Oggi celebriamo una data fondamentale della nostra storia: il 4 novembre, giorno in cui l’armistizio di Villa Giusti pose fine alla Prima guerra mondiale, completando il sogno risorgimentale dell’unità d’Italia.
Come ha ricordato il Presidente Sergio Mattarella questa giornata è innanzitutto un momento di memoria e riconoscenza verso le donne e gli uomini che, in uniforme, hanno servito e continuano a servire la Repubblica, contribuendo a costruire un Paese libero, indipendente e profondamente democratico.
Le nostre Forze Armate hanno saputo, nel corso dei decenni, essere presidio di pace e solidarietà: in Italia, nei teatri di crisi del Mediterraneo, nelle missioni internazionali a difesa dei diritti umani e della sicurezza collettiva.
In un tempo in cui nuovi conflitti si affacciano alle porte dell’Europa, ricordiamo quanto sia importante rafforzare l’impegno comune per la pace e la sicurezza, costruendo una vera difesa europea, in collaborazione con l’Alleanza Atlantica, a tutela dei nostri valori e della nostra libertà.
Un pensiero commosso va a tutte le donne e gli uomini che hanno sacrificato la vita per l’Italia, e a chi ogni giorno continua a servire il Paese con dedizione e professionalità.
Viva le Forze Armate, viva la Repubblica, viva l’Italia”. Lo scrive sulle sue pagine social, Stefano Graziano, capogruppo del Pd in commissione Difesa di Montecitorio.
"Il governo dei "patrioti" dovrebbe chiedere conto e ragione a Israele di quello che è successo alla Global Sumud Flotilla prima e alla Freedom Flotilla adesso su cui viaggiavano cittadine e cittadini italiani, su barche battenti bandiera italiana. Barche e persone fermate in acque internazionali e sequestrate illegittimamente. Le testimonianze parlano unanimemente di trattamenti degradanti subito dalle persone detenute dalle forze armate israeliane. Insieme a 40 tra deputate e deputati del Partito democratico, abbiamo presentato una interrogazione al governo. Chiediamo che ci dica se intende condannare il sequestro illegittimo delle barche e il trattamento inumano riservato ad attiviste e attivisti. Chiediamo che ci dica se è a conoscenza di che fine abbiano fatto le barche e gli aiuti che contenevano e come intenda recuperarli. E chiediamo anche per quale ragione il Ministro Tajani, nella sua replica al dibattito alla Camera, ha dato in aula informazioni sulla barca “Karma” rivelatesi false facendosi smentire da Arci che ne era titolare". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
Oggi in Commissione Bilancio alla Camera si è discusso dell’acquisto di 12 elicotteri e della formazione dei piloti dell’aeronautica e delle forze armate. Abbiamo chiesto al Governo un chiarimento fondamentale: se questi mezzi prodotti da Laonardo siano dotati di sistemi tecnologici forniti da una nota azienda israeliana, la Elbit Systems, attiva nel campo della difesa. La sottosegretaria Albano non ha saputo, anzi voluto, rispondere a questa semplice domanda, perché saperlo “non è competenza della commissione bilancio”. Una risposta irricevibile perché ogni parlamentare ha diritto di sapere su cosa sta votando. Come Partito Democratico abbiamo votato contro, insieme a 5 stelle e AVS, perché riteniamo inaccettabile che il Parlamento venga chiamato ad autorizzare questa spesa pubblica senza sapere se stiamo finanziando la collaborazione con imprese israeliane che in questo momento traggono profitto dallo sterminio a Gaza. In coerenza con la nostra richiesta di sospendere ogni collaborazione militare con Israele, ribadiamo che non possiamo essere complici, neanche indirettamente, di quanto sta accadendo nella Striscia” così in una nota le deputate Roggiani, Guerra, Boldrini, Ferrari, Bakkali e il deputato Graziano
Il PD sostiene la Global Sumud Flotilla e partecipa all’iniziativa con due parlamentari a bordo: il deputato Arturo Scotto e l'europarlamentare Annalisa Corrado.
Questa è una missione importantissima che ha gli stessi obiettivi che noi ribadiamo da mesi e che abbiamo inserito in vari atti parlamentari: rompere l'assedio del governo israeliano a Gaza, fare entrare gli aiuti umanitari nella Striscia e porre fine allo sterminio del popolo palestinese.
Se ci sono governi, incluso quello di Giorgia Meloni, che non agiscono e si rendono complici del genocidio dei palestinesi, noi, oltre a contrastarne politicamente l’inerzia, non possiamo che sostenere azioni come la Global Sumud Flotilla che è una iniziativa umanitaria, pacifica e del tutto legale" lo ha dichiarato Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, alla conferenza stampa di presentazione della missione umanitaria che si è tenuta oggi a Palazzo Madama.
"Ma è anche pericolosa: conosciamo i metodi delle forze armate israeliane e sappiamo che le persone a bordo della Flotilla potrebbero correre dei rischi. Le parole aberranti del ministro Ben Gvir lo confermano : tutti coloro che sono a sulle imbarcazioni della Sumud Flotilla saranno considerati terroristi. Di fronte a questa dichiarazione
Il governo spagnolo ha già detto che garantirà ogni forma di tutela ai suoi cittadini e alle sue cittadine - ha sottolineato Boldrini -. Il governo italiano invece finora ha taciuto. Ma noi pretenderemo che, se sarà necessario, faccia altrettanto, li incalzeremo su questo. L’alleanza politica tra Meloni e Netanyahu sta causando una macchia indelebile alla reputazione dell’Italia, rendendola complice di un genocidio. Le numerose iniziative della società civile, a cominciare dalla Global Sumud Flotilla, possono riscattare tale vergogna".
"Seguiremo la Flotilla ora dopo ora, saremo con loro e terremo alta l'attenzione perché la riuscita della missione e l’incolumità di chi è a bordo dipendono anche da questo. Questi uomini e queste donne ci rappresentano tutti e tutte" ha concluso.
“L’approvazione della proposta di legge che obbliga gli istituti bancari a stipulare, a chiunque lo richieda, un contratto di conto corrente è un segnale positivo, soprattutto per quei soggetti fragili a cui spesso questo diritto viene negato. Altrettanto positivo è l’accoglimento del mio ordine del giorno che si rivolgeva a una particolare categoria di cittadini: i membri delle forze dell’ordine e delle forze armate”. Così Claudio Stefanazzi, deputato del Partito Democratico, membro della Commissione Finanze.
“In particolare - sottolinea l'esponente dem - l’odg sollevava il tema della vulnerabilità economica del personale dei Corpi dovuto a situazioni di sovraindebitamento, che non di rado derivano da eventi oggettivi e non imputabili alla volontà dei soggetti ma che troppo spesso vengono ignorate. È bene, invece, che dalle istituzioni arrivi un chiaro segnale di sostegno a queste persone che più di molte altre vivono condizioni di esposizione e che, per questo, dovrebbero godere di tutele adeguate". "Mi auguro che il Governo rispetti l’impegno preso oggi e adotti tutte le misure che servono a restituire la dovuta serenità ai membri delle forze dell’ordine e delle forze armate che vivono momenti di difficoltà”, conclude Stefanazzi.
"Nella notte tra l'8 e il 9 giugno le forze armate israeliane hanno assaltato la nave Madleen di Freedom Flotilla, che voleva attraccare a Gaza per consegnare beni di prima necessità, e sequestrato il suo equipaggio.
A bordo della nave, che batte bandiera del Regno Unito, ci sono 12 persone tra cui l'attivista Greta Thunberg, il giornalista francese Yanis Mahmadi, l'europarlamentare franco-palestinese Rima Hassan. Ci sono cittadine e cittadini svedesi, francesi, tedeschi, turchi, spagnoli, brasiliani, olandesi, tutti pacifisti e disarmati.
Ue, Uk, Brasile, Turchia e i paesi d'appartenenza dei volontari a bordo facciano pressione su Tel Aviv perché rilasci la nave e le persone che sono a bordo. Israele liberi immediatamente l'equipaggio della Madleen e permetta la distribuzione ordinata di viveri alla popolazione stremata di Gaza". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
“Sono ormai quattro giorni che chiediamo, senza ricevere risposta, a quale titolo la vicepresidente delle vendite commerciali di SpaceX partecipi all’evento organizzato dall’Aeronautica Militare sull’evoluzione del dominio spaziale: è presente come sponsor o come fornitore?
A questa ambiguità si aggiunge un altro fatto grave: perché il rappresentante di Elon Musk in Italia, attraverso il social X, afferma che la Marina Militare italiana sarebbe tecnologicamente inferiore persino all’esercito degli Houthi?
Siamo forse di fronte a nuove indebite pressioni e ingerenze sulle scelte strategiche e operative delle nostre Forze Armate? Un copione già visto durante la discussione sugli emendamenti al DDL Spazio, quando si è tentato di orientare la normativa a vantaggio di pochi.
Preoccupa inoltre l’atteggiamento della Lega: nelle recenti audizioni in Commissione Difesa ha posto domande che sembrano più funzionali a indirizzare, in modo implicito, le scelte commerciali del comparto Difesa, piuttosto che a cercare risposte per l’interesse nazionale.
A oggi il governo non ha fornito alcuna risposta su questi episodi. Un silenzio che alimenta la percezione – sempre più fondata – che il rappresentante di Musk in Italia stia esercitando un’influenza indebita sulle decisioni strategiche del nostro Paese, anche in ambito militare.
Serve immediatamente un chiarimento pubblico”. Così una nota del deputato democratico, Andrea Casu, vicepresidente della Commissione Trasporti.
"Ancora una volta il governo e la maggioranza dimostrano di non essere all’altezza delle sfide che il comparto della sicurezza impone. Il provvedimento in discussione si rivela del tutto insufficiente e privo di una visione strategica. È così povero di contenuti che risulta difficile persino votare contro. Ma proprio per questo è altrettanto complicato votare a favore". Lo ha detto in Aula alla Camera il deputato Matteo Mauri, responsabile nazionale sicurezza del Partito Democratico, annunciando il voto di astensione del Gruppo dem al ddl sull’organizzazione e funzionamento delle Forze di polizia, delle Forze armate e dei Vigili del fuoco.
"Abbiamo assistito – ha aggiunto l’esponente Pd - all’ennesima occasione persa: ogni volta che questa maggioranza affronta il tema delle forze dell’ordine, lo fa in modo demagogico, con aumenti di pene e nuovi reati, oppure non fa nulla. Qui siamo di fronte a un provvedimento che non risponde alle reali esigenze di chi ogni giorno garantisce la sicurezza del Paese. Eppure, stiamo parlando di corpi dello Stato che sono riconosciuti come eccellenze a livello internazionale, come dimostrano le operazioni delle nostre forze dell’ordine nei teatri esteri e gli interventi dei Vigili del Fuoco nelle emergenze globali."
"Questi professionisti – ha concluso Mauri - meritano molto di più. Meritano un investimento concreto in termini di risorse economiche, stipendi adeguati e politiche abitative per gli operatori della sicurezza, spesso costretti a lavorare in città con costi della vita insostenibili. E invece cosa fa questo governo? Nulla di tutto ciò. Addirittura, riduce i tempi di formazione per commissari e vicecommissari, rischiando di compromettere la qualità della preparazione e, di conseguenza, la sicurezza di tutti. Se il governo vuole davvero investire nella sicurezza e nel benessere degli operatori, smetta con le misure di facciata e cominci a lavorare seriamente per garantire organici adeguati, stipendi equi e una formazione di qualità. Ma temo che non siano le persone giuste per farlo".
“La destra sta giocando con la salute dei Vigili del Fuoco? E’ lecito chiederselo dopo che la maggioranza ha respinto un nostro emendamento al Ddl sulle Forze Armate che avrebbe esteso a tutta Italia l’analisi medico–statistica sulla presenza dei Pfas sui dispositivi utilizzati dagli agenti, ad oggi prevista soltanto in Emilia Romagna. Si tratta di una bocciatura incomprensibile dal momento che tale indagine è stata proposta proprio dal ministero dell’Interno: se è utile, come noi riteniamo, va fatta in tutti i territori, anche per dare pieno seguito agli impegni assunti dal governo con la mozione sui Pfas, approvata nei giorni scorsi dalla Camera, relativi all’avvio immediato di un programma nazionale di biomonitoraggio per valutarne l'esposizione della popolazione sulla salute”. Cosi i deputati dem Simona Bonafè, Marco Simiani ed Emiliano Fossi.
“Oggi celebriamo un anniversario speciale: 64 anni fa, nel 1961, nasceva il leggendario team acrobatico delle Frecce Tricolori. Costituito per promuovere l’immagine delle Forze Armate Italiane, questo gruppo di piloti ha da subito catturato l’immaginazione del pubblico con le sue spettacolari esibizioni, le Frecce Tricolori sono diventate un simbolo di eccellenza, passione e tradizione aeronautica italiana. Ogni volo è un omaggio ai colori della nostra bandiera: verde, bianco e rosso, che solcano il cielo in coreografie mozzafiato. Oggi, più che mai, le Frecce Tricolori rappresentano l’unità e l’orgoglio nazionale, ispirando generazioni di aviatori e appassionati. Un grande grazie a tutti i piloti e il personale che hanno reso possibile questo straordinario viaggio. Auguri, Frecce Tricolori!”.
Cosi’ Nicola Carè deputato democratico della commissione Difesa.
Election day Usa: sosteniamo Harris, deriva Trump pericolosa
“Ringrazio le donne e gli uomini delle forze armate che tutti i giorni fanno uno straordinario lavoro a servizio del Paese di difesa e tutela della sicurezza e della pace. Per quanto riguarda le spese militari noi abbiamo detto con chiarezza che il nostro progetto è quello di lavorare ad una difesa unica europea perché questo consente di ridurre la spesa ed efficientare gli eserciti dei 27 paesi europei, ma soprattutto di dare una linea di difesa comune che a nostro avviso è fondamentale. Questo ci permette di avere una forza maggiore dal punto di vista geopolitico e ridurre le spese, considerando che l’attuale finanziaria del governo Meloni non va ad aiutare i più deboli ma aiuta i più ricchi e più potenti”. Lo ha detto Stefano Graziano capogruppo pd in commissione difesa di Montecitorio ospite di sky Tg24.
Sulle elezioni americane Graziano ha aggiunto: “E’ evidente che si confrontano due idee diverse, quella di odio di Trump e quella di speranza della Harris. Noi sosteniamo la Harris senza dubbio. Il livello di discussione ma soprattutto quello che Trump sta dicendo nelle ultime settimane, attaccando frontalmente i giornalisti e i media, disegna una guida nel caso in cui dovesse vincere Trump molto pericolosa degli Usa, essendo comunque gli Stati Uniti il faro della democrazia nel mondo. Il livello di tensione provocato dalle parole e dalla campagna elettorale di Trump è diventato altissimo e si vede anche dal livello altissimo delle misure di sicurezza messe in campo a Capital Hill viste le possibili contestazioni che Trump potrebbe fare in caso di sconfitta.
Io penso che invece ci debba sempre essere una forte azione multilaterale e diplomatica per fermare i conflitti e dobbiamo lavorare uniti per la pace. Su questo e in questo senso dobbiamo dare un messaggio di ricordo forte di chi ha sacrificato la propria vita per le forze armate. Con il patto atlantico e la Nato dobbiamo fare un grosso lavoro per la pace. Le missioni internazionali di pace servono a rasserenare quelle regioni che hanno conflitti sul campo”.
“Le accuse di razzismo contro le forze di polizia italiane sono senza senso e totalmente ingiustificate. Le nostre forze dell'ordine, insieme alle forze armate, operano con dedizione e professionalità per tutelare la sicurezza di ogni cittadino: uomini e donne, che servono il Paese con abnegazione e che meritano rispetto, non un'accusa così grave e infondata”. Così il capogruppo democratico in commissione difesa alla Camera, Stefano Graziano.
Grazie ai nostri militari presenti nelle missioni di pace
"Ringrazio il ministro per le parole di buon senso. Fa bene a dire che i caschi blu non prendono ordini né da Israele e né da nessun'altro ma solo dall'Onu. Perché noi siamo lì solo per garantire la pace. E l'Onu è organismo di pace, deve garantire la pace nel mondo. Noi ribadiamo con forza che gli attacchi all'Unifil, missione di pace dell’Onu, da parte di Israele sono inaccettabili e li condanniamo senza se e senza ma. E ringraziamo i nostri militari impegnati ogni giorno per portare avanti le missioni di pace con impegno e devozione.
Pero’ dobbiamo anche dire che la missione Unifil ha funzionato in periodo di pace, nel
2007, quando aveva l’obiettivo di stabilizzare la regione del Libano; oggi dobbiamo prendere atto che c’è una difficoltà, è chiaro che ora va ripensata poiché le forze armate libanesi non sono riuscite a dare una mano all’Onu a contribuire ad una stabilità duratura fino ad abbattere gli Hezbollah.
Allo stesso tempo dobbiamo ricordare al ministro che le sue parole qui in Aula si devono ascoltare sempre, in qualsiasi consesso, poiché spesso queste parole vengono eliminate, cambiate, sostituite, tergiversate. Alle parole in Parlamento devono corrispondere le stesse parole anche in consiglio dei ministri e soprattutto in Assemblea delle Nazioni Unite, dove spesso il governo si è astenuto sulle risoluzioni internazionali. Per noi quello è grave, sono necessarie azioni diplomatiche più forti.
Ecco questo non lo possiamo accettare. Non possiamo accettare che nelle assemblee internazionali, alle Nazioni Unite, il Governo italiano si astenga, perché si va a compromettere quel multilateralismo internazionale necessario per affrontare i teatri di guerra". Lo ha detto in Aula Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa di Montecitorio, intervenendo durante l'informativa del Ministro della Difesa Crosetto sugli attacchi alle sedi Unifil in Libano da parte di Israele.
“È gravissimo l’attacco delle forze armate israeliane contro la base italiana e la Missione Unifil in Libano. Netanyahu sta trascinando il popolo di Israele in una guerra contro tutti che va ben oltre la legittima reazione agli atti terroristici di Hamas iniziati il 7 ottobre del 2023”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.
“Va ormai distinta, sempre più, la responsabilità criminale di Netanyahu e del suo governo dal diritto del popolo e dello Stato ebraico alla sicurezza e alla pace - continua Morassut - che vanno garantiti e tutelati come quelli del popolo palestinese. Non c’è altra via che quella dei ‘due popoli e due Stati’ nel quadro di una intesa di grande respiro mondiale”.
“Ma oggi - conclude il deputato dem - il governo Netanyahu è un ostacolo a questo percorso. E ci si deve augurare che presto il popolo di Israele possa trovare la via di un’alternativa politica ad un governo che sta gettando un’ ingiusta e pericolosa ombra negativa su tutto Israele. Una nazione che è stata e che resta simbolo della lotta al razzismo e alla guerra”.
"Il Cemivet, Centro militare veterinario di Grosseto, perderà il prestigioso centro di allevamento dei cavalli, che verrà spostato a Montelibretti nel Lazio. Salvo modifiche dell'ultimo momento, il governo non tornerà indietro, nell'ottica di un'ottimizzazione delle risorse di tutto il settore militare. Si tratta inevitabilmente, di una disposizione che non sarà ben accolta dalla comunità locale. La scelta ci è stata confermata direttamente dal Generale Carmine Masiello, Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Italiano, che ringraziamo per la sensibilità e l'attenzione verso il nostro territorio. Tuttavia, dobbiamo prendere atto che il ministro Crosetto ha preso la sua decisione nell’assoluta apatia del sindaco Colonna". Lo afferma il deputato dem Marco Simiani a seguito dell’incontro svoltosi a Roma con la presenza anche di Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa di Montecitorio.
"Durante l’incontro - ha concluso Simiani - il Generale Masiello ci ha rassicurato sulle attività che verranno mantenute al Cemivet, come il Gruppo nazionale Cinofilo e l’attività agricola per la produzione del foraggio. Le positive novità saranno l'istituzione a Grosseto di un Centro nazionale militare per l'ippoterapia, che caratterizzerà il futuro Cemivet, il ricovero dei cavalli riformati di tutte le forze armate del Paese ed il riposo estivo. Verranno anche sviluppate nuove possibili attività, anche in sinergia con soggetti esterni, per la cura e la valorizzazione della razza equina. È inoltre importante sottolineare che saranno tutti riconfermati gli attuali livelli occupazionali civili e militari. Come Partito Democratico, rivendichiamo questi risultati che potranno compensare solo in parte la perdita del centro di allevamento. Per questo chiediamo anche ai parlamentari della maggioranza di posizionarsi per definire insieme tutte le possibili sinergie capaci di valorizzare al meglio il futuro del Centro. Ringraziamo per l’incontro e confidiamo nella capacità di mediazione del Capo di Stato Maggiore affinché il Cemivet venga salvaguardato e rilanciato".
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