21/07/2023 - 15:56

Dichiarazione di Ouidad Bakkali, deputata Pd
"Alla fine, non riuscendo a commissariare Figliuolo a cui stavano sottraendo , attraverso un emendamento a sorpresa,  un terzo del budget del Decreto,  escludono dalla collaborazione fattuale i territori e le istituzioni che li rappresentano. Chiudono l’iter del DL Alluvione in Commissione, prima del voto di fiducia, con un ultimo emendamento soppressivo che rivela il vero volto di questo Governo che vuole centralizzare decisioni e risorse. Sopprimere il comitato istituzionale composto da sindaci, presidenti di provincia, presidenti di unioni di comuni vuol dire tenere ai margini i sindaci che sono stati e saranno il punto di riferimento delle comunità colpite. Il Commissario Figliuolo in Audizione ha ribadito il ruolo centrale  della ricostruzione dei territori  nella gestione dei prossimi passi, quindi la nostra fiducia che si opererà in questo senso è riposta solo ed esclusivamente nella sua decisione, mentre è chiaro invece l’orientamento del Governo su come devono essere gestite le risorse. Proprio per questa ragione noi volevamo che fosse il Parlamento a sancirlo nel Decreto e che, oltre alla volontà del Commissario, vi fosse anche un chiaro orientamento politico in questo senso.
Questa forzatura è inaccettabile : e l’ennesima prova che questo Governo ha  poco a cuore il destino dei territori alluvionali, mentre ha grandissimo interesse nel politicizzare quanto successo qui in Romagna ed  iniziare la campagna elettorale per le Regionali del 2025.”

21/07/2023 - 15:35

“Prima i ritardi incredibili ormai quasi tre mesi dall’alluvione e ancora zero dallo Stato per le terre alluvionate. Poi le risorse insufficienti inadeguate sia per gli indennizzi a imprese e famiglie al 100% come da impegni della presidente Meloni; poi una struttura centralistica con un Commissario e 60 persone che, al netto di Figliuolo, senza Regione e  reti territoriali, si sta gia inabissando in burocrazia, lentezza e danni perpetui per le terre colpite. Ora l’inimmaginabile. Dopo aver promesso e proclamato in Parlamento e al Paese intero che la struttura commissariale di Figliuolo sarebbe stata affiancata e integrata dalla nomina dei subcommissari, (i presidenti di Regione)  con una struttura tecnica di supporto e un tavolo istituzionale per la ricostruzione con Comuni e reti territoriali, indispensabili per una ricostruzione rapida e vera, e dopo aver votato tale proposta nelle commissioni Ambiente e Bilancio tra ieri notte e oggi il blitz del governo che fa saltare tutto. Riconvocano le commissioni  in tutta fretta Con la scusa che non vi era copertura sulle spese della struttura di supporto  e la fanno saltare insieme al tavolo istituzionale con i comuni. Una sorta di golpe bianco sull’alluvione, sulla ricostruzione che vuole di fatto togliere di mezzo chi conosce il territorio e  può aiutare Figliuolo, e cioè la Regione, gli Enti locali, le reti territoriali economiche e sociali dell’Emilia Romagna. Così si vuole colpire  la filiera locale della ricostruzione e con essa la sua rapidità e efficenza. Chi farà le pratiche e quali sono le strutture che dovranno smaltire decine di migliaia di richieste di famiglie e imprese e occuparsi di opere pubbliche? È un golpe bianco perché così si creeranno disagi, lentezze, burocrazie e si creerà caos sociale sul quale specularci sopra politicamente per le elezioni del 2024. Oggi è evidente ciò che il governo Meloni vuole: non la ricostruzione ma L’Emilia Romagna. Era solo una scusa la supposta mancanza di copertura finanziaria  per il tavolo istituzionale e per la struttura di supporto dato che il Pd aveva proposto che fossero senza “oneri nuovi a carico della finanza pubblica“. È evidente con lo strappo istituzionale di oggi che il governo Meloni non indossa la fascia tricolore che guarda agli  interessi e ai problemi dei cittadini e delle imprese, ma accende la fiamma tricolore per le prossime elezioni”. Lo dichiara il deputato del Pd, Andrea Gnassi.

21/07/2023 - 15:14

“La presentazione e l’approvazione da parte della destra dell’emendamento soppressivo che cancella il ruolo istituzionale degli Enti Locali dal Decreto Alluvione è una scelta politica, anche se mascherata dietro un tecnicismo parlamentare. Governo e maggioranza mettendo nel mirino e cancellando il comitato istituzionale, il tavolo che garantiva un reale coordinamento del lavoro con le istituzioni territoriali, e la partecipazione fattuale di comuni, province e unione dei comuni, sanciscono la loro volontà di comandare centralizzando ogni decisione, anziché di governare. Con una discussione seria e franca si sarebbe potuto affrontare e risolvere ogni questione realmente ‘tecnica’. Invece, nonostante il nostro emendamento fosse stato approvato in commissione Ambiente all’unanimità e avesse anche ottenuto il parere favorevole della commissione Bilancio, la destra ha scelto la via dello scontro. A pagare pegno saranno i cittadini, le imprese e gli enti locali dell’Emilia Romagna, che fino ad oggi hanno solo visto le passerelle dei ministri e della presidente del Consiglio e nulla più”.

Lo dichiarano i deputati democratici della commissione Ambiente e dell’Emilia Romagna.

 

21/07/2023 - 14:50

È caduta la maschera. Una forzatura inaccettabile in Parlamento pur di tagliare fuori la filiera istituzionale dalla ricostruzione post alluvione in Emilia Romagna. Non gli interessa nulla di un territorio che chiede risposte efficaci e urgenti, vogliono solo il potere.

Lo ha scritto su Twitter Chiara Braga capogruppo Pd alla Camera dei deputati.

21/07/2023 - 14:10

“Pensavamo che di fronte ad una drammatica alluvione potessero prevalere a livello istituzionale solidarietà e comunione d'intenti. Ci dobbiamo ricredere. Pur di mantenere il controllo assoluto sull'utilizzo delle risorse, peraltro insufficienti, il governo e la destra, utilizzano il grimaldello della Ragioneria per abrogare un emendamento del PD, già votato con il parere favorevole unanime della Commissione Ambiente e avvallato ieri sia dal sottosegretario Freni che dalla Commissione Bilancio. Si allargava la governance della cabina di regia del Commissario alla ricostruzione Figliuolo ai presidenti di Regione indicati come vice Commissari che si sarebbero dotati di una struttura di supporto e si istituiva in comitato interistituzionale per coinvolgere i sindaci nel processo di ricostruzione. Analogamente a quanto si è già fatto con successo dopo il sisma del 2012 in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto. Niente di tutto questo sarà possibile perché il Governo e la maggioranza hanno voluto dare l’ennesimo schiaffo al buon senso e ai territori colpiti dall’alluvione.

Al governo hanno deciso di comportarsi come i sciacalli che approfittano delle altrui sventure per tenersi stretto il malloppo e la sua gestione, nella becera logica degli interessi politici. Ci auguriamo che non ci sia la velata complicità anche del Generale Figliuolo perché se fosse così saremmo in presenza di una grave ingerenza sul Parlamento da parte di un organismo commissariale di nomina governativa”.
Lo dichiara il deputato del PD Stefano Vaccari

20/07/2023 - 20:57

Stiamo assistendo a una forzatura inaccettabile in Commissione sul decreto Alluvioni. Il Governo pretende di cancellare un emendamento del Pd su cui aveva dato poche ore prima parere favorevole in Commissione Bilancio e che è stato approvato all’unanimità sul ruolo dei subcommissari Presidenti di Regione e dei comitati istituzionali dei sindaci, nascondendosi dietro un improvviso cambio di parere della Ragioneria dello Stato.  L’ennesimo pasticcio di un Governo e di una maggioranza pronti a ogni forzatura e accecati solo dalla volontà di fare del post alluvione una battaglia politica, mortificando una filiera istituzionale e un territorio che chiede invece serietà e velocità per far partire la ricostruzione.

Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei deputati

20/07/2023 - 20:33

“Il grave pasticcio creato da maggioranza e governo non deve mettere in discussione quanto approvato su proposta dell’opposizione nel Dl alluvione. La struttura commissariale è infatti fondamentale per garantire l’efficacia degli interventi di ricostruzione. E’ incredibile la superficialità con la quale sono stati condotti i lavori con l’approvazione in commissione seguita dal parere favorevole della Bilancio e poi bloccata in Aula dopo le osservazioni della Ragioneria Generale dello Stato. Non si utilizzi questa manifesta incapacità di seguire i provvedimenti per colpire solo per motivi politici una scelta approvata in commissione. Ancora una volta assistiamo purtroppo a governo e maggioranza non all’altezza del ruolo che ricoprono che si traduce nell’incapacità di dare risposte ai cittadini”. Lo dichiara il capogruppo democratico in commissione Ambiente Marco Simiani.

20/07/2023 - 19:29

“Il caos regna sovrano tra i sovranisti. L’Emilia Romagna meriterebbe un esecutivo all’altezza della difficile fase che sta vivendo e invece abbiamo assistito: prima, a un pasticcio del governo in commissione Ambiente sui testi; poi, alle rassicurazioni del sottosegretario sulle coperture dell’emendamento sui subcommissari in commissione Bilancio, che ha dato parere favorevole; e, infine, alla retromarcia in Aula che sconfessa quanto detto dal governo dopo l’alt della Ragioneria di Stato. Questo si traduce in un ulteriore ritardo nell’approvazione del decreto Alluvione, che slitta di nuovo, e nei tempi di attesa dei cittadini, delle imprese e dei comuni dell’Emilia Romagna nell’ottenere le risorse finanziare per affrontare l’emergenza e la ricostruzione”.

Lo dichiara la deputata del Partito Democratico, Ouidad Bakkali.

20/07/2023 - 19:15

“La decisione del presidente della commissione Ambiente, Mauro Rotelli, di chiedere all’Aula il rinvio in commissione del cosiddetto decreto Alluvione, dopo i rilievi della Ragioneria generale per la mancanza di copertura finanziaria, dopo che la commissione Bilancio aveva espresso parere favorevole e il governo giustificato tutti i rilievi, dimostra o l’approssimazione di questa maggioranza di destra e del governo Meloni o la sua volontà di contraddire una scelta già fatta in commissione di affidare il ruolo di vice commissario ai presidenti di regione con rispettive strutture di supporto. Dopo due mesi di attesa, mentre i cittadini, gli enti locali e le imprese dell’Emilia Romagna sono ancora in attesa di aiuti, ristori e finanziamenti, la destra fa le bizze su una scelta di buon senso e che può solo aiutare il percorso di ricostruzione e lo stesso commissario Figliuolo”.

 

Lo dichiara il capogruppo del Pd in commissione Ambiente alla Camera, Stefano Vaccari, commentando il voto della maggioranza in Aula per il rinvio in commissione del Decreto Alluvione.

20/07/2023 - 17:28

“Questo decreto presenta molti limiti. Abbiamo cercato di dare il nostro contributo di partito momentaneamente all’opposizione, ma il governo e la destra hanno ritenuto di seguire una strada diversa a cominciare dall’incremento di risorse che non sono arrivate. I nostri 166 emendamenti sono stati il frutto delle proposte scaturite dal confronto con popolazioni colpite, aziende, enti locali e riguardano cinque ambiti di intervento: messa in sicurezza del territorio e ripristino delle infrastrutture; sostegno ai settori produttivi; aiuti ai lavoratori e alle famiglie; linee di credito per gli Enti locali; risorse per sanità e istruzione. Siamo partiti dalle esperienze delle buone pratiche nella gestione del sisma 2012 e delle altre emergenze che sono seguite. Per questo ritenevamo che il presidente, Stefano Bonaccini, fosse la figura più autorevole per affrontare emergenza e ricostruzione. Invece la destra ha prima tergiversato per trovare soluzioni che potessero inficiare una nomina che in Emilia Romagna tutti davano per scontata, diffondendo anche bugie grossolane. Poi ha scelto un uomo di Stato, il generale Figliuolo, che solo qualche mese addietro criticava per il ruolo avuto nella gestione del Covid, per strizzare l’occhiolino ai No Vax”.

Lo ha detto il capogruppo del Pd in commissione Agricoltura, Stefano Vaccari, intervenendo in Aula sul decreto Alluvione.

“Adesso - ha aggiunto il deputato democratico - occorrono piena operatività e tempo congruo di durata al Commissario incaricato e tempi stringenti per la nomina dei subcommissari, da individuarsi nella figura dei presidenti di Regione. Vi abbiamo indicato i punti di criticità di scelte che siamo certi rivedrete nei prossimi provvedimenti perché monche ed inefficaci. La destra sappia che non ci fermeremo, la incalzeremo passo dopo passo, in Parlamento e fuori nel dialogo con i territori”.

20/07/2023 - 12:10

“Hanno ragione da vendere gli studenti e le studentesse del centro sperimentale di cinematografia che difendono l'autonomia della formazione culturale. Il governo si fermi. È grave il tentativo di liquidazione anticipata degli organismi in carica. È grave modificare la governance facendo nominare ai ministeri gli organismi scientifici del Centro. Stiamo parlando di un tassello importante della cultura italiana. In Parlamento combatteremo affinché rimanga libero e indipendente”.

Lo dichiara il deputato democratico Nicola Zingaretti.

19/07/2023 - 20:11

“Dopo aver sventato il maldestro tentativo della maggioranza di inserire con un emendamento presentato in extremis dai relatori di commissariare il commissario Figliuolo impegnando oltre un terzo del budget con ristori al 50 per cento, abbiamo deciso di astenerci sul provvedimento perché rimane ancora un quadro di risorse e misure insufficienti per far fronte all’emergenza e alla ricostruzione dei territori colpiti dall’alluvione. Stiamo parlando degli interventi che riguardano punti fondamentali come infrastrutture, imprese, sanità, agricoltura, sostenibilità dei bilanci dei Comuni.

Vediamo inoltre che ad oggi le risorse previste per i ristori a cittadini e imprese non garantiscono il 100 per cento come promesso dalla premier Meloni. Governo e maggioranza si sono dimostrati incapaci di raccogliere le tante proposte, anche senza ricadute economiche sui saldi di finanza pubblica, che sono arrivate dalle varie rappresentanze del territorio da categorie economiche, sindacati e Enti territoriali. Proposte rappresentate da tanti emendamenti sia nostri che anche della maggioranza, poi silenziata, utili per migliorare il provvedimento”.

Lo dichiarano i deputati democratici della commissione Ambiente e dell’Emilia Romagna.

18/07/2023 - 16:28

“Dopo l’Inps e l’Inail è arrivato il turno del Centro Sperimentale di Cinematografia. Il governo con un emendamento decide di anticipare il ricambio degli organi di governo di una vera istituzione della nostra cultura. Non pensano di avere solo vinto le elezioni. Si sono convinti di avere vinto il jackpot del potere e delle poltrone. Merito? Capacità? Requisiti? Regole? Merce datata. Questa è la destra padronale che l’egemonia culturale non la crea. La compra”. Così Gianni Cuperlo sulle manovre del governo a proposito degli organi di governo del Centro Sperimentale di Cinematografia.

18/07/2023 - 14:41

“Con un emendamento improvvisato la destra tenta un colpo di mano per cambiare in anticipo gli organi di governo del Centro Sperimentale di Cinematografia. Un'altra vergogna di una maggioranza ossessionata dalle poltrone e che disprezza l’autonomia delle istituzioni pubbliche”. Lo scrive su Twitter il deputato del Pd Nicola Zingaretti.

17/07/2023 - 18:26

Dichiarazione on. Christian Di Sanzo, deputato Pd

“Sul decreto Rigassificatori avevamo chiesto al Governo delle misure ragionate per sostenere veramente i territori e la transizione ecologica.  Avevamo offerto e chiesto collaborazione, ma nei lavori di commissione abbiamo trovato solo chiusura da parte della maggioranza”. Lo afferma l’On.  Christian Di Sanzo, deputato del PD, membro Commissione Ambiente della Camera nella  dichiarazione di voto sul decreto su rigassificatori e aiuti sulle bollette.

“Purtroppo su questi temi, che dovrebbero unire, abbiamo trovato una maggioranza che ostacola aiuti agli stessi territori che amministra come Piombino. Se le politiche energetiche non sono accompagnate da un vero aiuto non andremo da nessuna parte perché la transizione ecologica si fa insieme ai territori e alle comunità e una politica che non aiuta i territori ma li trascura,  non può trovare consenso nel Paese. E infine per quanto riguarda il caro bollette la maggioranza si e’ dimenticata gli interventi più utili per il paese portati avanti fino a oggi. L’azzeramento per gli oneri generali di sistema sparisce per il settore elettrico, in un paese manifatturiero come il nostro si tratta di un colpo gravissimo che danneggia le imprese, quelle del Made in Italy che la maggioranza dice si sostenere solo a parole, ma lo ostacola nei fatti. Il Partito Democratico - ha concluso Di Sanzo- ha mostrato sempre responsabilità sui temi energetici, ma questa responsabilità non la vediamo dal governo che continua ad avere un approccio ideologico. Quando la maggioranza vorra’ discutere di politiche energetiche serie ci troverà pronti , sempre che non sia troppo tardi” .

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