“Nessuno si aspetta dei miracoli dalle risposte della ministra Roccella ma almeno si auspica che le sue risposte siano legate alla realtà, un piccolo bagno di umiltà e non la solita propaganda. Roccella ha una grande responsabilità: mettere in campo azioni per invertire la rotta demografica. I dati che la ministra espone certificano, invece, che i risultati non ci sono e le politiche del governo Meloni hanno fallito. L'Italia è il fanalino di coda in Europa per tasso di fertilità, in grande squilibrio con la crescita della popolazione anziana e le ripercussioni si hanno sul sistema pensionistico, sanitario e il mercato del lavoro. Il calo demografico è una minaccia vera e serve un'inversione rapida per evitare una significativa contrazione economica”. Lo dichiara in replica alla ministra Roccella la deputata e Capogruppo Pd in Commissione Affari sociali, Ilenia Malavasi durante il Question time alla Camera.
“Le politiche dei bonus - sottolinea la parlamentare dem - sono inefficaci, perché le misure spot non garantiscono stabilità, continuità e programmazione. I bonus sono politiche contro la povertà e non per la natalità dove servono politiche strutturali. L'unico strumento valido, che rivendichiamo con orgoglio, è l'assegno unico universale che va sostenuto e incrementato per renderlo una misura stabile per le famiglie”. “Servono altresì misure per il lavoro stabile, accessi agevolati per la prima casa, una fiscalità equa e progressiva, servizi e asili nido, congedi parentali e misure di conciliazione. Il Paese merita di più e soprattutto merita di non essere abbandonato come fa questo governo”, conclude Malavasi.
“Questo decreto non rafforza l’economia, non supporta gli enti locali, non tutela i giovani, non rilancia gli investimenti. Per tutte queste ragioni il Partito Democratico esprimerà convintamente un voto contrario, perché l’Italia merita una politica economica che guardi avanti e non misure casuali per sopravvivere un giorno di più o di meno”. Lo ha detto in Aula alla Camera il deputato Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione Bilancio durante le dichiarazioni di voto finale al Dl Economia.
“Questo provvedimento – ha proseguito l’esponente dem - è l’ennesima dimostrazione di ciò che questo esecutivo intende per politica economica: una sorta di collage di norme disorganiche e un mosaico confuso, che non affronta le debolezze del Paese e non offre prospettiva. Il governo Meloni resta assolutamente inerte, a partire dai dazi imposti dal vostro carissimo e decantato amico d'oltreoceano, al calo della competitività europea e alla stagnazione della crescita. Avevamo già contestato in commissione la mancanza di una visione e la bocciatura di emendamenti con motivazioni piuttosto fragili, spesso puramente politiche, poiché il decreto presenta misure scollegate che disperdono risorse e tempo”.
“Il decreto – ha concluso Pagano - penalizza il Mezzogiorno, cui mancano ancora 3,7 miliardi di euro del Fondo perequativo infrastrutturale, e i Comuni con l’irrigidimento delle scadenze del Piano complementare al PNRR, ignorando che molti ritardi dipendono dallo Stato. Gli emendamenti PD per proroghe ai progetti già avviati sono stati respinti senza motivo. La nostra proposta sul Fondo prima casa per impedire polizze assicurative aggiuntive ai giovani è stata respinta, definendo la scelta un favore alla rendita bancaria. La gestione delle risorse per Milano-Cortina, con straordinari negati alla città che ospita la cerimonia inaugurale e la norma sulla cooperazione di polizia finanziata con venti milioni di euro sottratti alla riforma della polizia locale e destinati a iniziative non note, è una sorta di delega in bianco, inaccettabile e irresponsabile”.
Per la casa il governo fa poco: in questi tre anni abbiamo assistito all’annuncio di numerosi “piani casi” che si sono tradotti in un nulla di fatto. Non c’è programmazione e non c’è impegno per venire incontro alla trasformazione delle esigenze abitative del paese: niente sul fronte dell’edilizia residenziale pubblica, nulla per incentivare l’affitto concordato, niente per sostenere la morosità incolpevole.
Per questo non sorprendono i dati emersi dalla ricerca Censis-Federproprietà che parlano di 8 milioni e mezzo di case inutilizzate in Italia. Il governo ha agito solo per drammatizzare l’esecuzione degli sfratti, senza voler vedere la crescita delle situazioni di difficoltà di molte famiglie, per la perdita del posto del lavoro o l’aumento del costo della vita, ma nulla ha prodotto per prevenire il fenomeno e garantire la protezione degli inquilini più fragili e il diritto dei proprietari ad avere il pagamento degli affitti dovuti.
Quando si parla di casa, il governo se ne occupa per sanatorie e condoni come nel caso dell’ultimo decreto sull’edilizia, ma nel frattempo ha bloccate tutte le iniziative legislative per incentivare l’efficientamento energetico e la messa in sicurezza degli immobili e che vengono incontro alle direttive europee.
Si è scelto poi di non affrontare la questione degli affitti brevi che molto incidono sulla vita delle nostre città, bloccando le iniziative dei Sindaci: è una questione dirompente che richiederebbe interventi diretti sia a tutela dei cittadini che degli affittuari.
Il Partito democratico è disponibile – a iniziare dalla legge di bilancio su cui abbiamo avanzato proposte concrete– per un confronto con tutte le forze di politiche per costruire soluzioni che vadano nell’interesse soprattutto di piccoli proprietari e affittuari: la casa è un bene troppo prezioso per essere solo l’ennesimo strumento di propaganda.
Così in una nota Chiara Braga, Capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
"Quando la Dichiarazione universale dei diritti umani fu approvata, rientrava in quelle azioni che il mondo intero, rappresentato dall'Onu, decise di intraprendere perché quel "mai più" pronunciato dopo gli orrori della Seconda Guerra Mondiale non fosse solo un'intenzione.
Oggi, però, 77 anni dopo quell'approvazione, i diritti umani sono sotto attacco e le guerre aumentano invece di diminuire. E aumentato proprio dove si voltano le spalle ai diritti umani e si scelgono regimi autoritari e illiberali.
Per questo, alla vigilia della Giornata mondiale sui diritti umani, abbiamo scelto di parlarne con oltre 250 ragazze e ragazzi delle scuole. Perché come disse Eleanor Roosevelt, i diritti umani universali iniziano "in piccoli luoghi, vicino a casa, così vicini e così piccoli che essi non possono essere visti su nessuna mappa del mondo. Ma essi sono il mondo di ogni singola persona; il quartiere dove si vive, la scuola frequentata, la fabbrica, la fattoria o l’ufficio dove si lavora".
Insieme a loro abbiamo parlato di come oggi i diritti umani siano sotto attacco e di come sia fondamentale reagire, ogni giorno, ognuno nel suo ambito e senza mai soccombere all’indifferenza.
Ed è proprio con i ragazzi che bisogna tornare a parlare dell'importanza della pace e dei diritti umani.
Stamattina, con gli interventi di Parisa Nazari, attivista iraniana e difensora dei diritti umani e delle donne, e Yara Abushab, studentessa palestinese di Medicina, uscita da Gaza poco prima del 7 ottobre, che ha perso gran parte della sua famiglia durante il genocidio, abbiamo ascoltato testimonianze dirette di due luoghi dove i diritti umani vengono calpestati: l’Iran e la Palestina. Il racconto di Yara Abushab, la cui vita è stata sconvolta dal genocidio, ha commosso tutta la platea che si è alzata in un applauso solidale che è stato un abbraccio collettivo.
Con Micaela Frulli, docente all'università di Firenze, abbiamo fatto un viaggio nel diritto internazionale, oggi pesantemente messo in discussione, e con Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, abbiamo parlato dell'enorme lavoro delle associazioni e delle ONG per sostenere e proteggere chi è attaccato da regimi autoritari.
Ma soprattutto, abbiamo ascoltato le voci delle ragazze e dei ragazzi la cui consapevolezza sul valore dei diritti umani e sull'impegno necessario per difenderli ovunque vengano calpestati è una boccata di ossigeno. Non è vero che ai giovani non interessano questi temi: ce l'hanno dimostrato con le mobilitazioni per Gaza e ce l'hanno dimostrato questa mattina. Chiedono di essere ascoltati e di avere spazi in cui potersi esprimere. Ed è proprio quello che oggi il Comitato diritti umani della Camera ha voluto fare". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, a margine dell'evento "Diritti umani sotto attacco - il dovere di reagire" che si è svolto oggi alla Camera dei Deputati.
“I lavoratori e le lavoratrici del mondo della cultura hanno un ruolo centrale anche e soprattutto contro l’ignoranza, che porta a farci rivivere momenti molto bui del nostro passato. Ne è una dimostrazione quanto avvenuto per questa fiera con lo stand della casa editrice di estrema destra, ma la cultura ha saputo dare una risposta adeguata”.
Così Chiara Gribaudo, vicepresidente del Partito Democratico, partecipando all’evento della fiera Più Libri Più Liberi insieme ai sindacati del settore cultura.
“Bisogna costruire una norma insieme con chi fa questo lavoro, soprattutto nella transizione tecnologica che stiamo vivendo e con l’influenza dell’intelligenza artificiale. Siamo già al lavoro ed è per questo che momenti di confronto simili sono importanti: dobbiamo tenere insieme diritti, tutele, contributi previdenziali per pensare al lavoro di oggi e alle pensioni di domani” ha concluso Gribaudo.
“Il ministro Salvini non pago di aver presentato un ‘piano casa’ utile solo ai fondi immobiliari si prepara a sottoporre al Parlamento una revisione del Testo Unico per l’Edilizia che è una delega in bianco al Governo per riscrivere le norme urbanistiche e edilizie fondamentali dello Stato nella direzione dell’assoluto interesse privato. L’Italia è un paese alla deriva. Senza più, da anni, un governo pubblico del regime dei suoli che valorizzi l’iniziativa privata ma garantisca la tutela degli interessi pubblici per la casa, l’ambiente e i servizi. Servono norme semplici e di principio valide per l’intero territorio e traducibili in forma concorrente nelle Regioni. Norme semplici. Non semplificate. Questo deve essere un impegno centrale del programma del centro sinistra”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.
La villetta della presidente Meloni mascherata da abitazione modesta, il villone di Salvini acquistato a prezzi stracciati, il super-appartamento del sottosegretario Durigon, la villa della ministra Santanchè: chiederemo conto al Governo con interrogazioni parlamentari di tutti gli inquietanti interrogativi che le inchieste pubblicate dal domani stanno portando alla luce. Quello che però è già evidente è che questo Governo sta regalando agli italiani solo promesse tradite mentre l’unico “Piano Casa” effettivamente realizzato riguarda il Ministro Salvini e l’acquisto a prezzi stracciati della sua nuova villa”.
“Nella manovra, infatti, non sono previste le risorse che servono per affrontare l’emergenza abitativa, né oggi né nei prossimi provvedimenti.”
Lo dichiara il deputato democratico Andrea Casu. “Se il governo non avvia una politica seria, concreta e non ideologica sul tema della casa – prosegue Casu – le difficoltà delle grandi e delle piccole città resteranno irrisolte. Le chiacchiere stanno a zero: senza investimenti veri non si affronta l’emergenza abitativa che pesa su migliaia di famiglie.”
“La maglia giallorossa Arcadio Venturi, anche se profondamente legato alla sua Vignola, se la sentiva cucita sul petto, fino ad indossarla per 288 volte dal 1948 al 1957. Della Roma fu anche capitano e le sue gesta di centrocampista con spiccate propensioni offensive lo portarono 18 volte a violare la porta avversaria alle quali si sommano quelli realizzati con le casacche della Vignolese all’inizio della carriera calcistica e dell’Inter e del Brescia nella parte finale della sua vita da calciatore. Dal 1951 al 1953 fu chiamato anche a difendere la maglia della nazionale nelle gare ufficiali e alle Olimpiadi di Helsinki. Ora a 96 anni Arcadio Venturi ci ha lasciato e lo ha fatto nella sua Emilia, a Vignola che non ha mai abbandonato idealmente anche quando lontano da casa. Voglio anche ringraziare in questa occasione la sindaca Emilia Muratori e l’amministrazione comunale che l’anno scorso in occasione del 95esimo compleanno di Venturi lo andò a trovare a casa per festeggiarlo e consegnargli una targa a ricordo della sua splendida carriera. Voglio rivolgere le mie sentite condoglianze alla moglie Zorca, ai figli e ai parenti tutti”.
Così il deputato dem e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.
Sarracino (Pd) presenta interrogazione a Salvini su caro biglietti aerei a Natale
“Il “pacco” di Natale per migliaia di giovani meridionali fuorisede, sarà il costo del biglietto aereo o del treno per tornare a casa durante le festività. Esattamente come lo scorso anno, infatti, i costi del trasporto verso il sud schizzano alle stelle. Si vive addirittura il paradosso che sia più conveniente fare scalo in una meta estera che prendere un volo diretto verso Napoli, Bari o Palermo. Tornare dai propri familiari e’ diventata una vera e propria questione di classe. Dinanzi a tutto questo, abbiamo depositato una interrogazione parlamentare al Ministro Salvini per chiedere con forza al Governo di porre subito fine a questa forma speculativa messa in atto dalle compagnie di mobilità e ripristinare piena trasparenza nella dinamica dei prezzi. Il Pd farà tutto quello che è nelle sue possibilità affinchè non vengano penalizzati i cittadini solo per voler trascorrere le festività con i propri cari, perchè quanto si sta verificando è inaccettabile” così il deputato democratico Marco Sarracino
"Ho avuto modo, rispondendo all'invito del comitato olimpico palestinese, di affrontare uno dei temi che riguarda l'accesso alla pratica sportiva in Palestina. La nostra visita in Cisgiordania ci ha portato a conoscere nel dettaglio una realtà che è una delle sfumature di un percorso e un progetto di pulizia etnica indubitabilmente in corso. Ho incontrato allenatori e allenatrici, anche molto giovani, che fanno quello che possono rispetto alla promozione dello sport. Per tanti di loro, atleti inclusi, è stato impossibile partecipare a questo evento. Tanti non sono riusciti a rientrare a casa dopo questa giornata. E alla fine abbiamo avuto un altro assaggio di una situazione drammatica; abbiamo incontrato dei giovanissimi atleti calciatori palestinesi che sono stati incarcerati, torturati. Abbiamo visto i segni sulle loro braccia, sulla loro pelle. Abbiamo incontrato la mamma di un giovanissimo tredicenne atleta di Muay Thai, una grande promessa sportiva, ucciso con una fucilata alle spalle. E non è stato possibile soccorrere il suo corpo. La famiglia lo ha ritrovato chiamando al suo cellulare al quale ha risposto un ufficiale dell'esercito israeliano. Credo che tutto questo sia inaccettabile, soprattutto è in violazione di qualunque principio non solo costituzionale ma anche della carta olimpica. Fra due mesi ospiteremo in Italia i giochi olimpici, ci sarà un faro acceso sullo sport, e noi abbiamo il dovere di prendere posizione, di schierarci, di manifestare quello che pensiamo rispetto a quello che io definisco un manuale di apartheid di cui ho avuto modo di poter sfogliare ogni pagina e fa veramente orrore". Lo ha detto Mauro Berruto, deputato e responsabile nazionale Sport del Pd, intervistato a margine della conferenza stampa del Pd promossa dalla delegazione Pd appena rientrata dalla missione in Cisgiordania.
"Il Ministero della Cultura, con un atteggiamento grave e sfuggente, 'si lava le mani' per la situazione disastrosa in cui versa Villa Romana del Casale (in provincia di Enna) indicando nella Regione Siciliana e nel presidente Schifani — insieme ai suoi predecessori dello stesso schieramento politico — gli unici responsabili del degrado del sito Unesco. È inaccettabile che il Ministero, custode ultimo dei beni culturali italiani, si limiti a uno scaricabarile istituzionale, fingendo che la gravissima situazione dei mosaici e la totale assenza di manutenzione ordinaria non lo riguardino. E tutto questo con la complice assenza ed l'imbarazzante silenzio dei parlamentari di maggioranza del territorio". Lo dichiara la deputata Dem Maria Stefania Marino intervenendo in Aula sulla sua interpellanza urgente.
"La Regione Siciliana, è vero, ha competenze dirette, ma la gestione portata avanti negli ultimi anni si è rivelata incapace e priva di visione, come dimostrano tredici anni di interventi mancati, progetti annunciati e mai realizzati, e fondi utilizzati per eventi anziché per la tutela del sito. Proprio per questo il Ministero avrebbe il dovere di intervenire, coordinare, vigilare. Al contrario, oggi abbiamo assistito a un rimpallo di responsabilità indegno di un paese che si dice custode del proprio patrimonio culturale. Continuerò a vigilare e a denunciare questa paralisi amministrativa: la Villa Romana del Casale merita impegno, non abbandono istituzionale", conclude Marino.
“Ad oltre un anno dalla ingiusta detenzione in Venezuela del cooperante Alberto Trentini, il Partito Democratico ha presentato in commissione esteri un’interrogazione urgente al Ministro degli Esteri Tajani, sottoscritta dai suoi membri Provenzano, Amendola, Boldrini, Porta e Quartapelle, denunciando la lentezza dell’iniziativa politica e diplomatica italiana anche alla luce della recente liberazione del cooperante francese Camilo Castro.
Con l’interrogazione i deputati democratici in commissione esteri hanno chiesto chiarimenti sulle criticità che hanno accompagnato la mancata missione in Venezuela dell’inviato del governo italiano Luigi Vignali, invitando il Ministro degli Esteri a mettere in atto con urgenza nuove iniziative sul piano politico-diplomatico, compresa una nuova missione dell’inviato speciale se questa fosse utile a facilitare il rapido rientro in Italia di Trentini.
Il governo, rispondendo all’On. Porta che è intervenuto a nome dei colleghi del PD, ha confermato attraverso la Sottosegretaria Tripodi l’impegno per la liberazione di Alberto Trentini anche riprogrammando la missione in Venezuela dell’ambasciatore Vignali; abbiamo ribadito la nostra disponibilità a sostenere questa e ogni altra iniziativa che l’esecutivo e il Parlamento vogliano mettere in campo con l’unico obiettivo di riportare a casa e all’affetto dei suoi familiari il nostro cooperante”. Così una nota dei deputati Pd della commissione Esteri della Camera.
"La situazione della Villa Romana del Casale a Piazza Armerina in provincia di Enna rappresenta un campanello d’allarme che non può più essere ignorato. Le recenti denunce sul degrado dei mosaici, esposti all’azione corrosiva degli escrementi dei piccioni e privi di un’adeguata manutenzione ordinaria, evidenziano una gestione frammentaria che rischia di compromettere un patrimonio unico al mondo. È inaccettabile che un sito Unesco di tale valore sia affidato a interventi sporadici, mentre viene trascurata la cura quotidiana che ne garantirebbe la conservazione". Lo dichiara la deputata del Pd Maria Stefania Marino, in una interpellanza urgente.
"Il Ministero della Cultura deve chiarire quali misure intenda adottare in tempi certi per assicurare un piano strutturale e permanente di tutela: dalla presenza stabile di tecnici specializzati fino a sistemi efficaci di prevenzione contro i volatili. Le risorse generate dal sito devono essere reinvestite prioritariamente nella sua protezione, non disperse in attività che non incidono sulla salvaguardia del bene. La Villa Romana del Casale è parte dell’identità culturale italiana ed europea. La politica ha il dovere di garantire che simili capolavori non vengano consumati dall’incuria. Serve un cambio di passo immediato, fondato sulla manutenzione costante, sulla trasparenza gestionale e sull’assunzione di responsabilità verso un patrimonio che appartiene alle generazioni future", conclude Marino.
“I nuovi dati sull'andamento dei prezzi confermano una realtà che il governo Meloni finge di non vedere: il costo dei generi alimentari raddoppia, triplica, le famiglie sono allo stremo, ma i loro stipendi rimangono sempre uguali. In manovra non c’è una bozza di risorse destinate al ceto medio, all’aumento dei salari minimi, non ci sono soldi per le politiche sociali, per i servizi sociali e la casa e i comuni sono lasciati soli senza risorse. E intanto aumentano le spese dei prodotti alimentari. E le famiglie si impoveriscono. È ora che il Governo la smetta di far finta di nulla e intervenga concretamente partendo da questa legge di bilancio per aiutare le famiglie”. Lo dichiara Virginio Merola, capogruppo Pd in commissione Finanze di Montecitorio.
“Apprendiamo che ancora una volta il sen Gasparri lancia infondate illazioni. Per Antonio Decaro parlano i fatti e mai ha esitato quando si è trattato di denunciare malaffare e criminalità organizzata. Come di fatti si parla se guardiamo alle candidature alle regionali del partito del sen Gasparri. Fra arrestati e impresentabili il sen Gasparri farebbe bene a chiedere in casa propria chiarezza, trasparenza e pulizia. E a ricordare che la Commissione di accesso a Bari chiesta irritualmente dalla maggioranza di governo, non ha riscontrato nulla di irregolare” così la responsabile giustizia del Pd, Debora Serracchiani.