“Nel 2022 negli istituti penitenziari italiani si sono suicidati 84 detenuti, nel 2023 siamo già a 39: si tratta di numeri tragici che certificano condizioni di disagio estremo a cui uno Stato civile deve rispondere con efficacia e rapidità. Per questi motivi avevamo presentato al Decreto Pa2 emendamenti che prevedevano nuove risorse per incentivare la presenza, negli istituti di pena, di personale sanitario che fornisce servizio psichiatrico di diagnosi e cura. La destra ha però respinto questa proposta, mortificando il lavoro dei medici specialisti che operano nelle carceri, ed abbandonando i detenuti fragili a loro stessi”: è quanto dichiarano i deputati Pd in Commissione Giustizia di Montecitorio Federico Gianassi, Debora Serracchiani e Michela Di Biase.
“Le fotografie della bella mostra “Senza Colpe” di Anna Catalano che abbiamo visitato oggi a Napoli offrono immagini molto forti che colpiscono profondamente e rafforzano la convinzione che non ci debbano essere mai più bambini in carcere. La destra ha voluto affossare la nostra proposta di legge sulle detenute madri con emendamenti che anziché risolvere situazioni drammatiche per i minori, potevano solo aggravare il problema. Per noi però quella legge resta un obiettivo prioritario. Tutti dovrebbero venire qui perché attraverso questa mostra potrebbero forse rendersi conto di questa realtà. E’ stata una visita di grande interesse ed emozione anche per le foto delle vittime innocenti della camorra e per la possibilità di vedere la Mehari di Giancarlo Siani”. Lo hanno dichiarato i deputati democratici Andrea Casu, Piero De Luca, Michela Di Biase, Andrea Orlando, Marco Sarracino e Debora Serracchiani, accompagnati nella visita dall’assessore Teresa Armato e da Paolo Siani, collega che nella scorsa legislatura depositò la pdl sulle detenute madri, ripresentata in questa e che il Pd è stato costretto a ritirare dopo l’intervento della destra che ne snaturava totalmente il contenuto.
“Le fotografie della bella mostra di Anna Catalano che abbiamo visitato oggi a Napoli offrono immagini molto forti che colpiscono profondamente e rafforzano la convinzione che non ci debbano essere mai più bambini in carcere. La destra ha voluto affossare la nostra proposta di legge sulle detenute madri con emendamenti che anziché risolvere situazioni drammatiche per i minori, potevano solo aggravare il problema. Per noi però quella legge resta un obiettivo prioritario. Tutti dovrebbero venire qui perché attraverso questa mostra potrebbero forse rendersi conto di questa realtà. E’ stata una visita di grande interesse ed emozione anche per le foto delle vittime innocenti della camorra e per la possibilità di vedere la Mehari di Giancarlo Siani”. Lo hanno dichiarato i deputati democratici Andrea Casu, Piero De Luca, Michela Di Biase, Andrea Orlando, Marco Sarracino e Debora Serracchiani, accompagnati nella visita dall’assessore Teresa Armato e da Paolo Siani, collega che nella scorsa legislatura depositò la pdl sulle detenute madri, ripresentata in questa e che il Pd è stato costretto a ritirare dopo l’intervento della destra che ne snaturava totalmente il contenuto.
“Con un blitz la destra ha stravolto la nostra la legge per togliere bambini innocenti dalle carceri, dove crescono per le colpe dei genitori: così la situazione sarebbe peggiorata con addirittura più bambini in carcere. Per questo abbiamo ritirato la legge. Una destra crudele”. Lo scrive su twitter il deputato del Pd, Alessandro Zan.
"Sussistono posizioni contraddittorie del Governo sulla Giustizia. Avete richiamato l'importanza di fare investimenti sul carcere e avete fatto con la manovra di bilancio tagli sull'amministrazione penitenziaria. Avete detto che avreste limitato le intercettazioni e impedito l’estensione del diritto penale ma avete creato un nuovo reato, il cosiddetto Dl anti-rave, con più carcere e più intercettazioni e ora si parla di un nuovo reato per imbrattamenti.
Troppe incoerenze anche sulla riforma Cartabia tra esponenti del governo che dicono di difenderla senza se e senza ma e altri che la ritengono inutile e dannosa. Le contraddizioni sono anche all'interno del Governo, la Presidente Meloni ha detto che la sicurezza dei cittadini si consegue con più carcere, ma il ministro Nordio ha espresso posizione opposta e cioè meno carcere e più misure alternative. Nonostante gli annunci, idee e azioni sono discordanti. Viene poi completamente dimenticato il lavoro già fatto dal Parlamento. La nostra posizione è invece che le riforme approvate devono essere attuate con un impegno forte da parte del governo anche attraverso il monitoraggio sul successo di quelle riforme rispetto ad obiettivi importanti. Non c’è quindi bisogno di agitare temi divisivi portando indietro di anni le lancette dell’orologio. Su intercettazioni, prescrizione, separazione delle carriere, obbligatorietà c’è da attuare le riforme fatte.
Guardiamo al futuro e a una giustizia giusta al fianco dei cittadini, senza sollevare inutili scontri che non B servono a niente e che noi respingiamo.
Nella nostra agenda restano prioritari gli investimenti sul Pnrr e noi saremo sentinelle vigili perché siano spesi presto e bene; gli investimenti sull'ufficio del processo; occorre contrastare lo scandalo dei suicidi, delle cattive condizioni delle carcerie e valorizzare la giustizia riparativa.
Infine, tutela vera dei sindaci partendo dalle nostre proposte su chiarezza di separazione dei poteri politici e tecnici degli amministratori locali, le modifiche del testo unico degli enti locali che aiutano gli amministratori locali a lavorare in sicurezza. Il governo non li strumentalizzi, noi siamo al loro fianco". Lo ha detto in Aula il deputato del Pd, Federico Gianassi, intervenendo in dichiarazione di voto sulla giustizia in Aula.
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