10/04/2024 - 12:24

Salvini accolga l'appello delle associazioni vittime della strada, il testo va riscritto

“Serve una battaglia culturale sulla sicurezza stradale per educare preventivamente le persone fin dall’infanzia e fermare questa scia di sangue insopportabile. Ma non solo, occorre una formazione continua lungo tutta la vita perché le norme cambiano e la patente è come un porto d'armi e solo rispettando le regole di guida si può evitare di causare scontri e uccidere altre persone. Se in Italia ci sono 9 morti e oltre 600 feriti ogni giorno, questo non è collegato solo all'uso di stupefacenti o all’abuso di alcool ma può riguardare anche ognuno di noi per una distrazione e l'eccesso di velocità. Tutti possiamo e dobbiamo fare di più”. Lo ha detto il deputato dem Andrea Casu, membro della Commissione Trasporti alla Camera, intervenendo ai microfoni di Radio1.

“Se le nuove tecnologie ci possono aiutare a salvare vite umane, è fondamentale che queste vengano sempre utilizzate come nel caso dei dispositivi necessari a segnalare la presenza di persone che possono essere uccise perché non viste negli angoli ciechi dei mezzi pesanti. E soprattutto, alla vigilia del G7 dei trasporti, il Governo Meloni e il ministro Salvini devono accogliere l'appello delle Associazioni delle vittime della strada per modificare il testo del nuovo codice approvato alla Camera e riscriverlo al Senato per evitare che sia ricordato come il codice della strage”, ha concluso Casu.

28/03/2024 - 16:08

Il Pd accoglie l'appello delle associazioni delle vittime della strada

“Abbassare la velocità per salvare le vite umane. Accogliamo l'appello delle associazioni delle vittime della strada e dei ciclisti che chiedono al governo di fermarsi. Il nuovo codice della strada è sbagliato”. Così Andrea Casu, deputato Pd e membro della Commissione Trasporti, a 24 ore dall'approvazione del testo normativo alla Camera.
“Non ci arrendiamo, ora la nostra battaglia continua in Senato” ha concluso Casu.

28/03/2024 - 16:04

Non affronta il tema della strada come bene pubblico da difendere e da tutelare e soprattutto da gestire.

“Il nuovo codice della strada, che ha appena avuto il via libera dalla Camera, di nuovo ha ben poco. E' un testo ancorato alle logiche del secolo scorso. Il provvedimento non accoglie le sfide del tempo in cui viviamo, non soltanto per quanto riguarda la mobilità sostenibile, ma anche rispetto all'innovazione tecnologica e la semplificazione amministrativa. E’ un provvedimento che viola persino le competenze dei comuni in ordine alla regolamentazione del traffico, in capo tradizionalmente ai sindaci. Ma è soprattutto il tema della mancanza di sicurezza a destare più preoccupazione. Questo è il testo delle automobili e delle grandi case di produzione. Non parla e non affronta il tema della strada come bene pubblico da difendere e da tutelare e soprattutto da gestire. Il Partito Democratico avverserà questo provvedimento sia nelle sedi istituzionali che fuori”. Così il deputato dem Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti.

27/03/2024 - 16:34

Voglio esprimere la mia solidarietà a Elena Maccanti e Matteo Salvini per quanto avvenuto nella manifestazione durante la quale lunedì scorso è stata accostata la loro immagine a un carro funebre. Fino all’ultimo voto sul codice della strada in commissione e in Aula ci siamo confrontati su fronti politici contrapposti e così continueremo in tutte le sedi nelle prossime settimane, ma in democrazia anche nella protesta esiste sempre un limite di rispetto che non deve essere mai varcato.

Così in una nota Andrea Casu, deputato PD al termine della seduta odierna.

27/03/2024 - 14:54

Su questione balneari profonda anomalia che il ministro del Turismo sia gestore del più importante lido italiano

"Condivido la preoccupazione di trovare il punto di equilibrio delle licenze nuove che vengono aperte; tuttavia è giunto il momento anche di fare un po' di programmazione: quadro delle licenze e delle macchine che ci sono, coloro che vanno in pensione, che fittano la licenza una volta in pensione e chi ancora è in servizio. E' giunto il momento che le amministrazioni territoriali, il governo e le cooperative dei taxi ed ncc si siedano intorno ad un tavolo e facciano una programmazione da qui ai prossimi dieci anni. Quante licenze servono? Come le andiamo a spalmare sugli anni? Però occorre anche fare un pò di chiarezza, cosa che non sembra faccia il ministro Salvini: se tu obblighi gli Ncc ogni corsa a dover rientrare in sede diventa molto complesso per loro. Il ministro dei Trasporti Salvini fa confusione fra chi ha le licenze che sono molto pochi e chi non le ha, oppure dobbiamo pensare che Salvini non abbia mai preso un Ncc in vita sua. In questo Paese siamo avviluppati su discussioni surreali". Lo ha detto Toni Ricciardi, vicepresidente del gruppo PD alla Camera dei Deputati, ospite di ReStart su Rai 3.

Sulla questione dei balneari Ricciardi ha detto: "Il Governo Draghi aveva avviato la mappatura della questione, ma ora il governo è in alto mare. Ci sono famiglie che hanno investito in imprese balneari e vanno tutelate. Dall'altro lato c'è un patrimonio a cui si fa fatica a metter mano, perché se vediamo chi è il gestore di uno dei lidi più importanti d'Italia, ossia il ministro del Turismo, ma chi e cosa deve disciplinare? Pippo, Pluto e Paperino! E' chiaro che c'è una enorme anomalia. Per i balneari vale lo stesso discorso del catasto: se un Paese non riesce a mappare a conoscere la proprietà fino all'ultimo centimetro che possiede è un problema".

27/03/2024 - 13:17

Meno regole, meno tutele per ciclisti e pedoni, più tolleranza per chi viola regole e inquina. Il codice della strada ha cittadini e associazioni contrari, Salvini porta a casa un manifesto dell’indifferenza. La nostra battaglia prosegue in Senato per mettere al centro le persone.

Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

27/03/2024 - 13:01

“La maggioranza ha appena approvato il nuovo codice della strada, ribattezzato il nuovo codice della strage da tante associazioni di parenti; amministratori locali; cittadini che stanno protestando nelle piazze delle città con preoccupazione per gli effetti di una misura inadeguata, insufficiente e dannosa. Un provvedimento deludente e pericoloso che non interviene sulla moderazione della velocità che è la prima causa di morte in strada nel nostro Paese. Tutte le opposizioni hanno votato convintamente contro dopo aver proposto numerosi emendamenti di modifica per correggere le storture e le inadeguatezze del nuovo codice imposte dal Ministro Salvini, peraltro assente per tutta la durata della discussione. Un provvedimento che affossa la mobilità sostenibile in particolare quella ciclabile limitando di fatto la realizzazione di nuove piste ciclabili. Una misura che espropria l’autonomia dei comuni nella pianificazione della mobilità sostenibile sui loro territori e nella limitazione della velocità nelle aree dove è necessario.  Continueremo in tutte le sedi a proporre modifiche per cambiare un provvedimento che mette al centro le auto e non la tutela degli utenti fragili della strada come pedoni e ciclisti”. Così la vicepresidente del gruppo del Pd alla Camera, Valentina Ghio.

27/03/2024 - 12:11

Per la sicurezza stradale le poche cose buone, sono frutto dell’approvazione di nostri emendamenti

“Oggi abbiamo votato convintamente contro il codice della strada del Ministro Salvini: una norma che guarda al passato e non al futuro della mobilità, che non raccoglie l’appello dei familiari delle vittime sulla strada a mettere la sicurezza al primo posto, che non affronta i temi della velocità, della disattenzione e del rispetto delle regole. Una norma che non si avvale delle nuove tecnologie e che porta avanti una assurda “crociata” contro i poteri dei Sindaci, la ciclabilità e la mobilità sostenibile”. Così il deputato Andrea Casu, membro Pd in commissione Trasporti, commentando il voto in Aula del nuovo codice della strada.

“Le poche cose buone, sono frutto dell’approvazione di nostri emendamenti come per la sospensione breve immediata della patente per chi guida usando lo smartphone o l’apertura al ricorso ai simulatori di guida o alle notifiche digitali immediate delle multe. La battaglia non finisce qui, ora il Pd continuerà a battersi in Senato per fermare quello che movimenti e associazioni, scendendo in piazza in tutta Italia, stanno chiamando il Codice della strage” ha concluso Casu.

27/03/2024 - 11:36

Intervento deludente: non interviene sulla velocità che è prima causa di morte

"Il 'nuovo' codice della strada o più semplicemente codice della strage è un intervento spot, lacunoso e contraddittorio. Una riforma che non coglie le sfide del tempo in cui viviamo, che è ancorata al secolo scorso perché non tiene conto dell'innovazione tecnologica e dell'intelligenza artificiale per migliorare la sicurezza di automobilisti e pedoni. Tutti i 250 emendamenti presentati dal Pd sono stati bocciati e il ministro Salvini non si è mai degnato di presentarsi in Aula per confrontarsi con il Parlamento". Così il deputato dem Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti nel suo intervento alla Camera con cui ha motivato il voto contrario del gruppo democratico.

"Un codice che non tiene conto della velocità e della distrazione che sono la prima causa di incidenti anche mortali, che si accanisce contro i giovani e le famiglie monoreddito, che non dice nulla a proposito degli ultraottentenni, che depotenzia le autonomie locali, che non finanzia il trasporto pubblico e si accanisce contro la mobilità sostenibile. Un testo deludente che mette al centro la vettura e le sue esigenze e non si preoccupa della sicurezza delle persone" ha concluso Barbagallo.

26/03/2024 - 19:54

“Accolto il nostro ordine del giorno al ddl sul codice della strada che impegna il governo ad intervenire tempestivamente per sanare l'anomala situazione relativa al rilascio del certificato di rilevanza storica per garantire l'attribuzione solo ed esclusivamente a veicoli che rispettano i requisiti indicati dalla Direttiva Europea. Oggi, infatti, l’80 per cento del parco certificato come storico risulta usato quotidianamente e per assolvere alle normali funzioni di trasporto, in netto contrasto con quella che è la ratio della norma in cui l'esenzione è pensata per auto da esibizione con poche uscite l'anno e pochissimi chilometri da percorrere”. Così il deputato dem Antonhy Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti.

21/03/2024 - 18:57

Il Governo ha costruito una narrazione attorno al nuovo codice della strada tutta contro le giovani generazioni, dimenticando, però, che gli over 70 alla guida oggi sono circa 3 milioni. In base ai dati non soltanto del Partito Democratico, ma anche delle società scientifiche della medicina generale, un conducente su tre di quelli che muoiono sulla strada è purtroppo una persona che ha più di 65 anni, con numeri che sono molto preoccupanti, perché ogni anno gli anziani che muoiono per incidenti stradali sono circa 1.000, di cui il 40 per cento addirittura superiore ai 75 anni. La probabilità che gli anziani vengano coinvolti in incidenti stradali rispetto agli altri cittadini è superiore al 20 per cento. Abbiamo posto al governo e alla maggioranza la questione che per noi è di assoluta rilevanza, presentando un emendamento che prevedeva al compimento di 85 anni di età un esame pratico di guida, senza ulteriori rinvii documentali e senza aspetti burocratici particolari. Ma da parte loro non c’è stata nessuna apertura al confronto, perché soprattutto da parte del ministro Salvini registriamo più un approccio propagandistico che una reale esigenza di aumentare la sicurezza sulle strade e salvare vite umane.

Così il capogruppo Pd in commissione Trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo.

19/03/2024 - 19:22

"Il nuovo codice della strada del governo è stato ribattezzato dalle associazioni dei familiari delle vittime sulla strada come il codice della strage. Al ministro Salvini chiediamo di tenerne conto, di fermarsi e aprirsi alle tante proposte che stanno emergendo in questi giorni”. Così il capogruppo Pd in commissione Trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo che sottolinea “Il provvedimento che stiamo discutendo è del tutto inadeguato e ancorato all'impostazione del secolo scorso che vede l’automobile centrale e non riconosce le opportunità che arrivano dalla tecnologia per potenziare la sicurezza. È poi del tutto incomprensibile che questa riforma non intervenga con nettezza sulla prima causa di morte sulle stradi, che è la velocità, e penalizzi la ciclabilità e la mobilità sostenibile”.
“Nel 2022 – ha proseguito - sono stati 3.159 i morti in incidenti stradali, una media di 9 morti al giorno. Sono stati 165.000 gli scontri e oltre 223.000 i feriti (600 al giorno). Siamo di fronte ad un vero e proprio bollettino di guerra. Per questo abbiamo chiesto al governo di non utilizzare la solita propaganda ma di dare risposte concrete. Purtroppo la maggioranza non vuole aprirsi al confronto. Il testo che uscirà dal parlamento sarà deludente e non offrirà contributi concreti alla sicurezza stradale.

19/03/2024 - 16:10

Inspiegabile, ogni anno muoiono 200 persone

"Sono stati bocciati tutti gli emendamenti del Pd che prevedevano dispositivi obbligatori sugli angoli ciechi dei mezzi pesanti. Un atteggiamento di chiusura da parte del governo e della maggioranza che, inspiegabilmente, non hanno voluto accogliere una norma sacrosanta per combattere una delle principali cause di morte sulla strada. Ogni anno 200 persone perdono la vita: serve una soluzione normativa nazionale a un’emergenza che non può continuare ad essere ignorata”. Così i deputati del Pd, Bakkali, Barbagallo, Berruto, Casu, Ciani, Di Biase, Fornaro, Ghio, Gianassi, Guerra, Malavasi, Mauri, Quartapelle, Roggiani, Scarpa, che sono intervenuti per rendere, da subito, non solo per i nuovi mezzi, ma anche per il parco mezzi esistente, l’obbligo dei dispositivi per segnalare gli angoli ciechi dei mezzi pesanti.

19/03/2024 - 12:08

"Purtroppo si stanno scrivendo alcune norme male, che andranno non nella direzione di diminuire le vittime della strada, ma in quella opposta. Se tutte le associazioni delle vittime della strada stanno chiedendo al Governo e alla politica di fermarsi, se tanti movimenti scendono in piazza per fermare il “codice della strage”, chiediamo al governo di fermarsi ad ascoltare queste voci. Non possiamo fare finta che vada tutto bene. Perché il ministro Salvini non va ad incontrare direttamente queste associazioni? E se non lo fa il ministro Salvini perché non interviene la presidente del Consiglio Giorgia Meloni?". Lo ha detto il deputato del Pd, Andrea Casu, ospite di ReStart su Rai 3.
"Se Londra, Parigi, Barcellona, Madrid, Amsterdam, Copenaghen, stanno andando tutte nella stessa direzione non è in corso una cospirazione internazionale contro il governo Meloni e il ministro Salvini, bensì semplicemente nel resto del mondo si sta mettendo al primo posto la vita delle persone. Città 30 non significa che non si possono superare i 30 km/h in tutte le vie della città, ma che nelle parti centrali o dove c'è una maggiore incidenza di pedoni e utenti fragili il limite deve essere più basso per tutelarli, dove è invece possibile superiore”, ha aggiunto Casu.
"A Bologna negli ultimi due mesi con Città 30 abbiamo avuto una riduzione di morti, scontri e feriti pari a quella che abbiamo avuto in Italia negli ultimi 10 anni. Questo dimostra che il mondo non sta sbagliando. Inoltre si potrebbero applicare subito le nuove tecnologie per salvare moltissime vite. Il primo emendamento del Pd che voteremo oggi è quello per i dispositivi sugli angoli ciechi dei mezzi pesanti. I mezzi pesanti uccidono 200 persone l'anno perché chi guida non vede bene negli angoli nascosti dalla grandezza del mezzo. Questo emendamento chiede di mettere nel codice dispositivi obbligatori di segnalazione in tutti i mezzi, non solo nei nuovi, anche nel resto del parco circolante. Come si fa a continuare a votare contro una norma che può salvare ogni anno 200 vite sulle nostre strade?", ha concluso il dem.

15/03/2024 - 11:35

Comandano macchine e velocità e non si rispettano gli utenti più fragili

“Il giudizio del Partito Democratico sul nuovo codice della strada è chiaro e netto: parla al secolo scorso, non tiene conto delle nuove tecnologie e distrugge gli sforzi fatti negli ultimi anni sulla mobilità sostenibile. Basterebbero le mobilitazioni che stiamo vedendo in questi giorni nelle piazze italiane, basterebbe l'appello degli amministratori locali, di chi conosce il territorio e sa come si muovono le persone nelle nostre città, per fermarsi un attimo e rendere, innanzitutto, questo codice della strada contemporaneo, perché poggia sulla regola del più forte. Sulle strade italiane abbiamo nove morti al giorno, più di 3000 ogni anno, a causa della velocità, a causa della distrazione, del mancato rispetto delle precedenze”. Così la deputata dem Ouidad Bakkali, componente della commissione Trasporti, intervistata sul sito web dei deputati Pd.
 
“Le strade e le città – ha aggiunto Bakkali - sono spazi che devono essere inclusivi, democratici, per questo abbiamo chiesto di fare un lavoro insieme, corale, invece si è proseguito col populismo, lavorando sulla riduzione dello spazio di autonomia dei comuni nel progettare le piste ciclabili. Chi si sentiva insicuro prima, chi cammina per strada, chi in bicicletta, le persone con disabilità, continueranno a sentirsi insicuri perché non si punisce la velocità. C’è leggerezza sul tema dello smartphone, grazie al nostro intervento abbiamo introdotto un aggravio a chi usa il cellulare alla guida. Occorre cambiare il paradigma, ovvero che sulla strada non comandano le macchine e la velocità, ma si rispettano gli utenti più fragili".

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