08/05/2024 - 16:27

“Sui morti sul lavoro i numeri continuano a crescere ma la prevenzione ed i controlli non aumentano. Gli ultimi drammatici episodi confermano come il governo non riesca a mettere in campo misure e soprattutto risorse efficaci per contrastare una strage infinita. Il Partito Democratico è pronto a fare la sua parte ma l’appello all’unità di intenti lanciato del sottosegretario Durigon oggi a Montecitorio deve poi concretizzarsi nel dibattito parlamentare: un dibattito che questa destra, anche recentemente sulla sicurezza sul lavoro e nel decreto Pnrr, prosegue a mortificare. Se la premier Meloni continuerà sulla sua finta narrazione di un paese in crescita che sta assicurando solo buona occupazione, diritti garantiti e salari onorevoli sarà difficile trovare soluzioni comuni e la colpa degli incidenti sarà addossata sempre e comunque (come ha fatto pubblicamente l’imprenditore di Carrara del marmo Alberto Franchi) alla superficialità degli stessi lavoratori”: è quanto dichiara il deputato Pd e segretario Dem della Toscana Emiliano Fossi nel corso della discussione della interrogazione sulla sicurezza sul lavoro svolta oggi a Montecitorio.

03/05/2024 - 14:45

“Continua l’opera distruttrice di Raffaele Fitto. Dopo il sostanziale azzeramento del fondo perequativo infrastrutturale, i tagli del Pnrr e l’accentramento di Zes e politiche di coesione, con l’ultimo decreto Fitto cancella con un tratto di penna una misura fondamentale per le imprese meridionali. ‘Decontribuzione Sud’, voluta dal PD e dall’ex ministro Giuseppe Provenzano, ha dimostrato enorme utilità per l’economia del Mezzogiorno, coinvolgendo 4 milioni di lavoratrici e lavoratori e consentendo alle aziende del Sud di fare assunzioni e rendere stabili posti di lavoro prima precari. Dal 1 luglio altri 3,3 miliardi di euro destinati al Mezzogiorno, tante sono le risorse destinate annualmente alla misura, si volatilizzano. Nel frattempo, il sistema economico del Mezzogiorno d’Italia non solo si impoverisce sempre di più , ma vede sempre piu’ allontanarsi ogni possibilità  di colmare il gap di competitività  col resto d'Italia e d’Europa”.

Così Claudio Stefanazzi, deputato pugliese del Partito Democratico.

24/04/2024 - 12:25

“Dopo aver aumentato l’Iva sui prodotti dell’infanzia e sugli assorbenti, aver limitato l'accesso al bonus per le mamme, con un esonero contributivo solamente per le donne che lavorano a tempo indeterminato, aver tolto i vincoli di occupazione femminile e giovanile dal Pnrr, non aver rinnovato il bonus occupazione per i giovani under 36 e per le donne, ecco il definitivo smantellamento di Opzione Donna. I dati Inps odierni certificano che questo strumento è ormai applicabile ad un numero esiguo di donne, solo 1.276, che non hanno più altri modi per poter lasciare anticipatamente il lavoro. Ancora una iniziativa contro le donne. Ma che male hanno fatto alla presidente Meloni le donne?”.

 

Lo dichiara la deputata democratica, Debora Serracchiani, della segreteria nazionale del Pd.

23/04/2024 - 17:59

“Il Def è una cambiale in bianco sul futuro del Paese. Per evitare contraccolpi elettorali la destra ha evitato di definire i contenuti programmatici del Def e anche sul quadro macroeconomico tendenziale non va meglio. La previsione del Pil all’1 per cento contraddice tutte le stime fatte da Bankitalia, Europa e Fmi e la crescita del debito pubblico e del deficit apre ad un possibile prossima procedura di infrazione Ue”:

 

Lo dichiara la vice presidente del Gruppo Pd alla Camera, Simona Bonafè, sul parere relativo al Documento di Economia e Finanza votato in I Commissione.

“Il governo - aggiunge - non esplicita inoltre alcuna decisione sulle grandi priorità come la sanità, la scuola, il lavoro, gli investimenti e la politica industriale e gli enti locali. Non vi è nessuna anticipazione sulle misure da confermare che scadranno a fine anno come il taglio Irpef, il taglio dei contributi previdenziali, la detassazione del welfare aziendale e dei premi di produttività, la riduzione del canone Rai, il differimento di plastic e sugar tax, il rifinanziamento della legge Sabatini per gli investimenti e più in generale per la competitività del Paese. Quello che è certo - conclude - è che quando finirà la crescita, dovuta sostanzialmente all’attuazione del Pnrr, su cui pure ci sono ritardi dovuti alla riprogrammazione in atto, l’Italia rischierà la recessione”.

21/04/2024 - 16:49

“Ho accettato la proposta di Elly Schlein di candidarmi alle prossime elezioni europee.

Con tutto quello che sta succedendo, fare di tutto per costruire l'alternativa è un dovere e dalle elezioni europee deve e può venire un segnale importante di cambiamento, perché anche in quest'occasione si confronteranno due idee di futuro.

Abbiamo bisogno di un'Europa più forte e più umana.

Più forte e presente perché si dice spesso che "l'Europa non c'è", ed è molte volte vero.

Ma non c'è per colpa dei nazionalismi e del prevalere degli egoismi degli Stati.

Invece bisogna avere il coraggio di fare riforme che rendano l'Europa pienamente protagonista: dall'abolizione del diritto di veto all'aumento del bilancio, per dotarci di politiche comunitarie anche nel campo sociale, della difesa, della politica estera e delle strategie industriali.

Serve un’Europa all’avanguardia nel mondo nelle politiche green, che sono una grande opportunità per creare sviluppo e lavoro, e non un freno come sostengono le destre.

E poi, un'Europa più umana: che crei giustizia per le persone e per il pianeta.

Che difenda la pace e fermi le guerre.

Che sia un'Europa utile a creare lavoro di qualità e non sfruttamento.

Che sia vicina alla condizione umana di solitudine di tante e di tanti.

Che difenda i diritti delle donne e dei giovani.

Noi del centrosinistra lo abbiamo fatto, ottenendo con il Pnrr investimenti per il lavoro, l'inclusione sociale, la formazione, l'innovazione e la transizione energetica. Ma poi si è fermato tutto per colpa degli egoismi nazionali.

Ecco perché è importante esserci e mobilitarsi in tutti i modi possibili.

Ricordo benissimo che 5 anni fa, prima delle scorse elezioni europee, ne parlavo con un uomo straordinario.

Avvertivamo il pericolo che Marie Le pen potesse diventare il nuovo Presidente del Parlamento Europeo.

Abbiamo combattuto uniti e insieme a tante e tanti abbiamo vinto, e quell' uomo è diventato lui il Presidente del Parlamento Europeo: David Sassoli.

Faccio quindi un appello: bisogna mobilitarsi, tutte e tutti!

Nelle case, nelle strade, nelle piazze, nelle scuole, nelle università: indignarsi non basta, dobbiamo accettare con passione la sfida e, anche questa volta, cambiare in meglio il corso della storia”. Così su facebook il deputato del Pd, Nicola Zingaretti.

20/04/2024 - 17:49

Governo Meloni dimentica i lavoratori

“Va ascoltata la piazza di Cgil e Uil che oggi a Roma ha manifestato per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Il Governo continua a non avvertire il senso di un’emergenza che cresce soprattutto nei settori dove il lavoro è più precario e intermittente. Chiediamo di rivedere le misure ancora troppo parziali che sono state introdotte con il decreto Pnrr. Quelle scelte andranno riviste perché saranno inefficaci già nel breve periodo. Non è possibile che in cima alle priorità del Governo Meloni non ci sia mai il lavoro”. Lo dichiara Arturo Scotto capo gruppo pd in commissione lavoro di Montecitorio.

18/04/2024 - 16:54

Secondo il primo rapporto sui lavoratori immigrati nell’agroalimentare italiano presentato nei giorni scorsi al Cnel, il lavoro migrante rappresenta il 50% della manodopera attiva del made in Italy agroalimentare. Eppure i flussi regolari restano gravemente sottodimensionati, con 151.000 quote nel 2024 su 690.000 istanze. E mentre le aziende faticano a reclutare manodopera attraverso i canali ufficiali, vi sono 519mila stranieri presenti irregolarmente in Italia, spesso in balia di mediatori e datori di lavoro che speculano sulla loro invisibilità forzata. Un fenomeno che va fermato con una regolamentazione dei flussi aderente alle esigenze del comparto e con il potenziamento delle attività ispettive. Purtroppo, anche su un tema così importante c’è stato il totale disimpegno della maggioranza, che ha approvato l’ordine del giorno ma senza l’impegno a reperire le risorse per attuarlo”.

Così Antonella Forattini, deputata Pd in commissione Agricoltura, intervenuta in Aula per illustrare l’ordine del giorno che, nell’ambito del Pnrr, impegna il governo a contrastare il fenomeno del caporalato e lo sfruttamento dei lavoratori migranti in agricoltura.

18/04/2024 - 12:42

"Finalmente, oggi la politica ha dato un segnale forte e concreto ai precari AIFA che da mesi lottano per i propri diritti e per la stabilizzazione. La Camera dei deputati ha approvato un ordine del giorno a mia prima firma che chiede al governo un impegno immediato per la stabilizzazione deI lavoratori e delle lavoratrici precarie dell'Agenzia italiana del farmaco, inquadrati da anni con varie formule contrattuali, con esperienze e competenze riconosciute, che da dicembre sono a casa e senza stipendio. AIFA ha un ruolo fondamentale nella gestione della governance farmaceutica ai fini della sostenibilità del Ssn, dei correlati Sistemi sanitari regionali (SSR) e del sostegno alla ricerca clinica per la verifica del valore terapeutico dei farmaci. Proprio per far fronte a questo ruolo centrale e strategico AIFA ha impiegato, oltre al personale strutturato, lavoratori e lavoratrici con contratti di lavoro di flessibile, Co.Co.Co, somministrazione ecc.. che però hanno svolto in tutto e per tutto le medesime funzioni dei colleghi strutturati. Sono eccellenze italiane che hanno prestato servizio con impegno e serietà, eppure sono ora senza proroga e senza stabilizzazione. Il messaggio che oggi ha dato il Parlamento è molto chiaro, per questo adesso il governo non ha più alibi e deve agire in fretta e mettere fine a questa ingiustizia per restituire alle lavoratrici e ai lavoratori il loro lavoro e la loro dignità" così il capogruppo democratico nella commissione affari sociali della camera e responsabile welfare del Pd, Marco Furfaro.

18/04/2024 - 11:39

Dal Governo Meloni nessuna risorsa contro le stragi sul lavoro. Dopo aver bocciato l’emendamento Pd per aumentare i controlli la destra respinge anche il nostro ordine del giorno che avrebbe permesso una maggiore prevenzione, soprattutto nei cantieri, istituendo un fondo per garantire un adeguato trattamento accessorio al personale dell'Ispettorato nazionale del lavoro”: è quanto dichiara il deputato Pd e segretario Dem della Toscana Emiliano Fossi intervenuto oggi in aula nel corso del dibattito del Decreto Pnrr.

“Ogni giorno in Italia muoiono sul lavoro in media più di tre persone. Le norme sono importanti ma senza controlli ogni iniziativa è inutile ed oggi le ispezioni nel nostro paese sono troppo poche e nettamente inferiori ai parametri europei. E’ colpa soprattutto degli organici molto depotenziati e per i quali nella scorsa Legge di Bilancio non vi è stato alcuno stanziamento. Nonostante i concorsi fatti, gli stipendi sono così poco attrattivi per le mansioni richieste che i vincitori spesso rinunciano all’incarico o se ne vanno dopo pochi mesi. Con il risultato che gli ispettori in attività sono costretti a dividersi tra i sopralluoghi in cantieri e aziende e le attività amministrative. Chiedevamo maggiori risorse per prevenire incidenti ma ancora una volta il governo si è girato dall’altra parte”, ha concluso Emiliano Fossi.

16/04/2024 - 15:24

Finanziati progetti ingiusti e onerosi come Italia Albania e via libera ad associazioni anti-abortiste nei consultori norma oscena

 

"L'attuazione del Pnrr è indispensabile nel nostro Paese, come risulta persino da quel simulacro di Def che ci avete presentato, ma noi a questo provvedimento sconclusionato e pasticciato voteremo no.

 

Questo Pnrr è una rimodulazione dei finanziamenti, operata con un gioco complesso di finanziamenti e definanziamenti che a volte è un gioco delle tre carte in cui gli stessi fondi emigrano da una voce all'altra, ma spesso la somma non fa il totale. Assistiamo ad un taglio complessivo delle risorse che riguardano gli investimenti pubblici, con uno spostamento verso quelli privati e un forte appoggiarsi per i finanziamenti al fondo di sviluppo e coesione. Sono 5 miliardi sottratti al fsc - si legge 'presi in prestito' - e andranno a finanziare dei progetti che erano stati precedentemente definanziati. Ma la nostra richiesta di trasparenza e chiarezza sulla destinazione di questi fondi è stata bocciata. Siamo fermi alla relazione del giugno 2022. Totale mancanza di trasparenza di questo Governo. C'è un taglio molto forte alla sanità, di 1 miliardo e 200 milioni, tolti dai fondi per ospedali sicuri. E infatti tutte le regioni anche quelle di centrodestra hanno protestato e minacciato di rivolgersi alla corte costituzionale.

Il capitolo sicurezza sul lavoro è stato infilato dentro questo decreto Pnrr, nonostante avessimo chiesto un provvedimento ad hoc. Avete cercato di sopprimere la nostra proposta sul salario minimo, perché avevate paura ad affrontarlo ora sotto le elezioni, ma poi avete dovuto approvare il nostro emendamento che obbliga alla applicazione dei contratti più rappresentativi nella catena degli appalti.

Avete realizzato la patente a punti in un modo così pasticciato, in una notte, che ci avete poi chiesto una delega in bianco, per riscriverla con un decreto del ministero che deciderà cose essenziali come il recupero dei punti persi della patente.

Ci sono poi alcune  chicche come l'accordo Italia-Albania, molto oneroso, che portate a 65 milioni dai 39 che erano per portare qualche migliaia di immigrati da un'altra parte per dire che siete i più bravi di tutti. E l'introduzione nei consultori familiari delle associazioni anti-abortiste, una norma irricevibile e oscena. E viene riproposta con la solita sfacciata arroganza maschile secondo cui le donne non sono capaci di decidere, di scegliere, di autodeterminazione nemmeno su una scelta così dolorosa come l'aborto. Ma questa norma potrebbe portare ad una eterogenesi dei fini perché c'è scritto che queste associazioni potranno essere coinvolte  ma senza oneri per la finanza pubblica, voglio vedere come faranno le regioni come per esempio il Piemonte a contribuire come fanno adesso a far andare queste associazioni nei consultori e negli ospedali". Lo ha detto in Aula la deputata del Pd, Maria Cecilia Guerra, dichiarando il voto contrario del Pd al decreto Pnrr.

12/04/2024 - 11:36

“Il nostro giudizio sulle misure sulla sicurezza e salute sul lavoro nel decreto Pnrr è negativo. Il Governo non ha risposto alle richieste che dal sindacato all’opposizione sono venute per misure efficaci per limitare gli incidenti sul lavoro. Abbiamo ottenuto finalmente la parità di trattamento economico e normativo nella catena dei subappalti, ma sulle sanzioni, sul divieto di intermediazione illecita e sulla patente a crediti non ci siamo. Limitare questa misura solo all’edilizia è inaccettabile e non siamo d’accordo con deleghe in bianco all’esecutivo. Sui crediti poi si è giocato dall’inizio alla fine sulle tabelle. Nella formulazione iniziale il Governo prevedeva 15 crediti per l’inabilita’ permanente e 10 per quella temporanea. Ieri invece hanno avanzato una proposta peggiorativa: 8 per la permanente e 2 per la temporanea. Oggi l’ennesima riformulazione della riformulazione. L’inabilità permanente si sdoppia: 8 crediti per quella al lavoro parziale e 15 per quella al lavoro assoluta. L’inabilità temporanea invece passa a 5, la metà della proposta iniziale. Una cosa inaccettabile perché questi numeri parlano della vita concreta delle persone. Non capiamo se qualche manina ha lavorato per ridimensionare l’impatto delle sanzioni. Resta l’impressione amara di numeri tirati fuori un po’ a caso”.

Lo dichiarano la responsabile Lavoro del Pd e deputata della commissione Bilancio, Maria Cecilia Guerra, e il capogruppo dem in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

11/04/2024 - 16:27

“Sulla sicurezza sul lavoro abbiamo ingaggiato con il governo un confronto serrato in commissione Bilancio che ha portato ad alcuni passi in avanti, pur in un contesto che resta ancora molto difficile. Un importante risultato è avere ottenuto l’estensione agli appalti privati dell'obbligo già previsto per quelli pubblici delle tutele economiche e normative contenute nei contratti siglati dalle associazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative in tutti i casi di appalto e subappalto. Non è però stata accolta la nostra richiesta di non applicare mai nei subappalti contratti peggiorativi rispetto a quelli applicati nell’anello appaltante superiore. Resta invece molto incerta la questione legata alla cosiddetta ‘patente a crediti’. Registriamo un passo in avanti nell’aver permesso l’esclusione dal suo utilizzo alle sole aziende in possesso di un certificato Soa di terzo livello e di aver parametrato le sanzioni in relazione al valore dei lavori commissionati. Resta però il grave errore di non aver esteso la patente prevista per l’edilizia a tutti gli altri comparti, come originariamente previsto nel decreto 81 sulla sicurezza, e di aver delegato, con una delega in bianco, ad un futuro decreto del governo aspetti dirimenti come le modalità di recupero o acquisto dei crediti da parte delle aziende, esautorando di fatto il Parlamento del suo ruolo. Alcuni problemi sono stati per ora accantonati, come quello che riduceva da 10 crediti a 2 quelli che si perdono quando l'incidente provoca l’inabilità temporanea e da 15 a 8 crediti l’inabilità permanente per l’azienda che violava le norme sulla prevenzione degli infortuni rispetto al testo presentato 40 giorni fa, e la partita resta aperta”.

 

Così Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro del Pd e deputata della commissione Bilancio.

11/04/2024 - 14:50

“La nostra battaglia in commissione Bilancio, dove si sta discutendo il Dl Pnrr quater, ha permesso l’accantonamento dell’emendamento della maggioranza di destra che riduceva da 10 crediti a 2 l’inabilità temporanea e da 15 a 8 crediti l’inabilità permanente per l’azienda che violava le norme sulla prevenzione degli infortuni rispetto al testo presentato 40 giorni fa. Un tragico gioco delle tabelle dei crediti sulla pelle dei lavoratori. Come sempre la lotta di classe si fa sui numeri”.

Così il capogruppo del Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

11/04/2024 - 14:21

“E’ molto importante l’approvazione in commissione Bilancio dell’emendamento proposto dal Pd al Dl Pnrr quater che introduce la parità di trattamento economico e normativo nella catena degli appalti. Si aggancia questa novità al contratto collettivo comparativamente più rappresentativo sul piano nazionale: significa chiudere con i contratti pirata sui cantieri. Il governo è stato costretto a riconoscere che la battaglia che da anni facciamo come Pd e come organizzazioni sindacali e’ giusta. Un passo in avanti per contrastare il dumping salariale e le condizioni di sicurezza nei cantieri”.

Così il capogruppo del Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

11/04/2024 - 13:37

Obbligatorio corrispondere stesso trattamento economico e normativo

In commissione Bilancio alla Camera è stato approvato l’emendamento al Dl Pnrr quater del Partito Democratico, il 29.19, che stabilisce che “al personale impiegato nell’appalto di opere o servizi e nel subappalto è corrisposto un trattamento economico e normativo complessivamente non inferiore a quello previsto dal contratto collettivo nazionale e territoriale stipulato dalle associazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, applicato nel settore e per la zona strettamente connessi con l’attività oggetto dell’appalto e del subappalto”.

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