“Il governo, nei giorni scorsi, ha avviato la revisione dello strumento del Superbonus 110%. Nel prendere atto di questa scelta, ci auguriamo che l’esecutivo voglia tenere conto della specifica situazione emergenziale in cui versano, nelle Marche, i comuni del cratere sismico e quelli interessati dall’ultima disastrosa alluvione. Mantenere inalterata l’intensità del Superbonus, in questi Territori, rappresenta il livello minimo di risposta che ci attendiamo. Occorre poi risolvere il gravissimo problema della carenza di liquidità che, di fatto, sta paralizzando il ciclo della cessione del credito. E’ necessario sbloccare le posizioni incagliate, sterilizzando qualsiasi tentativo di alimentare la perversa dinamica speculativa in atto. Pensiamo poi all’enorme incognita che grava sui cantieri avviati. Lo scenario attuale vede aziende, già appesantite dall’incremento dei costi, private delle risorse sufficienti per chiudere i lavori. L’effetto a catena, devastante, mette a rischio la sopravvivenza delle Attività e con essa il futuro dei lavoratori, impattando sulle famiglie. Nelle aree del cratere sismico e dell’alluvione, in particolare, occorre favorire un accordo con Cassa Depositi e Prestiti: facendo leva sulla capienza fiscale dell’Istituto, i crediti maturati potranno essere efficacemente assorbiti, garantendo la conclusione del processo di ricostruzione”.
Così il deputato dem della commissione Ambiente, Augusto Curti.
"Anche sul Superbonus il governo Meloni, invece di dare certezze per garantire gli investimenti di famiglie ed imprese, sta alimentando il caos": è quanto dichiara Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente alla Camera, sulle indiscrezioni relative alla norma prevista dal Decreto Aiuti quater.
"Il centrodestra - aggiunge - vuole cambiare le regole in maniera unilaterale, creando problemi a chi aveva programmato i lavori e penalizzando esclusivamente le fasce meno abbienti e i condomini a cui verranno ridotti i benefici dal 110 al 90%. Assolutamente bizzarra e confusionaria è poi la sostituzione dell'Isee, che è già un indicatore familiare, con una nuova modalità di assegnazione degli incentivi. La misura va sicuramente migliorata, ma non stravolta senza un confronto costruttivo con le imprese: è stata infatti un volano di crescita economica e occupazionale e uno strumento per migliorare l’efficienza energetica degli edifici. Il Partito Democratico - conclude - presenterà una proposta di riforma organica dei bonus edilizi, proseguendo il lavoro già intrapreso nella scorsa legislatura dalla presidente della commissione Attività produttive, Martina Nardi".
“Dopo una Nadef completamente priva di ogni contenuto, il governo vara un decreto assolutamente insufficiente a coprire i bisogni del Paese in un momento di gravissima crisi. Lì dove servivano risposte chiare, ci siamo scontrati con il silenzio del governo o con soluzioni del tutto ipotetiche, quasi come se la destra avesse bisogno di sondare il terreno per paura di far danno. Mi riferisco soprattutto al Superbonus, dove i rischi paventati dall’Ance sono più che reali: sui crediti incagliati non è stata messa in campo nemmeno un’idea di lavoro, mentre sul bonus si colpiscono come al solito le fasce più deboli.”
Lo dichiara il deputato dem Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione Bilancio a Montecitorio.
“Nel frattempo, però - conclude Pagano - si è trovato tempo e modo di introdurre una misura utile solo a favorire evasione e circolazione illegale di denaro grazie all’innalzamento del tetto per l’uso del contante a 5000 euro. Come pure, nonostante le tantissime voci contrarie che si sono levate in questi giorni, il governo ha voluto insistere con le trivellazioni nell’Adriatico. Un intervento che non solo non avrà alcun effetto benefico nell’attenuazione del prezzo delle bollette energetiche, ma che creerà danni irreparabili all’ambiente e al potenziale turistico delle nostre coste. Insomma, il tesoretto che abbiamo lasciato in eredità alla destra, a parte prorogare le misure già messe in campo dal governo Draghi, è stato malamente sperperato in misure inutili ad alleviare il peso dei rincari e in alcuni casi controproducenti. Se questo è l’antipasto della manovra che ci aspetta, siamo pronti a portare avanti un’opposizione inflessibile per difendere gli interessi dei cittadini.”
Dal governo Meloni un alto tasso di confusione, litigiosità e poca concretezza. Un pasticcio sul superbonus che rischia di mettere in crisi le imprese e colpisce le fasce più deboli. Un favore agli evasori e un incentivo al riciclaggio con l'aumento del tetto al contante e idee discordanti sulle trivelle. Insomma, un decreto non solo inutile, ma dannoso.
Lo afferma Stefano Graziano, capogruppo PD in commissione Difesa della Camera.
“Il DL Aiuti quater è un provvedimento deludente. Nulla di concreto per chi oggi ha davvero bisogno, per i soggetti e le categorie più fragili e in difficoltà. Solo misure pasticciate, inefficaci e pericolose, su cui peraltro la maggioranza è già fortemente divisa. Pensiamo all'aumento del tetto al contante, al blocco anticipato del superbonus 110% senza che ci siano soluzioni necessarie per sbloccare il problema della liquidità per le imprese, alla decisione sulle trivellazioni, contestata da esponenti stessi della Lega. Nell'esame del Decreto Aiuti ter avevamo fatto varie proposte emendative per rafforzare i sostegni a famiglie, enti locali, terzo settore e aziende rispetto al caro energia e al costo delle bollette, ma niente. Solo un “vuoto” che si aggiunge alle misure propagandistiche e pericolose adottate finora: come il reintegro dei medici no vax, la norma anti rave, illiberale e incostituzionale, e -come se non bastasse- le figuracce sul tema migranti. Insomma, i primi passi del governo si confermano drammatici e imbarazzanti”. Così Piero De Luca, vicepresidente Partito democratico alla Camera intervenendo stamattina su SkyTg24.