con decisione su eolico, solare e accumulo energetico – prosegue Simiani –. Legare il prezzo dell’energia al gas fossile, la risorsa più volatile e costosa, è un modello superato che va superato al più presto. Chiediamo al governo di agire subito, incentivando le rinnovabili e creando un meccanismo di calmierazione dei prezzi equo e sostenibile. Continuare a rimandare significa condannare cittadini e imprese a costi sempre più alti e mettere a rischio la competitività del Paese. È ora di scelte coraggiose" conclude Simiani.

 

 

24/02/2025 - 17:19

“Il governo Meloni, in due anni, non ha fatto nulla per contrastare l’aumento delle bollette, se non smantellare il mercato tutelato con gravi ripercussioni per famiglie e imprese”, ha dichiarato il capogruppo democratico in commissione attività produttive della Camera, Vinicio Peluffo nel giorno in cui il Partito Democratico ha lanciato un appello al governo affinché intervenga concretamente per affrontare il caro bollette. Due le principali proposte avanzate dalla segretaria Elly Schlein: disaccoppiare il prezzo dell’energia da quello del gas e introdurre un acquirente unico pubblico per calmierare i costi dell’energia. “È inaccettabile – prosegue Peluffo - che l'Italia continui a subire il peso di un sistema energetico inefficiente e costoso. Non è più sostenibile che il prezzo dell'energia elettrica venga determinato dal gas, che è la fonte più costosa e fluttuante. Al governo chiediamo interventi immediati, Meloni si dia una mossa, perché le famiglie e le imprese italiane non possono più aspettare: questi sono i mesi più costosi in termini energetici, basta rinvii” conclude Peluffo.

04/02/2025 - 15:00

“Mentre famiglie e imprese italiane continuano a subire il peso insostenibile dell’aumento delle bollette di luce e gas, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) non dà alcuna risposta concreta per contrastare il caro energia. Il Governo dimostra ancora una volta di non avere una strategia chiara per proteggere i cittadini e il tessuto produttivo del Paese.”

Lo dichiara Vinicio Peluffo, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Attività Produttive alla Camera, che ha presentato una interrogazione in commissione.

“All’informativa di 10 giorni fa il ministro Pichetto Fratin non aveva indicato alcuna proposta per ridurre i costi del gas, nei giorni scorsi ha detto che ci stava lavorando, oggi nella risposta al qt in commissione è risultato evidente che il governo non ha nessuna idea su come intervenire per ridurre la bollette delle imprese e delle famiglie. Il Governo precedente era intervenuto con credito d’imposta e riduzione dell’iva, provvedimenti che questo governo si era affrettato a togliere senza però indicare altri strumenti. Oggi di fronte ai rincari non ha alcuna ricetta e abbandona le imprese al rischio di perdita della conoscenza e le famiglie alla difficoltà estrema di pagare le bollette”, conclude Peluffo.

23/01/2025 - 12:31

“Nel Governo c’è la tendenza ad indicare la responsabilità sempre negli altri, come ha fatto ieri il Ministro Salvini ma sul costo dell’energia oggi non si può continuare a dire che la risposta è il nucleare. Invece di parlare di nucleare, che ha un problema di sicurezza, di costi alti e di tempi lunghi, questo governo dovrebbe dare risposte sui costi delle bollette. È un problema grave che riguarda il potere di acquisto delle famiglie. Un terzo degli italiani fanno fatica a pagare le bollette energetiche. È arrivato nelle aule parlamentari proprio l’altro giorno il grido dell’allarme delle imprese che rischiano 10 miliardi in più di costo, che significa mettere fuori mercato interi settori e soprattutto mettere a rischio la ripresa, dopo 22 mesi consecutivi di calo della produzione industriale. Abbiamo bisogno di più energia a minor costo e oggi e nei prossimi anni questo è garantito dalle fonti energetiche rinnovabili, il dato è incontrovertibile”. Lo ha detto il deputato del Pd, Vinicio Peluffo rispondendo all'informativa del ministro Pichetto Fratin alla Camera sulle iniziative in relazione al rincaro dei costi dell'energia per famiglie e imprese.

15/01/2025 - 16:46

“Tanti italiani si sono trovati la brutta sorpresa dell'aumento dei prezzi dei carburanti che hanno raggiunto il massimo dallo scorso agosto. Il vostro è il governo che in campagna elettorale prometteva l'abolizione progressiva delle accise sui carburanti ma che già dalla prima manovra di bilancio, eliminando la sterilizzazione delle accise fatte dal governo Draghi, aveva portato ad un primo rincaro nel 2023. Il vostro è il governo della crociata contro i gestori con l'introduzione dell'inutile e inefficiente cartello del prezzo medio regionale ai distributori e il governo che ha promesso e non mantenuto la riforma del sistema di distribuzione dei carburanti.”. Lo dice il capogruppo democratico in commissione attività produttive, Vinicio Peluffo in replica al ministro Urso durante il Question time alla Camera sul caro prezzo dei carburanti.
“Il risultato in materia di carburanti dell'attività del ministro Urso è pari a zero, anzi, il risultato è l'aumento dei prezzi”, continua il deputato del Pd. ”E tutto a carico di famiglie e imprese che dal 1 gennaio si trovano aumenti dei pedaggi autostradali pari al 1,8%, del costo delle bollette dell'energia pari al 18,2%, delle assicurazioni RCA auto del 6% e della pressione fiscale arrivata al 40,5%. C'è poco da rallegrarsi, questi sono gli effetti provocati dal vostro governo sul potere d'acquisto delle famiglie italiane”, conclude Peluffo.

14/01/2025 - 13:54

Domani il ministro Urso dovrà rispondere in Parlamento alla nostra interrogazione sul caro energia e carburanti. Visto che la presidente Meloni è scappata dalla domanda in conferenza stampa, chiediamo al ministro Urso di rendere noto cosa stia facendo il governo per fermare il rialzo dei costi dell’energia per le famiglie e le imprese italiane.

Così il capogruppo Pd nella commissione Attività produttive della Camera, Vinicio Peluffo, primo firmatario del question time di domani sottoscritto anche dai deputati Pd De Micheli, Di Sanzo, Gnassi, Pandolfo, Ferrari, Ghio, Casu, Fornaro.

04/06/2024 - 15:07

“La transizione energetica e il sostegno alle fonti rinnovabili sono obiettivi prioritari per l’Italia e per l’Europa, sia per il decisivo contributo che possono dare alla riduzione di emissioni di Co2, sia per traguardare una effettiva indipendenza energetica dell’Unione. La notizia dell’approvazione, da parte della Commissione UE, del regime di aiuti di Stato a sostegno dell’energia rinnovabile in Italia sarebbe un fatto positivo se solo il Governo Meloni si fosse degnato di condividerla con il resto del Paese.”
Così Ubaldo Pagano, capogruppo PD in Commissione Bilancio a Montecitorio.
“Purtroppo, siccome questo Governo pensa di essere autosufficiente e completamente autonomo rispetto al Parlamento, una notizia potenzialmente positiva per il Paese si trasforma nell’ennesima stangata ai danni dei cittadini. La richiesta di autorizzazione ad attivare aiuti di Stato chiesta dal Governo italiano all’Europa prevede che la copertura sia interamente posta a carico degli utenti, attraverso un rincaro delle bollette. Per questo vogliamo capire di che cifre stiamo parlando e come il Governo intende attuare questa misura. Perché non è possibile che ancora una volta Meloni preferisca tartassare in modo occulto gli italiani pur di non aprire un dibattito nel Paese. Meloni e Fitto riescono a fare danni anche quando si tratta di raggiungere scopi e obiettivi che vedono tutti dalla stessa parte.”

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