“Oggi in commissione Finanze abbiamo votato contro il decreto fiscale. Il messaggio del governo è sempre più chiaro e sempre più preoccupante: ‘per favore pagate qualcosa’. Hanno di nuovo fatto slittare i termini per il concordato preventivo a cui si aggiungono ulteriori proroghe, dilazioni, ravvedimenti operosi e imposte sostitutive che annullano tutte le altre tasse. Così facendo il governo sta compromettendo il gettito fiscale generale del nostro Paese a favore di alcune corporazioni e soprattutto sta aumentando le ingiustizie verso i lavoratori dipendenti e pensionati”. Così il deputato dem Virginio Merola, capogruppo Pd in commissione Finanze.
“Questo – ha concluso Merola - non è accettabile, si sta frantumando il nostro sistema fiscale. Il nostro è un voto contrario a un decreto che non farà altro che aumentare le ingiustizie, ma soprattutto non coprirà le entrate necessarie per la riforma dell'Irpef che il governo aveva messo in cantiere. Le adesioni al concordato sono molto basse e noi non riteniamo che dicendo ai contribuenti ‘per favore versate qualcosa’ si possa rimediare all’ingiustizia fiscale. Questa destra invece di aumentare i controlli aumenta le mance agli evasori e a chi elude il fisco”.
"Per il neo Ministro Foti non ci sono ritardi al PNRR. Si informi bene. Un dossier pubblicato dalla Banca centrale europea chiarisce l'esatto contrario. Dei cantieri aperti e in corso, infatti, circa due terzi sono a rischio ritardo rispetto alla tempistica programmata, soprattutto nel Mezzogiorno. A un anno e mezzo della deadline del Piano, la percentuale dei progetti completati è di appena il 18%. E la spesa ad oggi si attesta a circa la metà delle risorse complessive ottenute finora. Insomma si tratta di un fallimento da ogni punto di vista. Farebbe bene il Ministro Foti ad essere più prudente rispetto a dichiarazioni che appaiono davvero surreali. È finito il tempo della propaganda. È necessario un bagno di realtà. Bisogna cominciare a correre e segnare un cambio di passo rispetto alla gestione disastrosa del Pnrr da parte del governo". Lo dichiara Piero De Luca, capogruppo del Pd in commissione politiche europee alla Camera.
Presentata Pdl per salvaguardare patrimonio
La deputata del Pd, Giovanna Iacono, ha depositato una proposta di legge d’iniziativa parlamentare per l’istituzione del Parco Nazionale dei Monti Sicani, un’area dall’alto valore ambientale, già ampiamente attestata sul piano scientifico, come convalidato da strumenti di tutela internazionale fin dal 1991. Interessa i comuni di Bivona, Burgio, Cammarata, Castronovo di Sicilia, Chiusa Sclafani, Contessa Entellina, Giuliana, Palazzo Adriano, Prizzi, San Giovanni Gemini, Santo Stefano di Quisquina e Sambuca di Sicilia.
“La salvaguardia di quel patrimonio – spiega Iacono – non può essere lasciato alla sola competenza della Regione Sicilia che, di fatto, dopo la soppressione del parco regionale a seguito di una sentenza del Tar nel 2019, e la contestuale formazione di un comitato per la predisposizione di una nuova proposta di istituzione, non ha ancora concretizzato alcun provvedimento in merito.
I Monti Sicani rientrano nelle aree interne, zone caratterizzate da svantaggi geografici, sociali ed economici, ma ricchi di notevoli risorse ambientali, culturali e naturali, agro-alimentari, e hanno grandi potenzialità turistiche ed economiche. Aree per le quali la politica di coesione dell’Unione europea prevede strumenti finanziari per migliorare l’accessibilità, promuovere e sviluppare le attività economiche connesse al patrimonio esistente, incentivare l’uso delle risorse e incoraggiare il turismo sostenibile. Ritengo necessario estendere anche a essi i piani di politica nazionale ed europea per la loro tutela e valorizzazione. Per tutti questi motivi - conclude Giovanna Iacono - la mia proposta di legge intende istituire il Parco Nazionale dei Monti Sicani: esigenza giustificata dalla necessità di tutelare e valorizzare la straordinaria ricchezza naturalistica, paesaggistica, idrografica, archeologica e storica dei luoghi in questione, di dotarlo di una gestione e di contributi adeguati, dati dall’opportunità di entrare nella rete dei Parchi nazionali”.
“Questo decreto flussi è in realtà l’ennesimo decreto immigrazione ed è disumano come gli altri decreti. Perché ancora una volta il governo e la destra provano a fare propaganda piantando la propria bandiera su un tema delicatissimo come quello dei migranti”. Così il deputato democratico Matteo Mauri, responsabile Sicurezza del Partito Democratico, intervistato sui canali social dei deputati dem.
“L'obiettivo del Partito Democratico - ha aggiunto l’esponente Pd - resta il superamento della Bossi-Fini. E’ l'unico modo per superare questo meccanismo dei flussi del click day. La presidente Meloni aveva detto che non lo condivideva. Noi ci aspettavamo che facesse una proposta di vero cambiamento. Invece, come al solito, non ha fatto assolutamente nulla di utile.“L'appello di Elon Musk – ha concluso Mauri - che ha chiesto di mandare via i giudici che non sono allineati con le prese di posizione del governo sembra abbia avuto effetto. Questa destra è abituata a scattare sull’attenti e sbattere i tacchi, l’ha fatto anche questa volta”.
“Chiediamo che venga incardinata il prima possibile nostra pdl“
Il governo abbandona a loro stessi i clienti vulnerabili, circa 3.400.000 persone che sono le più fragili nei mercati dell'energia e che si trovano nella situazione paradossale, dal 1° luglio, di pagare di più dei clienti non vulnerabili, di quelli che non hanno bisogno di un intervento di sostegno, che erano nel mercato a maggior tutela e, senza fare nulla, sono passati automaticamente al sistema a tutele graduali con un risparmio di circa 130 euro all’anno. La proposta del governo di introdurre la possibilità per i vulnerabili di scegliere il sistema a tutele graduali non risolve affatto il problema. Intanto perché demanda all'Arera di intervenire, ma poi ricordiamo che il sistema a tutele graduali è temporaneo, dura 3 anni, ed è completamente diverso rispetto alla maggior tutela.
Quindi, non solo non risolve nulla ma, visto che il sistema a tutele graduali nasce da aste competitive su base certa, espone i clienti da un lato ai ricorsi possibili degli altri operatori e, dall'altro, a che ci sia una rivalsa degli operatori sulla bolletta di chi ha scelto il mercato libero. Diremmo perciò che è un gran bel pasticcio. Il governo era a conoscenza di questa situazione fin dal marzo scorso, visto che lo aveva segnalato la stessa Autorità, ma non è intervenuto, non ha fatto niente. Oggi boccia il nostro l'emendamento che interveniva in maniera strutturale per consentire all'acquirente unico l'acquisizione di contratti a lungo termine, e quindi la possibilità di abbassare il costo dell'energia. Come Partito democratico abbiamo depositato una proposta di legge che chiediamo venga incardinata il prima possibile, così discuteremo e vedremo chi ha intenzione di risolvere in maniera definitiva il tema del sostegno ai clienti vulnerabili.
Lo afferma il capogruppo Pd in Commissione Attività produttive Vinicio Peluffo, intervenendo in Aula.
Calendarizzare subito nuova pdl che aggiorna quella del 1990
“Il 1 dicembre palazzo Montecitorio si illuminerà di rosso per ricordare la giornata mondiale per la lotta all’Hiv. Questo implica una responsabilità da parte del Parlamento: intanto superare la legge 135/90 per rispondere alle nuove esigenze nella lotta contro l'HIV e quindi calendarizzare e discutere al più presto la nuova legge, di cui da troppo tempo se ne parla; la seconda è quella di provvedere affinché tutti i cittadini possano fare dei test di verifica e puntare sulla prevenzione. Nel corso di questi anni la scienza e la ricerca ci hanno consegnato degli strumenti incredibili che hanno fatto si che la patologia da mortale qual era diventasse una patologia cronica che se ben seguita nel percorso terapeutico consente alla persona una speranza di vita equivalente a quella di chi non sia sieropositivo. È venuta però meno a nostro avviso l’attenzione verso l’AIDS e di conseguenza la prevenzione del contagio soprattutto fra i giovani. I dati oggi ci dicono un aumento della patologia ma soprattutto che viene diagnosticata in uno stato ormai troppo avanzato. È necessario quindi che nelle scuole e in altri ambienti di aggregazione venga fatta educazione e informazione. Dobbiamo fare un cambio culturale netto per la conoscenza e la prevenzione in tempi utili di questa patologia che anche se non fa più paura come negli anni ‘90 rimane comunque una grave patologia da seguire con attenzione”. Lo ha detto il deputato del PD membro della commissione affari sociali di Montecitorio Gian Antonio Girelli che ha partecipato alla conferenza stampa “Superare la legge 135/90 per rispondere alle nuove esigenze nella lotta contro l'HIV”, in cui varie realtà associative hanno chiesto la calendarizzazione in aula della riforma, sintesi di più prop
Nelle piazze critica norme Salvini che poi approva in parlamento
"Salvini sta facendo di tutto per penalizzare gli NCC, e l’obbligo di sospensione di venti minuti tra un servizio e un altro rappresenta una penalizzazione inaccettabile ai danni della categoria e dei cittadini. E non è solo il Partito Democratico a esprimere questo giudizio, dal momento che critiche simili sono state avanzate anche dal vicesegretario nazionale di Forza Italia, Stefano Benigni. È quindi incomprensibile che oggi i deputati di Forza Italia abbiano votato contro un ordine del giorno del Partito Democratico che chiedeva proprio di superare queste ingiuste penalizzazioni abrogando la norma voluta da Salvini”. Così è intervenuto in Aula alla Camera Andrea Casu, vicepresidente della Commissione Trasporti e deputato democratico, durante l’esame del decreto legge concorrenza. Nel suo intervento, Casu ha anche ricordato le dichiarazioni rilasciate oggi da Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Forza Italia e vice-capogruppo vicario alla Camera, che ha attaccato il ministro Salvini definendolo un "paraculetto" proprio per la sua mancanza di coerenza.
"È paradossale," ha aggiunto Casu, "che Forza Italia critichi Salvini sulla coerenza quando la stessa Forza Italia, in Parlamento, fa l’opposto di ciò che promette nelle piazze. Il voto di oggi sugli Ncc ne è la conferma".
“Nella giornata di oggi, abbiamo discusso alla Camera il ddl concorrenza. Avevamo presentato in questo provvedimento emendamenti importanti per il distretto tessile pratese, recependo le richieste fatte dal tavolo di distretto su moratoria degli F24, moratoria dei finanziamenti, crediti di imposta, e cassa integrazione in deroga per il 2025. Purtroppo dalla discussione sono mancati proprio i nostri emendamenti perché il governo li ha dichiarati inammissibili, nonostante che esponenti eletti in Toscana della maggioranza avessero identificato il ddl concorrenza come il veicolo ideale per le richieste del tavolo di distretto, dopo che gli appelli delle categorie per il decreto omnibus erano caduti nel vuoto. Ancora una volta si tratta di un’altra occasione persa per Prato, ma continueremo a portare avanti le istanze del territorio in tutti i prossimi provvedimenti a partire dalla legge di bilancio” - cosí i deputati Marco Furfaro e Christian Di Sanzo.
“La norma sul Caporalato all'interno del DL Flussi è un'occasione persa, che rischia di produrre un danno serio perché disincentiva le nuove denunce”. Così il responsabile nazionale sicurezza del Pd, il deputato Matteo Mauri che sottolinea come: “una legge sul Caporalato esisteva giá. E che l'intervento del Governo ha fatto poco più che cambiare il nome del permesso di soggiorno. Da "particolare sfruttamento lavorativo" a "vittime di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro". Come se cancellare il vecchio nome fosse utile per potersi intestare il tema. Ma soprattutto questa norma rischia seriamente di disincentivare le denunce da parte di stranieri irregolari sfruttati dai datori di lavoro. Esattamente il contrario di quello che si dovrebbe fare. Questo purtroppo accadrà perchè fino a oggi era sufficiente che lo straniero che aveva presentato la denuncia avesse semplicemente cooperato nel procedimento penale instaurato nei confronti del datore di lavoro. Mentre ora il permesso di soggiorno allo straniero può essere dato solamente a patto che contribuisca utilmente all'emersione dei fatti e all'individuazione dei responsabili.
Il problema è che non è detto che un lavoratore sfruttato abbia tutte le informazioni necessarie. Anche perchè spesso non conosce nemmeno i veri nomi dei responsabili. Questo potrebbe spingere il migrante a rimanere nell'anonimato e a non denunciare, perchè se non gli venisse poi riconosciuto il permesso rischierebbe seriamente di essere individuato ed espulso. Suggeriamo di approfondire il tema con chi se ne occupa. Per farlo consigliamo di partecipare alla presentazione del VII Rapporto della Fondazione Placido Rizzotto Mercoledì 4 dicembre a Roma".
“Uno spettacolo veramente imbarazzante quello andato in scena in commissione Bilancio del Senato. La maggioranza è andata sotto due volte durante la discussione del decreto Fiscale a causa della guerra in corso tra Tajani e Salvini. Mentre va in scena questo patetico siparietto, con migliaia di tavoli di crisi aperti con persone che stanno seriamente rischiando di perdere il posto di lavoro, la maggioranza pensa bene di farsi i dispetti in parlamento e si divide anche in Europa. Con quale altro nemico penserà di prendersela Giorgia Meloni?”. Così il deputato dem Vinicio Peluffo, capogruppo Pd in commissione Attività produttive.
“La maggioranza non c’è più, Giorgia Meloni ne prenda atto e ne tragga le logiche conseguenze. Sono divisi su tutto, dai voti a Bruxelles, alla guerra in Ucraina passando per la Legge di Bilancio. Oggi in commissione Bilancio al Senato, durante le votazioni al decreto fiscale, la narrativa della premier che descrive armonia e sintonia tra le forze della sua maggioranza e pericolosi nemici al di fuori del loro perimetro di alleanze, si è volatilizzata quando la maggioranza è stata battuta due volte a distanza di poche ore: una volta sul taglio del canone Rai voluto da Salvini ma osteggiato da Forza Italia e l’altra per l'astensione della Lega su un emendamento a firma Lotito, in merito alla sanità in calabrese. Tutto questo avviene durante la discussione della Manovra alla Camera, dove un Paese in difficoltà aspetta misure per tornare a crescere”. Così il deputato dem Virginio Merola, capogruppo Pd in commissione Finanze.
“Governo bocciato due volte nella stessa giornata su temi economici, in piena sessione di bilancio. La maggioranza non c'è più: Meloni ne tragga le conseguenze e riveda la manovra. Le tensioni sono evidenti e nascono da una profonda insoddisfazione, diffusa anche nei partiti di maggioranza, per scelte economiche sbagliate e incapaci di rispondere alle vere esigenze dei cittadini. Temi cruciali come sanità e lavoro restano dimenticati, nonostante la propaganda del governo” così il capogruppo democratico nella commissione bilancio della camera, Ubaldo Pagano.
“Muoiono bambini in mare, ci dobbiamo vergognare. “Lo dice il cardinale Zuppi, Presidente della Cei e uomo di ragione. È questo il punto: il livello di civiltà di una società si misura su come si trattano i più poveri e svantaggiati. Il livello di ‘umanità’ di questo decreto è quello che rende più difficili i salvataggi in mare di quei bambini. Questo non è un dl flussi ma un decreto immigrazione: la sola cosa che sapete fare”. Così il deputato dem Matteo Mauri intervenendo in Aula nella dichiarazione di voto sul decreto flussi.
“Figli – continua il parlamentare - che non possono ricongiungersi al genitore lontano prima di due anni perché qualche parlamentare della Lega ha voluto mettere la bandierina ideologica sulla solita criminalizzazione degli stranieri, spingendo sempre un po' più in là la solita retorica della vostra disumanità. La direzione giusta da seguire è esattamente quella opposta a partire dall'abrogazione della legge Bossi-Fini, per costruire un sistema di partnership per l'incrocio di domanda-offerta con permessi per ricerca di lavoro limitati nel tempo". “Aver tolto alle sezioni specializzate la convalida del trattenimento per ingolfare le Corti d'Appello e aver messo in legge i cosiddetti 'Paesi sicuri' conferma la vostra ossessione contro la magistratura. Vi fate dare la linea da Musk sulle convalide e avete la faccia tosta di dire che l'Egitto è un paese sicuro dopo quanto successo sul caso Regeni”, conclude Mauri.
Un governo confuso e diviso viene bocciato in commissione sul canone Rai. Litigano su tutto e non si occupano dei problemi veri delle persone. Intanto oggi si divideranno anche in Europa: l’unico motivo per stare insieme è il potere, non l’interesse del Paese.
Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
“Siamo all'ottavo decreto in materia di migranti, otto decreti in due anni, più una ventina di provvedimenti di altro segno. Significa almeno due cose: la prima è che vivete nell'ossessione di un fenomeno epocale che piegate ad un allarme repressivo, sperando di aumentare i voti nelle urne, e la seconda è che voi navigate a vista inseguendo l'umore del tempo e umiliando la Costituzione. Voi da anni moltiplicate gli slogan senza indicare mai una soluzione, mentre corpi innocenti continuano a morire, come a Cutro, a pochi metri dalle nostre coste, con un'inchiesta aperta, che denuncia le vostre responsabilità”. Lo dice in Aula alla Camera il deputato dem Gianni Cuperlo, annunciando il no del Pd alla fiducia chiesta dal governo al decreto Flussi.
“Non prevedete – ha aggiunto l’esponente Pd - alcun incremento delle quote per un flusso regolato di lavoratori stranieri. Confindustria registra un bisogno di 100 mila nuovi ingressi, e la vostra risposta sono 10 mila persone in via sperimentale per l'assistenza ai disabili e agli anziani. In compenso, non volete regolarizzare quanti sono già qui. Mescolate improvvisazione e superficialità. Vi abbiamo chiesto di togliere dalla lista dei Paesi sicuri Nazioni che palesemente non lo sono. C'è un ragazzo italiano di 27 anni che è stato sequestrato, torturato e ucciso in quel Paese (Egitto) che voi chiamate sicuro!”
“Noi pensiamo che questo decreto – ha concluso Cuperlo - sia parte della ferocia ideologica che anima da tempo il capo della Lega e Vice Presidente del Consiglio nel governo del nostro Paese. Ma voi, colleghi di Noi Moderati, di Forza Italia, voi che siete moderati, sinceri liberali, come fate a votare una porcata del genere?”.