11/04/2023 - 18:09

“Cala il costo dell’energia ma l’inflazione rimane alta. Crolla il potere d’acquisto dei salari e con i ritardi sull’attuazione del Pnrr diminuiranno gli investimenti, sviluppo e lavoro. La verità è che la destra sta spegnendo il futuro dell’Italia”.  Lo afferma il deputato dem Nicola Zingaretti.

05/04/2023 - 16:05

“L'auto elettrica si è già imposta come innovazione del settore e richiede un radicale ripensamento organizzativo e tecnologico delle filiere produttive: su questa linea Stati Uniti e Cina si sono attivati in modo deciso supportando l'industria e il mercato dei consumi con enormi investimenti.  Il  28 marzo scorso l’Unione europea ha adottato definitivamente il regolamento che stabilisce lo stop alla vendita di veicoli a motore endotermico dal 2035. Chiediamo al ministro Urso quali politiche industriali il governo intenda attuare per affrontare la transizione e realizzare un piano straordinario per l'automotive, valorizzando le potenzialità nazionali di innovazione, prevedendo strumenti per la trasformazione industriale e l'innovazione e stanziando risorse adeguate per investimenti, ricerca, ammortizzatori sociali e formazione per la salvaguardia occupazionale”. Così il deputato del Pd Roberto Morassut nel corso del Question time alla Camera, rivolgendosi al ministro delle imprese e del made in Italy.
Nella replica a Urso il capogruppo del Pd in commissione Attività produttive Vinicio Peluffo si è detto “del tutto insoddisfatto della risposta del ministro, che ha ereditato dal governo Draghi il fondo istituito per favorire la transizione ecologica della filiera automotive di 8,7 mld da qui al 2030. Così come ha ereditato i fondi del Pnrr. Per citare solo la Missione 2: sviluppo delle infrastrutture di ricarica elettrica (risorse 740 m di euro), rinnovo delle flotte bus e treni verdi (risorse 3,64 mld di euro), rinnovabili e batterie (risorse 1 mld euro), bus elettrici (risorse 300 milioni euro). A cui si aggiungono le misure trasversali previste dal Pnrr nella Missione 1, 2 e 5. Il ministro Urso ha ereditato questi fondi, non è merito suo e adesso dimostri almeno di saperli spendere. Infine, il governo dispone anche del lavoro dell’Osservatorio sull’automotive promosso da Federmeccanica Fim, Fiom e Uilm, un contributo sostanziale delle parti sociali, un laboratorio di idee, di studi e di approfondimenti che esprimono posizioni condivise sulle condizioni e sulle prospettive del settore automotive italiano, che ha ancora grandi potenzialità di innovazione ma ha bisogno di una politica nazionale strutturata di sostegno al settore per renderlo protagonista nella transizione ecologica e digitale”.

04/04/2023 - 19:44
"Grazie all'approvazione dell'emendamento Pd a prima firma Beatrice Lorenzin, al Decreto Pnrr in discussione al Senato, sono stati stanziati 41 milioni di euro per il triennio 2025-2027 finalizzati alla riconversione e alla riqualificazione del polo industriale di Piombino". Così in una nota dei deputati dem toscani Simona Bonafè, Marco Simiani ed Emiliano Fossi. 
 
"Si tratta - conclude la nota - di una prima tranche di finanziamenti, che verranno gestiti dalla Regione Toscana. È ora fondamentale che vengano stanziate ulteriori risorse necessarie per il rilancio sociale, economico ed occupazionale e per il risanamento ambientale di un territorio in grave crisi. Ringraziamo i colleghi del Gruppo del Partito Democratico al Senato per il lavoro svolto".
04/04/2023 - 19:44

"Grazie all'approvazione dell'emendamento Pd a prima firma Beatrice Lorenzin, al Decreto Pnrr in discussione al Senato, sono stati stanziati 41 milioni di euro per il triennio 2025-2027 finalizzati alla riconversione e alla riqualificazione del polo industriale di Piombino". Così in una nota dei deputati dem toscani Simona Bonafè, Marco Simiani ed Emiliano Fossi.

"Si tratta - conclude la nota - di una prima tranche di finanziamenti, che verranno gestiti dalla Regione Toscana. È ora fondamentale che vengano stanziate ulteriori risorse necessarie per il rilancio sociale, economico ed occupazionale e per il risanamento ambientale di un territorio in grave crisi. Ringraziamo i colleghi del Gruppo del Partito Democratico al Senato per il lavoro svolto".

29/03/2023 - 15:42

“Servono investimenti per le imprese e per creare lavoro. A  parte le chiacchiere e i proclami della destra, sui miliardi europei del Pnrr cominciano ad emergere i primi veri e seri problemi. Abbiamo chiesto al governo di venire in aula e dire subito verità, non tanto all'opposizione, quanto ai lavoratori, ai giovani, alle imprese”.

Così il deputato del Pd, Nicola Zingaretti.

28/03/2023 - 18:37

“Lavoro e giovani non sono facce della stessa medaglia. È grave che un quarto dei nostri giovani non riesca a trovare una occupazione. I dati sono ancora più allarmanti quando il lavoro trovato risulta precario, intermittente ed instabile, con punte estreme nel Mezzogiorno. Il grido di allarme lanciato dai Vescovi italiani con il messaggio per la Festa dei lavoratori non può lasciare indifferenti ed impegna le istituzioni e la politica a profondere il massimo sforzo per dare quelle prospettive di certezza ma anche di dignità alle nuove generazioni. Per farlo serve una strategia che unisca sviluppo, giustizia sociale, lotta alle diseguaglianze, diritti. E’ dentro una crescita di qualità e sostenibile che si possono creare nuove opportunità di lavoro. L’era dei combustibili fossili e dell’esasperazione economicista fondata su sfruttamento e speculazioni deve chiudersi definitivamente. Senza nostalgie e con il coraggio di assumere decisioni conseguenti. Riguarda pure l’ambiente e i mutamenti climatici al centro dei richiami solenni di papa Francesco”.

Lo ha dichiarato il deputato del Pd in commissione Bilancio alla Camera, Silvio Lai.

“Il dovere di accompagnare gli ultimi e di non lasciare indietro nessuno - aggiunge - passa per il diritto alla formazione e al rapporto più stretto tra scuola e lavoro. Un nesso ora insufficiente. Non ci si può attardare rinviando scelte necessarie che possano segnare la transizione ecologica utilizzando al meglio le opportunità che ci arrivano dal piano nazionale di ripresa e resilienza e dalle altre misure collegate che consentono di accedere a ingenti risorse europee. Preoccupa la possibilità, emersa in questi giorni, che possa venir meno la condizionalità all’occupazione di giovani e donne per i progetti finanziati dal Pnrr. Un tema che richiede immediata chiarezza da parte del governo Meloni. Non tradire le aspettative e le aspirazioni dei giovani ad un lavoro pagato correttamente, dignitoso e adeguatamente vissuto è l’unica strada per dare una prospettiva al nostro Paese. Non farlo - conclude - significa tradirli e accettare che i giovani fuggano dal nostro Paese e non per scelta ma per obbligo, come dimostra la recente indagine del Sole24ore sugli stipendi dei giovani italiani emigrati”.

28/03/2023 - 14:36

"L’utilità dell’intervento dell’assessore regionale alle Politiche del Lavoro, Pietro Quaresimale, nel replicare alla mia nota sul funzionamento dei Centri per l’impiego abruzzesi si comprende appieno se si considerano le domande specifiche riportate nel mio comunicato e soprattutto nell’interrogazione presentata al ministro del Lavoro,  domande che per comodità ripetiamo: quante sono le risorse umane effettivamente assegnate ai servizi per l’impiego? Quante sono le risorse umane assunte effettivamente? Quante quelle distratte dagli uffici originari e programmate verso strutture a prevalente impegno politico? Quanti sono i cittadini che si sono rivolti ai CPI? Come procede il piano degli investimenti attivato dal ministero in Abruzzo? In quanto tempo prevedete di utilizzare e rendicontare le risorse del PNRR (21.673.588 euro) dedicate ai servizi per l’impiego? Nella sua fumosa replica l’assessore regionale in scadenza non dà risposte ma si limita ad induzioni del tipo: se nessuno ci ha detto che stiamo sbagliando, significa che stiamo agendo bene. Lasciamo Quaresimale alle sue mirabolanti certezze, in attesa di ricevere risposte puntuali ai quesiti sopra elencati". Lo afferma in una nota il deputato abruzzese del Pd, Luciano D'Alfonso.

16/03/2023 - 16:43

“Chissà se il governo Meloni, anche di fronte alle evidenze, continuerà a dare del Superbonus una valutazione che si discosta totalmente dalla realtà. Quanto è emerso stamani alla Camera con l’audizione dall'Ufficio parlamentare di bilancio attesta che le agevolazioni edilizie hanno rappresentato una importante occasione di sviluppo per il Paese, con particolare riferimento al Sud, oltre che l'occasione di rigenerazione degli immobili rendendoli finalmente sostenibili ed efficienti sul versante energetico. In particolare il Superbonus ha avuto positivo riscontro per tutti i cittadini e non solo per quelli più ricchi, quando sono state introdotte lo sconto in fattura e la cessione del credito, ha riattivato tutto il sistema delle piccole e medie imprese artigiane in edilizia, ha permesso di raggiungere gli obiettivi di risparmio energetico previsti dal Pnrr. La maggiore spesa che lo Stato dovrà affrontare, che pure esiste, è stata già coperta dal governo Draghi e non ha prodotto alcun buco di bilancio. Il governo non può pensare che i cittadini abbocchino ai ‘raccontini del buco di bilancio da 120 miliardi’ chiudendo di colpo una misura che comunque raddoppia gli investimenti fatti. Con quali altre spese vuole sostituire il bonus edilizio il governo?”.

Così Silvio Lai, deputato dem della Commissione Bilancio.

“Quali sono - aggiunge - gli investimenti a cui l’esecutivo guarda con lo stesso moltiplicatore e con gli stessi risultati in termini di lavoro e di risparmio energetico? A quale altro sistema, oltre le squadre di calcio di serie A, deve fare qualche ‘favore’ il governo per chiudere la misura in questo modo, con il rischio di produrre contenziosi, fallimenti di imprese e crisi nei diversi settori produttivi delle costruzioni? Nel frattempo, per capire la direzione del vento di questo Governo, dal Senato arrivano notizie di maggioranza di una possibile proroga del Superbonus per le case unifamiliari e non certo per gli immobili popolari. Il ministro Giorgetti - conclude - venga in Aula a riferire delle favole raccontate e delle omissioni su questo tema’.

12/03/2023 - 18:44

Dichiarazione di Anthony Barbagallo, deputato Pd

“Nel giorno in cui parte il nuovo corso del Partito Democratico e di Elly Schlein ci sono alcuni temi emersi dal dibattito su cui voglio soffermarmi: la lotta per le diseguaglianze, la giustizia sociale e quella  climatica, la lotta per la legalità e per il lavoro. Nel tempo che stiamo vivendo la lotta alle diseguaglianze è al centro del dibattito interno al PD . Ma la diseguaglianza più forte e netta è proprio quella tra Nord e Sud, il ritardo del Mezzogiorno rispetto all’altra parte del Paeese in questi anni non è diminuiti e continua ad essere marcato su alcuni temi: le infrastrutture, i viaggi con tempi fuori da ogni logica europea, i tassi di occupazione che impongono una discussione non più rinviabile ora che il reddito di cittadinanza, da luglio, scomparirà. Altro tema è quello dei comuni, dove il 60% è in stato di dissesto e certamente serve uno strumento che accompagni i comuni del Mezzogiorno a fornire servizi ai cittadini e la necessità di far atterrare sul territorio i fondi del PNRR”. Così il segretario regionale del PD e capogruppo Dem in commissione Trasporti della Camera, Anthony Barbagallo, intervenendo all’Assemblea nazionale che ha proclamato Elly Schlein segretaria nazionale del Partito Democratico.

02/03/2023 - 13:45

Chiediamo al governo un confronto su politiche industriali per il Paese, da costruire con forze sociali.

"Noi, signori del governo, chiediamo un confronto e magari anche un patto per le politiche industriali necessarie al paese, da costruire prima di tutto con le forze sociali. Un lavoro da fare con metodo e sostanza diametralmente opposti a quelli che connotano questo provvedimento. Avevate le risorse per far cambiare strada ad Ilva, o almeno per condizionare e correggere le disfunzioni più macroscopiche, anche mettendo in conto un cambio di governance. Le avete usate per pagare le bollette e così comprare un po’ di tempo. Ma il tempo non utilizzato per costruire strategie è tempo sprecato. Noi crediamo, come voi qualche mese fa, che questo sia il tempo di mettere in campo nuove politiche industriali e per questo diciamo no ad un provvedimento che suona come una capitolazione della politica, oltre che come una occasione sprecata". Lo ha detto il deputato Pd ed ex ministro del Lavoro Andrea Orlando nella dichiarazione di voto sul Dl Ex Ilva alla Camera dei Deputati.

"In un contesto obiettivamente difficile, come notato diversi osservatori, Arcelor Mittal ha dato più volte l’impressione - ha aggiunto Orlando - di fare tutto ciò che poteva per peggiorare la situazione. La multinazionale franco indiana vuole e, forse, ha mai voluto davvero il rilancio di Ilva? Non è un processo all’intenzioni, perché mentre è perdurata l’agonia di Taranto e Acciaierie d’Italia, la multinazionale ha raggiunto un livello di profitti record per la sua storia imprenditoriale, conquistando spazi di mercato proprio da dove Acciaierie d’Italia si è dovuta giocoforza ritirare".

"Questo decreto fallisce l’obiettivo. I difensori di Arcelor Mittal giustificano il progressivo disimpegno con l’abolizione del cosiddetto scudo penale. Ci sarebbe molto da discutere se questa sia una ragione o un alibi. Fatto sta che voi mettete sul tavolo - ha ricordato l'esponente Pd - sia i soldi sia lo scudo, in cambio avete la garanzia che la realizzazione dei piani, sia quello ambientale sia quello industriale, riprenderà? E con che tempi? Non ha niente da dire, la ministra Calderone, rispetto al fatto che lo scudo rischia di essere un esimente anche per responsabilità legate alla sicurezza sul lavoro? Avete ottenuto garanzie su un cambio di atteggiamento verso i fornitori? E soprattutto, al di là delle buone intenzioni del ministro competente che ha accennato recentemente a un nuovo accordo di programma, ci sono garanzie riguardo al ripristino di rapporti con la città più ferita, Taranto, e con le istituzioni locali in generale? La risposta a tutte queste domane è un sonoro no!".

"Sull’acciaio, e non solo sull’acciaio, alla luce dell’aumento del costo strutturale dell’energia, di quello dei noli marittimi - ha spiegato l'ex ministro dem - di fronte ad una guerra commerciale che non accenna a placarsi o ai piani protezionistici di alcuni paesi concorrenti come gli Stati Uniti e la Germania e in conseguenza dei ritardi nell’attuazione del PNRR, che fa l’Italia? Su quale piattaforma porta avanti una battaglia per nuovi strumenti in Europa, per difendere e potenziare le filiere strategiche, per garantire gli approvvigionamenti, per conquistare produzioni mentre si riorganizzano le catene a livello globale? Questa sarebbe la discussione da fare. E per la verità il Ministro Urso ne è parso consapevole. Lo ha detto in alcune interviste, nelle audizioni in commissione. E qual è la conseguenza? Qualche dichiarazione propagandistica contro il passaggio all’elettrico, ininfluente nei rapporti con Bruxelles, qualche lamentela contro i piani nazionali che alterano le regole della concorrenza, nessuna misura nella legge di bilancio e poi la fuga dal confronto di oggi".

23/02/2023 - 14:36

Dichiarazione di Valentina Ghio, deputata Pd

Un’altra occasione sprecata. Ancora una volta abbiamo sperato che un decreto portasse miglioramenti per la vita dei cittadini e sostenesse i bisogni delle famiglie e delle imprese. Invece nessun passo avanti sostanziale è stato fatto, solo qualche debole rinvio.” Così la deputata del Pd Valentina Ghio  sul voto finale al decreto milleproroghe. “Il giudizio su questo provvedimento –ha proseguito Ghio intervenendo in aula per conto del suo gruppo-  è molto deludente: nessun segnale che accompagni una strategia di sviluppo economico ed industriale del nostro Paese, nessun provvedimento che dimostri l’obiettivo di farsi carico dei bisogni sociali e delle povertà crescenti che vengono puntualmente ignorati, nessun segnale di avvio di riforme attese e vincolanti per non rischiare di mancare le opportunità del Pnrr. Anzi – ha sottolineato la parlamentare Dem- si è anche evitato di correggere un errore clamoroso dato dalle modifiche su Opzione donna inserite nella legge di bilancio. E scegliendo di non decidere, vengono lasciate 30.000 donne intrappolate in requisiti molto più restrittivi, bloccando la quasi totalità della platea delle lavoratrici che, con la misura attiva fino al 2022, potevano uscire dal mondo del lavoro.” Per Ghio ci sono poi “altri temi che rendono evidente  la ritrosia di questo Governo ad occuparsi delle dinamiche sociali, quelli che incidono nella carne viva delle persone e che vengono ignorate, mentre si concentrano azioni e possibilità su interessi particolari. Penso al mancato ripristino del Fondo affitti e del fondo morosità incolpevole, che incide fortemente e spesso drammaticamente nella vita delle famiglie. Cosi come non è stato affrontato in modo più strutturale il tema energetico per andare oltre il 31 marzo con i sostegni alle spese energetiche o le proroghe, anche parziali, al taglio delle accise su benzina e gasolio. E l’elenco potrebbe continuare. In definitiva – ha concluso Ghio- una occasione persa per dimostrare di essere connessi con i bisogni reali dei cittadini e per dimostrare di avere una rotta salda, una visione chiara delle priorità sociali, economiche e ambientali necessarie a far crescere il Paese”.

 

21/02/2023 - 20:18
Dichiarazione dei deputati Pd in Commissione Ambiente Marco Simiani, Chiara Braga, Sarà Ferrari, Augusto Curti e Christian Di Sanzo

Il  nuovo codice appalti  votato oggi dalla maggioranza in commissione ambiente non  convince né nel merito e nè nel metodo. Perché riteniamo davvero  grave l’atteggiamento della maggioranza che ha voluto comprimere i tempi per l’approvazione di un testo che costituisce uno degli obiettivi centrali del Pnrr.  In un contesto legittimo di semplificazione, il testo votato dalla maggioranza contiene evidenti criticità, a partire dalla riduzione dei compiti dell’Anac, per passare all’indebolimento delle disposizioni di contrasto alle frodi, alla corruzione, al conflitto d’interessi nello svolgimento delle procedure e a presidio della concorrenza, della tutela del lavoro e della parità di trattamento tra operatori. In sostanza, qui si vuol far passare la semplificazione per una deregulation a discapito però della qualità delle opere e della tutela del lavoro e della sicurezza. Perché la sicurezza è un tema per noi rilevante e nel nuovo testo  non vengono introdotte misure finalizzate alla valorizzazione della qualità della progettazione e viene, viceversa, cancellato uno degli obiettivi fondamentali come la compatibilità geologica, geomorfologica e idrogeologica. Non si prevede inoltre l’introduzione di pratiche di valutazione d’impatto ex post delle opere pubbliche e in tema più stringente di tutela e sicurezza sul lavoro emergono preoccupanti carenze con riferimento alla manodopera necessaria alla realizzazione dei lavori, dei servizi e delle forniture, a partire dalle disposizioni sull’appalto a cascata, per passare alle infrazioni contributive e retributive che non sono più causa di esclusione automatica di un operatore  dalla partecipazione a una procedura d’appalto. Si tratta, in sostanza, di un testo che fa fare passi indietro nei rapporti tra Pa ed Enti del Terzo settore e al principio di applicazione dei contratti collettivi nazionali. E poi siamo fortemente preoccupati per  la mancata inclusione del principio della parità di genere, inserito soltanto nell’ambito dei soggetti con disabilità: un arretramento preoccupante e pericoloso rispetto alle vecchie norme come se l’occupazione femminile e l’equità di genere non fossero una priorità del nostro Paese.”

21/02/2023 - 19:22

Dichiarazione dei deputati Pd in Commissione Ambiente Marco Simiani, Chiara Braga, Sarà Ferrari, Augusto Curti e Christian Di Sanzo

Il  nuovo codice appalti  votato oggi dalla maggioranza in commissione ambiente non  convince né nel merito e nè nel metodo. Perché riteniamo davvero  grave l’atteggiamento della maggioranza che ha voluto comprimere i tempi per l’approvazione di un testo che costituisce uno degli obiettivi centrali del Pnrr.  In un contesto legittimo di semplificazione, il testo votato dalla maggioranza contiene evidenti criticità, a partire dalla riduzione dei compiti dell’Anac, per passare all’indebolimento delle disposizioni di contrasto alle frodi, alla corruzione, al conflitto d’interessi nello svolgimento delle procedure e a presidio della concorrenza, della tutela del lavoro e della parità di trattamento tra operatori. In sostanza, qui si vuol far passare la semplificazione per una deregulation a discapito però della qualità delle opere e della tutela del lavoro e della sicurezza. Perché la sicurezza è un tema per noi rilevante e nel nuovo testo  non vengono introdotte misure finalizzate alla valorizzazione della qualità della progettazione e viene, viceversa, cancellato uno degli obiettivi fondamentali come la compatibilità geologica, geomorfologica e idrogeologica. Non si prevede inoltre l’introduzione di pratiche di valutazione d’impatto ex post delle opere pubbliche e in tema più stringente di tutela e sicurezza sul lavoro emergono preoccupanti carenze con riferimento alla manodopera necessaria alla realizzazione dei lavori, dei servizi e delle forniture, a partire dalle disposizioni sull’appalto a cascata, per passare alle infrazioni contributive e retributive che non sono più causa di esclusione automatica di un operatore  dalla partecipazione a una procedura d’appalto. Si tratta, in sostanza, di un testo che fa fare passi indietro nei rapporti tra Pa ed Enti del Terzo settore e al principio di applicazione dei contratti collettivi nazionali. E poi siamo fortemente preoccupati per  la mancata inclusione del principio della parità di genere, inserito soltanto nell’ambito dei soggetti con disabilità: un arretramento preoccupante e pericoloso rispetto alle vecchie norme come se l’occupazione femminile e l’equità di genere non fossero una priorità del nostro Paese.”

20/02/2023 - 13:54

"Le problematiche del carcere di San Gimignano sono molteplici e riguardano da anni personale penitenziario e detenuti. Le criticità relative al sovraffollamento cronico, alla mancanza di un organico adeguato e alle gravi situazioni strutturali che rendono difficili riscaldamento ed approvvigionamento idrico, vanno affrontate e risolte con rapidità ed efficacia; utilizzando anche gli apposti fondi stanziati con il Pnrr. Per questi motivi abbiamo presentato una interrogazione al Ministro della Giustizia Carlo Nordio".  Così i deputati Pd Marco Simiani e Federico Gianassi.
"Soltanto pochi giorni fa si è verificato purtroppo un suicidio tra i detenuti. Per garantire a tutti la sicurezza del carcere e condizioni di vita e lavoro dignitose è necessario un equilibrio numerico, ormai da tempo disatteso, tra personale e reclusi. Da anni, inoltre, l'amministrazione comunale di San Gimignano, in sinergia con la direzione della casa di reclusione, ha fatto predisporre un progetto per l'estensione della rete gas metano e dell'acquedotto a servizio della struttura carceraria; proprio per risolvere definitivamente queste due croniche carenze presenti fin dalla realizzazione dell'edificio. Il Dap (Dipartimento Polizia Penitenziaria) non ha però ancora dato alcun riscontro ed è necessario che mantenga gli impegni presi": concludono Simiani e Gianassi.

 

01/02/2023 - 14:03

"La Commissione di inchiesta che con questa legge andiamo a ricostituire ha rappresentato nel tempo un importante punto di osservazione e di controllo parlamentare, restituendo l'immagine di un Paese che chiede alle istituzioni non solo interventi riparatori di danni ormai subiti, ma anche e soprattutto la capacità di scrivere oggi una pagina nuova, che tenga insieme sostenibilità economica, ambientale e sociale, nell’impresa e nel lavoro.

Le organizzazioni criminali continuano ad affondare le loro radici nell’ambiente, spinte da interessi trasversali in cui si intrecciano sempre di più criminalità ambientale e interessi economici. Per questa ragione è fondamentale tenere alta la guardia, tanto più in una fase in cui la mole di risorse pubbliche che stano arrivando nei territori grazie al PNRR, proprio nel settore della transizione ecologica, rischia di attrarre gli appetiti delle organizzazioni criminali e di inquinare, oltre all’ambiente, il tessuto economico sano del Paese.

Abbiamo assistito in questi primi mesi di operato del Governo e della maggioranza all’oscuramento dei temi ambientali.
Il rischio è che anche sul fronte del contrasto all’illegalità ambientale ci sia un pericoloso abbassamento del livello di guardia.
Non possiamo permettercelo, sarebbe un errore imperdonabile.

Le attività di inchiesta della Commissione ecomafie in questi anni hanno posto le basi per approfondimenti e sviluppi da affidare al legislatore e al Governo. In particolare, voglio ricordare la quantità e la qualità del lavoro svolto dalla Commissione d'inchiesta nella scorsa Legislatura. Lo testimoniano le venti Relazioni approvate, oltre alla Relazione conclusiva, tutte con il voto unanime dei parlamentari della Commissione e trasmesse al Parlamento. L’auspicio è che il lavoro svolto in passato possa proseguire con lo stesso approccio costruttivo e che questa Commissione continui ad essere un riferimento per orientare le scelte del Governo e, più nello specifico, del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica". Lo ha detto in Aula Chiara Braga, deputata e responsabile Transizione Ecologica del Pd, dichiarando il voto favorevole del Pd alla legge che istituisce la commissione d'inchiesta sulle Ecomafie.

Pagine