10/11/2025 - 12:57

Si riapra dibattito in Parlamento

“Reputo positiva l’apertura della segretaria generale della Cisl a una sperimentazione della riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario. Sono mesi che la proposta unitaria delle opposizioni - che prevede anch’essa una leva fiscale per incentivare l’introduzione della settimana corta - purtroppo è stata messa su un binario morto dalla maggioranza, che non l’ha mai voluta discutere seriamente. Chiediamo che si possa riaprire rapidamente una discussione in Parlamento. Milioni di lavoratori e lavoratrici aspettano una misura di civiltà che, come dimostrano altre esperienze europee, ha un impatto positivo su tutta l’economia”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

05/11/2025 - 10:40

“La modifica dell’orario del treno regionale Livorno–Pisa San Rossore delle ore 8.00 sta creando notevoli difficoltà a molti studenti universitari e pendolari di un vasto territorio, non solo della città labronica ma anche dei comuni limitrofi (Rosignano, Cecina e zone della costa sud), costretti a cambiare abitudini o a ricorrere all’auto privata per raggiungere le sedi di studio e lavoro". Lo dichiara il deputato del Partito Democratico Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente, il quale, tramite un'interrogazione, ha chiesto l’intervento del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti per ottenere il ripristino dell’orario originario.

“Si tratta - conclude Simiani - di un collegamento fondamentale per la vita universitaria tra Livorno e Pisa e la sua rimodulazione, anche se di pochi minuti, ha avuto un impatto significativo sull’organizzazione quotidiana di molti ragazzi. Confidiamo che Trenitalia, di concerto con la Regione Toscana, possa valutare con attenzione le richieste dei cittadini e individuare una soluzione rapida e sostenibile, nel rispetto del diritto alla mobilità e allo studio”.

 

16/07/2025 - 13:26

“Il 31,5 per cento delle donne occupate in Italia lavora con un contratto part-time. Ma troppo spesso non si tratta di una libera scelta, bensì di una necessità dettata dall'impossibilità di conciliare lavoro e vita familiare o, peggio, di un vincolo imposto dal datore di lavoro. È per questo che il Partito Democratico ha depositato una proposta di legge per contrastare il part-time involontario e garantire diritti e tutele alle lavoratrici e ai lavoratori”. Lo dichiara la deputata Maria Cecilia Guerra, responsabile nazionale Lavoro del Partito Democratico.

“La nostra proposta – spiega l’esponente dem – parte da un principio semplice: il part-time deve essere una scelta, non una trappola. Se una persona accetta un lavoro a orario ridotto per esigenze personali, come la cura dei figli o di familiari, non può essere messa nell’impossibilità di gestire la propria vita a causa di continui cambiamenti arbitrari degli orari da parte del datore. Vogliamo impedire che l’impresa si impossessi del tempo delle persone. Inoltre, chi lavora part-time perché non ha accesso a un impiego a tempo pieno deve avere il diritto di prelazione nel completare il proprio orario quando si aprono nuove posizioni in azienda. La nostra proposta prevede che ci sia un obbligo per l’impresa a offrire questa opportunità, garantendo anche la trasformazione del contratto a tempo pieno”.

“Il part-time oggi – conclude Guerra - è spesso uno strumento per aggirare le regole e sfruttare il lavoro in nero: ti assumono per metà tempo e ti fanno lavorare di più senza pagarti, o ti pagano in nero. La nostra proposta introduce norme stringenti per contrastare questi abusi e rendere vantaggioso, per il lavoratore, denunciare le irregolarità. Vogliamo un mercato del lavoro trasparente, giusto, fondato su contratti regolari e tutele effettive. Per troppe donne il part-time è una gabbia che limita reddito, diritti e autonomia. Vogliamo che diventi una possibilità, non una condanna. Una scelta reversibile, che possa essere modificata quando cambiano le condizioni di vita”.

 

02/07/2025 - 12:07

“Il protocollo sul caldo è frutto del lavoro delle parti sociali, con sindacati e Confindustria in prima linea. Il governo, per ora, si limita a una firma. Ma non basta. Non siamo più di fronte a emergenze isolate: i cambiamenti climatici sono un dato strutturale del nostro tempo. E a fatti strutturali servono risposte strutturali”. Così il deputato Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro.

“Il Partito Democratico – prosegue l’esponente dem - ha chiesto l’istituzione di una vera e propria cassa clima, un fondo strutturale che garantisca protezione ai lavoratori nei momenti di emergenza ambientale. Non si può morire sul lavoro a causa del caldo estremo. Occorrono risorse, strumenti stabili e prevenzione: basta soluzioni-tampone. Sul fronte della qualità del lavoro, la destra sta ostacolando il nostro disegno di legge sulla riduzione dell’orario di lavoro, senza neppure conoscerlo. Parlano di costi insostenibili, applicazione indiscriminata a pubblico e privato, ma sono cifre inventate. In Europa questa scelta è realtà, con costi contenuti e benefici concreti in termini di produttività e benessere. Invece il governo spreca risorse pubbliche, anche con scelte irresponsabili come il riarmo”.

“Ridurre l’orario di lavoro a parità di salario – conclude Scotto – significa migliorare la qualità della vita, conciliare tempi di lavoro e di cura, e sostenere una maggiore produttività. Ma la destra preferisce non affrontare il merito. E anche sul salario minimo, dopo aver cancellato la proposta unitaria delle opposizioni, la destra ha rinviato sine die anche la delega. È un balletto vergognoso. Nel frattempo, il lavoro povero cresce, e cresce chi non riesce a mettere insieme pranzo e cena. Abbiamo raccolto oltre 100.000 firme sulla legge di iniziativa popolare. Ora va calendarizzata subito. A quei cittadini il Parlamento deve dare una risposta”.

 

27/06/2025 - 11:47

“La Germania aumenterà il salario minimo orario di quasi due euro entro il 2027. Fino ad arrivare a 14,60 euro. E lo fa un Governo di collaborazione nazionale tra centrodestra e socialdemocratici. In Italia invece la destra discute di tutto tranne di come garantire il potere d’acquisto di chi lavora. Chiediamo ancora una volta la calendarizzazione della proposta di Salario minimo legale su cui le opposizioni hanno raccolto oltre centomila firme. E’ inaccettabile che il governo Meloni, dopo quasi tre anni, continui a sabotare una misura di civiltà che esiste in tutte le principali democrazie europee”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

26/06/2025 - 16:03

“La risposta del governo al question time del Pd in cui abbiamo chiesto un intervento per decreto a sostegno dei lavoratori esposti ad alte temperature è stata deludente ed evasiva. Non c’è nessun impegno per garantire risorse aggiuntive per integrazioni salariali o cassa integrazione straordinaria in caso di stop alla produzione nelle ore più calde. Il governo ci ha comunicato che farà semplicemente dei tavoli con le parti sociali, ma al momento nessun intervento legislativo. Ci risiamo: come sul salario minimo ieri, come sulla riduzione dell’orario di lavoro oggi, il governo si disinteressa assolutamente del destino di chi lavora e manda la palla in tribuna. Chiediamo un’audizione in commissione Lavoro alla ministra Calderone. Ha il dovere di confrontarsi con il Parlamento perché l’emergenza caldo è una delle ragioni dell’insicurezza sui luoghi di lavoro e non può sfuggire alla necessità di risposte chiare”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

25/06/2025 - 18:09

“Ormai la Commissione Bilancio della Camera viene piegata dalla maggioranza a un uso strumentale e difensivo: non più luogo di approfondimento e valutazione tecnica, ma ostacolo pretestuoso per impedire il dibattito parlamentare su proposte scomode per il Governo. È quanto accaduto anche sulla proposta per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, un tema di portata strategica che meriterebbe un confronto serio e trasparente nelle sedi competenti”. Lo dichiara Ubaldo Pagano, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Bilancio alla Camera. “Non è la prima volta che la destra sceglie la scorciatoia procedurale pur di non affrontare nel merito le iniziative dell’opposizione. Stavolta, però, si è superato ogni limite: non solo si blocca la discussione di una proposta innovativa e concreta, ma si negano perfino i passaggi interlocutori per approfondire il testo. È una distorsione inaccettabile del ruolo delle istituzioni parlamentari e un segnale preoccupante di debolezza politica.”

25/06/2025 - 17:46

“Dopo il salario minimo, la destra vuole fare secca anche la proposta sulla riduzione dell’orario di lavoro promossa dalle opposizioni. Oggi in commissione Bilancio hanno di nuovo accampato la scusa delle coperture, addirittura motivando in maniera del tutto falsa e infondata che il fondo per gli incentivi alle imprese per la settimana corta investiva anche il settore pubblico e non aveva un tetto di spesa. Non sanno nemmeno leggere gli articoli di una legge. Sono in difficoltà e dunque, anziché discutere nel merito le proposte che allargano i diritti dei lavoratori, decidono di cancellarle. Continueremo la nostra battaglia in Aula dove dovranno dire davanti al Paese perché sono contrari alla sperimentazione della riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario come in tutti gli altri Paesi europei”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

25/06/2025 - 17:21

“L’innovazione tecnologica, l’intelligenza artificiale rendono possibile produrre le stesse cose con meno lavoro. La riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario permetterebbe di distribuirne i vantaggi su tutta la comunità. Questo è il senso della proposta di legge presentata da Pd, M5s e Avs, che favorisce l ‘introduzione di questa riduzione su base contrattuale.
La destra si oppone? No, non ne ha il coraggio. In spregio ad ogni regola democratica cerca di usare la commissione bilancio per liquidare la proposta delle opposizioni, invece di contrastarla, nel merito, in commissione o in aula. Lo fanno sempre con le proposte dell’opposizione, ma oggi hanno voluto strafare, negando anche il ricorso ad alcuni chiarimenti che sempre si accettano per i provvedimenti della maggioranza. Non saranno queste prove di forza, dettate da arroganza e viltà, a fermare una battaglia assolutamente ineludibile” così la responsabile nazionale lavoro del Pd, la deputata democratica, Maria Cecilia Guerra.

 

13/06/2025 - 15:08

“Va rapidamente varato un decreto che introduca immediatamente misure sull’emergenza caldo. E’ impossibile in alcuni settori lavorare a temperature che già a metà giugno raggiungono quasi i quaranta gradi. Occorre prevedere la cassa integrazione e forme di riduzione dell’orario di lavoro per gli orari con picchi di calore. E questa volta vanno estese anche ai rider, tra le categorie incredibilmente escluse negli anni scorsi”. Così i deputati democratici Arturo Scotto, capogruppo in commissione Lavoro, e Marco Sarracino, della segreteria nazionale del Pd.

22/05/2025 - 15:27

“L’ultimo rapporto ISTAT è un pugno nello stomaco: l’Italia è un Paese sempre più vecchio, più povero e in fuga. Oltre due terzi dei giovani tra i 18 e i 34 anni vivono ancora con i genitori, mentre in dieci anni più di 100mila ragazze e ragazzi sono emigrati all’estero. È la fotografia di una nazione che sta male e che ha bisogno di una terapia d’urto, non di rassicurazioni propagandistiche”. Così il deputato Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro, intervistato sui social dei deputati dem.

“Il governo Meloni – prosegue l’esponente Pd – racconta un Paese da Mulino Bianco, ma la realtà è ben diversa: precarietà dilagante, salari fermi al di sotto del potere d’acquisto pre-Covid, part-time involontario, rischio crescente di licenziamenti senza giusta causa. La nostra manifattura è in calo da 26 mesi consecutivi. Il PIL è fermo. È chiaro che le scelte economiche attuali non stanno funzionando. Occorrono misure radicali a sostegno del lavoro stabile e ben retribuito, investimenti veri nell’industria, nella transizione digitale e ambientale, e una seria riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario. Solo così possiamo liberare il tempo di vita, creare occupazione di qualità e dare una prospettiva alle nuove generazioni”.

“Siamo davanti a un bivio – conclude Scotto – e il referendum rappresenta un’occasione storica per invertire la rotta. Parla ai precari, a chi rischia di morire sul lavoro, a chi è ricattabile. Votare è un diritto conquistato con il sacrificio di chi ci ha preceduto. Ora tocca a noi usarlo per cambiare davvero il Paese”.

 

06/05/2025 - 18:27

La destra di Giorgia Meloni blocca la pdl delle opposizioni per la settimana corta in Italia.

"E’ una notizia molto importante l’approvazione in Spagna della riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario. Il governo Sanchez mostra all’Europa che si può crescere economicamente aumentando i diritti di chi lavora. Continueremo a batterci perché la settimana corta venga approvata anche in Italia. C’è un disegno di legge delle opposizioni che la destra continua a tenere fermo perché non ha mezza idea su come intervenire. Chiediamo chiarezza". Così il deputato Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro.

 

08/04/2025 - 16:38

“La relazione della ragioneria non cambia nulla. Non è scritto da nessuna parte che il disegno di legge sulla riduzione dell’orario di lavoro interviene anche sui lavoratori della Pubblica Amministrazione. Aggiungo che Il riferimento agli oneri non quantificabili è totalmente astratto perché noi prevediamo un fondo con cifre definite a cui potranno ricorrere le imprese che decideranno di aderire alla sperimentazione. La destra non usi queste relazioni per bloccare una proposta che è urgente di fronte alla rivoluzione tecnologica in corso che rischia di bruciare migliaia di posti di lavoro e per sostenere la conciliazione tra tempi di vita e i tempi di lavoro. Chiediamo che la settimana corta vada in aula così come previsto dalla Conferenza dei Capigruppo” così il capogruppo democratico nella commissione lavoro della camera, Arturo Scotto.

28/03/2025 - 10:39

“Sono scesa in piazza anche io a Torino, al fianco dei lavoratori e le lavoratrici e dei sindacati per lo sciopero dei metalmeccanici. È vergognoso che il settore non abbia ancora avuto un nuovo contratto nazionale, quando il vecchio è scaduto quasi un anno fa” così Chiara Gribaudo, vicepresidente nazionale del Partito Democratico, oggi a Torino al fianco dei sindacati per lo sciopero dei metalmeccanici.

“Queste persone chiedono diritti che ormai dovrebbero essere alla base di qualsiasi contratto di lavoro: salario, tutele, welfare, sicurezza, riduzione dell’orario - prosegue la deputata dem - Invece non si vedeva un passo indietro del genere da oltre vent’anni. Nel frattempo l’Italia è il Paese del G20 con i salari reali più bassi e la povertà, anche tra chi un lavoro ce l’ha, aumenta sempre di più. È solo ridando dignità e qualità al lavoro, abbandonando la propaganda e costruendo nuove frontiere dei diritti, che si cambia la situazione”.

05/03/2025 - 18:14

“E’ già stucchevole, in una discussione sulle politiche volte a favorire l’occupazione femminile, registrare in quest’Aula la subalternità di linguaggio utilizzata anche da persone di sesso femminile. Non si sognerebbero mai di chiamare ‘cameriere’ la cameriera oppure ‘maestro’ la maestra. Però se c’è una presidente del Consiglio donna la chiamano ‘il presidente del Consiglio’, se c’è una ministra donna la definiscono ‘il ministro’. Fatevi una domanda e datevi una risposta. Ma veniamo al mercato del lavoro e al gender pay gap, tema molto forte nel nostro Paese soprattutto legato a quello della maternità. Quando in Italia una donna dà alla luce un figlio il suo destino lavorativo è segnato. A quindici dal parto il suo salario lordo annuale è ridotto del 57 per cento rispetto a una lavoratrice non madre. La parte preponderante poi non è il basso salario orario, ma l’utilizzo del part time e del tempo determinato. E’ la precarietà del lavoro che nelle donne incide in un modo spropositato. Cosa ha fatto la destra per evitare la precarietà del lavoro per gli uomini e le donne, ma soprattutto per le donne? L’esatto contrario di ciò che serviva: ha reso più facile l’accesso ai contratti di somministrazione, a tempo determinato e stagionali”.

Così la deputata democratica, Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro del Pd, replicando nell’Aula della Camera all’informativa dei ministri Foti e Calderone sulle politiche volte a favorire l’occupazione femminile.

 

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