18/12/2025 - 10:07

“Oggi a Bruxelles tutte le organizzazioni professionali agricole saranno presenti per una grande manifestazione a sostegno dell’agricoltura europea e italiana. Una mobilitazione che pone una questione politica centrale: il futuro della Politica Agricola Comune non può essere messo in discussione né sul piano delle risorse, né su quello della sua autonomia. Nel confronto sul prossimo Quadro finanziario pluriennale, qualsiasi ipotesi di riduzione dei fondi destinati alla Pac o di loro accorpamento in strumenti indistinti rappresenterebbe un grave errore strategico”.

Così i componenti Pd della commissione Agricoltura della Camera, Antonella Forattini (capogruppo), Stefano Vaccari, Maria Marino, Nadia Romeo, Andrea Rossi.
“La Politica Agricola Comune - aggiungono - è una politica fondativa dell’Unione europea: garantisce reddito agli agricoltori, sicurezza alimentare ai cittadini, presidio dei territori e una transizione ecologica che sia realmente sostenibile anche dal punto di vista sociale ed economico. La richiesta che arriva dal mondo agricolo è chiara e legittima: stabilità, certezza e continuità degli strumenti della Pac. Non si tratta di difendere rendite di posizione, ma di preservare una politica comune capace di affrontare le sfide globali, dal cambiamento climatico alla competizione internazionale, senza scaricarne i costi sugli agricoltori. Per questo è necessario respingere riforme che, sotto il pretesto della razionalizzazione o della semplificazione, finiscano per indebolire la governance e l’efficacia della Pac, compromettendone il ruolo strategico per il futuro dell’agricoltura europea e per la sovranità alimentare dell’Unione.
L’Europa che chiede più responsabilità ai suoi agricoltori - concludono - non può essere l’Europa che li lascia soli”.

 

12/12/2025 - 12:04

Lunedì 15 dicembre nell’Aula dei Gruppi, Via di Campo Marzio n.78, alle ore 9,30 conferenza sulla Governance Spazio.

Lo spazio non è più soltanto un ambiente da esplorare, ma è diventato un dominio strategico, con implicazioni fondamentali per la difesa e la sicurezza. Le tensioni internazionali, così presenti sulla Terra, rischiano di trasferirsi nello Spazio.

L’intasamento delle orbite spaziali determinato dal crescente   numero di satelliti, circa 11.000, e dalla quantità di detriti, circa 40.000 di dimensione superiore a 10 cm e milioni di dimensione inferiore, che viaggiano a velocità che possono toccare i 28.000 km/h con rischi rilevanti per i prossimi voli spaziali, richiede nuove regolazioni concordate a livello internazionale.

Entro il prossimo decennio si prevedono da 80 a 100 nuove missioni lunari, ma non abbiamo regole condivise sulla cooperazione o per lo meno sulla competizione non aggressiva per l’utilizzazione delle risorse spaziali.

I cambiamenti richiedono una nuova visione, nuove regolazioni e un approccio aggiornato ai temi che oggi definiscono il panorama geopolitico globale.

Se ne discuterà con alcuni dei maggiori esperti alla Camera lunedì 15 dicembre, dalle ore 9.30 alle ore 12.30, presso l’Aula dei Gruppi Parlamentari.

 

10/12/2025 - 12:22

Forattini (Pd) presenta interrogazione al Governo su prezzo del latte

“La crisi del latte è ormai evidente: crollo delle quotazioni, disdette contrattuali, latte libero senza collocazione e un rischio concreto di arrivare a razionamenti nei primi mesi del 2026. Per questo abbiamo presentato un’interrogazione al ministro Lollobrigida, chiedendo quali iniziative urgenti intenda mettere in campo per sostenere l’intera filiera lattiero-casearia”. Così Antonella Forattini, Capogruppo PD nella Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati. “Forse il Governo non si rende conto della gravità della situazione. Nei giorni scorsi avevamo infatti presentato anche un ordine del giorno – accolto dall’esecutivo con riformulazione – che impegnava a intervenire in modo strutturale per alleggerire il mercato. Ma l’accoglimento ‘compatibilmente con le risorse di bilancio’ non basta e lo vediamo sul nuovo accordo sul prezzo del latte: il settore è sotto pressione oggi, e il prezzo concordato ieri (54 centesimi da gennaio, 53 a febbraio e 52 a marzo) può tamponare nell’immediato, ma non affronta le cause profonde della crisi.  La sovrapproduzione, la forte volatilità del latte spot, le disdette che mettono a rischio fino a 7 mila quintali al giorno, e un mercato internazionale destabilizzato dalla crescita delle produzioni in Stati Uniti, Nuova Zelanda e Nord Europa impongono risposte vere e rapide. Serve una governance della produzione, la tutela dei contratti e un monitoraggio serio degli indicatori di mercato. Gli allevatori non possono essere lasciati soli di fronte a oscillazioni che mettono in discussione la sostenibilità economica delle stalle e la competitività dell’industria di trasformazione, dal Grana Padano al burro. Per questo chiediamo al Governo di attivare immediatamente misure nazionali ed europee: strumenti di gestione dell’offerta, sostegni mirati all’internazionalizzazione, promozione dei consumi e una definizione trasparente e certificata dei costi di produzione. Ogni ritardo avrà conseguenze pesantissime sull’intero sistema lattiero-caseario italiano. Ora servono responsabilità, serietà e interventi immediati.”

 

25/11/2025 - 08:54

Sala stampa della Camera dei deputati, martedì 25 novembre – ore 13:00

Si terrà oggi, 25 novembre, alle ore 13:00, presso la Sala stampa della Camera dei deputati, la conferenza stampa di presentazione del Corteo Nazionale NO PONTE in programma a Messina il 29 novembre.
L’iniziativa è promossa da un fronte ampio e trasversale: oltre 80 associazioni, comitati, partiti e movimenti che negli anni hanno espresso un impegno costante contro il progetto del Ponte sullo Stretto e per un modello di sviluppo reale, sostenibile e fondato sui bisogni dei territori. Durante la conferenza stampa saranno illustrati i contenuti politici della mobilitazione, alla luce anche dei recenti rilievi e dinieghi della Corte dei Conti, che hanno messo in evidenza criticità rilevanti del progetto:
* assenza di coperture finanziarie certe,
* rischi di squilibrio nella spesa pubblica,
* elementi progettuali non definiti o incoerenti,
* timori fondati sui potenziali impatti economici, ambientali e sociali,
* incertezza sui tempi, sulla sicurezza e sulla governance dell’opera.

Si tratta di osservazioni che confermano quanto comitati, cittadini ed esperti denunciano da anni: il Ponte non è una priorità, non è una soluzione ai problemi strutturali del Sud e rischia di assorbire risorse fondamentali per infrastrutture realmente necessarie – dalla messa in sicurezza del territorio al trasporto pubblico, dai collegamenti ferroviari alla manutenzione ordinaria e straordinaria.

Il corteo del 29 novembre sarà dunque una grande manifestazione nazionale, aperta a tutti e tutte, per ribadire una visione alternativa: sviluppo, lavoro, mobilità, tutela dell’ambiente e sicurezza del territorio non si costruiscono con mega-opere irrealistiche, ma con investimenti concreti, verificabili e sostenibili.

 

24/11/2025 - 17:17

Sala stampa della Camera dei deputati, martedì 25 novembre – ore 13:00

Si terrà domani, 25 novembre, alle ore 13:00, presso la Sala stampa della Camera dei deputati, la conferenza stampa di presentazione del Corteo Nazionale NO PONTE in programma a Messina il 29 novembre.
L’iniziativa è promossa da un fronte ampio e trasversale: oltre 80 associazioni, comitati, partiti e movimenti che negli anni hanno espresso un impegno costante contro il progetto del Ponte sullo Stretto e per un modello di sviluppo reale, sostenibile e fondato sui bisogni dei territori. Durante la conferenza stampa saranno illustrati i contenuti politici della mobilitazione, alla luce anche dei recenti rilievi e dinieghi della Corte dei Conti, che hanno messo in evidenza criticità rilevanti del progetto:
* assenza di coperture finanziarie certe,
* rischi di squilibrio nella spesa pubblica,
* elementi progettuali non definiti o incoerenti,
* timori fondati sui potenziali impatti economici, ambientali e sociali,
* incertezza sui tempi, sulla sicurezza e sulla governance dell’opera.

Si tratta di osservazioni che confermano quanto comitati, cittadini ed esperti denunciano da anni: il Ponte non è una priorità, non è una soluzione ai problemi strutturali del Sud e rischia di assorbire risorse fondamentali per infrastrutture realmente necessarie – dalla messa in sicurezza del territorio al trasporto pubblico, dai collegamenti ferroviari alla manutenzione ordinaria e straordinaria.

Il corteo del 29 novembre sarà dunque una grande manifestazione nazionale, aperta a tutti e tutte, per ribadire una visione alternativa: sviluppo, lavoro, mobilità, tutela dell’ambiente e sicurezza del territorio non si costruiscono con mega-opere irrealistiche, ma con investimenti concreti, verificabili e sostenibili.

 

21/11/2025 - 12:19

Sala stampa della Camera dei deputati, martedì 25 novembre – ore 13:00

Si terrà Martedì 25 novembre alle ore 13:00, presso la Sala stampa della Camera dei deputati, la conferenza stampa di presentazione del Corteo Nazionale NO PONTE in programma a Messina il 29 novembre.
L’iniziativa è promossa da un fronte ampio e trasversale: oltre 80 associazioni, comitati, partiti e movimenti che negli anni hanno espresso un impegno costante contro il progetto del Ponte sullo Stretto e per un modello di sviluppo reale, sostenibile e fondato sui bisogni dei territori.

Durante la conferenza stampa saranno illustrati i contenuti politici della mobilitazione, alla luce anche dei recenti rilievi e dinieghi della Corte dei Conti, che hanno messo in evidenza criticità rilevanti del progetto:

* assenza di coperture finanziarie certe,
* rischi di squilibrio nella spesa pubblica,
* elementi progettuali non definiti o incoerenti,
* timori fondati sui potenziali impatti economici, ambientali e sociali,
* incertezza sui tempi, sulla sicurezza e sulla governance dell’opera.

Si tratta di osservazioni che confermano quanto comitati, cittadini ed esperti denunciano da anni: il Ponte non è una priorità, non è una soluzione ai problemi strutturali del Sud e rischia di assorbire risorse fondamentali per infrastrutture realmente necessarie – dalla messa in sicurezza del territorio al trasporto pubblico, dai collegamenti ferroviari alla manutenzione ordinaria e straordinaria.

Il corteo del 29 novembre sarà dunque una grande manifestazione nazionale, aperta a tutti e tutte, per ribadire una visione alternativa: sviluppo, lavoro, mobilità, tutela dell’ambiente e sicurezza del territorio non si costruiscono con mega-opere irrealistiche, ma con investimenti concreti, verificabili e sostenibili.

 

20/11/2025 - 13:46

 

“Le parole della sottosegretaria Borgonzoni confermano, ancora una volta, che il Governo continua a generare confusione e incertezza invece di fornire risposte chiare al settore. Dopo tre anni di legislatura, il comparto si trova in una situazione di evidente difficoltà e restano irrisolti i nodi legati ai tagli introdotti in manovra. In questo contesto, l’annuncio di una riscrittura totale della legge Cinema appare come l’apertura di un nuovo fronte, che rischia di aggiungere ulteriore instabilità a un sistema già duramente messo alla prova. Il Governo chiarisca quali siano obiettivi, contenuti e tempistiche dell’intervento annunciato, e lo faccia in modo trasparente in Parlamento. Se l’intenzione è procedere realmente a una riforma strutturale, esiste già una proposta alternativa — la proposta presentata dal Pd che riforma la governance del settore con l’istituzione di una Agenzia autonoma per il Cinema e— che potrebbe essere discussa e valutata rapidamente. Chiediamo quindi che il ministro Giuli riferisca quanto prima alle Camere e che il Presidente Mollicone convochi un approfondimento in Commissione Cultura. Servono chiarezza, confronto e un percorso definito: misure improvvisate, unite ai tagli previsti in manovra, rischiano solo di aumentare l’incertezza in un settore strategico per il sistema culturale e industriale del Paese”, dichiara Matteo Orfini, deputato del Partito Democratico e componente della Commissione Cultura della Camera.

 

 

14/11/2025 - 15:25

“È arrivato il momento di scavare nei cassetti della sanità abruzzese per cercare le carte, quelle vere, che non potranno essere nascoste né mascherate. La sanità dell’Abruzzo è al collasso”. Lo dichiara in una nota il deputato Pd, Luciano D’Alfonso che cita le conclusioni del Tavolo Tecnico del MEF, protocollate il 5 novembre, secondo cui ‘l’Abruzzo è l’unica Regione in cui si registra una inversione di tendenza in senso peggiorativo dei risultati d’esercizio, con compromissione degli obiettivi del Piano di rientro sanitario’.
“Sulla sanità abruzzese incombe la minaccia di commissariamento", continua il parlamentare dem. "Come certificato dal Tavolo del MEF il Conto economico Consuntivo 2024 registra un disavanzo di 103 milioni di euro e lo squilibrio continua a peggiorare anche nel 2025 con un disavanzo nel primo trimestre di circa 25milioni di euro. Ma non solo: mancano i controlli normativi obbligatori sulle cartelle cliniche dei ricoveri, viene chiesta la chiusura dei punti nascita per assenza di parti, restano critiche le liste di attesa e i dati inerenti ai programmi di screening oncologici di prevenzione, la rete delle cure palliative è insufficiente, manca la governance della gestione della Rete Ospedaliera”. “La Regione Abruzzo non riesce a rispettare i tempi massimi per nessuno dei codici di maggiore gravità, mettendo a rischio la vita dei pazienti. È il momento di fare chiarezza e correre ai ripari”, conclude D’Alfonso.

12/11/2025 - 16:54

“La cessione di Iveco a un gruppo extraeuropeo rappresenta un campanello d’allarme per il futuro del nostro sistema industriale e per la capacità dell’Italia di difendere i propri asset strategici. Iveco è uno degli ultimi grandi costruttori industriali italiani nel settore dell’automotive pesante. Il trasferimento del controllo fuori dall’Unione Europea rischia di indebolire il presidio industriale nazionale e di spostare le principali leve decisionali all’estero. È indispensabile che il governo garantisca che la sede torinese mantenga un ruolo strategico e che una parte della governance resti in Italia. È necessario tutelare i lavoratori e la filiera produttiva mentre le garanzie occupazionali appaiono limitate a un orizzonte di due anni. Chiediamo un piano industriale dettagliato, con impegni vincolanti e pluriennali su stabilimenti, livelli occupazionali e investimenti in ricerca e sviluppo, per proteggere l’indotto, in particolare in Lombardia ed Emilia-Romagna.
Il caso Iveco è il sintomo di una fragilità più ampia: la mancanza di una politica industriale nazionale ed europea capace di proteggere e rilanciare i settori strategici. L’Italia deve farsi promotrice di un quadro comune europeo di difesa industriale, con strumenti pubblici d’intervento sul modello francese e tedesco. Su questi aspetti fondamentali il ministro Urso oggi in audizione non è stato in grado di assumere impegni chiari. Rimangono aperti tutti i problemi emersi: tutelare l’interesse nazionale, garantire la continuità produttiva e assicurare che Iveco resti un presidio industriale e tecnologico italiano all’interno di una strategia europea condivisa”.
Così i deputati del Pd Vinicio Peluffo, Antonella Forattini, Alberto Pandolfo, Arturo Scotto e Gian Antonio Girelli.

 

11/11/2025 - 12:29

Si è tenuto presso la sala stampa della Camera dei Deputati l’incontro di studio dal titolo “L’applicazione del D.Lgs. 231/01 nelle società sportive”, promosso dall’On. Nicola Carè e dall’ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Roma. Dopo i saluti istituzionali dell’On. Nicola Carè, che ha sottolineato “l’indispensabilità degli assetti organizzativi per le società e, in particolare, per gli enti sportivi”, il dibattito ha coinvolto esponenti del diritto penale, della giustizia sportiva e della governance economica delle società professionistiche, riuniti in un tavolo di alto profilo tecnico sulla compliance governance. Tra gli interventi di maggiore rilievo, quello del Procuratore Aggiunto della Repubblica, Ciro Santoriello, tra i massimi esperti nazionali della normativa 231, che haaffrontato i principi fondanti della responsabilità penale e sportiva degli enti del settore. “Il controllo interno è elemento strutturale dell’affidabilità dell’ente”, ha dichiarato Santoriello, richiamando la responsabilità degli organi apicali e dei controllori interni e sottolineando come la formazione e la tracciabilità dei processi decisionali rappresentino oggi parametri fondamentali di valutazione. Mariarosa Calabretta ha illustrato il quadro dei reati presupposto più rilevanti nel mondo dello sport – tra cui match fixing, doping, frodi fiscali e scommesse – evidenziando come il D.Lgs. 231/01 costituisca oggi “uno strumento indispensabile per la tutela dell’integrità delle competizioni”.Il Presidente della Commissione “Responsabilità degli Enti ex D.Lgs. 231/01” dell’ODCEC di Roma, Carlo Ravazzin, ha approfondito gli aspetti tecnico-economici del tema, soffermandosi sul ruolo dei controlli economico-finanziari e sulle interazioni operative fra Collegio Sindacale, Revisori e Organismo di Vigilanza. Ravazzin ha ribadito l’importanza di una integrazione funzionale tra gli organi di controllo per garantire correttezza gestionale, sostenibilità economica e prevenzione del rischio sanzionatorio. A moderare i lavori è stato Alessandro Parrotta, componente della commissione di riforma Nordio al D.Lgs. 231/01, che nelle conclusioni ha ricordato come “il modello 231 non debba essere percepito come un mero adempimento burocratico, bensì come un vero strumento di governance e tutela reputazionale”.
Parrotta ha richiamato il recente orientamento giurisprudenziale che valorizza l’effettività dei modelli organizzativi, sottolineando che “nel calcio contemporaneo, la competitività non si misura solo in campo, ma nella solidità organizzativa e nella trasparenza gestionale delle società”.

10/11/2025 - 16:53

“Nel suo intervento alla Camera, durante il dibattito sulla mozione sulla libertà di informazione, Mollicone ha trasformato la discussione in un attacco frontale contro Report e contro tutto il giornalismo d’inchiesta, definendolo “militante” e “di parte”. Un linguaggio violento e un atteggiamento che la dicono lunga sull’idea che il governo ha del ruolo della stampa libera. E non è un caso che a intervenire sia stato proprio il presidente della Commissione Cultura della Camera — lo stesso che, in più occasioni, ha mostrato fastidio di fronte alle domande scomode dei giornalisti. È la prova evidente di una linea politica: silenziare chi indaga, delegittimare chi racconta. Mollicone arriva perfino a giustificare l’invasione politica della Rai e i ritardi nella nomina della sua governance. Mai era accaduto che il servizio pubblico restasse così a lungo senza un presidente di garanzia, mentre la Commissione di Vigilanza Rai resta bloccata dai veti della maggioranza. La libertà di stampa non è un fastidio da sopportare: è la misura della democrazia di un Paese. E oggi, purtroppo, il governo e la sua maggioranza sta dimostrando di non tollerarla” così una nota della deputata Ouidad Bakkali, componente democratica della commissione di Vigilanza Rai a margine della discussione sulla libertà di stampa.

03/11/2025 - 09:20

“Quanto emerso dall’inchiesta di Report ha reso evidente che è venuta meno – se mai è davvero esistita – la credibilità e l’autonomia dell’attuale governance dell’Autorità per la Privacy.
La gestione dell’Autorità appare segnata da scelte condizionate da appartenenze politiche e da decisioni assunte non nell’interesse generale, ma per rispondere a logiche di schieramento e per accontentare amici o compagni di partito.
Si tratta di una situazione che mina profondamente la fiducia nelle istituzioni e nel loro ruolo di garanzia. Di fronte a tali evidenze, senza entrare nel merito delle eventuali responsabilità penali che questi comportamenti potrebbero aver determinato, riteniamo necessario un gesto politico: un passo indietro, chiaro e netto, da parte di chi oggi riveste ruoli di responsabilità all’interno dell’Autorità.
Solo così sarà possibile restituire trasparenza, indipendenza e autorevolezza a un organismo che dovrebbe essere al servizio esclusivo dei cittadini e della tutela dei loro diritti. Solo attraverso questo atto di responsabilità si potrà ricostruire la credibilità e la fiducia che tale istituzione merita” così una nota dei componenti del Pd nella commissione di vigilanza Rai.

30/10/2025 - 08:42

Oggi giovedì 30 ottobre alle 11.30, presso la sala stampa della Camera dei Deputati, si terrà una conferenza stampa congiunta delle forze di opposizione sui temi dell’università, dal disegno di legge governativo 1518, che abolisce l’abilitazione scientifica nazionale e imprime una torsione localistica al reclutamento universitario, fino alle riforme in itinere dell’ANVUR, del CUN e della governance degli atenei, che rappresentano una minaccia molto seria per l’autonomia dell’università.

Interverranno Alfredo D’Attorre per il PD, Antonio Caso per il M5S, Elisabetta Piccolotti per AVS e Davide Faraone per IV.

 

29/10/2025 - 15:39

Domani giovedì 30 ottobre alle 11.30, presso la sala stampa della Camera dei Deputati, si terrà una conferenza stampa congiunta delle forze di opposizione sui temi dell’università, dal disegno di legge governativo 1518, che abolisce l’abilitazione scientifica nazionale e imprime una torsione localistica al reclutamento universitario, fino alle riforme in itinere dell’ANVUR, del CUN e della governance degli atenei, che rappresentano una minaccia molto seria per l’autonomia dell’università.

Interverranno Alfredo D’Attorre per il PD, Antonio Caso per il M5S, Elisabetta Piccolotti per AVS e Davide Faraone per IV.

 

24/10/2025 - 16:24

“Il sistema dei porti italiani non può essere paralizzato dai continui scontri, evidenti o latenti, che caratterizzano la maggioranza di governo. Noi riteniamo che sia fondamentale, al contrario, confrontarsi su questo argomento partendo dal presupposto irrinunciabile che lo stallo non fa bene al tessuto produttivo del Paese. Anche in questo caso Salvini, con la decisione di procedere comunque ed in solitudine alle nomine dei vertici delle autorità portuali pensa al proprio tornaconto che non a quello più generale determinando, peraltro, una violazione delle prerogative in capo alle commissioni parlamentari”.
Così il segretario del Pd Sicilia e capogruppo Pd in commissione Trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo, a margine di “Italian Cruise day” in corso alla Vecchia Dogana del Porto di Catania.
“Per quanto concerne invece la sedicente riforma dei porti - aggiunge- fino ad ora abbiamo solo letto annunci più o meno roboanti. Auspichiamo che quanto prima arrivi in Parlamento e che magari, il governo e la maggioranza, abbiano la voglia di alimentare un confronto vero. A nostro giudizio serve un intervento normativo che garantisca una semplificazione certa ed affronti i nodi del settore a partire da una schiarita sulla governance. Insomma - conclude - i porti per noi sono terreno di confronto e non di scontro interno".

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