03/12/2025 - 19:30

“Il Partito Democratico riconosce i miglioramenti alla legge di Delegazione europea introdotti durante l’esame parlamentare, inclusa la delega sulla direttiva anti-Slapp, che però resta limitata alle sole controversie transfrontaliere, rischiando di produrre una disparità di tutela tra chi opera in Italia e chi è coinvolto in procedimenti in più Stati Ue. Accanto ai passi avanti, restano tuttavia elementi significativi di preoccupazione. Il nostro Paese conta oggi 68 procedure di infrazione aperte, 22 riguardano l’ambiente: qualità dell’aria, gestione dei rifiuti, tutela delle acque, biodiversità, emissioni industriali. In questo quadro, la mancata presentazione per il secondo anno consecutivo della Legge europea rappresenta un punto critico. Le mancanze in materia ambientale, i ritardi nella gestione delle infrazioni e l’assenza di una strategia europea realmente efficace non consentono l’espressione di un nostro voto favorevole. Dal Pd giungerà un’astensione responsabile per evidenziare le insufficienze del provvedimento, ma per affermare anche la nostra volontà di continuare a lavorare per un’Italia più credibile, più europea, più moderna, capace di trasformare la transizione ambientale e la tutela dei diritti democratici non in un peso, ma nella più grande occasione di sviluppo e giustizia sociale del nostro tempo”.

Così la deputata dem, Rosanna Filippin, intervenendo in Aula per annunciare il voto di astensione del Gruppo Pd sulla legge di Delegazione europea.

 

03/12/2025 - 17:24

“L’emendamento rappresenta un passo avanti, perché, grazie alle battaglie del Pd e delle opposizioni, consente di avviare il recepimento della direttiva europea anti-SLAPP. Per questo il Partito Democratico ha scelto di astenersi, pur ritenendo che il testo presenti ancora criticità significative e che dovrà essere migliorato nel passaggio al Senato”.

Così il capogruppo democratico in Commissione Affari europei della Camera, Piero De Luca, commenta il voto sull’emendamento alla legge di delegazione europea che recepisce la direttiva sulle querele temerarie. “Adesso la maggioranza sia coerente: ministri e deputati ritirino le querele ai giornalisti”.

“Riteniamo che il testo presentato dal Governo per recepire la direttiva anti-SLAPP resti ancora insufficiente. L’ambito di applicazione viene infatti limitato ai soli casi transfrontalieri, lasciando fuori le controversie di carattere nazionale — un tema particolarmente sensibile in un contesto in cui l’uso improprio delle querele può avere un effetto intimidatorio su giornalisti e critici.

Inoltre, la delega richiesta al Parlamento risulta priva di termini. Per questo, al Senato, insisteremo per recepire in modo pieno e coerente la direttiva, fissando criteri chiari e garanzie effettive a tutela della libertà di stampa.

La direttiva anti-SLAPP è uno strumento fondamentale e va applicata senza distorsioni. Continueremo a vigilare affinché il suo recepimento sia autentico e non solo formale”.

 

12/11/2025 - 17:04

“Il Governo è stato costretto a presentare un emendamento per recepire la direttiva europea anti-SLAPP. Tuttavia, si tratta di una clamorosa presa in giro. Anzitutto, il testo invita a circoscrivere l’ambito di applicazione alle sole fattispecie transfrontaliere, escludendo quindi le liti di carattere puramente nazionale — proprio in un Paese guidato da un governo delle querele temerarie, in cui troppi ministri denunciano o minacciano querele strumentali contro giornalisti e oppositori.
Inoltre, il Governo chiede una delega in bianco nel merito al Parlamento: una scelta inaccettabile. Presenteremo un nostro specifico emendamento per recepire pienamente la direttiva e per definire con chiarezza i criteri e le modalità di attuazione delle tutele per i giornalisti, perché non intendiamo avallare un finto recepimento solo di facciata.
La direttiva anti-SLAPP è uno strumento fondamentale per garantire la libertà di stampa e il diritto di critica: non può essere svuotata di significato. Un motivo in più per vigilare affinché venga recepita davvero, non tradita.”
Così il capogruppo democratico nella Commissione Affari europei della Camera, Piero De Luca commenta la presentazione di un emendamento del governo alla legge di delegazione europea in discussione nella commissione affari europei della camera.

 

10/11/2025 - 14:29

“Il Governo continua a mostrare un atteggiamento ostile rispetto alla libertà di stampa. Il parere negativo espresso dal Ministro della Giustizia e il voto della maggioranza in Commissione contro l’inserimento della direttiva anti-Slapp nel diritto italiano rappresentano un fatto grave e preoccupante. Andremo avanti però. Non intendiamo fermarci: porteremo nuovamente in Aula il nostro emendamento per recepire al più presto la normativa europea che mira a proteggere giornalisti e operatori dell’informazione dalle querele pretestuose, spesso utilizzate come strumenti di intimidazione. La libertà di stampa è un valore fondamentale della democrazia e deve essere difesa dalla politica”.

Così Piero De Luca, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Politiche dell’Unione Europea alla Camera, in merito alla legge di delegazione europea e al suo emendamento per il recepimento della direttiva anti-Slapp.

 

06/11/2025 - 16:02

«Da Nordio uno schiaffo alla libertà di stampa». Così Piero De Luca, deputato democratico e capogruppo del Partito Democratico nella Commissione Affari Europei della Camera, commenta la decisione del Governo di esprimere parere negativo all’emendamento del gruppo PD che proponeva di recepire subito, nell’ambito della discussione sulla legge di delegazione europea, la direttiva anti-SLAPP — la norma europea che tutela giornalisti e operatori dell’informazione dalle querele temerarie, spesso usate come strumenti di intimidazione per limitare la libertà di stampa.

«Il Ministro della Giustizia Nordio – spiega De Luca – per il tramite del sottosegretario Ostellari ha espresso parere contrario al recepimento della direttiva nell’ordinamento italiano».

«Una posizione – aggiunge De Luca – che si somma alle gravi parole pronunciate proprio oggi dal sottosegretario Fazzolari sulla volontà di denunciare Ranucci. È un atto inaudito, soprattutto da parte di un Governo che a parole proclama solidarietà al mondo dell’informazione, ma nei fatti continua ad ostacolare l’introduzione di norme europee che ne garantirebbero la tutela. Solo un anno fa lo stesso esecutivo si era detto favorevole a un rapido recepimento della direttiva. Oggi compie un pericoloso passo indietro».

Il Partito Democratico -conclude De Luca - ripresenterà in Aula alla Camera l’emendamento per recepire subito la direttiva anti-SLAPP in Italia, riaffermando che la libertà di stampa è un pilastro della democrazia va tutelata dalla politica”.

 

30/10/2025 - 13:06

“Il caso Ranucci ha riportato all’attenzione il tema cruciale della libertà di stampa, pilastro della nostra democrazia. Come Partito Democratico abbiamo espresso piena solidarietà a Sigfrido Ranucci e a tutti i cronisti che negli ultimi tempi sono stati oggetto di minacce e intimidazioni. I dati sono allarmanti: 81 giornalisti minacciati nel primo semestre del 2025, con un incremento del 76% rispetto al 2024. Non basta più la solidarietà: bisogna agire con strumenti concreti”. Lo afferma il deputato Piero De Luca, capogruppo del Pd in commissione Politiche dell’Unione europea.

“La direttiva europea Anti-Slapp, approvata nel 2024, tutela i giornalisti da azioni temerarie e intimidatorie volte ad ostacolare o limitare la libertà di informazione. Ma l’Italia – spiega l’esponente dem – non l’ha ancora recepita nel proprio ordinamento. Per questo, abbiamo presentato un emendamento alla legge di delegazione europea per chiedere al governo di recepirla subito, rafforzando così le garanzie per la stampa libera e per il diritto dei cittadini a essere informati”.

“Il governo Meloni – conclude De Luca – deve smettere di avere un rapporto difficile con la stampa. La ritrosia alle conferenze stampa sono il segno di una chiusura verso un confronto trasparente sui temi reali: pensioni, salari, energia, sanità, scuola. Chiediamo che la maggioranza approvi subito la direttiva Anti-Slapp e che ministri e politici ritirino le querele temerarie contro i giornalisti. È tempo di difendere con forza la libertà di stampa e la trasparenza democratica”.

 

28/10/2025 - 11:14

“L’episodio che ha coinvolto Sigfrido Ranucci ha reso ancora più evidente un tema che nel nostro Paese resta troppo spesso un non detto: le pressioni, le ingerenze e i tentativi di condizionamento sulla stampa sono una realtà quotidiana. Troppi giornalisti in Italia lavorano sotto minaccia o sotto pressione, anche a causa di un uso strumentale delle querele, trasformate in strumenti di intimidazione per zittire il dissenso e reprimere la critica al potere.” Così Piero De Luca, capogruppo del Partito Democratico nella Commissione Affari europei della Camera, che richiama Governo e maggioranza alle proprie responsabilità. “È inaccettabile – prosegue De Luca – che, in una democrazia matura, si reagisca alle inchieste o alle critiche con denunce e azioni legali pretestuose. La libertà di stampa non può essere difesa a corrente alternata, né solo quando fa comodo. Serve coerenza e coraggio. Le parole di solidarietà di Fratelli d’Italia dopo l’attentato a Ranucci rischiano di suonare ipocrite se non sono accompagnate da atti concreti a tutela del giornalismo libero. È proprio in momenti come questi che si misura la differenza tra chi crede davvero nella libertà d’informazione e chi la usa come bandiera di convenienza.”

“Chiediamo dunque – conclude il deputato dem – che il Governo e la maggioranza sostengano senza esitazioni il nostro emendamento per il recepimento immediato in Italia della direttiva europea anti-SLAPP, che contrasta l’abuso delle querele bavaglio e protegge il diritto dei cittadini a essere informati. È incomprensibile l’ostinazione della destra nel non voler approvare questa norma all’interno della legge di delegazione europea. Con la discussione alla Camera della legge comunitaria, abbiamo l’occasione di dare un segnale chiaro: difendere la libertà di stampa significa difendere la democrazia stessa. Perdere questa opportunità sarebbe un errore grave e imperdonabile.”

 

19/10/2025 - 11:03

“L’episodio che ha coinvolto Sigfrido Ranucci ha reso attuale un tema che nel nostro Paese resta troppo spesso un non detto: le pressioni, le ingerenze e i tentativi di condizionamento sulla stampa sono una realtà quotidiana. Troppi giornalisti in Italia lavorano sotto minaccia o sotto pressione, anche a causa di un uso strumentale delle querele, trasformate in strumenti di intimidazione per zittire il dissenso e reprimere la critica al potere.” Così Piero De Luca, capogruppo del Partito Democratico nella Commissione Affari europei della Camera, che richiama Governo e maggioranza alle proprie responsabilità.
“È inaccettabile che, in una democrazia matura, si reagisca alle inchieste o alle critiche con denunce e azioni legali pretestuose. La libertà di stampa non può essere difesa a corrente alternata, va tutelata sempre. Serve un segnale forte e concreto. Chiediamo al governo e alla maggioranza di sostenere senza esitazione il nostro emendamento per il recepimento immediato in Italia della direttiva europea anti-Slapp. È incomprensibile l’ostinazione della destra nel non voler approvare questa norma all’interno della legge di delegazione europea. È arrivato il momento di un cambio di passo vero, per difendere la libertà di stampa e rafforzare la democrazia nel nostro Paese. Questa settimana possiamo dare un segnale chiaro nel corso della discussione della legge di delegazione europea alla Camera: sarebbe in grave errore perdere questa opportunità”, conclude De Luca.

17/10/2025 - 09:11

“Condanno con forza l’inaudito attentato contro Sigfrido Ranucci e la sua famiglia, un gesto vile che colpisce al cuore la libertà di informazione e il diritto dei cittadini a essere informati. In una giornata di solidarietà unanime verso Ranucci e la redazione di Report, credo sia necessario fare un passo avanti: non basta l’indignazione, servono atti concreti per proteggere chi fa informazione libera e indipendente.
Per questo ritengo fondamentale che l’Italia recepisca al più presto le norme europee volte a contrastare le intimidazioni e le pressioni indebite contro i giornalisti, contenute nella cosiddetta direttiva anti-Slapp”. Così Piero De Luca, capogruppo Partito Democratico nella commissione affari europei della Camera, primo firmatario dell’emendamento per il recepimento della direttiva anti-Slapp che sarà votato la prossima settimana nel corso dell’esame della legge di delegazione e europea. “È un’occasione da non perdere - conclude De Luca - per dare un segnale chiaro da parte anche di tutta la politica a difesa della libertà di stampa nel nostro Paese”.

 

26/09/2025 - 11:25

“Rivolgo un appello al governo Meloni: non ostacoli l'immediato recepimento della direttiva europea del 2024 a tutela dei giornalisti e della libertà di informazione”. Così Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Unione europea alla Camera, intervistato sui canali social dei deputati dem.

“La direttiva – ricorda l'esponente Pd – introduce garanzie fondamentali per proteggere cronisti e reporter da azioni intimidatorie e cause temerarie, strumenti usati per limitare e condizionare l’attività giornalistica. Si tratta di una norma urgente e necessaria, che andava recepita nella legge di delegazione europea ora in discussione in Parlamento. Il governo ha scelto di non inserirla, dimostrando ancora una volta scarsa attenzione verso il lavoro dei giornalisti”.

“Secondo i dati dell’Ordine – aggiunge De Luca – nel nostro Paese le azioni vessatorie contro la stampa sono aumentate in misura preoccupante, fino a raggiungere livelli record rispetto ad altri Stati membri. Per questo presenteremo un emendamento mirato, affinché l’Italia non perda altro tempo e garantisca finalmente una cornice normativa coerente con i principi europei”.

Il deputato dem denuncia anche “il rapporto complicato tra governo e stampa, evidente nelle rarissime conferenze del Presidente del Consiglio. Meloni fugge dal confronto perché preferisce alimentare una narrazione di comodo, evitando le domande sui problemi realialari fermi, sanità sottofinanziata, costo della vita in crescita, Pnrr in affanno, mancanza di una politica industriale. Per noi la libertà di stampa è sacra, un presidio irrinunciabile della nostra democrazia. Faremo di tutto perché l’Italia recepisca questa direttiva senza ulteriori ritardi”.

24/09/2025 - 15:17

"La direttiva anti-Slapp ormai ha vari mesi di vita ed è in scadenza a maggio del prossimo anno. Presenteremo un apposito emendamento per chiederne l'inserimento nella legge di delegazione europea 2025 perché altrimenti il rischio che l'Italia arrivi in ritardo con il recepimento della direttiva è reale.
Non c’è da attendere. La direttiva è chiara; prevede degli strumenti molto puntuali che non sono volti a impedire la possibilità di esercitare il proprio diritto di vedere tutelata la dignità e onorabilità delle persone che ritengono di aver subito una lesione, ma è volta ad evitare azioni strumentali per ostacolare, intimidire o limitare indebitamente l'esercizio della libertà di stampa. Il fatto che il Governo abbia deciso di non inserire nel testo originario questa direttiva per noi non è un elemento di serenità. Rircordiamo che questo governo ha il record di mancate conferenze stampa da parte del Consiglio dei Ministri. Il rapporto con la stampa di questo governo non sembra essere dei più lineari e dei più aperti. Se a questo aggiungiamo il fatto che la direttiva non sia stata inserita nel testo, il tutto è un elemento di grande preoccupazione. È un tema che va affrontato con grande serietà e senso di responsabilità da parte di tutte le forze politiche, ma deve restare fermo il punto che la direttiva europea va recepita subito, anche per evitare di incorrere in procedure d'infrazione.
Chiediamo dunque al governo e alla maggioranza l'apertura di un confronto anche alla luce dei dati che sono stati forniti che non possono non preoccupare tutte le forze politiche e l'opinione pubblica del nostro Paese. Alla luce di tutto questo auspichiamo che si possa aprire un varco e recepire subito la direttiva anti-Slapp nell'ordinamento del nostro Paese". Lo ha detto Piero De Luca, della presidenza del gruppo Pd alla Camera e capogruppo Pd in commissione Affari europei di Montecitorio, nel corso del suo intervento in commissione in cui è stato audito l'ordine dei giornalisti.

23/09/2025 - 17:33

Domani alla Camera si parlerà degli strumenti per proteggere la stampa e i giornalisti dalle intimidazioni e dalle azioni legali abusive e vessatorie volte ad ottenere una sorta di censura per impedire di rendere pubbliche determinate informazioni". Fondamentale in questo senso la direttiva anti-Slapp su cui il Pd ha chiesto l’audizione dell’Ordine dei Giornalisti.
“È grave che il governo abbia deciso di non inserire la trasposizione di una direttiva del 2024 così importante, in scadenza tra pochi mesi, nella prossima legge di delegazione europea 2025 in discussione in Parlamento”, dichiara Piero De Luca capogruppo pd in commissione affari europei di Montecitorio, che ha richiesto il ciclo di audizioni, nel giorno dell’anniversario dell’omicidio per mano della camorra del giornalista Giancarlo Siani.
“Visto che la maggioranza è sorda a questi temi gli faremo sentire la voce dei professionisti dell’informazione e della comunicazione che stanno denunciando con forza questa grave assenza. Il Pd presenterà un apposito emendamento, perché questa direttiva sia immediatamente recepita dal nostro Paese senza aspettare oltre, per evitare il rischio di non adeguare il nostro ordinamento alle sue norme entro i termini previsti”, aggiunge De Luca.

09/07/2025 - 14:48

“Il respingimento della missione italiana ed europea dalla Libia non è uno scherzo. Al contrario, è un segnale grave che dovrebbe riportare l'attenzione dell'Italia - non solo del governo ma di tutte le forze politiche e di tutti gli apparati coinvolti nella sicurezza nazionale - sulla Libia, con urgenza. Non si è trattato di un inciampo diplomatico di un ministro. La Libia è uno snodo strategico, in cui si intrecciano interessi cruciali e la crescente influenza della Russia nell'est del paese - attraverso Haftar e il sostegno alle sue milizie - rappresenta una minaccia diretta alla stabilità del Mediterraneo, ma anche alla sicurezza nazionale italiane ed europea. Quello che è accaduto a Bengasi, con il rifiuto della visita della delegazione europea, è un gesto politico chiaro: l'Europa non è benvenuta dove Mosca ha messo radici.
Non possiamo permetterci di confinare con un paese che per metà è sempre più vicino alla Russia, per l’altra metà è nelle mani della Turchia e nel quale le bande che lo governano hanno imparato fin troppo bene a utilizzare la leva migratoria come strumento di pressione. In un contesto in cui sono sempre più centrali due attori come Russia e Turchia, i due paesi europei più coinvolti - Francia e Italia - devono mettersi d'accordo e guidare una soluzione politica.  La Libia per l'Italia è un interesse nazionale primario e la sua stabilizzazione è l'obiettivo principale, per raggiungerlo l'Italia non deve isolarsi, ma rilanciare un'iniziativa europea credibile e condivisa”. Lo dichiara Lia Quartapelle, vicepresidente Pd della commissione Esteri di Montecitorio.

11/06/2025 - 17:33

“Il governo si affretti a dare attuazione alle direttive europee sulla violenza e sugli organismi di parità”. Lo chiedono le deputate Sara Ferrari, Valentina Ghio, Simona Bonafe’ del Partito Democratico. “Oggi l'Aula della Camera - aggiungono - ha approvato il disegno di legge di delegazione europea 2024, che consente il recepimento di importanti direttive, quali quella per la prevenzione e lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica in tutta l’Unione europea e quella sugli organismi per la parità di trattamento. Con esse la UE si dota di un vero e proprio assetto normativo comune per combattere la violenza sulle donne e per la parità di genere e contro ogni discriminazione - dicono le deputate democratiche - esortiamo il Governo ad esercitare le deleghe al più presto, prima della scadenza dei termini previsti al 2026 e 2027, in modo da consentire l’adeguamento dell’ordinamento nazionale a quello europeo in tempi rapidi, visto il continuo e insopportabile ripetersi di femminicidi e violenza contro le donne e le  persistenti discriminazioni”, concludono.

11/06/2025 - 14:52

“La legge di delegazione europea è un appuntamento fondamentale eppure, anche in questa occasione, siamo di fronte al voto su un provvedimento che, per modalità e contenuti, riflette una gestione distratta delle responsabilità da parte del governo Meloni. Una legge che arriva in Aula con oltre 7 mesi di ritardo a confermare come il governo comprima il ruolo del Parlamento depotenziando gli strumenti di democrazia. Un provvedimento eterogeneo dove l'esecutivo sceglie di procedere in modo esclusivo e unilaterale bocciando sistematicamente ogni proposta migliorativa e tutti gli emendamenti. Questa maggioranza dimostra quanto poco è disposta ad accogliere le istanze di responsabilità e buon senso”. Lo dichiara la deputata Patrizia Prestipino, annunciando l'astensione del Pd sulla legge di delegazione europea in Aula di Montecitorio.

Per l'esponente dem “dalle querele temerarie al diritto all'informazione corretta e trasparente, dalle direttive sul lavoro tramite piattaforme digitali alla salvaguardia della privacy, dalla maggiore attenzione per le PMI alle politiche ambientali per l'efficienza energetica e la promozione delle energie rinnovabili, il governo si è mostrato sordo e inadeguato. Il ministro Foti aveva annunciato di essere aperto alle proposte del Pd ma poi ha proseguito sempre nella stessa battaglia ideologica che non porterà a nulla di buono per i cittadini. Oltre alle promesse, si è dimenticato che l'adempimento della normativa europea non è un esercizio burocratico senza visione sul futuro”, conclude Prestipino.

 

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