06/06/2023 - 13:32

“A Giorgia Meloni che in visita in Tunisia si appresta a stringere la mano a un autocrate, il Presidente Kaïs Saïed, vorrei dare soprattutto un consiglio: leggere quel che ha scritto ieri sul quotidiano «la Repubblica» Patrick Zaki, lo studente egiziano al quale il regime di Al-Sisi continua a negare la piena libertà sulla base di accuse del tutto inconsistenti.

O almeno farsi dire dai deputati del proprio partito quello che emerge dalle audizioni sulla Tunisia che si stanno tenendo in Commissione Esteri alla Camera.Perché dò questo consiglio alla Presidente Meloni? Perché non voglio che il mio Paese, patria del diritto e di una Costituzione pienamente democratica, si ritrovi, per meri calcoli elettorali o per inconfessabili simpatie politiche, a sostenere un regime che del diritto e della democrazia sta facendo carta straccia.

Le cosiddette «primavere arabe» iniziarono nel 2011 proprio dalla Tunisia e quel Paese rappresentò un faro per tanti giovani arabi ma anche per noi europei, perché, con il pieno coinvolgimento della società civile, dette vita a una Costituzione molto avanzata fondata sul metodo democratico e su principi di uguaglianza, di inclusione e di pieno riconoscimento dei diritti sociali e civili.

Oggi, purtroppo, quella Tunisia aperta e democratica non esiste più. Al suo posto si è insediato un presidente che ha progressivamente accentrato tutti i poteri nelle sue mani, soffocando il dissenso, arrestando proprio quei sindacalisti artefici della nuova Costituzione e insieme a loro il capo del più grande partito di opposizione, mettendo a tacere la libera stampa e scatenando una feroce ondata razzista contro gli immigrati subsahariani indicati come lo strumento di un complotto internazionale volto, pensate un po’, alla «sostituzione etnica».

Il sogno della giovane democrazia tunisina si è trasformato in un incubo. Ed è in questo incubo che si reca oggi la Presidente Meloni.

Il governo italiano, però, non mostra la benché minima preoccupazione nei confronti della svolta autoritaria in corso in Tunisia. L’unica cosa che gli interessa è che, costi quel che costi, Saïed impedisca la partenza di migranti verso l’Italia. Può ragionare così un grande Paese che ha una lunga tradizione democratica?

E il sostegno all’autocrate Saïed non è solo a parole: l’Italia si batte affinché il Fondo Monetario Internazionale aiuti economicamente il governo di Tunisi senza porre le necessarie condizioni di rispetto dei diritti democratici. Un atteggiamento grave, che va stigmatizzato con forza.Ma non vorrei, perché sarebbe ancora più preoccupante, che oltre all’ossessione di fermare i migranti – cosa che non riescono a fare nonostante il decreto contro le Ong, il decreto «Cutro» e la dichiarazione dello stato di emergenza – questa spinta verso Saïed derivi anche da una certa eco che risuona tra le due sponde del Mediterraneo: pure qui da noi qualcuno di molto vicino a Giorgia Meloni ha evocato la «sostituzione etnica»; la retorica contro la società civile e le Ong accusate di essere strumento di complotti stranieri l’abbiamo sentita in Italia oltre che in Tunisia, e pure qui da noi, da parte della destra al governo, ogni tanto spunta una certa insofferenza per la separazione dei poteri e per le istituzioni indipendenti e di garanzia chiamate a controllare il potere politico.

Non sto dicendo che Giorgia Meloni abbia delle affinità con Saïed. Ma è un fatto che, come nei mesi scorsi diversi ministri del suo governo, anche lei si precipiti a rendere omaggio a un personaggio che sta calpestando la libertà e il benessere del proprio popolo. E questo non fa bene all’immagine e alla dignità del nostro Paese.

A proposito di patriottismo”. Lo scrive su facebook la deputata del Pd, Laura Boldrini, componente della commissione Esteri di Montecitorio.

15/05/2023 - 12:44

Esprimo solidarietà a Costanza Spocci, giornalista di Radiotre Mondo, detenuta per una notte dalle autorità turche per poi essere espulsa dal Paese. A Spocci è stato impedito di svolgere il suo lavoro e visto compressa la sua libertà di espressione e di stampa da un regime che proprio in questo momento sotto elezione nega, non solo ai propri cittadini il, diritto a un’informazione libera, ma detiene i giornalisti internazionali per poi espellerli. Serve subito l’intervento delle Istituzioni europee e del governo italiano sull’accaduto”.

Lo dichiara la deputata del Pd, Ouidad Bakkali.

04/04/2023 - 19:29

“Il caro biglietti aerei da e per la Sicilia ha raggiunto limiti insostenibili. È insopportabile assistere agli annunci spot da parte di Salvini e Schifani e agli innumerevoli comunicati stampa da parte di autori vari del centrodestra, tutti con vari incarichi di governo che non risolvono assolutamente nulla. Siamo di fronte a un vero e proprio cartello che rende la Sicilia irraggiungibile, non solo dai turisti ma anche da chi vuole tornare in Sicilia a trascorrere la Pasqua. E la sindrome dell’annuncite colpisce anche il governo Meloni che alle nostre interrogazioni in Parlamento risponde con aria fritta. Dal canto suo il governo regionale non ha definito neanche le tratte per la continuità territoriale che, se attuata, darebbe autentica libertà di mobilità da e per la Sicilia e per i siciliani soprattutto”. Lo dichiara il capogruppo del PD in commissione Trasporti della Camera e segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo.

04/04/2023 - 16:43

“Il caro biglietti aerei da e per la Sicilia ha raggiunto limiti insostenibili. È insopportabile assistere agli annunci spot da parte di Salvini e Schifani e agli innumerevoli comunicati stampa da parte di autori vari del centrodestra, tutti con vari incarichi di governo che non risolvono assolutamente nulla. Siamo di fronte a un vero e proprio cartello che rende la Sicilia irraggiungibile, non solo dai turisti ma anche da chi vuole tornare in Sicilia a trascorrere la Pasqua. E la sindrome dell’annuncite colpisce anche il governo Meloni che alle nostre interrogazioni in Parlamento risponde con aria fritta. Dal canto suo il governo regionale non ha definito neanche le tratte per la continuità territoriale che, se attuata, darebbe autentica libertà di mobilità da e per la Sicilia e per i siciliani soprattutto”. Lo dichiara il capogruppo del PD in commissione Trasporti della Camera e segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo.

16/02/2023 - 09:42

Ottantuno parlamentari italiani, di diversi partiti, coordinati dall’On.  Lia Quartapelle, presentano in conferenza stampa alla Camera dei Deputati, oggi 16 febbraio alle ore 12.00, l’iniziativa di patrocinio politico dei condannati a morte in Iran, insieme a due membri del parlamento tedesco, Hakan Demir e Ye One Rhie, che portano avanti la stessa iniziativa in Germania.

All’iniziativa hanno aderito anche le associazioni Auser, Anci, Ande (Associazione Nazionale Donne Elettrici) e Arci, che parteciperanno con Fabrizio Dacrema, socio di Auser; Maria Terranova, vice presidente di Anci; Marisa Fagà, presidente nazionale di Ande e Gianluca Mengozzi, responsabile nazionale reti internazionali di Arci. 

L’iniziativa di patrocinio politico dei condannati a morte iraniani da parte dei parlamentari italiani è stata lanciata nel dicembre 2022, nelle ultime settimane hanno aderito anche parti della società civile, il coordinamento a livello europeo si è intensificato e l’ambasciatore iraniano in Italia, dopo essere stato incontrato dai parlamentari italiani il 25 gennaio 2023, ha seguito a dare aggiornamenti su quanto sta accadendo in Iran. In conferenza stampa verranno presentati tutti gli sviluppi e i prossimi passi per dare seguito all’impegno preso con le attiviste iraniane “Donna, vita, libertà” durante la conferenza stampa di novembre scorso.

15/02/2023 - 14:16

Ottantuno parlamentari italiani, di diversi partiti, coordinati dall’On.  Lia Quartapelle, presentano in conferenza stampa alla Camera dei Deputati, domani 16 febbraio alle ore 12.00, l’iniziativa di patrocinio politico dei condannati a morte in Iran, insieme a due membri del parlamento tedesco, Hakan Demir e Ye One Rhie, che portano avanti la stessa iniziativa in Germania.

All’iniziativa hanno aderito anche le associazioni Auser, Anci, Ande (Associazione Nazionale Donne Elettrici) e Arci, che parteciperanno con Fabrizio Dacrema, socio di Auser; Maria Terranova, vice presidente di Anci; Marisa Fagà, presidente nazionale di Ande e Gianluca Mengozzi, responsabile nazionale reti internazionali di Arci. 

L’iniziativa di patrocinio politico dei condannati a morte iraniani da parte dei parlamentari italiani è stata lanciata nel dicembre 2022, nelle ultime settimane hanno aderito anche parti della società civile, il coordinamento a livello europeo si è intensificato e l’ambasciatore iraniano in Italia, dopo essere stato incontrato dai parlamentari italiani il 25 gennaio 2023, ha seguito a dare aggiornamenti su quanto sta accadendo in Iran. In conferenza stampa verranno presentati tutti gli sviluppi e i prossimi passi per dare seguito all’impegno preso con le attiviste iraniane “Donna, vita, libertà” durante la conferenza stampa di novembre scorso.

29/12/2022 - 15:05

“La presidente Meloni ha fatto un bilancio di questi primi mesi di governo. È corretto. Nel corso della conferenza stampa di fine anno, ci aspettavamo l’ammissione degli errori fatti in questi mesi rispetto alla lotta al Covid. Ci aspettavamo l’annuncio di modifiche del decreto che, in sostanza, fa abbassare la guardia rispetto a un pericolo crescente totalmente sottovalutato. Scelte che minano la sicurezza delle persone e dell’economia. Poi ci ha colpito che non abbia detto nulla sui favori fatti a chi non rispetta regole e leggi: no vax, evasori e a chi ricicla denaro. Accanimento contro poveri, giovani, immigrati e ceto medio. Meloni non ha detto nulla sull’umiliazione del Mezzogiorno, ha nascosto il nulla per imprese, università e mondo dell’innovazione e della cultura. Ha taciuto sui tagli alla sanità, alla scuola, ai territori e alle pensioni. Dopo chiacchiere e promesse ecco l’Italia della destra: tutela i più forti e aumenta le ingiustizie”.

 

Così il deputato dem, Nicola Zingaretti, in un post su Fb.

“Inoltre - aggiunge - domenica 1 gennaio ricorre il 75esimo anniversario dell’entrata in vigore della nostra Costituzione, che ci ha garantito libertà e pace. Il Governo dovrebbe presentare un programma degno di questa ricorrenza, affinché si rilancino i valori costituzionali nel Paese. Oggi però dal Presidente Meloni anche su questo nemmeno una parola. È un altro passo - conclude - verso la manipolazione della storia che ha iniziato il presidente La Russa?”.

29/11/2022 - 15:59

“È necessario valorizzare e difendere il pluralismo dell'informazione, a partire dal lavoro dei giornalisti che sono costantemente sotto attacco nell'esercizio di un diritto sacrosanto che è quello della libertà di stampa. Un diritto che non può essere messo a tacere o in discussione, perché rappresenta un indice importante della qualità democratica del Paese. Nel frattempo, va tutelato con maggiore forza il lavoro giornalistico con ulteriori misure per la stabilizzazione e le garanzie del lavoro, in linea con le risorse stanziate dal governo Draghi e, in particolare, dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando. Serve promuovere una legge quadro relativa al settore editoriale che tenga conto anche delle esigenze di un comparto profondamente trasformato dopo i due anni post Covid; pensiamo, ad esempio, all’informazione digitale. Ed è necessario tutelare e valorizzare le edicole come presidi di comunità, attraverso la stabilizzazione di misure già adottate in questi ultimi anni. Infine, dobbiamo ulteriormente promuovere la lettura dei quotidiani a scuola, ci sono già misure che vanno in questa direzione e che sono state introdotte dalla Legge di bilancio 2020, ma vanno adottati ulteriori interventi per stimolare la lettura critica e formata dei quotidiani da parte degli studenti”.

 

Così la capogruppo del Pd in VII Commissione, Irene Manzi, nel corso delle audizioni del sottosegretario all'editoria, Alberto Barachini.

08/11/2022 - 10:16

"Dalla Lega attacco pretestuoso alla Rai e Andrea Vianello. Perché dovrebbe indignarci un giornalista che ricorda la nostra storia? Siamo stati per secoli e siamo tutt’ora un popolo di migranti. Il governo si occupi di politiche migratorie invece di discutere la libertà di stampa". Lo scrive in un tweet il deputato del Pd,membro dell'Ufficio di Presidenza in qualità di deputato eletto all'estero e storico delle migrazioni, Toni Ricciardi

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