28/01/2025 - 14:04

“Le scuole devono essere luoghi sicuri e inclusivi, dove ogni attività educativa rispetti rigorosi criteri scientifici e pedagogici. Per questo, insieme alla consigliera regionale Francesca Zottis, abbiamo deciso di intervenire sul caso Teen Star, un’associazione i cui corsi di educazione affettiva e sessuale hanno sollevato preoccupazioni in molte comunità scolastiche, da San Donà di Piave a Caorle fino a Torino. Abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare e una regionale per chiedere trasparenza e maggiore controllo su queste attività educative”. Lo dichiarano in una nota congiunta la deputata Rachele Scarpa e la consigliera regionale Francesca Zottis, entrambe del Partito Democratico.
“Le proteste di genitori, insegnanti e opinione pubblica dimostrano quanto sia necessario garantire che i corsi proposti nelle scuole da associazioni esterne rispettino i principi di inclusività, scientificità e tutela dei minori. È inaccettabile che temi così delicati siano trattati in modo approssimativo o non conforme agli standard educativi. È nostro dovere vigilare affinché le scuole siano luoghi di crescita e rispetto, e non di divisione o disagio,” prosegue Scarpa.
Le interrogazioni, presentate in Parlamento e nel Consiglio regionale del Veneto, chiedono al Governo e alla Giunta regionale di verificare le modalità di accreditamento e monitoraggio di associazioni come Teen Star e di assicurare che le attività educative extrascolastiche rispettino i diritti dei minori e i principi costituzionali di pari opportunità.

“Questo è un impegno che riguarda tutte le istituzioni, a ogni livello,” concludono Scarpa e Zottis.

 

10/01/2025 - 15:33

"Il Governo ha scelto di cancellare i programmi di educazione all'affettività nelle scuole spostando le risorse sui progetti per formare i docenti sull'infertilità e come prevenirla. È una decisione gravissima, un tradimento degli intenti con cui era nato il fondo in legge di Bilancio. È anche la conferma di una maggioranza che insegue i 'pro vita' e lavora contro i diritti delle donne". Lo dichiara la deputata Pd Michela Di Biase, capogruppo in commissione bicamerale Infanzia e Adolescenza. "La violenza contro le donne può essere contrastata con programmi sull'educazione affettiva e sessuale, ma questo Governo lavora in direzione contraria - evidenzia la deputata Pd-. Nel Paese sono nati centinaia di progetti positivi nelle scuole italiane grazie all'iniziativa di dirigenti scolastici e associazioni studentesche, ma l'Italia è uno dei pochissimi Paesi europei in cui non esiste ancora un programma nazionale di educazione alla sessualità a scuola. Ogni volta si dice che bisogna partire dall'educazione dei più piccoli - prosegue Di Biase - e invece l'unica cosa che questo Governo sa fare, aldilà dei proclami, è tagliare i fondi necessari all'educazione all'affettività, al riconoscimento dell'altro e al rispetto reciproco. E' solo partendo da questi progetti che si potranno porre le basi per una societa' libera dagli stereotipi di genere e dalla violenza contro le donne", conclude la capogruppo Pd in commissione Infanzia.

27/11/2024 - 14:47

"Il Governo e la maggioranza invocano la parola unità solo a chiacchiere, mentre nella sostanza fanno l'opposto. Con gli interventi di Valditara, Meloni e Salvini hanno delegittimato qualunque tipo di percorso unitario. E in questi due anni non hanno messo in campo nessun intervento strutturale su formazione, cultura ed educazione affettiva e sessuale nelle scuole.
Una delegittimazione molto grave del lavoro del Parlamento e della stessa commissione Femminicidio

Le parole del ministro Valditara sono state paradossali, fuori misura, indegne, soprattutto se pronunciate da chi ha la responsabilità delle politiche educative di questo Paese. E la premier Meloni invece che sconfessare quelle parole, ha rincarato la dose". Lo ha detto Valentina Ghio, vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, e membro della commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, intervenendo in Aula sulla mozione per il contrasto alla violenza contro le donne.

"Se in questo Paese ci sono ancora studentesse universitarie costrette ad incatenarsi per avere uno sportello anti-violenza nella loro università, se le donne non denunciano anche per paura di non essere credute, significa che il Governo Meloni, chiuso nel suo recinto ideologico, ha perso due anni di tempo per investire in percorsi di educazione affettiva, sessuale, nelle università, nelle scuole e in tutta la comunità educante, in formazione obbligatoria per operatori. E quindi praticatela davvero l'unita' che invocate a parole, fatelo e noi ci saremo, lavorando nei fatti per cambiare i condizionamenti della cultura patriarcale della nostra societa", ha aggiunto Ghio.

25/11/2024 - 09:05

Prima è stereotipo di genere, controllo e manipolazione. Poi diventa violenza psicologica e infine fisica. Un processo che va fermato subito sostenendo chi ha il coraggio di raccontare, chi chiede aiuto, chi denuncia. Occorrono risorse, supporto ai centri antiviolenza, personale formato tra gli operatori e nella magistratura. E contemporaneamente vanno educati i giovani uomini al rispetto e le giovani donne alla consapevolezza di sé, educazione affettiva e sessuale nelle scuole. Voltarsi dall’altra parte o sottovalutare rende tutti responsabili. Per questo chiediamo al governo un impegno serio nella lotta alla violenza di genere. Non bastano panchine e tricolori, bisogna agire 365 giorni l’anno.

Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati

18/11/2024 - 17:26

"Le deputate del partito democratico Sara Ferrari, Antonella Forattini, Valentina Ghio, denunciano come mistificatorio l’intervento che oggi il ministro Valditara ha inviato all’evento di istituzione della Fondazione Cecchettin. “Forse- dice la capogruppo in commissione parlamentare d’inchiesta contro i femminicidi, Sara Ferrari- se questo governo, attraverso la ministra Roccella, si decidesse ad approvare i decreti attuativi della legge sui numeri e le statistiche della violenza, si scoprirebbe quanto evidentemente infondato sia il riferimento del ministro dell’istruzione Valditara, che oggi ha evocato “l’immigrazione illegale“ come una delle cause “legate all’incremento dei fenomeni di violenza sessuale“. La violenza contro le donne, è noto a chiunque se ne occupi veramente, è esercitata da uomini prevalentemente italiani ma non solo, di ogni origine geografica, posizione sociale, livello di studio e avviene in particolare all’interno delle mura domestiche, non per strada ad opera di sconosciuti. Si chiama violenza domestica. E’ immorale- conclude- che un ministro responsabile dell’educazione delle giovani e dei giovani italiane, anziché impegnarsi per contrastare le basi culturali che legittimano i pregiudizi e le discriminazioni di cui si nutre la violenza contro le donne, additi “lo straniero” come causa di una piaga sociale che invece affonda profondamente nella nostra storia e cultura. L’inadeguato Ministro ha dichiarato che “non esiste più il patriarcato” ma ha passato tutto il tempo a dimostrare cosa sia davvero.

04/11/2024 - 18:17

Boldrini e Evi presentano interrogazione, da Fdi deprecabili strumentalizzazioni sul caso

“Agli esponenti di Fdi, che oggi hanno cercato di strumentalizzare in modo deprecabile il caso della giovane ragazza iraniana vittima della repressione del regime di Teheran, segnaliamo che non solo non siamo in silenzio ma che abbiamo già depositato un’interrogazione parlamentare al ministro Tajani per sapere cosa intende fare il governo, anche per il tramite delle rappresentanze diplomatiche, per garantire l’incolumità, la sicurezza e la protezione legale alla studentessa Ahou Daryaei”. Così in una nota le deputate democratiche Laura Boldrini e Eleonora Evi. Nel testo dell’interrogazione vengono citate le forti preoccupazioni delle Ong che scrivono  espressamente «Temiamo per la sua incolumità: se va bene la riempiranno di farmaci, se va male la potrebbero picchiare e torturare», denunciando che non si tratta di un primo caso e ricordando altre donne, Mahsa Amini, Nika Shakarami, Armita Garawand e tutte le altre ragazze che negli ultimi due anni sono state torturate, violentate e poi uccise perché hanno rifiutato le leggi della teocrazia, mettendo contro le ingiustizie degli ayatollah i loro corpi disarmati.  Anche AMNESTY International – ribadiscono le democratiche Boldrini e Evi - ha chiesto che la giovane venga rilasciata "immediatamente e senza condizioni", esortando le autorità a "proteggerla dalla tortura e da altri maltrattamenti e a garantire l'accesso alla famiglia e all'avvocato". L'organizzazione per i diritti umani ha inoltre evocato "accuse di percosse e violenza sessuale contro di lei durante l'arresto", sollecitando "indagini indipendenti e imparziali". Si teme che Ahou Daryaei possa essere stata destinata a uno dei cosiddetti “corsi di rieducazione” come quello cui venne destinata Mahsa Jina Amini nel settembre 2022. Il governo e la maggioranza – concludono le democratiche - la smettano di strumentalizzare e fare polemiche e intervenga con urgenza perché anche in questo caso il tempo è prezioso”.

05/06/2024 - 13:36

"Un atto sessista gravissimo quello avvenuto al liceo Visconti di Roma. Inaccettabile veder esibita la lista delle 'ragazze trofeo' in un luogo di inclusione come la scuola. Non basta la condanna, voglio esprimere solidarietà e vicinanza alle studentesse che hanno visto il proprio nome su quella lista e apprezzamento per le parole della dirigente scolastica, che ha detto con chiarezza oche l'episodio non può essere ridotto ad una semplice goliardata.
Un atto come questo è la conferma di quanto sia necessario un lavoro culturale, anche all'interno delle scuole. Bisogna inserire l'educazione sessuale e affettiva nelle scuole, ad ogni livello, per costruire una società libera da stereotipi e violenza di genere". Così la deputata democratica, Michela Di Biase.

13/02/2024 - 09:20

"É necessario investire su programmi di educazione all' affettività e alla sessualità nelle scuole italiane di ogni ordine e grado. Lo sosteniamo da tempo guardando ai disagi che emergono dal mondo giovanile e ai numeri della violenza contro le donne. I dati del sondaggio di Save the Children pubblicati oggi confermano questa urgenza, portando alla luce un quadro drammatico". Lo afferma la capogruppo Pd in commissione bicamerale Infanzia e Adolescenza, Michela Di Biase, commentando i dati della ricerca "Le ragazze stanno bene?" di Save the Children in collaborazione con Ipsos.
"Il 52% delle adolescenti in coppia dichiara di aver subìto, almeno una volta, comportamenti violenti come ricevere telefonate insistenti, essere vittima di linguaggio violento, richieste insistenti di foto intime. Accanto a questo - sottolinea la deputata del Partito Democratico- c'è il dato del 43 per cento dei ragazzi che ritiene che una ragazza possa sottrarsi ad una violenza sessuale se davvero lo vuole. Uno su tre, addirittura, crede che le responsabilità, in caso di violenza, siano da attribuire alla donna. Sono risposte - conclude Di Biase - che restituiscono uno spaccato critico su cui è evidente che sia necessario intervenire con programmi di educazione e formazione per i più giovani".

18/12/2023 - 14:46

"Stamattina alla Camera dei deputati ho partecipato, assieme alla collega Ouidad Bakkali, al deputato Nicola Fratoianni e  a Luigi Manconi, alla presentazione del Rapporto annuale sullo stato dei Diritti in Italia (anno 2022), un prezioso strumento di analisi realizzato dall'associazione 'A buon diritto'. L’approccio dell’intero rapporto è profondamente intersezionale: uno sguardo che condivido e che dà a noi parlamentari tanti spunti e 'compiti per casa'.

Oggi ho approfondito i capitoli sulle discriminazioni di genere e della comunità LGBTQIA+, due fronti su cui la discriminazione non è esclusivamente culturale, ma corre anche sulle gambe di una serie di disparità anche economiche e di accesso al welfare. Secondo l'ISTAT, infatti, il 41% delle persone LGBTQIA+ ha dichiarato di aver subito discriminazione sul lavoro a causa del proprio orientamento sessuale, mentre resta basso il tasso di occupazione femminile, tra i più bassi in Europa (55%, contro il 69% della media UE di donne nella fascia 20-64)". Così la deputata dem Rachele Scarpa.

"Il cambiamento - ha concluso Scarpa - va promosso su tutti i fronti: dall’educazione e dalla formazione, alla prevenzione contro la discriminazione, al linguaggio, al contrasto della povertà che è ostacolo di ogni forma di emancipazione e autodeterminazione. E soprattutto non si può tacere davanti ai 106 femminicidi e ai 9 transcidi del 2022, un problema strutturale che necessita di urgenti risposte strutturali. Non possiamo più tollerare approcci che mettono in contrasto diritti civili e diritti sociali: grazie ad 'A buon diritto' che col suo lavoro annuale dà sostanza e direzione al nostro lavoro".

28/11/2023 - 12:10

“D'intesa con la segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein, nell'ambito della delega Salute e sanità di Marina Sereni, mi è stato affidato un nuovo incarico nazionale su 'Giovani e Salute'. Grazie ad Elly e Marina per la fiducia accordatami. Pensiamo spesso al Servizio Sanitario Nazionale pubblico come qualcosa di più vicino alla popolazione anziana che a quella giovanile: eppure non è così, e sono tantissimi i temi attraverso cui possiamo trasmettere l’importanza del coinvolgimento delle generazioni più giovani nell’evoluzione e nella difesa della sanità pubblica”.

Lo dichiara la deputata democratica, Rachele Scarpa.

“Occorrerà innanzitutto chiedersi - aggiunge - cos’è salute, per i giovani? E che contributi preziosi può dare la nostra generazione nell’implementazione della salute collettiva? Penso al grande contributo avuto nel portare alla luce il diritto al benessere psicologico, e nell’evidenziare la sua profonda connessione con le condizioni materiali e con le prospettive di precarietà. Penso al grande tema della salute sessuale e affettiva, che è innanzitutto diritto a un’educazione completa, inclusiva e di qualità, a una contraccezione libera, accessibile e sicura, alla prevenzione, al grande tema del consenso. Alla salute come diritto anche delle persone queer e con corpi e identità non conformi. Al tema delicatissimo del contrasto ai disturbi alimentari e dell’educazione alimentare, o anche alla valorizzazione e alla tutela dei giovani professionisti del mondo della salute. Molte altre sono le sfaccettature del tema, attualissime, da affrontare, con coscienza della profonda intersezione del tema della salute giovanile con molte altre questioni. Penso - conclude - che il Partito Democratico, su questo terreno, abbia molto da dire, da sviluppare e da proporre, e non vedo l’ora di iniziare: sarò a disposizione, oggi ancora più di prima, per girare l’Italia nelle iniziative che nasceranno dai circoli e dal territorio su questi temi, e metterò tutta me stessa per favorire la massima partecipazione e l’elaborazione di campagne, proposte di legge, progetti su questi importantissimi temi”.

 

22/11/2023 - 14:59

"Oggi il Senato approverà definitivamente la legge contro la violenza di genere, ora però abbiamo bisogno di affrontare il problema all'origine, ovvero costruire un sistema educativo che estirpi il patriarcato dalla nostra cultura".

Lo ha detto la deputata Pd Michela Di Biase, componente della commissione Giustizia, intervenendo all'iniziativa sulla violenza di genere organizzata dalla Procura della Repubblica di Velletri.

"La legge sarà approvata all'unanimità grazie al lavoro di proposta del Partito Democratico costruito con gli emendamenti in commissione. Ma c'è un problema - ha aggiunto Di Biase - su cui dobbiamo metterci subito al lavoro: serve investire risorse sulla formazione del personale che fronteggia i casi di violenza, che non sono previste dalla legge, e soprattutto serve l'impegno corale del Parlamento per costruire una iniziativa legislativa forte sull'educazione affettiva e sessuale nelle scuole".

13/11/2023 - 18:49

"Un ragazzo di 13 anni che decide di togliersi la vita è una tragedia. Lo è innanzitutto per la sua famiglia, che deve affrontare un dolore che nessun genitore dovrebbe conoscere e a cui va il mio abbraccio sincero. Lo è per i suoi amici e le sue amiche, per la sua scuola, per gli insegnanti. Ma è anche una sconfitta per tutte e tutti noi, che non siamo stati in grado di intervenire in tempo né di prevenire un gesto così disperato. Perché non è un fatto sporadico né unico, purtroppo.
Dopo la pandemia, il tasso di suicidi tra gli adolescenti è cresciuto del 30 per cento: un dato che richiede un intervento immediato.
Ma i suicidi degli adolescenti legati al bullismo omofobico e transfobico, in cui questo ultimo caso sembra rientrare, è un fenomeno noto da tempo.
Ci siamo battuti con tutti i mezzi a disposizione per fare approvare una legge che affrontasse questo tema proprio nelle scuole, dove le adolescenti e gli adolescenti passano la maggior parte della loro giornata e dove, spesso, subiscono vessazioni per il loro orientamento sessuale o la loro identità di genere. Ma una politica becera e retrograda ha perfino festeggiato per la bocciatura del ddl Zan, applaudendo in aula. E impedisce quotidianamente di approvare misure strutturali contro le discriminazioni per genere, orientamento sessuale e identità di genere nelle scuole e per un'educazione sessuale e all'affettività dei giovani bollandole addirittura come "porcherie".
Guardino in faccia la realtà e la smettano di arroccarsi su posizioni che vanno contro il benessere dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

26/10/2023 - 18:09

"Oggi, nell'aula di Montecitorio, abbiamo votato a favore del provvedimento del governo sul contrasto della violenza contro le donne e la violenza domestica, nonostante evidenti limiti. Limiti dovuti al fatto che il testo include prevalentemente misure cautelari e penali,  così come la mancanza di stanziamenti. Abbiamo contribuito a migliorare il testo attraverso nostri emendamenti e abbiamo votato a favore per dare un segnale di disponibilità e collaborare su un tema così drammatico. Disponibilità data anche per l'impegno preso dalla ministra Roccella di dare seguito alle nostre richieste di introdurre prima possibile norme volte alla formazione di assistenti sociali, giudici, forze dell'ordine, avvocati, medici, psicologi e consulenti tecnici, così come all'educazione affettiva e sessuale dei nostri ragazzi e ragazze nelle scuole. Sono infatti proprio l'educazione e la formazione le misure necessarie e indispensabili per sconfiggere la violenza di genere e la violenza domestica fin dalle sue fondamenta culturali.
La repressione serve, ma non basta: la violenza va, infatti, riconosciuta quando si verifica e non minimizzata come troppo spesso ancora accade. Vanno riconosciuti gli abusi e anche le molestie. E vanno prevenuti educando le nuove generazioni al rispetto, alla parità e al consenso perché ogni atto sessuale senza consenso è stupro. Vigileremo sull'impegno che la ministra Roccella ha preso verso l’opposizione e verso tutte le donne e le ricorderemo, costantemente, che la sicurezza delle donne vale una voce di bilancio". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

26/10/2023 - 17:16

Dichiarazione di Sara Ferrari, dell’ufficio di presidenza gruppo Pd Camera

“Siamo soddisfatti di aver contribuito a migliorare il testo del governo con le raccomandazioni della commissione femminicidio: dalla formazione obbligatoria dei diversi professionisti che prendono in carico le donne e del personale della giustizia alle misure cautelari più’ gravi se il braccialetto non funziona. Abbiamo inoltre evitato che la violenza sessuale fosse trattata con il semplice ammonimento.  Ci aspettiamo ora la stessa collaborazione da parte del governo per la prevenzione primaria, quella scolastica rinviata a successiva norma e perché nel bilancio si trovino i finanziamenti che qui non ci sono. La sicurezza  delle donne lo merita.”

06/10/2023 - 13:10

"I dati diffusi oggi da Terre des Hommes sull'aumento dei reati contro i minori sono allarmanti e richiamano ad un impegno maggiore sul fronte educativo e dell'inclusione sociale. L'aumento del 27 per cento, in un solo anno, delle violenze sessuali a danno di bambine e ragazze ci dice che serve un investimento educativo sull'affettività". A dirlo, commentando i dati del dossier Indifesa resi noti oggi, è la deputata Michela Di Biase, capogruppo del Pd in commissione bicamerale Infanzia e Adolescenza.

"Servono risorse per l'inclusione e la formazione, perché l'aumento dei reati spesso si verifica nelle aree maggiormente impoverite del Paese. Ma serve anche uno scatto in avanti culturale - sottolinea Di Biase - bisogna portare l'educazione sentimentale e sessuale nelle scuole italiane di ogni ordine e grado".

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