16/07/2024 - 12:00

“Il governo agisce in modo irresponsabile aprendo a varianti anche sugli immobili presenti nei parchi nazionali e regionali e nelle aree con vincoli paesaggistici. Siamo davanti ad una deregulation smodata che permetterà di fare modifiche significative anche sugli immobili vincolati e su quelli presenti nei parchi nazionali. Una norma inaccettabile”. Lo dichiara Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente di Montecitorio, a proposito della riformulazione da parte del governo ad alcuni emendamenti di maggioranza al dl salva casa.

16/07/2024 - 11:51

“Sangiuliano commissariato accetta in silenzio lo sfregio al patrimonio culturale che sta andando in scena in commissione ambiente alla camera dove il governo ha appena presentato una riformulazione di un emendamento di maggioranza che consente variazioni significative anche sugli immobili sottoposti a vincolo storico, artistico, architettonico, archeologico paesistico. Una norma irresponsabile dagli effetti incontrollabili che danneggerà profondamente il nostro patrimonio culturale” così la capogruppo del Pd nella commissione cultura della camera, Irene Manzi, commenta la riformulazione presentata dal governo ad alcuni emendamenti di maggioranza al dl casa.

16/07/2024 - 11:22

Dem: Salvini commissaria Sangiuliano e Pichetto Fratin

“Colpo di mano sulla tutela. Cosa pensa il ministro Sangiuliano della norma del dl casa appena presentata in commissione ambiente alla camera che consente variazioni significative anche su immobili sottoposti a vincolo storico, artistico, architettonico, archeologico paesistico? E cosa ne pensa il ministro Pichetto Fratin dal momento che la norma vale anche per variazioni su immobili ricadenti sui parchi o in aree protette nazionali e regionali? Siamo davanti a un vero e proprio colpo di mano in sfregio alle più avanzate norme di tutela del patrimonio storico e di salvaguardia ambientale. Con questa norma, Salvini commissaria, di fatto, Sangiuliano e Pichetto Fratin” così in una nota i deputati democratici della commissione ambiente della camera commenta la riformulazione presentata dal governo ad alcuni emendamenti di maggioranza al dl casa.

15/07/2024 - 20:00

Salvini sdogana la “casetta dei setti nani” e decide di ridurre le dimensioni minime per l’abitabilità dei monolocali a 20 metri quadri. E intanto riduce anche l’altezza minima dei locali abitabili.
Una scelta scellerata che aprirà la strada ad alloggi sempre meno vivibili e sempre più costosi. Un Governo che è pronto a fare favori alla rendita immobiliare ma non fa nulla per sostenere gli affitti, non vede l’emergenza abitativa, né la carenza di case per studenti che saranno i più penalizzati da questa pessima norma.

Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei deputati.

15/07/2024 - 19:08

Totale deregulation per i cambi di destinazione d’uso, con o senza opere. Senza obbligo di reperire gli standard per i servizi pubblici e la dotazione minima di parcheggi. Decidendo sulla testa dei Comuni, a cui viene sottratta la possibilità di regolare con i propri strumenti di pianificazione persino il fenomeno degli affitti brevi che impatta sulla qualità della vita di tantissime aree urbane e centri storici. Ecco il vero obiettivo di Salvini e della destra: cancellare tutte le regole che disciplinano il cambio di destinazione d’uso e consentire lo stravolgimento di interi quartieri e città” così in una nota i deputati democratici, componenti della commissione ambiente di Montecitorio, commentano le riformulazioni presentate oggi dal governo ad alcuni emendamenti della maggioranza al dl casa.

15/07/2024 - 18:53

“Con la bocciatura dell’emendamento, attraverso cui si disponeva la possibilità di mantenere in esercizio le strutture provvisorie in area sisma, il Governo dimostra ancora una volta il totale disinteresse nei confronti delle comunità colpite. Dopo il depotenziamento del Superbonus per i progetti di ricostruzione, il sanguinoso taglio di 250 milioni sul PNRR,  il mancato riconoscimento della ZES e il ridimensionamento della ZFU, oggi si è consumato l’ennesimo atto ostile verso questi territori”.  Lo dichiara il deputato dem Augusto Curti sul Dl Casa in esame in Commissione Ambiente a Montecitorio.

“E’ inconcepibile - continua Curti - come a una soluzione di buon senso, valore aggiunto per le imprese che evita al contempo i consistenti costi economici e ambientali conseguenti alla demolizione, venga opposto un rifiuto netto e immotivato”.

26/06/2024 - 19:12

“Il Decreto Salva casa rischia di essere soltanto un provvedimento salva abusi che dimentica totalmente i cittadini, le famiglie ed i giovani che hanno oggi difficoltà a trovare una abitazione dignitosa a costi sostenibili: per questo motivo il Partito Democratico ha presentato emendamenti specifici su temi di stretta attualità per garantire il diritto alla casa, realizzare un piano straordinario di edilizia residenziale pubblica, limitare la crescita esponenziale nelle città dei B£B, contrastare il caro affitti, aumentare l’offerta di alloggi per gli universitari fuorisede e sostenere i giovani per l’acquisto della prima casa. Il nostro obiettivo è approvare una legge organica che contrasti anche il consumo di suolo, il decoro delle città e dia le giuste risorse ai Comuni per migliorare le politiche abitative”: è quanto dichiara il capogruppo Pd In Commissione Ambiente di Montecitorio Marco Simiani.

“Coerentemente con gli impegni presi in Commissione come Pd abbiamo quindi presentato un numero limitato di proposte emendative per migliorare il testo. Abbiamo però appreso con sorpresa che la stessa maggioranza considera il decreto totalmente sbagliato: due terzi degli emendamenti (quasi 300 su circa 500 depositati) sono infatti a firma dei partiti che sostengono il Governo Meloni”: conclude Marco Simiani.

06/06/2024 - 16:39

"La prossima settimana ci sarà un passaggio parlamentare molto importante. In aula voteremo la PdL a mia prima firma che prevede l'istituzione del medico di base alle persone senza dimora. Dopo l'approvazione degli emendamenti all'unanimità in commissione affari sociali, siamo al passo finale di un provvedimento di civiltà che mi rende molto orgoglioso. È stato un percorso lungo, ma essenziale per ridare dignità a decine di migliaia di persone senza dimora. Persone senza casa, senza residenza e quindi senza un pieno diritto alla salute. Un’ingiustizia contro la quale ci siamo battuti da anni senza mollare di un centimetro. Riuscire a riconoscere il medico di base a persone così fragili e in difficoltà così estrema significa riportarli in una condizione di cittadinanza e far percepire che lo Stato sa prendersi cura anche delle marginalità sociali e sa ridare una speranza. Tutto questo però non sarebbe stato possibile senza l'aiuto di associazioni come Avvocato di Strada e senza personalità come il suo Presidente Antonio Mumolo. A lui devo un grazie enorme per aver portato avanti questa battaglia. È un passo di civiltà e un allargamento della sanità pubblica". Lo afferma Marco Furfaro, capogruppo in commissione affari sociali e membro della segreteria nazionale del PD, in un incontro a Prato con alcuni operatori sanitari che si occupano di persone senza dimora.

28/05/2024 - 17:11

"Una bella notizia. Finalmente andrà in aula la mia proposta di legge sul medico di base alle persone senza fissa dimora. In commissione affari sociali sono stati approvati all’unanimità gli emendamenti al testo e ora si andrà in aula tra poche settimane. È un fatto di rilevanza enorme perché parliamo di decine di migliaia di persone, la maggioranza cittadini italiani. Senza casa, senza residenza, senza diritto alla salute. Un’ingiustizia contro la quale ci battiamo da anni. L’impegno preso oggi dimostra coerenza e senso di responsabilità da parte della politica. Avere un medico, per persone fragili e in difficoltà estrema, significa sentirsi di nuovo cittadini, significa sentire che lo Stato c’è e sa affrontare e prendersi cura anche delle marginalità sociali. Significa dare una speranza. È questo che deve saper fare la politica". Lo afferma Marco Furfaro capogruppo PD in commissione affari sociali e membro della segreteria nazionale.

23/05/2024 - 12:59

    "Il Governo Meloni ha perso la bussola sulle detrazioni edilizie. Sono soddisfatto che l'Aula di Montecitorio abbia approvato il mio ordine del giorno sullo stanziamento di risorse statali per attuare la Direttiva 'Casa Green', ma non comprendiamo quali strumenti la destra metterà in campo dopo aver demonizzato ogni detrazione edilizia e ridotto gli incentivi fiscali ai livelli degli anni '90". Lo dichiara Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio, a proposito del decreto Superbonus in Aula.

    "Anche se i bonus edilizi utilizzati dal 1997 a oggi non sono stati perfetti, grazie a Superbonus, Ecobonus e Sismabonus, l'Italia ha iniziato in anticipo rispetto agli obiettivi della Direttiva Ue. Tuttavia, gli stop imposti dal Governo Meloni rischiano di vanificare questi progressi. Serve immediatamente un piano innovativo ed efficace per i bonus edilizi futuri, che devono essere regolati in base alle fasce di reddito e alla classe energetica,
    Con la riduzione delle detrazioni al 30%, il Governo rischia di compromettere gli sforzi per una transizione verso edifici più sostenibili, sottolineando la necessità di un approccio più strategico e inclusivo, conclude Simiani.

21/05/2024 - 14:08

Servono interventi più coraggiosi e sostenibili

"Il decreto superbonus conferma il sostanziale fallimento delle misure decise precedentemente dal governo Meloni e il fatto che i conti pubblici siano fuori controllo.
Una cosa è certa, che in questi diciotto mesi di governo la premier Meloni e il ministro Giorgetti non sono riusciti a gestire in modo ordinato ed efficace il riordino degli incentivi per la riqualificazione degli edifici.

È tempo che il governo faccia i conti con la realtà: servono scelte molto più coraggiose sia sulle entrate - abbandonando la politica lassista sul fronte dell'evasione fiscale - che sulle spese. Il governo Meloni ha fatto cassa sui pensionati e sui poveri ma una vera spending review non è mai partita.

Serve, in particolare, un riordino più coraggioso degli incentivi per l'edilizia sostenibile: come quello di passare ad un meccanismo di erogazione diretta di spesa con un tetto annuale predeterminato, adottando criteri più selettivi e mirati di accesso alle agevolazioni, indicando una strada ragionevole per incentivare in modo finanziariamente sostenibile la riqualificazione energetica e sismica del patrimonio immobiliare, anche alla luce della direttiva europea 'casa green'.

E serve altresì evitare scelte estemporanee come quelle che penalizzano le aree terremotate, cambiando radicalmente prospettiva.
Alcune nostre proposte, proprio sulle aree terremotate sono volte a rendere omogenea la disciplina della ricostruzione per tutte le aree del paese. Ancora oggi infatti esistono differenze e discriminazioni territoriali inspiegabili che in presenza delle calamità naturali
non consentono a tutti i cittadini della repubblica di applicare le stesse norme. Mi riferisco in particolare ai 9 comuni colpiti dal terremoto di Santo Stefano il 26 dic del 2018 in Sicilia. Una diversità di trattamento inspiegabile di fronte a situazioni uguali per famiglie, cittadini
ed imprese. Ad oggi la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma di Santo Stefano procede con notevole ritardo. Soltanto un cittadino su tre si è avvalso della possibilità di attivare la procedura di ricostruzione. I dati non ammettono diverse interpretazioni, se non quella del sonoro fallimento. A distanza di 5 anni e mezzo dal sisma che ha messo in ginocchio Fleri e i comuni di Zafferana e Santa Venerina, Aci Sant'Antonio e Acireale e per porzioni meno significative Aci Catena, Trecastagni, Viagrande, Milo e Aci Bonaccorsi, il bilancio è magrissimo.

L'annunciata apposizione della fiducia da parte del governo è l'ennesimo NO alla nostra proposta di equiparazione che non
ci fermerà. A partire dal prossimo testo coerente con questa materia riproporremo gli emendamenti per chiedere giustizia ed equità per le popolazioni dell'Etna. Non ci fermeremo!". Lo ha detto Anthony Barbagallo, intervenendo in Aula sul dl superbonus.

22/03/2024 - 17:21

"Ho firmato la proposta di legge per l'uso personale della cannabis di Meglio Legale. E l'ho fatto convintamente. Non per ideologia, ma per mera, semplice logica. Vi spiego il perché in tre semplici punti. Punto primo: le mafie con la cannabis guadagnano 6 miliardi l'anno. Se la legalizziamo, gli togliamo il terreno da sotto i piedi. E in più rendiamo sicuro un prodotto utilizzato da 6 milioni di consumatori che oggi - lasciato al malaffare - spesso sicuro non è. Punto secondo: dove la cannabis è legale, si crea lavoro. Negli Stati Uniti parliamo di centinaia di migliaia di posti. Farlo qui da noi sarebbe un toccasana per l'economia. Garantirebbe lavoro, crescita e sviluppo, soldi per le persone più fragili, per la prevenzione e nella lotta all'abuso di droghe. Punto terzo: il proibizionismo ha fallito. Impiega un numero spropositato di forze dell'ordine dietro piccoli spacciatori (spesso ragazzini o migranti in mano alle mafie), ingolfa tribunali, comporta costi esosi e non ha portato miglioramento alcuno alla lotta alle droghe.  Queste sono le ottime ragioni per legalizzare la cannabis. Sono valide, forti, chiare e sinceramente inoppugnabili. E ti portano alla scelta più giusta: firmare per questa legge e portarla avanti". Così in un post su facebook Marco Furfaro. deputato e responsabile iniziative politiche del Partito Democratico, annuncia la firma alla proposta di legge popolare dell'associazione Meglio Legale sull'uso personale di cannabis.

21/03/2024 - 12:50

"Anche in questo caso abbiamo assistito ad un abuso e uso improprio dei decreti leggi. Continueremo a sottolinearlo perché le nostre Camere sono ridotte ad un monocameralismo alternato di fatto e siamo di fronte ad un esecutivo che continua ad incentrare i provvedimenti più importanti e significativi riducendo le Camera ad un ruolo di ratifica. Se vogliamo intervenire davvero sull'astensionismo che è il fenomeno più preoccupante di questa crisi della democrazia dovremmo affrontare il tema di una riforma organica degli enti locali e non limitarci ad interventi dettati da interessi di parte e di partito. Non basta 'elezione diretta ma dovremmo necessariamente dare più poteri ai sindaci che conoscono le esigenze dei cittadini e non privarli sempre di più dei loro poteri come sta accadendo con questa maggioranza.
Riteniamo che il numero dei mandati due o tre debba essere uguale per tutti i comuni, non possiamo accettare che ci sia una gerarchia legata al numero degli abitanti. Si sta introducendo una modalità di voto che va ad accentuare il voto di relazione rispetto al voto di opinione, continuando così ad avallare e dare un peso al voto di scambio e di clientela.
Il tema del numero dei mandati andava affrontato con una riforma del testo unico degli enti locali e questo proporremo.
Le riforme vanno fatto in generale e nell'interesse del Paese. Non condividiamo trasformismi né manovre di palazzo. Non condividiamo la politica di questo Governo epensiamo che debbano essere gli elettori a mandarvi a casa". Lo ha detto il deputato del Pd, Virginio Merola, intervenuto in Aula dichiarando il voto contrario del Pd al dl elezioni.

31/01/2024 - 14:15

Se è vero che la cucina italiana sia nel mondo universalmente apprezzata, è altrettanto vero che sono altre le priorità che dovremmo affrontare riguardo il comparto agricolo, come vediamo dalla mobilitazione in diverse città italiane di questi giorni. Per sostenere le eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare è necessario implementare politiche strutturali in grado di incidere direttamente sul settore intero. Mi riferisco a scelte come quelle di continuare a finanziare il fondo per le eccellenze istituito nel 2022 dal Governo Draghi, allo scopo di promuovere i settori della ristorazione e della pasticceria italiani, così come la difesa dall’italian sounding per superare le contraffazioni dei marchi. Oppure sostenendo il lavoro di promozione dei territori grazie al turismo enogastronomico, come stanno facendo diverse regioni. Serve una visione di sistema per un settore che rappresenta una nostra eccellenza e non un premio che sembra più una strumentalizzazione della cucina italiana quale segnale distintivo di questo governo, il food come identificante nazionalpopolare. Condanniamo fermamente questa tendenza della maggioranza ad appropriarsi della cultura, dei simboli e dei meriti italiani. È la cifra ideologica di questo governo, che necessita continuamente di ergersi a baluardo della difesa dell’italianità, nascondendo in questo modo tutte le sue assenze.

Avrei suggerito al governo Meloni di mettere in campo proposte su un tema di forte rilevanza, come quello dell’alimentazione che ci parla di disuguaglianze nell'accesso alle risorse e alla tutela della salute, alla qualità degli alimenti e la necessità di rendere consapevoli sull’importanza delle scelte le giovani generazioni. Sono sei milioni le persone residenti nel nostro Paese e con almeno 16 anni in condizioni di povertà alimentare, sono stati nel 2021 200.000 under 16; si tratta di ragazzi e bambini che non sono stati in grado di consumare una adeguata quantità frutta e verdura e di fare un pasto completo almeno una volta al giorno. Per questo voglio ricordare anche alcune splendide testimonianze di una cucina sociale e solidale come le cucine popolari di Bologna o realtà come PizzaAut a Cassina Dè Pecchi e Monza o Planet Aut nel mio comune, Casalgrande, grazie alle quali ragazzi autistici possono mettersi in gioco aiutando noi tutti ad abbattere un muro di pregiudizi. Queste esperienze devono trovare la giusta valorizzazione. Va premiata la solidarietà, l’inclusione e l’innovazione, non solo la qualità.

Lo dichiara il deputato democratico Andrea Rossi, intervenendo in Aula durante la dichiarazione di voto.

 

23/11/2023 - 13:05

Dichiarazione di Silvio Lai , deputato Pd

“Continuate, inesorabilmente,  a dimostrare che eravate pronti solo a fare opposizione, a urlare contro lo Stato, l’Europa, i poteri forti, le forze oscure e gli alieni, ma non eravate pronti a governare. Perché governare non è fermare un treno dove non dovrebbe fermarsi ma è dare l’esempio, rispettare le istituzioni e non piegarle. Governare è decidere, non prorogare. Noi non ci faremo l’abitudine, nessuna assuefazione ci fermerà dal denunciare il vostro comportamento e le vostre incapacità.” Così Silvio Lai nella dichiarazione di voto contraria a nome del gruppo Pd  al decreto sulla proroga dei versamenti fiscali.  “In questo decreto – ha proseguito Lai - sono numerose le questioni, proroghe comprese, che riguardano il Paese e che avrebbero meritato risposta e che non l’hanno avuta. A cominciare dai Comuni, dove si continua a  scaricare sulle nostre Amministrazioni costi e compiti, senza adeguate dotazioni finanziarie e senza nemmeno la flessibilità che gli enti locali, assieme all’Anci, avevano chiesto. Autonomia senza risorse e senza flessibilità è niente. Un raggiro, una presa in giro, un inganno elettorale.” Lai ha poi ricordato  il tema casa e contestualmente la vicenda dei mutui e degli affitti “dove sono previsti solo ulteriori aggravi per le famiglie e i giovani, ad iniziare dalla cedolare secca”, ha rimarcato l’esponente Pd secondo il quale “non aver prorogato l’aliquota al 21 per cento per gli affitti  ma l’averla, di fatto, aumentata  è una grave responsabilità di questo esecutivo.” “Altro capitolo vergognoso – ha proseguito Lai- è quello dell’energia dove il governo si è girato dall’altra parte di fronte al costo della bolletta che erode salari e redditi, soprattutto alle fasce più deboli. E se c’era qualcosa da prorogare era proprio il mercato tutelato, come hanno negoziato molti Paesi Europei, e invece i cittadini sono sommersi di telefonate incomprensibili e si possono già prevedere aumenti quantificati del 30% dal prossimo anno.” Infine, Lai ha ricordato l’annosa questione dell’Agenzia italiana del farmaco. “Dopo un anno siamo alla sesta proroga rispetto ad un Ente di primaria importanza per la vita sanitaria nazionale, ha aggiunto. Prima si impone una riforma e poi, proroga dopo proroga, si ammette di fatto che quella stessa riforma non si riesce ad attuare”. “Prorogare – ha concluso Lai-  può essere un’esigenza dovuta ad una grave calamità ed è un bene;  oppure prorogare può significare non essere in grado di decidere. Ebbene, In questo decreto c’è poco del primo e molto del secondo.”

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