“Il decreto per le associazioni sindacali militari parte da lontano, nato nella scorsa legislatura, e ci trova concordi: è positivo che anche in ambito militare si vada verso la sindacalizzazione. Servono tuttavia alcuni accorgimenti su cui chiederemo l’attenzione della Camera dei deputati per ampliare la partecipazione alle associazioni sindacali militari e per incrementare il Fondo per le risorse decentrate del personale civile del Ministero della Difesa. Si tratta di personale prezioso per il funzionamento del ministero della Difesa che va ampliato. Ci teniamo che questa legge vada avanti e che venga attuata fino in fondo, perché la realizzazione delle associazioni sindacali militari è un fatto positivo per le delle Forze armate e merita attenzione” così in una nota il capogruppo democratico nella commissione Difesa della Camera, Stefano Graziano.
Azione diplomatica del Governo debole e burocratica, serve discussione seria
"Vorrei rivolgere un ringraziamento non retorico alle donne e agli uomini delle forze armate, oltre 12 mila persone, impegnati nelle missioni internazionali.
Rispetto a 10 mesi fa, quando abbiamo discusso queste missioni internazionali, c'è a mio avviso un fatto importante che ha infuocato ancora di più la situazione internazionale ed è la vicenda medio orientale, quello che sta accadendo a Gaza, a Rafa, che vede tutti noi preoccupati.
Noi discutiamo delle missioni internazionali 5 mesi dopo rispetto all'effettivo inizio delle missioni stesse; in realtà le missioni sono già in atto da 5 mesi, i nostri militari già sono li sui territori, stanno operando, stanno lavorando. E questo dato va considerato.
Non c'è dubbio che dobbiamo cambiare la legge 145, renderla in maniera semplificata, soprattutto nella parte che riguarda gli accordi intergovernativi perché questo ci permetterebbe di dare una velocità in più alla discussione che riguarda le missioni internazionali. Non possiamo far finta che questa discussione spesso poi si perde nei cavilli burocratici.
Noi abbiamo un quadro internazionale molto complesso, siamo in un mondo in fiamme e dobbiamo fare una riflessione seria: manca una azione diplomatica molto più forte dell'Europa ma anche del governo, non c'è un'azione vera da parte del governo sul piano diplomatico.
Il Pd ha condannato in modo chiaro e forte l'attacco di Hamas e anche la reazione del governo di Israele che ha causato un esorbitante numero di vittime civili.
Oggi torna in aula la questione dei finanziamenti all'Unrwa. E per questo dobbiamo ringraziare il presidente Mattarella che lo ha detto all'Onu, ed è solo grazie a lui se oggi ritorna qui in Aula la questione che il Pd ha sollevato da mesi, mentre la maggioranza era silente su una questione così importante di diritti umani.
Ci vuole un pò di coraggio in più dal punto di vista diplomatico e da quello operativo. Non fare operazioni solo di facciata.
Sulla Libia non voteremo la scheda 42, mentre voteremo le altre missioni, ma c'è da dire che sulle missioni dobbiamo fare una discussione vera e non di propaganda politica. Come il piano Mattei, è una chimera, nessuno sa cosa sia, come verrà finanziato, che prospettive politiche avrà. Da parte del Governo vediamo il vuoto su quanto sta accadendo. Abbiamo bisogno di fare una discussione approfondita e non renderla burocratica, vista la carenza dal punto di vista sostanziale dell'azione diplomatica del Governo". Lo ha detto in Aula Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa di Montecitorio, intervenuto in dichiarazione di voto sulle missioni internazionali.
Caloroso benvenuto a chi inizia nuovo percorso
“Si conclude in questi giorni l'esperienza della Rappresentanza elettiva dei militari e sentiamo il dovere di ringraziare, come gruppo PD della commissione Difesa della Camera, i tanti militari di ogni ordine e grado che hanno contribuito a sviluppare concretamente il lavoro degli organi eletti a livello di base, regionale, nazionale e interforze.
Si conclude questa esperienza senza la quale non sarebbe stato facile introdurre nelle Forze armate organismi di natura sindacale. C’è quindi un segno di continuità che merita di essere messo in evidenza. I militari che si sono iscritti alle associazioni sindacali non sono numerosi. Un motivo in più per chi si cimenterà in questo compito di portarlo avanti con la serietà, la passione e l'impegno che meritano le nostre forze armate. Un sincero ringraziamento al lavoro svolto , da tanti delegati, finora e un altrettanto sincero benvenuto a chi inizia il nuovo percorso”. Così una nota dei componenti Pd della commissione Difesa di Montecitorio.
Pd chiede più fondi per aiuti umanitari, iniziative diplomatiche e difesa merci
"Vorrei mandare un saluto affettuoso ai colleghi della delegazione Pd che si trovano in questo momento a Rafah per testimoniare gli aiuti umanitari, la liberazione degli ostaggi e soprattutto il cessate il fuoco, tema fondamentale. E vorrei anche esprimere gratitudine alle donne e agli uomini delle forze armate, che danno prestigio e forza nelle missioni internazionali di pace". Così Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa di Montecitorio, intervenendo in Aula in merito alla partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali.
"Il Partito democratico voterà si alle tre missioni - ha spiegato con chiarezza Stefano Graziano - quella sull'Ucraina, Aspides e Levante, ma con delle raccomandazioni al governo. Noi del Pd avevamo presentato in commissione 4 emendamenti, di cui due approvati, ma due bocciati. Eppure erano importanti tutti e 4, avevano un valore. I due bocciati riguardavano sostanzialmente l'aumento degli aiuti umanitari a Gaza (a 3 milioni avevamo aggiunto altri 5 milioni) e in più avevamo chiesto che questi soldi venissero liberati per l'agenzia Unrwa. Quindi sostanzialmente dei 10 milioni dichiarati dal ministro degli Esteri ieri in una intervista al momento ne risultano solo 3. E non possiamo dire che i restanti 7 arriveranno in seguito, è una bugia, perché l'emergenza c'è oggi a Gaza, non fra un mese o 3 mesi o 6 mesi".
In particolare sulle missioni Aspides e Levante Graziano ha detto: "Il crinale è molto delicato nella striscia di Gaza, e se non si gestiscono con intelligenza le missioni che stiamo portando avanti, rischiamo di produrre una escalation. Il ministro ha detto che c'è una catastrofe umanitaria, allora perché no Unrwa? Perché non aumentare i soldi per gli aiuti umanitari? La missione Aspides vuole proteggere la libera navigazione e le merci, è una missione difensiva; Levante è una missione umanitaria, le due si tengono se l'una rafforza l'altra. Quindi è importante dare segnali forti e chiari, aumentando la nostra azione diplomatica non con la timidezza che abbiamo visto in commissione al Governo. Dobbiamo essere forti e chiari in particolare su difesa della libertà delle merci, aiuti umanitari e iniziativa diplomatica. Queste sono le motivazioni per cui noi continuiamo a dire si, ma auspichiamo che il Governo accolga le nostre raccomandazioni per fare di più e meglio", ha concluso il dem.
“Era il 1° marzo 1961 quando giunsero sulla base aerea di Rivolto (Udine) i primi sei velivoli F-86E “Sabre” con la livrea della pattuglia del “Cavallino Rampante” e nacque così il nucleo originario delle nascenti Frecce Tricolori che sono conosciute, apprezzate e portano in tutto il mondo il nostro Tricolore. Sono un simbolo di italianità e senso di appartenenza, ma anche dei valori e della professionalità di tutte le forze armate, nonché l’espressione delle capacità dell’industria nazionale e di tutto il “sistema Paese.” Così’ Nicola Carè, deputato del Pd componente della commissione difesa e vicepresidente della sottocommissione difesa e sicurezza dell’assemblea parlamentare NATO.
“Non ho affatto eccepito che si consideri il 4 novembre anche Festa delle Forze Armate, tant'è che ho votato a favore della proposta. Ho semplicemente ricordato all'aula che l'Italia dispone di due feste dell'unita nazionale: il 4 novembre e il 17 marzo dichiarata nel 2011 - in occasione del 150 anniversario della nascita dell'Italia unita - giornata dell'unita' nazionale in ricordo del giorno in cui nel 1861 fu proclamata l'Unita' d'Italia. E non è consueto che vi siano due diverse celebrazioni per lo stesso evento. Tutto qui" Lo ha dichiarato Piero Fassino replicando alle esternazioni del senatore Gasparri.
"Dopo le notizie delle indagini della magistratura per istigazione all'odio, oltre che per peculato e truffa, oggi arriva la sospensione di 11 mesi dalle Forze Armate con motivazioni pesantissime: "carenza del senso di responsabilità", "lesione al principio di neutralità/terzietà della Forza Armata" e compromissione del "prestigio e la reputazione dell'Amministrazione di appartenenza e ingenerando possibili effetti emulativi dirompenti e divisivi nell'ambito della compagine militare".
Chi lo aveva aspramente criticato, evidentemente, non aveva tutti i torti se anche le Forze Armate hanno deciso di agire a tutela della propria reputazione. Per coerenza, Salvini dovrebbe attaccare le Forze Armate come ha fatto con la magistratura e le presunte "inchieste a orologeria", come amano dire a destra. Ma la coerenza è sconosciuta dal ministro che in poche righe riesce a criticare la sospensione di Vannacci e a scrivere "Viva le Forze Armate", le stesse che hanno deciso il provvedimento contro il generale che lui vorrebbe candidare alle europee.
Tutto e il contrario di tutto: un'arte in cui il vicepremier è un vero esperto. L'unica, a dire il vero. Ma alle sue parole, ormai, non crede più nessuno". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
“Questa legge riconosce qualcosa che già da tempo è patrimonio della coscienza civica dell'intero Paese, ossia la celebrazione della Festa dell'Unità nazionale il 4 novembre, stessa giornata dedicata alle Forze Armate. L'auspicio è che quella stessa volontà collettiva che fece l'Italia unita, si intrecci indissolubilmente con la storia delle Forze Armate che hanno offerto e offrono ogni giorno un contributo decisivo per garantire pace, libertà, democrazia e coesione nel nostro Paese. Questa proposta di legge è un ringraziamento, e al tempo stesso un omaggio, alla dedizione, all'impegno, al lavoro delle Forze Armate italiane. Così come è, come ci ha ricordato lo stesso Presidente della Repubblica, un ringraziamento per il servizio che rendono per la salvaguardia delle nostre liberi istituzioni e della vocazione dell'Italia a vivere in pace”. Lo ha detto in Aula alla Camera il deputato dem Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Ue, annunciando il voto favorevole del Gruppo democratico alla proposta di legge che riconosce il 4 novembre come la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.
“Celebriamo – ha aggiunto l’esponente dem - poi lo straordinario impegno profuso nei tanti contesti di crisi di instabilità e di conflitto a livello internazionale. Un impegno, ricordiamolo, che talvolta è stato pagato anche purtroppo col sacrificio della vita, come la strage di Nassiria. A tutti i militari caduti in Patria e all’estero va il nostro affetto, il nostro ringraziamento. Ma attenzione, il 4 novembre celebriamo non il risultato di una guerra, celebriamo il ripudio della guerra come sancito dall'articolo 11 della nostra Costituzione, del valore supremo della pace, che va sempre più tutelato anche a livello europeo, costruendo le condizioni per una Difesa Comune”.
“Non possiamo nascondere – ha concluso De Luca - però, che quell'unità è oggi pericolosamente minacciata dalla proposta di legge sull'Autonomia differenziata. Noi difenderemo quest'unità Nazionale nel Parlamento e fuori. Non consentiremo che si sacrifichi un pezzo di Paese sull'altare della sopravvivenza politica di un governo. Perché altrimenti, ciò che stiamo facendo qui, smette di avere senso. E perché altrimenti, il prossimo 4 novembre, non avremo più nulla da festeggiare: se non il ricordo dell'Italia unita”.
“A Montecitorio dal florovivaismo alla giornata dell’unità nazionale delle forze armate fino agli interporti, indipendentemente dal tema, per il Governo in aula c’è sempre e solo lui, Durigon. Ormai siamo al #Governo Durigon” così su X il deputato del Pd, Andrea Casu, torna sulla polemica che questa mattina ha segnato l’avvio dei lavori parlamentari in cui Il Pd ha stigmatizzato le continue assenze e ritardi degli esponenti del governo e la “nuova prassi” di non far seguire i provvedimenti dai ministeri di merito ma, ultimamente, solo dal sottosegretario Durigon definito, suo malgrado “tappabuchi dell’esecutivo”.
“Ancora una volta assistiamo a un continuo rinvio dei lavori dell’aula per le assenze del Governo. Il parlamento non è il passacarte dell’esecutivo. Chiediamo rispetto e auspicabilmente anche la presenza dei sottosegretari responsabili per materia perché questo dovrebbe essere un luogo di confronto nel merito e non un luogo di ratifica di decisioni prese altrove”. Così il deputato del Pd, Federico Fornaro, è intervenuto alla ripresa dei lavori della Camera dopo i continui rinvii dovuti alle assenze del sottosegretario Durigon e dei sottosegretari alla Difesa. “Alla Camera– ha sottolineato Fornaro – stiamo discutendo dell’istituzione della giornata dell’unità nazionale e delle forze armate e il ministero della difesa è assente in modo del tutto ingiustificato” ha stigmatizzato facendo notare che, “ancora una volta i lavori sono seguiti dal sottosegretario Durigon che, oramai suo malgrado, è il tappabuchi del governo”.
"Il Partito Democratico sostiene la proposta di legge che vuole rafforzare il significato della giornata del 4 novembre, che sarà dedicata all' Unità Nazionale e alle Forze Armate. Un'occasione per l'intera comunità nazionale di ringraziare gli uomini e le donne in divisa per il loro impegno per il Paese. Dalle missioni di pace alla protezione civile, un esempio di dedizione ai valori costituzionali e alla responsabilità della difesa del Paese.
Quello delle politiche di difesa è un tema di riflessione politica non più rinviabile. Il nostro ruolo ed il nostro impegno nella Nato sono elementi fondamentali per la politica estera e di difesa. E, nello stesso tempo, di fronte alla fase storica che stiamo vivendo e alla stessa discussione in corso negli Sati Uniti, anche per essere protagonisti di una politica di pace, non è più rinviabile la prospettiva di una politica estera e di difesa comune dell' Unione Europea".
Così Andrea De Maria, deputato PD, intervenendo oggi in Aula alla Camera.
"Non è vero, come sostiene l'onorevole Molinari, che non c'è nulla di scandaloso a candidare Vannacci alle europee. Un generale che va in giro a dire che i gay "non sono normali", che le femministe sono delle "fattucchiere", che Mussolini era uno "statista" è un disonore per le Forze armate. E, sì , è scandaloso che un partito gli dia un palcoscenico e la possibilità di sedere al Parlamento europeo a rappresentare l'Italia". Lo ha dichiarato Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo, durante la puntata di "È sempre Cartabianca" di ieri, 16 gennaio.
Questa mattina a Mignano Monte Lungo si è commemorato l'80º anniversario della cruciale battaglia di Mignano Monte Lungo, con la partecipazione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sindaci e autorità religiose, civili e militari. Questo evento storico ha visto un'unità militare italiana combattere insieme agli alleati, segnando l'inizio della rinascita dell'esercito dopo l'armistizio. La battaglia di Monte Lungo rimane un esempio di coraggio e ispirazione per le forze armate italiane, impegnate a garantire la pace in Italia e all'estero. “La cerimonia di oggi è stata un ricordo tangibile di un passato fondamentale: 'Non c’è futuro senza memoria'. Questa battaglia è un fulgido esempio, soprattutto per le nuove generazioni, di uomini coraggiosi che hanno sacrificato le proprie vite per i valori di libertà, pace e democrazia. Siamo fieri che il Presidente Mattarella abbia scelto di essere qui a Mignano Monte Lungo oggi, rafforzando sempre di più il legame con il territorio e la difesa dei valori di libertà e democrazia”, lo afferma, a margine della cerimonia presso il Sacrario Militare di Mignano Monte Lungo, l’On. Stefano Graziano, capogruppo PD in Commissione Difesa
“Ho partecipato all’edizione 2023 di Indo Pacific, una manifestazione internazionale che si svolge a cadenza biennale a Sydney, presso l'International Convention Center, specificamente dedicata all’industria della difesa navale e del commercio marittimo e considerata la più importante in Australia per la nautica militare ed i sistemi da difesa. L’evento, organizzato dall’Industry Defence & Security Australia, divisione no-profit di AMDA-Aerospace Maritime & Defence Foundation of Australia, conta sul supporto di tutte le entità governative australiane: in particolare, della Marina Militare (Royal Australian Navy), del Ministero della Difesa, del Ministero dell'Industria e del Dipartimento degli acquisti per la Difesa oltre che del Governo del New South Wales, dove ha luogo. Ogni edizione conta sulla presenza media di oltre 20.000 visitatori, più di 600 aziende espositrici provenienti da varie nazioni e circa 200 delegazioni governative e militari provenienti in prevalenza dai Paesi limitrofi. Ho partecipato insieme all’Ambasciatore d’Italia a Canberra, Paolo Crudele, al Console Generale d’Italia a Sydney, Andrea De Felip ,al Presidente della Camera di Commercio di Sydney Fabio Grassia e al segretario generale Rachele Grassi, accompagnati dalla Direttrice dell’Ufficio, Simona Bernardini, due delegazioni ufficiali della Difesa e della Marina Militare italiana coordinate dall’ Addetto militare italiano a Canberra, Marco Bertoli, con il Generale di brigata Luca Piperni e il colonnello Salvatore Trincone vicedirettore del 3° dipartimento “politiche industriali e relazioni internazionali”. Sono state avviate azioni di comunicazione a sostegno della presenza italiana e favorito il match-making tra i rappresentanti delle aziende italiane presenti e le delegazioni estere in visita, in collaborazione con l’Addetto militare italiano a Canberra. Per affrontare i rischi strategici attuali, si raccomanda un cambiamento nella struttura delle forze armate Australiane. Si enfatizza la necessità di un processo di acquisizione di capacità più efficiente e di bilanciare l'industria australiana con l'acquisizione tempestiva di attrezzature e tecnologie provenienti dall'estero.” Cosi Nicola Carè, deputato del Pd eletto all’estero, componente della Commissione difesa e dell’assemblea parlamentare Nato.
"Ieri sera Vannacci, che ricordo essere ancora un generale dell’Esercito in servizio, in diretta tv nazionale ha paragonato le persone lgbtqia+ ai 'delinquenti e agli 'occupatori abusivi di case'. Mi chiedo quanto questo tentativo di criminalizzazione di una parte delle cittadine e dei cittadini italiani debba proseguire, ormai nel più totale silenzio del governo e dei vertici militari. Quella che Vannacci vuole mascherare per libertà di espressione è incitamento all’odio e alla violenza verso le persone lgbtqia+, sempre inaccettabile, tanto più se arriva da chi veste una divisa. Lo ripeto: la sua permanenza ai vertici dell’Esercito è un danno alla credibilità e all’onorabilità delle forze armate". Lo dichiara il deputato dem Alessandro Zan, responsabile Diritti della Segreteria nazionale del Partito Democratico.