10/11/2025 - 16:53

“Nel suo intervento alla Camera, durante il dibattito sulla mozione sulla libertà di informazione, Mollicone ha trasformato la discussione in un attacco frontale contro Report e contro tutto il giornalismo d’inchiesta, definendolo “militante” e “di parte”. Un linguaggio violento e un atteggiamento che la dicono lunga sull’idea che il governo ha del ruolo della stampa libera. E non è un caso che a intervenire sia stato proprio il presidente della Commissione Cultura della Camera — lo stesso che, in più occasioni, ha mostrato fastidio di fronte alle domande scomode dei giornalisti. È la prova evidente di una linea politica: silenziare chi indaga, delegittimare chi racconta. Mollicone arriva perfino a giustificare l’invasione politica della Rai e i ritardi nella nomina della sua governance. Mai era accaduto che il servizio pubblico restasse così a lungo senza un presidente di garanzia, mentre la Commissione di Vigilanza Rai resta bloccata dai veti della maggioranza. La libertà di stampa non è un fastidio da sopportare: è la misura della democrazia di un Paese. E oggi, purtroppo, il governo e la sua maggioranza sta dimostrando di non tollerarla” così una nota della deputata Ouidad Bakkali, componente democratica della commissione di Vigilanza Rai a margine della discussione sulla libertà di stampa.

06/11/2025 - 16:02

«Da Nordio uno schiaffo alla libertà di stampa». Così Piero De Luca, deputato democratico e capogruppo del Partito Democratico nella Commissione Affari Europei della Camera, commenta la decisione del Governo di esprimere parere negativo all’emendamento del gruppo PD che proponeva di recepire subito, nell’ambito della discussione sulla legge di delegazione europea, la direttiva anti-SLAPP — la norma europea che tutela giornalisti e operatori dell’informazione dalle querele temerarie, spesso usate come strumenti di intimidazione per limitare la libertà di stampa.

«Il Ministro della Giustizia Nordio – spiega De Luca – per il tramite del sottosegretario Ostellari ha espresso parere contrario al recepimento della direttiva nell’ordinamento italiano».

«Una posizione – aggiunge De Luca – che si somma alle gravi parole pronunciate proprio oggi dal sottosegretario Fazzolari sulla volontà di denunciare Ranucci. È un atto inaudito, soprattutto da parte di un Governo che a parole proclama solidarietà al mondo dell’informazione, ma nei fatti continua ad ostacolare l’introduzione di norme europee che ne garantirebbero la tutela. Solo un anno fa lo stesso esecutivo si era detto favorevole a un rapido recepimento della direttiva. Oggi compie un pericoloso passo indietro».

Il Partito Democratico -conclude De Luca - ripresenterà in Aula alla Camera l’emendamento per recepire subito la direttiva anti-SLAPP in Italia, riaffermando che la libertà di stampa è un pilastro della democrazia va tutelata dalla politica”.

 

06/11/2025 - 15:53

“Un’intervista rivelatrice, che spiega con chiarezza il punto di vista del governo e il fastidio nei confronti di una trasmissione come Report — e, più in generale, del giornalismo d’inchiesta. Allusioni e intimidazioni, mancava solo che Fazzolari dicesse che le puntate dovrebbero essere supervisionate e autorizzate prima di andare in onda” così i componenti del Pd in commissione di vigilanza rai.

“Davanti alle dichiarazioni di Fazzolari, secondo cui la richiesta di secretare la risposta di Ranucci in Commissione antimafia sarebbe stata un modo per alimentare sospetti - aggiungono i democratici - viene in mente il vecchio adagio: “la malizia è nell’occhio di chi guarda”. Forse è lui a vedere ombre dove non ce ne sono — o, chissà, sa qualcosa che noi non sappiamo. La solita strategia, alzare il polverone pur di non rispondere alla domanda principale: il governo ha spiato Report e Ranucci?” concludono.

 

06/11/2025 - 11:14

In una sola intervista un compendio di arroganza, minacce e allusioni da parte di una delle persone più vicine alla premier Meloni. Fazzolari, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, oggi torna ad attaccare Sigfrido Ranucci e lo fa in spregio a un attentato gravissimo solo qualche settimane fa. Ancora una volta la prova dell’ipocrisia della destra: mentre esprime solidarietà pensa a come attaccare un giornalista del servizio pubblico volendolo screditare e mettendo in dubbio la sua professionalità. La destra è insofferente alla libertà di stampa vuole limitarla, qui in Italia e ovunque governa.

Così in una nota Chiara Braga, Capogruppo Pd alla Camera dei Deputati

 

05/11/2025 - 20:55

“Vicinanza e solidarietà a Sigfrido Ranucci” è stata espressa oggi in Commissione di Vigilanza Rai dal capogruppo del Partito Democratico, Stefano Graziano.
“Si passi adesso dalle parole ai fatti – ha aggiunto il deputato democratico –. La solidarietà ha bisogno di atti concreti: dopo le tante parole sarebbe infatti grave assistere a un taglio delle puntate, alla soppressione delle repliche o alla riduzione delle trasferte di una trasmissione che rappresenta un cardine del servizio pubblico.
La maggioranza e i membri del governo ritirino le querele temerarie contro Report e i suoi giornalisti. Se questo non accadesse sarebbe veramente ipocrita.
Oggi Ranucci ha comunque compiuto un piccolo miracolo - ha aggiunto infine Graziano - la Commissione di Vigilanza si è riunita dopo un anno di stallo, una situazione mai vista prima.
Non era mai accaduto che la maggioranza bloccasse un organo di garanzia come la Commissione di Vigilanza, che dovrebbe essere presidio a tutela della libertà di stampa. Mi appello alla maggioranza perché la commissione di vigilanza torni a funzionare da oggi”.

30/10/2025 - 13:06

“Il caso Ranucci ha riportato all’attenzione il tema cruciale della libertà di stampa, pilastro della nostra democrazia. Come Partito Democratico abbiamo espresso piena solidarietà a Sigfrido Ranucci e a tutti i cronisti che negli ultimi tempi sono stati oggetto di minacce e intimidazioni. I dati sono allarmanti: 81 giornalisti minacciati nel primo semestre del 2025, con un incremento del 76% rispetto al 2024. Non basta più la solidarietà: bisogna agire con strumenti concreti”. Lo afferma il deputato Piero De Luca, capogruppo del Pd in commissione Politiche dell’Unione europea.

“La direttiva europea Anti-Slapp, approvata nel 2024, tutela i giornalisti da azioni temerarie e intimidatorie volte ad ostacolare o limitare la libertà di informazione. Ma l’Italia – spiega l’esponente dem – non l’ha ancora recepita nel proprio ordinamento. Per questo, abbiamo presentato un emendamento alla legge di delegazione europea per chiedere al governo di recepirla subito, rafforzando così le garanzie per la stampa libera e per il diritto dei cittadini a essere informati”.

“Il governo Meloni – conclude De Luca – deve smettere di avere un rapporto difficile con la stampa. La ritrosia alle conferenze stampa sono il segno di una chiusura verso un confronto trasparente sui temi reali: pensioni, salari, energia, sanità, scuola. Chiediamo che la maggioranza approvi subito la direttiva Anti-Slapp e che ministri e politici ritirino le querele temerarie contro i giornalisti. È tempo di difendere con forza la libertà di stampa e la trasparenza democratica”.

 

29/10/2025 - 18:11

“Le dichiarazioni di Ghiglia confermerebbero che l’ex ministro Sangiuliano avrebbe chiesto un trattamento preferenziale per una vicenda personale. Quale altro cittadino italiano avrebbe infatti potuto rivolgersi direttamente al Garante per sollecitare un intervento su un procedimento che lo riguarda? Secondo quanto riferito, il termine del giudizio sarebbe stato peraltro prossimo alla scadenza — un dettaglio che rende la richiesta ancora più grave. Tutto questo accade sulle spalle della RAI e di Sigfrido Ranucci. Chiediamo all’azienda pubblica di battere un colpo, difendendo la propria autonomia e la credibilità del servizio pubblico. E a Ghiglia, che propone un faccia a faccia televisivo con Ranucci, diciamo che oltre al confronto mediatico la sede giusta è il Parlamento. Per questo chiediamo che Ghiglia venga audito in Commissione di Vigilanza RAI, perché è in quella sede istituzionale che deve chiarire quanto accaduto.” Così una nota dei componenti del Partito Democratico nella Commissione di Vigilanza RAI.

 

29/10/2025 - 10:20

“Ottima l’audizione di Sigfrido Ranucci in commissione voluta fortemente da tutte le opposizioni. Alla luce dei recenti fatti di cronaca, gravissimi, che vedono la persona di Sigfrido Ranucci colpita nel più profondo, era necessario e doveroso ascoltarlo in audizione in vigilanza rai per ristabilire insieme delle regole democratiche nel rispetto non solo del giornalista colpito, ma di tutta la libertà dell’informazione e della nostra democrazia. La maggioranza tuteli la nostra libertà di stampa e la nostra democrazia insieme alle opposizioni, lo dice la Costituzione”. Lo dichiara Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione di Vigilanza sulla Rai.

28/10/2025 - 11:14

“L’episodio che ha coinvolto Sigfrido Ranucci ha reso ancora più evidente un tema che nel nostro Paese resta troppo spesso un non detto: le pressioni, le ingerenze e i tentativi di condizionamento sulla stampa sono una realtà quotidiana. Troppi giornalisti in Italia lavorano sotto minaccia o sotto pressione, anche a causa di un uso strumentale delle querele, trasformate in strumenti di intimidazione per zittire il dissenso e reprimere la critica al potere.” Così Piero De Luca, capogruppo del Partito Democratico nella Commissione Affari europei della Camera, che richiama Governo e maggioranza alle proprie responsabilità. “È inaccettabile – prosegue De Luca – che, in una democrazia matura, si reagisca alle inchieste o alle critiche con denunce e azioni legali pretestuose. La libertà di stampa non può essere difesa a corrente alternata, né solo quando fa comodo. Serve coerenza e coraggio. Le parole di solidarietà di Fratelli d’Italia dopo l’attentato a Ranucci rischiano di suonare ipocrite se non sono accompagnate da atti concreti a tutela del giornalismo libero. È proprio in momenti come questi che si misura la differenza tra chi crede davvero nella libertà d’informazione e chi la usa come bandiera di convenienza.”

“Chiediamo dunque – conclude il deputato dem – che il Governo e la maggioranza sostengano senza esitazioni il nostro emendamento per il recepimento immediato in Italia della direttiva europea anti-SLAPP, che contrasta l’abuso delle querele bavaglio e protegge il diritto dei cittadini a essere informati. È incomprensibile l’ostinazione della destra nel non voler approvare questa norma all’interno della legge di delegazione europea. Con la discussione alla Camera della legge comunitaria, abbiamo l’occasione di dare un segnale chiaro: difendere la libertà di stampa significa difendere la democrazia stessa. Perdere questa opportunità sarebbe un errore grave e imperdonabile.”

 

27/10/2025 - 13:46

“Le dichiarazioni del presidente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, contro la trasmissione Report e il suo conduttore Sigfrido Ranucci, rappresentano un ulteriore episodio grave e preoccupante. Parlare di “giornalismo militante” e invocare “un intervento della Rai” dopo la messa in onda di un’inchiesta giornalistica costituisce una forma evidente di ingerenza e pressione politica su un servizio pubblico che deve restare autonomo, libero e indipendente da qualsiasi condizionamento del potere. Invece di confrontarsi nel merito dei fatti riportati — che riguardano la gestione dei fondi pubblici da parte di esponenti di FdI e le modalità di nomine nel settore culturale — Mollicone sceglie di attaccare chi fa informazione, tentando di delegittimare il lavoro dei giornalisti. Un atteggiamento che stride con le parole di solidarietà espresse appena pochi giorni fa da Giovanni Donzelli e dalla stessa presidente del Consiglio Giorgia Meloni nei confronti di Ranucci e della libertà di stampa. Ci chiediamo: quelle dichiarazioni valgono ancora, o oggi condividono la posizione di Mollicone?

La libertà di stampa e il diritto dei cittadini a essere informati non possono essere messi in discussione ogni volta che un servizio televisivo tocca nervi scoperti del potere politico. Il servizio pubblico non deve essere compiacente verso il governo di turno, ma deve rispondere unicamente al mandato costituzionale di garantire pluralismo, trasparenza e informazione indipendente” così una nota del capogruppo del  Pd nella commissione di vigilanza Rai, Stefano Graziano.

 

26/10/2025 - 10:11

“Dopo la solidarietà di facciata, è ripartito l’attacco contro Report e Sigfrido Ranucci. Le belle parole e le testimonianze di circostanza di Fratelli d’Italia si sono rapidamente trasformate nell’ennesima ondata della macchina del fango e della disinformazione, tornata all’attacco con forza.
È inaudito che, poche ore prima dell’avvio dell’esposto del Garante della Privacy contro Ranucci, alcuni componenti di un’istituzione che dovrebbe garantire terzietà e indipendenza siano stati visti entrare nella sede del partito di Giorgia Meloni. Arriveranno forse le smentite di rito, ma, se confermato, la coincidenza e la tempistica dell’incontro tra Ghiglia e Arianna Meloni non possono passare inosservate.
Chiediamo innanzitutto alla Rai di attivarsi e di farsi promotrice di un’azione di difesa nei confronti di Report, a tutela di Ranucci e a salvaguardia dell’indipendenza del servizio pubblico.” Così i componenti del Partito Democratico nella Commissione di Vigilanza Rai.

 

23/10/2025 - 13:44

“Non solo il governo e i partiti di maggioranza non hanno ritirato le querele temerarie nei confronti di Ranucci, ma, da quanto apprendiamo, in questi giorni il Garante della privacy si sarebbe mosso su input politico per sanzionare in modo esemplare le puntate di Report che riguardavano l'origine del caso Boccia e le sue dimissioni. Aspettiamo una rapida smentita, al contrario sarebbe atto fuori da ogni logica di trasparenza un ulteriore grave attacco al servizio pubblico. Vogliamo comprendere meglio la situazione e, riguardo a quanto denunciato da Ranucci, attendiamo di acquisire informazioni prima di valutare un eventuale accesso agli atti su questo procedimento. Allo stesso tempo, sarà importante verificare come la RAI intende tutelare un programma del servizio pubblico, affinché possa continuare a svolgere il suo lavoro di informazione libera e indipendente” così una nota dei componenti democratici della commissione di vigilanza Rai.

 

21/10/2025 - 19:16

“La libertà di stampa è un principio fondamentale e irrinunciabile in ogni democrazia. Il tentativo di isolare o intimidire i giornalisti rappresenta un segnale grave e preoccupante per la salute del nostro sistema democratico. È inaccettabile che si cerchi di limitare l’informazione o di colpire chi svolge con serietà e indipendenza il proprio lavoro. Per questo chiediamo che il Governo e tutti coloro che hanno promosso querele temerarie contro il giornalista Ranucci le ritirino immediatamente. Allo stesso modo, è urgente che venga sbloccata la Commissione di Vigilanza RAI, ferma da oltre un anno. Il suo stallo impedisce il corretto funzionamento del servizio pubblico e costituisce, di fatto, un ostacolo alla libertà e al pluralismo dell’informazione. Bloccare l’informazione di un Paese significa minare le basi stesse della democrazia. È tempo che le istituzioni dimostrino rispetto per la libertà di stampa e per il diritto dei cittadini ad essere informati” così il capogruppo democratico in commissione di vigilanza Rai, Stefano Graziano a margine della manifestazione di piazza stanti apostoli a Roma ‘per la libertà di stampa’.

 

20/10/2025 - 19:20

“Invece di lanciare quotidianamente accuse all’opposizione e a Elly Schlein, questa maggioranza si preoccupi di governare.

Né Schlein né il Pd hanno mai parlato di mandanti per l’attentato a Sigfrido Ranucci, su cui seguiamo attentamente il lavoro della magistratura sperando che faccia luce al più presto sui responsabili. Il Presidente della Repubblica ha definito la vicenda “allarmante”, e ha detto che “serve una forte reazione”.
Proprio la gravità di quanto accaduto dovrebbe spingere anche la destra a tutelare maggiormente il giornalismo di inchiesta, caposaldo della democrazia, tutti i giorni. Visto che dal 2023 abbiamo perso 8 posizioni arrivando alla 49esima nel rapporto Rsf sulla libertà di stampa. Visto che il governo Meloni ha ridimensionato il giornalismo d’inchiesta nella televisione pubblica, tentando anche di toglierlo dal contratto di servizio. Se proprio il governo vuole dare un bel segnale -anziché attaccare Schlein con false accuse- chieda agli esponenti della maggioranza di ritirare le querele ai giornalisti d’inchiesta. La solidarietà non basta, servono atti concreti.”

Così in una nota Chiara Braga e Francesco Boccia, capigruppo Pd alla Camera dei Deputati e al Senato, e Nicola Zingaretti, capo delegazione Pd al Parlamento Europeo.

 

19/10/2025 - 11:03

“L’episodio che ha coinvolto Sigfrido Ranucci ha reso attuale un tema che nel nostro Paese resta troppo spesso un non detto: le pressioni, le ingerenze e i tentativi di condizionamento sulla stampa sono una realtà quotidiana. Troppi giornalisti in Italia lavorano sotto minaccia o sotto pressione, anche a causa di un uso strumentale delle querele, trasformate in strumenti di intimidazione per zittire il dissenso e reprimere la critica al potere.” Così Piero De Luca, capogruppo del Partito Democratico nella Commissione Affari europei della Camera, che richiama Governo e maggioranza alle proprie responsabilità.
“È inaccettabile che, in una democrazia matura, si reagisca alle inchieste o alle critiche con denunce e azioni legali pretestuose. La libertà di stampa non può essere difesa a corrente alternata, va tutelata sempre. Serve un segnale forte e concreto. Chiediamo al governo e alla maggioranza di sostenere senza esitazione il nostro emendamento per il recepimento immediato in Italia della direttiva europea anti-Slapp. È incomprensibile l’ostinazione della destra nel non voler approvare questa norma all’interno della legge di delegazione europea. È arrivato il momento di un cambio di passo vero, per difendere la libertà di stampa e rafforzare la democrazia nel nostro Paese. Questa settimana possiamo dare un segnale chiaro nel corso della discussione della legge di delegazione europea alla Camera: sarebbe in grave errore perdere questa opportunità”, conclude De Luca.

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