04/12/2024 - 14:26

A Treviso, nella giornata di ieri, Marco Magrin, un uomo di 53 anni è morto di freddo perché era finito a vivere in un garage senza riscaldamento. Magrin era stato sfrattato dalla sua abitazione perché non aveva più i soldi per pagare l'affitto, nonostante avesse un lavoro regolare ma con uno stipendio troppo basso.  Era un "moroso incolpevole", cioè uno di quei nostri concittadini che non possono più pagare l'affitto e non per colpa loro. Cittadini in difficoltà che fino a due anni fa avevano la possibilità di avere un aiuto dallo Stato. Ma ora non più, perché il governo ha tolto i fondi per aiutarli, lasciando a rischio sfratto centinaia di famiglie italiane. Per questo, disgrazie come queste non sono frutto del caso, della sfortuna o semplicemente del freddo, queste sono disgrazie che avvengono a seguito di scelte politiche vergognose come quella di abolire il reddito di cittadinanza o di definanziare completamente il fondo contro la morosità incolpevole e il fondo affitti. La presidente Giorgia Meloni rifletta sui provvedimenti scellerati del suo governo che hanno ridotto fortemente la protezione sociale nel nostro Paese. Rifletta e agisca. Morire di freddo perché non si hanno i soldi per pagare l’affitto è una cosa vergognosa e inaccettabile per un Paese civile. Tanto più quando un governo si è macchiato della responsabilità di togliere strumenti che potevano salvare la vita di un nostro compatriota". Lo afferma Marco Furfaro, capogruppo PD in commissione affari sociali e membro della segreteria nazionale.

03/12/2024 - 16:55

“Chiediamo che il governo, la presidente Meloni, vengano in Aula per un'informativa urgente sull'emergenza automotive. Da ieri, gli operai di Transnova, azienda importante dell'indotto Stellantis, stanno presidiando i cancelli dell'azienda a Pomigliano, Melfi, Mirafiori e Cassino. Si tratta, complessivamente di 350 persone, a cui Stellantis ha deciso, dopo 35 anni, di non rinnovare la commessa. Un avviso chiaro di disimpegno: il primo pezzo dell'indotto che rischia di tirare giù, con un effetto domino, tutto il sistema automotive italiano. È un presagio, è un avvertimento. Qui nessuno ha interesse ad aprire polemiche. Vogliamo costruire soluzioni e aprire una discussione vera sul destino industriale del nostro Paese”. Lo ha detto in Aula alla Camera il capogruppo Pd in commissione Lavoro Arturo Scotto.

“100 milioni di buona uscita - ha aggiunto l'esponente dem - all’ad Tavares. Saranno anche le regole del capitalismo, ma quanto può reggere il patto democratico se l'amministratore delegato di una grande azienda guadagna 518 volte in più di un suo lavoratore. Il rischio di scomparsa dell'automotive dal nostro Paese reale è reale e dunque la fine dell'Italia così come l'abbiamo conosciuta, un grande paese industriale, la settima potenza economica del mondo”.

“Oggi – ha concluso Scotto - rischiamo il deserto, l'esplosione definitiva della cassa integrazione. L'ulteriore processo di delocalizzazione delle produzioni. Serve dunque una discussione vera, una politica industriale che è assente, serve il ripristino integrale del fondo per la transizione nell'automotive. Se il Parlamento chiama il capo di Stellantis risponde. Meloni decide di essere protagonista o semplice spettatore di una dismissione strisciante? Di un lento inesorabile spegnimento di questo patrimonio nazionale”.

02/12/2024 - 14:55

Nuova inchiesta Report dimostra sua insensibilità per lavoratori

“Dopo l’ennesima inchiesta di Report, mi domando come una ministra - che contratta il dimezzamento dello stipendio dei propri dipendenti a parità di ore lavorate - possa essere ritenuta attenta alle condizioni dei lavoratori italiani, soprattutto in un settore delicato come quello del turismo. Tant’è che anche in questa legge di bilancio non ha esitato a spingere per la liberalizzazione del lavoro notturno in quel settore, scaricando i costi sulla fiscalità generale. Chi ha l’onore di giurare sulla Costituzione dovrebbe sempre avere come bussola la funzione sociale dell’impresa. Daniela Santanchè non perde occasione per confermare la sua totale insensibilità nei confronti di chi vive del proprio lavoro, come dimostrano oltretutto le inchieste che la riguardano dove avrebbe usufruito della cassa Covid continuando a far lavorare i dipendenti di Visibilia. Il suo rifiuto di farsi da parte davanti a situazioni sempre più gravi e’ inquietante”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

02/12/2024 - 13:32

“Rivolgiamo gli auguri di buon lavoro a Tommaso Foti, nuovo Ministro per gli Affari europei, il Pnrr, il Sud e le Politiche di coesione del governo Meloni. Auspichiamo che faccia meglio di quanto fatto finora dal suo predecessore. Tra rimodulazioni, ritardi e rinvii, il Pnrr rischia infatti di naufragare e da occasione storica potrebbe trasformarsi per colpa del Governo in un clamoroso fallimento ai danni del Paese. Lo stesso sulla cancellazione delle precedenti Zes e la creazione della Zes unica, che, per come è stata strutturata e per le risorse limitatissime previste, ha azzerato gli effetti del principale strumento di attrazione degli investimenti delle imprese al Sud. Ancora più grave è la vicenda legata alle risorse degli FSC, usati come bancomat elettorale in alcuni casi ed assegnati con ritardi inaccettabili ad importanti Regioni del Mezzogiorno in altre circostanze. Insomma si può solo migliorare e noi ce lo auguriamo davvero nell'interesse dell'Italia”. Così, in una nota, il capogruppo democratico nella Commissione Affari Europei della Camera, Piero De Luca.

29/11/2024 - 14:03

"Oggi sono scesa in piazza a Genova al fianco dei lavoratori e dei sindacati per contrastare la manovra del governo. Una legge di bilancio iniqua che non sostiene il lavoro e la crescita dei salari, fermi da troppo tempo, e che non si fa carico di risolvere la situazione drammatica della sanità pubblica, anzi accelera sulla sua privatizzazione.

In questo scenario preoccupante, il Governo calpesta anche il diritto di sciopero con un utilizzo disinvolto delle precettazioni da parte del Ministro Salvini che spende il suo tempo non per mettere mano all'incresciosa situazione in cui versa il trasporto ferroviario o per sostenere il trasporto pubblico locale, ma per calpestare i diritti dei lavoratori.

Per contrastare l'attacco frontale del lavoro e per chiedere politiche eque che contrastino il lavoro povero e precario e che tutelino con risorse adeguate la sanità universale, la mobilità pubblica, che promuovano una rivalutazione delle pensioni reale, oggi sono scesa in piazza con i lavoratori".

Valentina Ghio vicepresidente Gruppo PD alla Camera e componente Commissione Trasporti che a Genova ha partecipato allo sciopero generale indetto dai sindacati.

29/11/2024 - 12:20

Contro i tagli alla sanità, alla scuola, ai trasporti. Oggi in piazza a Como con Cgil e Uil a manifestare contro una pessima legge di bilancio.
Vicino ai lavoratori e ai pensionati che più di altri pagano le scelte scellerate del governo. Non hanno mantenuto la promessa elettorale di rivedere la legge Fornero e hanno reso inapplicabili le altre agevolazioni come opzione donna. Non un euro in più per abbattere le liste d’attesa nella sanità pubblica e solo favori a quella privata, tagli a scuola e università e niente per la crescita e lo sviluppo. E così sempre più giovani lasciano il paese e fanno sempre meno figli. E sulle donne continua a pesare il carico del lavoro di cura e l’assenza di servizi. Intanto litigano, si fanno ripicche e vanno avanti solo a colpi di fiducia. Perché li tiene insieme l’occupazione del potere ma niente che interessi veramente i cittadini.

Ascoltino la voce di chi oggi ha scioperato, esercitando un diritto fondamentale che la destra ha messo sotto attacco. Lo facciano da subito votando gli emendamenti delle opposizioni su sanità, salario minimo, congedi paritari e conversione dell’industria a partire dal settore  automotive.

Lo ha scritto sui social Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati

29/11/2024 - 10:59

“Bisogna che chi ci governa si renda conto che lo sciopero generale non è una giornata di festa. Ma di lotta. I primi a rimetterci sono i lavoratori che perdono una parte di salario. Devono innanzitutto rispettarli e soprattutto dargli delle risposte. Lo dico a Salvini, a Meloni, a tutti quelli che si domandano, come fosse un atto di lesa maestà, perché le persone scioperano. Semplice, perché stanno male, perché i salari sono troppo bassi e il lavoro è precario. Se ne facciano una ragione e guardino queste piazze di Cgil e Uil in tutta Italia: sta cambiando il vento e la propaganda non funziona più”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto, dalla manifestazione di Roma.

29/11/2024 - 10:35

“Siamo oggi in piazza insieme a tutte le lavoratrici e i lavoratori in sciopero. Ci preoccupa la deriva miope e autoritaria di questo governo che non vuole risolvere i problemi per i cittadini dalla sanità alla scuola. In particolare, per i trasporti servono maggiori ed ulteriori risorse sia per il Tpl sia per il rinnovo dei contratti ma la manovra del governo Meloni pensa a tutt'altro. Totalmente dimenticata è pure la sicurezza per gli operatori vittime di quotidiane aggressioni sul lavoro. Insomma dopo due anni di governo Salvini si occupa di tutto tranne che dei trasporti”. Così il deputato dem Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in Commissione Trasporti.

28/11/2024 - 17:42

Le capogruppo delle forze di minoranza nella commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio e ogni forma di violenza hanno scritto alla Presidente della commissione stessa, censurando le sue parole di accusa alle opposizioni, per la mancata condivisione di una mozione unitaria sul contrasto alla violenza, espresse nella seduta di ieri alla Camera dei Deputati. “Additare le opposizioni come responsabili del mancato testo unitario, per coprire le divisioni della maggioranza, e’ atto grave soprattutto se viene da chi dovrebbe svolgere un ruolo terzo” - dicono le componenti di PD, 5stelle, AVS, Italia Viva e Azione. “Abbiamo chiesto- proseguono inoltre -  alla Presidente della Commissione Semenzato una convocazione urgente della commissione, per garantire il ripristino del rispetto e del confronto come precondizioni necessarie per proseguire un percorso di collaborazione con lo stesso senso di responsabilità e condivisione, che vi e’ sempre stato da parte di tutti i gruppi politici e reimpostare il lavoro che verrà e che ci deve vedere tutte e tutti dalla parte del contrasto alla violenza sulle donne”.

28/11/2024 - 17:00

“La presidente dell’Autorita’ di garanzia sugli scioperi ha fatto una relazione alle commissioni riunite Lavoro e Trasporti lacunosa e imbarazzante. Innanzitutto, non ha fornito dati sugli scioperi precedenti per dare fondamento alla precettazione. Ripetendo le stesse performance dello scorso anno. Allora il problema dello sciopero generale di Cgil e Uil era la rarefazione, quest’anno invece la concentrazione in una sola giornata. E questo, a suo avviso, metterebbe in pericolo i diritti degli utenti vista l’eccessiva grandezza dei sindacati confederali che lo hanno indetto. Il problema dunque per la garante e’ la possibile adesione molto alta allo sciopero. Siamo davanti a un giudizio di merito, non all’applicazione della legge. Alla fine l’esito è uguale a quello dello scorso anno: limitare un diritto costituzionale. Siamo sconcertati. Nei fatti ha confermato di essere stata protagonista di una forzatura politica. Condizionata dalla campagna martellante del ministro delle Infrastrutture. Ci domandiamo perché sia ancora al suo posto. La prossima volta chiederemo di audire direttamente Salvini”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.
 

28/11/2024 - 13:11

“Domani, 29 novembre, parteciperò allo sciopero generale indetto da CGIL e UIL, scendendo in piazza a Venezia per ribadire il nostro dissenso verso un governo che sta attaccando i pilastri della giustizia sociale e della democrazia. La legge di bilancio proposta è l’ennesima dimostrazione di una visione miope e classista, che taglia il welfare universale, abbandona i più fragili e penalizza chi lavora. La precarietà è ormai sistemica, i salari stagnano, la sanità è ad un passo dal collasso, eppure il governo non solo ignora queste emergenze, ma tenta di zittire il dissenso. È inaccettabile che il ministro Salvini attacchi il diritto di sciopero, un diritto costituzionale e democratico, tentando di limitarlo con interventi autoritari che mirano a silenziare lavoratori e sindacati.

Il Partito Democratico è al fianco di chi lotta per un futuro più giusto, opponendosi a un governo che aggrava le disuguaglianze e disprezza il dialogo sociale. Saremo in piazza per difendere un modello di sviluppo che metta al centro il lavoro stabile, la sicurezza, il welfare, una sanità universale e di qualità, e la partecipazione democratica. Domani sarà un momento importante per dimostrare che c’è un’Italia che non si arrende, che crede nella giustizia sociale e nella dignità del lavoro. Il governo faccia un passo indietro: il diritto di sciopero non si tocca, i diritti non si tagliano, e il Paese non può essere governato contro i suoi cittadini.

Lo dichiara la deputata del PD Rachele Scarpa.

28/11/2024 - 12:25

“Incassiamo la disponibilità del ministero del Lavoro a valutare le proposte per salvaguardare l’occupazione dei 36 lavoratori della kalat Ambiente. Ma il tempo a disposizione è veramente poco: il 31 dicembre scade l’ultima proroga della cassa integrazione straordinaria, scattata dopo l’incendio all’impianto per lo smaltimento e il trattamento dei rifiuti nel luglio del 2021 e mai più ritornato in funzione”. Lo dichiara il segretario regionale del Pd Sicilia e deputato alla Camera, Anthony Barbagallo, che sulla vicenda ha presentato una interrogazione, rivolta al ministro del Lavoro e delle politiche sociali.

L’impianto in questione – gestito da Kalat Ambiente, la SRR che serve 15 comuni del Calatino, in Sicilia – è stato distrutto da un incendio nel luglio 2021. Da allora per 36 lavoratori è scattata la cassa integrazione che, di proroga in proroga, è prossima alla scadenza, prevista per il 31 dicembre 2024.

Sono state espletate le procedure di gara per individuare l’impresa che dovrà realizzare i lavori per il ripristino dell’impianto per cui sono stimati 22 mesi.

“In ragione di ciò – prosegue - urge attivare ulteriori procedure di salvaguardia occupazionale da parte del ministero e della Regione Siciliana, così come da alcune proposte avanzate anche dalle sigle sindacali nel corso della riunione in prefettura dell’ottobre scorso. Il ministero ha dato la propria disponibilità a valutarle – conclude – ed, essendoci pochissimo tempo a disposizione, torneremo nuovamente alla carica per sollecitare una soluzione tempestiva”.

 

28/11/2024 - 12:05

Orfini: caos legislativo ha bloccato un settore virtuoso, gravi responsabilità del governo Meloni

“Quali regole deve seguire un produttore cinematografico? Può avviare nuovi progetti o deve continuare a restare fermo a causa del caos legislativo che si è creato?” Queste le domande con cui il deputato democratico, componente della Commissione Cultura della Camera, Matteo Orfini, è intervenuto in Aula alla Camera per chiedere al governo di “prevedere un’informativa urgente al Parlamento da parte del ministro Giuli per fare chiarezza sulle regole del tax credit, su cui ieri si è espresso il TAR e che, dall’inizio di questa legislatura, sono state oggetto di interventi caotici e ideologici del governo, che stanno affossando un intero settore capace di produrre valore, lavoro e cultura”. “Le responsabilità sono gravi: i dati sono sotto gli occhi di tutti – ha aggiunto Orfini - le produzioni sono ferme, gli stabilimenti cinematografici sono vuoti, le maestranze si stanno rivolgendo ad altri settori pur di lavorare e le grandi produzioni internazionali stanno virando verso altri paesi a noi concorrenti. Cosa dobbiamo aspettare ancora? Non c’è più tempo. Giuli venga in Aula per chiarire questa situazione disastrosa generata dal governo Meloni che sta affossando l’industria cinematografica e audiovisiva italiana”.

 

28/11/2024 - 09:12

"Il Centro Protesi INAIL di Vigorso di Budrio (Bologna) rappresenta un centro di eccellenza a livello nazionale ed è la struttura di riferimento in termini di assistenza e riabilitazione non solo per gli infortunati sul lavoro, ma anche per lo sport paralimpico. Il punto di forza del Centro è da sempre quello di riuscire a tenere insieme ricerca, protopizzazione e produzione, ma anche assistenza medica e riabilitazione;
il sito, che negli ultimi anni era stato oggetto di un profondo progetto di ristrutturazione, purtroppo nasce su strutture preesistenti e vicine all’alveo del fiume Idice soggette a frequenti allagamenti per l’assenza di opere efficaci di difesa idrogeologica. Il Centro Protesi è stato colpito dagli ultimi tre eventi alluvionali del maggio 2023 e del settembre e ottobre 2024 e in particolare l’evento del 2023 e l’ultimo in ottobre hanno fortemente compromesso la sua funzionalità con danni per diverse decine di milioni di euro a strutture, impianti e macchinari. Nel Tavolo di salvaguardia metropolitano tenutosi oggi, si è chiesto nuovamente di porre in essere azioni per l’immediata messa in sicurezza del Centro Protesi Inail di Vigorso e in caso di delocalizzazione, di studiare insieme agli enti territoriali la collocazione in via prioritaria su Budrio, dove è nata questa importante esperienza. Viene richiesto anche un focus sul tema del personale e sul piano industriale.
Abbiamo presentato, alla Camera ed al Senato, una interrogazione parlamentare al Ministro delle imprese e del Made in Italy per sollecitare l' attenzione del Governo". Così il deputato Andrea De Maria e la Senatrice Sandra Zampa

27/11/2024 - 18:20

“Oggi - dichiara la Vicepresidente nazionale del Partito Democratico - sono cadute sulla testa delle lavoratrici e dei lavoratori dell’automotive italiano altre due tegole. Da un lato l’annuncio di Stellantis della chiusura delle carrozzerie di Mirafiori praticamente per un mese e poi le azioni di protesta che hanno avuto inizio ieri in tutti gli stabilimenti dell’azienda Trasnova, fornitore di Stellantis che ad oggi non ha ancora avuto conferme di ordini oltre il 31 dicembre 2024.”

“Nello stabilimento di Rivalta di Stellantis - continua la parlamentare piemontese - è iniziato ieri un presidio permanente che durerà fino almeno al 29 novembre. Alle lavoratrici e ai lavoratori la mia piena solidarietà. A Stellantis invece, che dà la colpa alle incertezze di mercato per la chiusura di dicembre, voglio dire che sono le incertezze della sua dirigenza a mettere a rischio centinaia di imprese e centinaia di migliaia di posti di lavoro. Non sappiamo nulla sul futuro degli impianti italiani, su quali linee intende proseguire, se intende avvalersi ancora dei fornitori italiani.“E poi ci sono le responsabilità di chi sta al Governo - ragiona ancora la deputata Dem - ecco perché ho presentato una interrogazione al Governo per sapere se è a conoscenza della situazione dell’impresa Trasnova e come intende prepararsi alle eventuali conseguenze che potrebbero derivarne sui lavortori. E anche se intenda convocare un tavolo di crisi.”

“Ma ci sono anche le risposte che continuano a non arrivare dalla Regione PIemonte a cui non più tardi un mese fa ho suggerito di convocare, proprio sul tema della crisi dell’automotive, un consiglio aperto con tutti i livelli istituzionali e tutte le parti sociali e datoriali, serve uno scatto su questo tema forte e condiviso. Noi ci siamo ma l'onere della proposta toccherebbe a chi governa da sei anni la regione e da due anni a livello nazionale” conclude l’Onorevole Gribaudo.

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