“Questo provvedimento è la famosa toppa peggio del buco. Le dimensioni reali del problema, solo rispetto ai condomini sono 40 mila cantieri incompiuti, il 15 per cento del totale ammesso al 110 per cento, che vuol dire almeno 350 mila famiglie coinvolte, per un valore di lavori pari a 10 miliardi. Bene, a fronte di questo enorme buco, la risposta del governo è stata istituire un fondo da 16 milioni di euro. Non soddisfatti di questo schiaffo alle famiglie più bisognose, avete pensato bene di stringere ancora di più le maglie della cessione del credito e addirittura dei bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Due decisioni che la dicono lunga sulla considerazione che il governo Meloni ha dei cittadini più fragili e svantaggiati, sulla cui pelle non si fa scrupolo di risparmiare denaro con la scusa dei ‘conti in ordine’”. Lo ha detto in Aula alla Camera, il deputato dem Claudio Michele Stefanazzi, componente della commissione Finanze, dichiarando il voto contrario del Gruppo del Partito Democratico al decreto Superbonus.
“È da un anno – ha concluso Stefanazzi - che ci ripetete quanto è costato il 110 per cento e sono mesi che vi rifiutate di dirci quanto invece ci ha guadagnato lo Stato con il Superbonus, forse perché altrimenti, numeri alla mano, la narrazione dei conti esorbitanti cadrebbe in un attimo.
Con questo decreto avete sbugiardato definitivamente voi stessi e distrutto ogni residua speranza di centinaia di migliaia di famiglie italiane. Avete spalancato le porte a decine di migliaia di contenziosi che domani costeranno allo Stato molto di più di quanto avreste dovuto spendere per contenere il problema oggi. Siete l’esempio lampante di ciò che un governo non dovrebbe essere: bugiardo, ottuso e inconcludente”.
*Imbarazzo in Commissione bilancio*
“Il Governo è totalmente in panne e a dimostrarlo non sono solo le boutade quotidiane di Ministri e Sottosegretari. Poco fa in Commissione Bilancio abbiamo scoperto che la confusione è grande anche dalle parti del MEF. Preso dalla smania di spegnere il Superbonus e scaricare altrove le responsabilità dello Stato, il Ministro Giorgetti, con l’inevitabile complicità della Presidente del Consiglio, ha partorito l’ennesimo mostro giuridico.”
Così i deputati del Partito Democratico, Ubaldo Pagano e Cecilia Guerra.
“A pochi minuti dall’approdo in aula del provvedimento, infatti, ci siamo accorti dell’incomprensibile disparità di trattamento che questo decreto fa tra chi ha optato per sconto in fattura o cessione del credito e chi, invece, intendeva portare in detrazione i crediti maturati. Le norme scritte dal Governo, come ci è stato confermato in Commissione, fanno salvi i crediti maturati da chi ha scelto per una delle due opzioni, mentre fanno perdere il credito a chi voleva portarlo in detrazione. Una discriminazione senza ragione, considerato che si tratta di crediti maturati a parità di condizioni e requisiti soddisfatti.”
“Se non avessimo fatto notare la questione, questa previsione assurda che oggi il Parlamento approverà sarebbe passata sotto silenzio. Ora invece governo e maggioranza provano a dire che ci metteranno una pezza...ad aprile. Vigileremo sull’ennesima promessa che puzza di bugia!”
"Fin dal suo insediamento il governo Meloni ha considerato la ricostruzione come una zavorra di cui liberarsi, anziché un dovere morale e istituzionale a cui assolvere. Ieri la maggioranza non si è smentita bocciando un nostro emendamento al dl Superbonus, che prevedeva la proroga della misura piena del 110 per cento a favore dei progetti della ricostruzione post sisma. Il termine dei lavori, attualmente fissato al 31 dicembre 2025, di fatto non permette di realizzare i progetti che necessitano del 110. Le tempistiche medie per completare le opere infatti sono superiori ai circa due anni che, oggi, ci separano dalla scadenza. Così, senza la certezza di riuscire a concludere i cantieri, nessuno rischierà di avviare i progetti. Si tratta dell’ennesima dimostrazione di come l’esecutivo abbia scientificamente picconato un intero sistema, svuotando di efficacia le misure che erano state previste dai precedenti governi, negando le risorse necessarie e respingendo ogni proposta della minoranza". Lo dichiara il deputato dem Augusto Curti, componente delle commissione Ambiente.
“Purtroppo la bocciatura dei nostri emendamenti avvenuta oggi in commissione Finanze impedirà di poter dare una risposta normativa certa, attraverso il decreto agevolazioni fiscali, a tutte le cittadine e i cittadini che rischiano di andare sul lastrico perché non hanno potuto completare i lavori nelle scadenze previste dal Superbonus per incendi o altre cause di forza maggiore che abbiano colpito i loro condomini. Dopo il decreto Campi Flegrei e la manovra di Bilancio, quella di oggi è la terza occasione persa per scrivere la parola fine all’ingiustizia che stanno subendo le 24 famiglie di Colli Aniene coinvolte dall’incendio dello scorso 2 giugno. Continueremo in ogni sede a batterci per trovare una soluzione immediata e in tal senso consideriamo comunque importante l’apertura all’organizzazione di un incontro con il governo proposto dalla sottosegretaria Lucia Albano per un intervento nella direzione di quanto richiesto dall’ordine del giorno che abbiamo già approvato alla Camera dei Deputati lo scorso 30 novembre e dalle mozioni già votate dal Consiglio del IV Municipio e di Roma Capitale”. Lo dichiarano in una nota i deputati dem Andrea Casu, Virginio Merola, Ubaldo Pagano, Marco Simiani, Augusto Curti, Michela Di Biase, Marianna Madia, Claudio Mancini, Roberto Morassut, Matteo Orfini, Silvia Roggiani, Marco Sarracino e Nicola Zingaretti, firmatari degli emendamenti del Partito Democratico.
Secondo ‘No’ ad agevolazioni disabili
“Non era evidentemente sufficiente, per il Governo Meloni, scaricare debiti da capogiro su migliaia di imprese e centinaia di migliaia di cittadini. Imprese e famiglie che – va ricordato – stanno rischiando il baratro perché ‘colpevoli' soltanto di essersi affidati ad una legge dello Stato. Con l’ultimo decreto-legge sui bonus edilizi questo Governo si accanisce anche contro i disabili, limitando senza alcuno scrupolo le agevolazioni per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Abbiamo chiesto di abrogare quell’articolo che molto poco ha a che fare con il provvedimento che stiamo esaminando. La maggioranza ha detto di nuovo ‘No’, confermando la linea dell’esecutivo: la mobilità delle persone con disabilità e la loro qualità della vita è fuori dalla lista di priorità della destra.”
Così Claudio Stefanazzi, deputato PD e componente della Commissione Finanze.
“In questi mesi ne abbiamo viste di tutti i colori ma il cinismo dimostrato in questo caso non ha onestamente precedenti.”
Passo indietro nella lotta all’abusivismo edilizio
“FdI ci riprova e nel decreto Superbonus propone un nuovo condono edilizio”. La denuncia arriva dal capogruppo democratico nella commissione Finanze di Montecitorio, Virginio Merola, dopo aver letto il faldone degli emendamenti presentati dalla maggioranza al decreto Superbonus. “Non comprendiamo i criteri di ammissibilità degli emendamenti – sottolinea Merola – molte nostre proposte a favore di soluzioni green sono state bocciate e adesso scopriamo che un emendamento della maggioranza propone addirittura un nuovo condono edilizio”. L’emendamento a cui fa riferimento Merola è il numero 3.01 a prima firma Saverio Congedo del gruppo di Fratelli d’Italia – che era già stato presentato al Senato in un altro provvedimento – che, sostiene il deputato democratico: “interviene sul testo unico in materia edilizia introducendo una sanatoria per gli immobili anteriori al 30 gennaio 1977 per i quali lo stato legittimo coinciderà con quello dei luoghi accertati in sopralluogo. L’emendamento sana inoltre le violazioni sulle parziali difformità edilizie realizzate in corso d’opera e allenta gli strumenti di controllo escludendo, ad esempio, la possibilità di rilievi fotografici e cartografici. Questo nuovo condono – conclude - è un passo indietro nel contrasto all’abusivismo edilizio”.
"Le cittadine e i cittadini che non hanno potuto completare i lavori nelle scadenze previste dal Superbonus per incendi che hanno colpito i loro condomini o altre cause di forza maggiore non possono andare sul lastrico. Per questo oggi siamo scesi in piazza al fianco delle 24 famiglie di Colli Aniene e ripresenteremo tutti i nostri emendamenti anche al Decreto Agevolazioni Fiscali. La deroga nei loro confronti è un atto di giustizia non più rinviabile". Lo scrive su X il deputato dem Andrea Casu, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera.
Intervento minimale e tagliati due anni di sconto sulle barriere architettoniche
A leggere il decreto sul 110% non si sa se piangere o ridere. Siamo al bluff e al controbluff tra i partiti di maggioranza e il
Ministro Giorgetti. Alla fine, sul 110%, abbiamo la montagna che partorisce un topolino mentre FI gioisce come avesse raggiunto chissà quale risultato.
Altro che esultare, in realtà l’estensione per 8 mesi per chi ha un ISEE inferiore a 15.000 euro non farà che far litigare i condomini e bloccherà comunque i cantieri. In più la sorpresa del blocco dello sconto in fattura dal primo gennaio del bonus sulle barriere architettoniche, le cui risorse vengono usate per coprire i maggiori costi della mini estensione del 110 ai redditi più bassi.
La possibilità del bonus sulle barriere architettoniche era previsto sino al 2025: come al solito si cambiano le regole in corsa mettendo in ginocchio chi aveva pianificato i lavori nei prossimi due anni e le aziende che avevano esteso la propria attività facendo nuove assunzioni a cui dovranno rinunciare con la disoccupazione conseguente di molti giovani.
Chissà se anche su questo bonus si griderà alle truffe per giustificare quello che è: raschiare il barile perchè non si vogliono prendere i soldi dove ci sono i potenti.
Lo dichiara Silvio Lai, deputato PD della Commissione bilancio della Camera
“La destra si spacca sul Superbonus ma resta compatta sul no alle risorse per la Toscana colpita dalle alluvioni. Dopo la bocciatura dell’emendamento, sia in Commissione che in Aula, che avrebbe concesso un miliardo e mezzo di euro ai territori devastati oggi la Camera ha addirittura respinto l’ordine del giorno che avrebbe impegnato il governo a reperire finanziamenti immediati. A due mesi dal disastro la maggioranza, dopo aver rifiutato ogni nostra proposta per settimane ed in numerosi provvedimenti esaminati dal Parlamento, ha avuto oggi anche il coraggio tramite il deputato Donzelli di dire genericamente in Aula che ‘dobbiamo rimboccarci le maniche’. Questa prepotenza e questa arroganza non saranno per sempre”: è quando dichiara Emiliano Fossi, deputato Pd e segretario regionale del Partito Democratico della Toscana.
“Secondo le bozze che stanno circolando in queste ore le risorse (rimaste nel fondo utilizzato di 20 milioni) per il Decreto Superbonus a sostegno di oltre 300mila nuclei familiari, che rischiano di perdere i loro risparmi e di migliaia di aziende a rischio fallimento sarebbero di soli 16 milioni e 441mila euro. Siamo francamente scioccati dal cinismo e dall’arroganza di questa destra che ha approvato un provvedimento ‘fake’; un decreto quindi che non sarebbe quindi soltanto un bluff ma una gigantesca e vigliacca presa in giro sulla pelle di cittadini ed imprenditori disperati. Ai colleghi di Forza Italia, che ieri festeggiavano questo provvedimento, va la mia sincera solidarietà”. Lo dichiara Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio.
“Sul superbonus ci aspettavamo una norma certa, rapida ed operativa per garantire famiglie ed imprese sui lavori già iniziati ma ci ritroviamo, secondo le agenzie di stampa, un decreto con annunci mirabolanti di proroghe indefinite e risarcimenti differenti in base al reddito, che creeranno inevitabilmente contenziosi e caos nei condomini. Attendiamo il testo del provvedimento ma delle due l’una: o siamo di fronte all’ennesimo bluff della destra o fino ad ora Meloni e Giorgetti hanno mentito agli italiani sui danni economici del superbonus”: è quanto dichiara Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio.
“Sulla questione del Superbonus per l’edilizia, maggioranza e governo stanno dando vita a un indecoroso teatrino sulla pelle di cittadini e imprese. Le possibilità sono due: o hanno preso in giro il parlamento bocciando le nostre proposte per poi inserirle in un nuovo provvedimento; oppure quella che stanno costruendo è una norma vuota e inutile per risolvere i problemi aperti dalle loro scelte miopi e dannose”. Lo dichiara il capogruppo democratico in commissione Bilancio Ubaldo Pagano.
“Prorogare per almeno tre mesi le disposizioni del Superbonus: per evitare che migliaia di imprese vadano in crisi ed oltre 300mila famiglie perdano i propri risparmi”: è quanto dichiara una nota congiunta di Marco Simiani e Ubaldo Pagano, rispettivamente capogruppo Pd in Commissione Ambiente e Bilancio di Montecitorio, annunciando sul tema un emendamento ed un ordine del giorno alla Legge di Bilancio.
“Occorre una riforma urgente dei bonus edilizi ma va anche garantita la tenuta di un settore chiave dell’economia nazionale che ha permesso di rilanciare il paese dopo la pandemia e che sarà fondamentale nei prossimi anni per attuare la direttiva Case Green europea”: concludono.
La guerra, l’inflazione, le regole, il debito, il superbonus: Giorgetti in commissione Bilancio si attacca a tutto per cercare un alibi ad una legge di bilancio ingiusta e senza prospettive. Ma è l’insofferenza verso l’Europa che non riesce proprio a nascondere: per lui la sospensione del patto di stabilità è stata solo un’allucinazione collettiva e non un’occasione per cambiare in modo strutturale le regole verso una maggiore integrazione e solidarietà europee. Ed ora dà lezioni contro il debito e accetta il patto di stabilità dopo aver messo l’Italia nelle condizioni di non contare nulla e di far pagare al Paese a breve il prezzo di un compromesso che è passato sulla testa del governo e della Meloni.
Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
Nel passaggio alla Camera le opposizioni hanno ottenuto nella riunione dei capigruppo che non venga messa la fiducia sulla legge di Bilancio. Ora maggioranza e governo dovranno prendersi la responsabilità di votare in Aula i nostri emendamenti, di dire no all’aumento delle pensioni, no ai finanziamenti sulla sanità, alla proroga del superbonus, al fondo affitti. Non potranno nascondersi dietro un voto di fiducia, dovranno prendersi la responsabilità davanti al Paese.
Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.