11/02/2025 - 18:37

“Il nostro Servizio Sanitario Nazionale è sotto attacco da parte di questa destra, che taglia fondi e favorisce la sanità privata. Noi invece vogliamo rafforzarlo, garantendo un diritto alla salute davvero universale. Servono almeno 5,5 miliardi in più all’anno per portare la spesa sanitaria italiana alla media europea e affrontare le criticità: assumere personale, ridurre le liste d’attesa, migliorare le condizioni di lavoro e valorizzare le professioni sanitarie.
Con la pdl a prima firma Elly Schlein proponiamo un piano straordinario per investire sulla sanità di prossimità, sulla salute mentale e sul benessere psicologico. Giorgia Meloni smetta di sprecare risorse in operazioni discutibili come i centri in Albania e investa per salvare il SSN, come chiedono le cittadine e i cittadini italiani”.
Lo dichiara in una nota la deputata dem Ilenia Malavasi, componente della commissione Affari sociali.

11/02/2025 - 15:56

“Intervenendo all’assemblea della Cisl, Giorgia Meloni ha parlato dei rischi dell’impatto dell’intelligenza artificiale sulla tenuta di milioni di posti di lavoro. Un allarme che condividiamo e dunque la prendiamo in parola. Un intervento semplice che può fare già domani è approvare la nostra proposta di legge sulla settimana corta. La riunione del comitato dei nove, che si sarebbe dovuta svolgere oggi pomeriggio in commissione Lavoro per fare il punto sulla Pdl per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario presentata unitariamente dalle opposizioni, è stata però rinviata a domani mattina. Dopo tre mesi dalla discussione generale in Aula, la maggioranza continua ancora a prendere e perdere tempo. Reputiamo inaccettabile questo atteggiamento. Molti Paesi nel mondo, in ultimo la Spagna, hanno già adottato tale misura che vede d’accordo la stragrande maggioranza degli italiani. Una cosa deve essere chiara a FdI, Lega e Fi: non accetteremo un ennesimo rinvio. Siamo pagati per votare le leggi, non per metterle su un binario morto com’è stato con il salario minimo e come, evidentemente, la maggioranza vuole fare anche questa volta”.

Lo dichiarano con una nota i capigruppo della commissione Lavoro della Camera, Arturo Scotto (Pd), Valentina Barzotti (M5s) e Franco Mari (Avs).

 

11/02/2025 - 11:17

Proposta di legge giace inerte da mesi al Senato, Governo intervenga

"Come ormai è stato ampiamente documentato, per milioni di cittadini, studenti e lavoratori che studiano o lavorano in Italia lontano dal proprio comune di residenza è praticamente impossibile recarsi alle urne. Nelle ultime elezioni europee del giugno 2024, grazie ad una normativa sperimentale introdotta con il dl n. 7 del 2024, gli studenti fuori sede hanno potuto votare. Però questa norma è ancora provvisoria. Noi invece chiediamo al ministro dell'Interno l'approvazione di una norma a carattere permanente che preveda l’estensione del voto dei fuori sede anche a coloro che per ragioni di lavoro si trovano al di fuori del comune di residenza, poiché riteniamo urgente che anche i cittadini italiani che lavorano all'estero siano messi nelle condizioni di poter votare. L’AC 115, trasformato per volere del Governo in una delega e approvato alla Camera dei deputati, giace inerte da mesi al Senato, nonostante le ripetute rassicurazioni del Governo". Lo dichiara la deputata del Pd, Marianna Madia, prima firmataria di una interrogazione in commissione Affari costituzionali di Montecitorio, insieme alle colleghe Silvia Roggiani, Chiara Gribaudo e Lia Quartapelle.
"In attesa dell’approvazione di una normativa di sistema -  prosegue la nota - appare urgente estendere quantomeno la possibilità di voto dei fuori sede anche per i referendum che si svolgeranno nel 2025, estendendo tale possibilità anche ai lavoratori fuori sede. Chiediamo quindi al Ministro interrogato come intenda proseguire la sperimentazione anche per i referendum che si svolgeranno nel 2025, e se non ritenga opportuno e urgente estenderla anche ai lavoratori fuori sede".

 

10/02/2025 - 14:37

"Stanziare risorse adeguate per acquistare una nave dissalatore; al fine di garantire l'acqua in Sicilia e venire incontro anche alle necessità di approvvigionamento idrico delle piccole isole della Regione": è quanto chiede un emendamento della deputata Pd Maria Stefania Marino al Decreto Emergenze attualmente in discussione a Montecitorio.

"Le misure prese dal governo per contrastare la siccità in Sicilia rischiamo di essere, come recentemente emerso, ampiamente insufficienti soprattutto in vista dell'estate: la piena attivazione dei dissalatori di Gela, Trapani e Porto Empedocle rischia infatti di subire pesanti ritardi. I costi delle navi cisterna sono inoltre troppo alti mentre la tecnologia attuale permetterebbe l'utilizzo di un dissalatore mobile marino capace anche, all'occorrenza, di intervenire negli arcipelaghi delle Regione nei momenti di crisi. Si tratterebbe di un investimento utilissimo per il futuro i cui costi si ammortizzerebbero in pochi anni": conclude.

 

09/02/2025 - 16:34

“Ancora una volta, il governo volta le spalle e ignora il mondo dell’arte. Galleristi e collezionisti chiedono da tempo un adeguamento dell’Iva agli standard europei per dare respiro al settore, ma il Dl Cultura ignora totalmente questa necessità. Le proteste ad Arte Fiera Bologna sono la conferma del forte disappunto di tutti gli operatori di un settore strategico del nostro sistema culturale che l’esecutivo considera irrilevante. Il ministro Giuli non riesce ad offrire risposte concrete: la sua azione è costantemente commissariata da Giorgetti. Nel frattempo, il mercato italiano perde competitività e rischia di essere tagliato fuori dalla scena internazionale”.

Così la capogruppo democratica nella commissione Cultura della Camera, Irene Manzi, commenta la forte protesta delle gallerie presenti a Arte Fiera di Bologna contro il governo per l’Iva dove i padiglioni sono inondati di fischi.

 

07/02/2025 - 13:12

“Oggi abbiamo avuto la prova che con il Governo Meloni non arrivano in ritardo solo i treni ma anche le nomine. I ministri Salvini e Giorgetti si sono lavati le mani sulla palese violazione delle norme europee e nazionali nelle nomine dei vertici delle ferrovie dello scorso 24 gennaio. Invece di fare finalmente chiarezza hanno scelto di trincerarsi dietro al fatto che il Mef deve ancora verificare l’istruttoria del Gruppo FS”. Così il deputato dem Andrea Casu intervenendo in Aula sulla palese violazione delle norme del Dl 112/2015 per la nomina dei vertici delle Ferrovie dello Stato, in una interpellanza presentata insieme ai parlamentari PD della commissione trasporti Anthony Barbagallo, Ouidad Bakkali, Valentina Ghio e Roberto Morassut.” “A rispondere in Aula nessun rappresentante del Mit o del Mef ma solo il sottosegretario alla sovranità alimentare Luigi D’Eramo. È evidente che per il governo agire concretamente per risolvere caos e incertezze per passeggeri e lavoratori, già in grande difficoltà per i guasti e i disservizi quotidiani, non è una priorità”.

06/02/2025 - 15:57

“Nonostante gli sforzi compiuti in commissione per cercare di migliorare il testo, la maggioranza ha votato un decreto vuoto, un decreto che prevede zero investimenti e zero risorse, facendo oltretutto un uso improprio di due illustri italiani che hanno contribuito alla cultura nel mondo Olivetti e Mattei. In questo decreto non sono previsti interventi strutturali per il degrado delle periferie, le aree interne. Non ci sono interventi strutturali per le biblioteche, l’editoria, l’audiovisivo. Ci aspettavamo qualcosa di più ma come al solito la maggioranza e il governo fanno solo propaganda e pochi fatti”. Lo dichiara la Deputata del PD, componente della commissione cultura di Montecitorio Giovanna Iacono.

06/02/2025 - 14:31

“Ancora una volta, il ministro Giuli con le sue dichiarazioni in Aula ha dimostrato scarso rispetto per il Parlamento. La sua partecipazione ai lavori in Aula alla Camera è stata passiva, così come il suo atteggiamento nei confronti di un testo che non introduce nuove risorse, ma si limita a perseguire obiettivi senza alcun incremento di stanziamenti, restando nei vincoli del bilancio dello Stato e senza alcuna risorsa strutturale. In altre parole, un provvedimento che non avrà alcun impatto concreto sui settori culturali, fatta eccezione per il rifinanziamento dei fondi per le biblioteche, su cui registriamo finalmente un cambio di passo del governo dopo i tagli di questi anni.”

Così in una nota la capogruppo democratica nella commissione Cultura della Camera, Irene Manzi, che aggiunge:

“Purtroppo, un provvedimento dedicato ad una figura come Adriano Olivetti vanificato dall’assenza di visione e di prospettiva.  E più che difendere il merito del provvedimento, oggi il Ministro ha preferito attaccare le opposizioni, arrivando ad assegnare patenti di merito e a dichiarare testualmente 'Ci rivedremo nelle sedi opportune per le polemiche.' A cosa si riferisce esattamente? Quali sarebbero queste 'sedi opportune'? Per noi continuano ad essere le aule parlamentari e delle Commissioni dove lo aspettiamo per provare- come abbiamo fatto anche con il decreto approvato oggi - a dare una visione ad un ministero ancora in cerca di autore”

Conclude così la democratica Manzi.

06/02/2025 - 12:45

“Come la Presidente del Consiglio ha un Piano Mattei per l’Africa, io voglio un Piano Olivetti per la Cultura”. Queste le parole del Ministro della Cultura. Una scelta coraggiosa, peccato che il tutto sia a zero risorse aggiuntive, e quindi una scatola vuota. Quasi, perché riteniamo positivi i 30 milioni per il fondo per le biblioteche e i 4 milioni per le librerie avviate da under 35, anche se nessuno fondo è strutturale; e positiva è la semplificazione per gli spettacoli dal vivo fino a 2.000 persone, fortemente richiesta da noi, in particolare dopo lo tsunami-Covid. Certamente positivi sono il finanziamento alla Domus Mazziniana e, attraverso un emendamento del collega Amorese sottoscritto dal nostro gruppo, quello alla Fondazione Museo della Shoah per il contributo essenziale che svolge a sostegno della memoria. E ringraziamo la determinazione della Senatrice Liliana Segre a tal proposito. Per il resto, il decreto è un insieme di micro-misure non organiche, senza alcuna visione e finanziate dal fondo di riserva". Lo ha detto in Aula Mauro Berruto, responsabile Sport del Pd, dichiarando il voto contrario del Pd al Dl Cultura.

"Metà del mio corredo genetico viene da Ivrea, dal Canavese -  ha detto in Aula Berruto - e allora mi sia permesso ricordare in quest’aula Adriano Olivetti, che tra il 1932 e il 1960 guida al successo l’azienda di macchine per scrivere fondata dal padre Camillo, nel 1908, rendendo il suo nome sinonimo internazionale di innovazione e di una riforma sociale che tiene insieme progresso materiale, eccellenza tecnica ed etica della responsabilità. Olivetti introduce un vero sistema di welfare, dove c’è anche quella “cultura del movimento”, riconosciuta in questo decreto grazie a un nostro emendamento, che rende onore al fatto che, nel parco di Monte Navale alle spalle della fabbrica dai mattoni rossi, Olivetti inaugura il percorso ginnico “vita e salute” che si snoda nel verde, intorno alla chiesa di San Bernardino, che con i suoi meravigliosi affreschi è un capolavoro del ‘400. Olivetti riduce le ore lavorative mantenendo invariato il salario e la produttività aumenta! grazie alla motivazione e alla partecipazione dei lavoratori. Ivrea diventa il centro di una cultura aziendale rivoluzionaria. Purtroppo però non esiste relazione fra la figura di Olivetti e questo timido provvedimento”.

06/02/2025 - 12:43

“I parlamentari di maggioranza ci devono dire se c’è la reale volontà politica di istituire, in tempi brevi e certi, un Museo a Viareggio in memoria delle vittime e per la sicurezza ferroviaria. Quello che sappiamo, ad oggi, è che il governo Meloni è contrario a questa iniziativa, avendo in più occasioni affossato l’emendamento presentato dal Pd, e altri presentati da esponenti di destra, che replicavano il nostro. La Camera ha approvato un nostro ordine del giorno al Decreto Cultura che impegna l’esecutivo a realizzarlo, tuttavia, un impegno simile era stato già votato sette mesi fa ma poi nulla è stato fatto. Occorre chiarezza soprattutto nei confronti delle famiglie delle vittime e di un territorio ferito che vuole certezze e non eterne promesse”. Così i deputati dem Emiliano Fossi e Marco Simiani.

“Il Decreto Cultura - concludono Fossi e Simiani - sarebbe stato il veicolo legislativo privilegiato per istituire il Museo, dopo i tentativi fatti con la Legge di Bilancio, anche perché le risorse necessarie per la realizzazione sono minime: vi erano infatti emendamenti bipartisan su un testo condiviso con i familiari delle vittime. Quello che manca è, ancora una volta, il coraggio e la determinazione da parte della destra. Chiederemo ora la calendarizzazione rapida della proposta di legge del Pd ferma da oltre un anno e vedremo se partirà velocemente l’iter per l'approvazione del provvedimento o la maggioranza si nasconderà dietro ad altre scuse”.

05/02/2025 - 18:03

“Ci aspettavamo molto di più da questo Dl, che era stato annunciato come una vera e propria Riforma del settore culturale, ed è finito per essere l’ennesimo provvedimento senza visione, senza sostanza e senza risorse. Olivetti come Mattei, avete fatto un uso distorto e improprio di due italiani illustri, per un’altra operazione di marketing, per due provvedimenti che nella realtà sono vuoti. Un provvedimento che avrebbe dovuto individuare obiettivi importanti, come la rigenerazione culturale delle periferie, delle aree interne e delle aree svantaggiate, di quelle aree caratterizzate da marginalità sociale ed economica. Che avrebbe potuto incidere positivamente sul degrado urbano e sullo spopolamento. Un provvedimento che avrebbe dovuto elaborare interventi concreti per la valorizzazione delle biblioteche e per il sostegno alla filiera del libro e dell’editoria, che chiede da tempo interventi strutturali e non sostegni precari.
Abbiamo provato a fare diverse azioni in commissione per migliorare il testo, e che sono il frutto di quanto è emerso nel corso delle audizioni, quasi tutte rimaste inascoltate.
Purtroppo, però, il decreto non incide sulle questioni ormai emergenziali, inerenti la cultura e il settore culturale nel nostro Paese. E ci auguriamo che i prossimi provvedimenti abbiano un’anima e una visione politica, ed anche la concretezza e le risorse necessarie affinché il settore della cultura possa uscire dalla paralisi in cui lo avete costretto da tempo. Nell’attendere che ciò finalmente accada, annuncio che noi voteremo contro la fiducia”.

Così la deputata democratica Giovanna Iacono, intervenendo in Aula alla Camera per annunciare il voto contrario del Gruppo alla fiducia posta dal governo al Dl Cultura.
 

05/02/2025 - 09:13

“Urban Re-Start. Ridisegniamo il futuro delle nostre città”. Questo il titolo dell’evento promosso dai deputati democratici Anna Ascani, Marco Simiani, Ubaldo Pagano, Virginio Merola, Stefano Graziano e Silvio Lai, in collaborazione con Radio Parlamentare, che si svolgerà giovedì 6 febbraio, dalle ore 14.30 alle 17.00, presso la Sala Stampa della Camera dei deputati, in via della Missione 4. Un’occasione per discutere di rigenerazione urbana, sostenibilità e sviluppo, con istituzioni e amministratori locali. I sindaci Elena Nappi, Luca Secondi, Giuseppe Mascia, Vito Leccese, Matteo Lepore e Carlo Marino, racconteranno le loro esperienze e le proposte delle loro città. Chiuderà l’incontro Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera. Modera: Cristina Del Tutto, direttore di Radio Parlamentare.

Si potranno seguire i lavori dalla Web Tv della Camera dei deputati. Per gli accrediti scrivere a: redazione@radioparlamentare.it (entro il 5 febbraio).

 

03/02/2025 - 16:50

“Dopo 3 anni di semi-inattività del Ministero della Cultura confidavamo molto in un decreto intitolato a Adriano Olivetti che individua obiettivi importanti come la rigenerazione urbana delle periferie e delle aree svantaggiate, l'intervento e la valorizzazione delle biblioteche. Peccato che il Piano Olivetti che e’ al centro del decreto sia adottato ad invarianza finanziaria e quindi senza risorse proprie e dedicate. Come a dire molto rumore per nulla, una riforma senza risorse”. Così la capogruppo democratica in commissione Cultura alla Camera, Irene Manzi, è intervenuta in Aula alla
camera sul decreto Cultura.

“Condividiamo alcune delle misure introdotte dal governo – continua la capogruppo Pd in Commissione Cultura - come i 30 milioni a sostegno delle biblioteche, o il fondo per l'apertura di librerie a favore di 'under 35', peccato che si tratti di provvedimenti per i quali mancano risorse strutturali che vadano oltre il 2025/2026.

Il Partito Democratico ha provato a dare il suo contributo presentando emendamenti in linea con le tante sollecitazioni emerse nel corso delle audizioni. Peccato che molte di quelle proposte siano cadute nel vuoto mentre la maggioranza era impegnata nel braccio di ferro tra la Lega ed il ministro Giuli intorno ai poteri delle sovrintendenze e al rifinanziamento per ulteriori 6 milioni della legge 'mancia'. Vorremmo sapere come si concilia la figura di Adriano Olivetti con le mance distribuite dal Governo.

Questo decreto purtroppo manca di un’anima e di una visione politica di lungo periodo e conferma, una volta di più, dopo l’infausto effetto Sangiuliano sul settore editoriale, che la cultura è in fondo all’agenda di questo governo”, conclude Manzi.

03/02/2025 - 15:15

"Sull'istituzione del Museo sulla strage ferroviaria di Viareggio si è consumata l'ultima vergognosa giravolta della destra. Dopo la presentazione della proposta di legge da parte del Pd nel 2023 ed un ordine del giorno approvato alla Camera nei mesi scorsi che impegnava il governo a realizzarlo, nell'ultima Legge di Bilancio un emendamento presentato da tutti i partiti politici avrebbe dovuto concretizzare la struttura; la proposta emendativa non fu però ammessa alla discussione perché definita 'localistica', anche se poi la manovra introdusse numerose norme microsettoriali. Con il Decreto Cultura, oggi alla Camera, non vi erano però scuse: l'emendamento che avrebbe trovato risorse per realizzare il museo aveva superato i profili di ammissibilità ed era pronto per essere approvato. Purtroppo la maggioranza si è piegata alla decisione contraria del Governo Meloni e ha respinto ancora una volta la nostra proposta. Siamo sinceramente senza parole, continueremo nella nostra battaglia per istituite il Museo nonostante l'atteggiamento di questa maggioranza, che non mantiene nemmeno gli impegni presi con il territorio".

Lo dichiarano i deputati Pd, Emiliano Fossi e Marco Simiani.

31/01/2025 - 18:08

"Oggi la maggioranza ha approvato un emendamento al decreto-legge Cultura che rifinanzia con 6 milioni di euro la cosiddetta 'legge mancia', destinando risorse a progetti scelti senza alcuna trasparenza. Abbiamo criticato queste scelte già durante la manovra di bilancio perché questi fondi rischiano di essere utilizzati per sostenere giunte amiche o iniziative mirate esclusivamente a raccogliere consenso, senza una reale valutazione dell'interesse pubblico. È inaccettabile che, in un momento in cui il settore culturale necessita di investimenti mirati e strategici, si torni a pratiche opache che ricordano tempi in cui spese sconsiderate hanno prodotto 'cattedrali nel deserto', stravolgendo il territorio italiano. Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, non può restare in silenzio di fronte a questa deriva. È suo dovere garantire una gestione oculata e trasparente delle risorse pubbliche, intervenendo per fermare questo passo indietro nella gestione dei fondi destinati alla cultura. Il Partito Democratico chiede chiarezza sull'assegnazione di questi 6 milioni di euro e si oppone fermamente a qualsiasi utilizzo delle risorse pubbliche che non rispetti criteri di trasparenza. La cultura merita rispetto e una gestione responsabile." Così Irene Manzi capogruppo del Pd nella Commissione Cultura della Camera.

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