07/07/2023 - 13:31

“È preoccupante che il governo italiano non abbia ancora sottoscritto la dichiarazione del Consiglio dell’Unione Europea sull’avanzamento dei diritti lgbtqia+ nell’Unione promossa dalla Presidenza di turno spagnola. È un documento importante che invita la Commissione Europea a continuare il lavoro già iniziato con la Prima Strategia per l’uguaglianza delle persone lgbtqia+ nell’Unione (2020-2025) e invita anche gli Stati membri ad adottare provvedimenti necessari per contrastare ogni forma di discriminazione, odio e violenza sulla base dell’orientamento sessuale, del genere e dell’identità di genere. E viene richiesto ai singoli Stati un impegno preciso nel raggiungimento della piena uguaglianza di tutte le persone, come prescrive anche la nostra Costituzione.

Già 15 stati hanno sottoscritto il documento, tra cui tutti i membri fondatori dell’Unione, a eccezione dell’Italia: perché il governo, in particolare nella persona della ministra Roccella che dovrebbe essere competente in materia, non ha aderito?". Così Alessandro Zan, deputato e responsabile diritti nella Segreteria Nazionale del Partito Democratico, e Brando Benifei, capodelegazione al Parlamento Europeo del Partito Democratico.

"È urgente e necessario - concludono gli esponenti Pd - che anche l’Italia sottoscriva questo impegno, altrimenti significa che siamo davanti all’ennesimo tassello del piano di discriminazione del governo Meloni contro la cittadinanza lgbtqia+, dopo il vergognoso attacco alle famiglie arcobaleno, l’appoggio alle leggi omotransfobiche ungheresi e il sostegno al folle e obbrobrioso pdl Varchi. Già ad aprile il Parlamento Europeo, con l’approvazione di una mozione, aveva associato le condotte dell’esecutivo a quelle di Polonia e Ungheria. Se anche in questo caso il governo italiano deciderà di stare con Orban e Morawiecki, che ovviamente non hanno aderito alla dichiarazione del Consiglio, vorrà dire che l’Italia sarà definitivamente posizionata tra quei Paesi che fanno della discriminazione di una parte delle sue cittadine e dei suoi cittadini una precisa politica pubblica e istituzionale, come già avviene tra i Paesi di Visegrad.”

28/06/2023 - 18:44

Dichiarazione di Michela Di Biase, deputata Pd

“Il sesso senza consenso è sempre stupro. La decisione contenuta nella direttiva contro la violenza sulle donne votata oggi dalle commissioni Libertà civili e Diritti delle donne del Parlamento Ue rappresenta un grande passo in avanti perché chiede a tutti gli stati nazionali di prevedere una legge che elimini ogni eccezione. Gli eurodeputati hanno chiesto di aggiungere la paura e l'intimidazione all'elenco dei fattori che precludono il libero processo decisionale. Una direttiva che inserisce anche nuove aggravanti al reato di stupro come gli atti particolarmente inumani, degradanti o umilianti, reati che comportano la morte o il suicidio di persone a carico, e l'intenzione di punire le vittime per il loro orientamento sessuale o altri attributi della loro identità. Ancora, tra le aggravanti anche la presenza di bambini al momento dello stupro, l’essere rifugiati o in stato di gravidanza.  Adesso bisogna raccogliere le indicazioni del Parlamento Europeo e accelerare per approvare una legge che consenta, anche in Italia, di rafforzare i diritti delle donne e trasformare il terreno culturale che è alla base delle violenze di genere”. Così in una nota la deputata del Partito Democratico Michela Di Biase.

26/05/2023 - 11:08

UN’INTERROGAZIONE DEL PD AI MINISTRI DELL’INTERNO E DELLA GIUSTIZIA

 

“Ho sottoscritto l’interrogazione della collega Rachele Scarpa perché il rispetto dei diritti fondamentali di ogni individuo, senza discriminazioni di genere, orientamento sessuale o origine etnica devono essere garantiti sempre, anche dalla polizia. Incidenti come quello di Milano sottolineano la necessità di formare le forze dell’ordine sul rispetto dei diritti umani e sull'approccio più appropriato nelle interazioni con le persone, specialmente quelle in situazioni di vulnerabilità”.

L’episodio di Milano, documentato da un video girato da alcuni studenti dell'università Bocconi, riguarda un intervento della polizia locale nei confronti di una donna transessuale brasiliana. Nel filmato si vede la donna, in una situazione di apparente vulnerabilità, bloccata a terra da quattro agenti che le spruzzano negli occhi spray al peperoncino, le danno calci, la colpiscono ripetutamente con il manganello senza che lei reagisca in alcun modo. Come riportato nell’interrogazione, si tratta di un intervento preoccupante, qualunque reato sia stato eventualmente compiuto. La violenza e la sopraffazione dei metodi che vengono ripresi sono assolutamente inaccettabili in uno stato di diritto e vanno contro i principi di giustizia, rispetto dei diritti umani e uguaglianza per tutti i cittadini".

"Le forze dell’ordine hanno il compito di garantire la sicurezza e proteggere i cittadini e quando si verifica un abuso di potere o un uso eccessivo della forza, le preoccupazioni sono più che legittime. In situazioni di questo genere, è necessario che vengano condotte verifiche approfondite e imparziali. La promozione di una cultura di responsabilità e l'addestramento adeguato possono contribuire a prevenire abusi e a garantire che tutte le persone siano trattate con dignità e rispetto” così Fabio Porta, deputato italiano residente in Brasile e cofirmatario dell’ interrogazione sui fatti di Milano.

17/05/2023 - 10:55

Dichiarazione di Alessandro Zan, deputato e responsabile diritti della segreteria nazionale del Partito Democratico
“La Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, istituita ufficialmente dalle Nazioni Unite dal 2004 e dall’Unione Europea dal 2007, ci ricorda quanto sia necessario e doveroso l’impegno della politica e delle istituzioni nel contrasto all’odio e alla violenza per motivi legati all’orientamento sessuale e all’identità di genere delle vittime. Nel ringraziare il Presedente della Repubblica Sergio Mattarella per il monito lanciato oggi - come ogni anno - verso tutte le Istituzioni affinché siano impegnate a garantire i principi fissati dall’art. 3 della Costituzione, è necessario segnalare che l’Italia, scivolata al 34esimo posto nella lista dei Paesi Europei per tutela dei diritti lgbtqia+ anche per precisa strategia politica e responsabilità del governo Meloni, sta andando in senso opposto. Gli attacchi continui e i discorsi d’odio di molti esponenti di governo sono responsabili di un arretramento del nostro Paese sul piano dell’inclusione e della piena uguaglianza di tutti i cittadini, in particolare colpendo i diritti dei figli delle famiglie arcobaleno e acuendo una discriminazione odiosa e inaccettabile. Il Partito Democratico è e sarà in prima linea non solo per denunciare e bloccare il tentativo della destra, in linea con i Paesi di Visegrad, di ridurre e comprimere i diritti della cittadinanza lgbtqia+, ma anche per portare avanti in Parlamento e nella società civile la battaglia per la piena uguaglianza e per la piena inclusione di tutte e tutti.”

16/01/2023 - 15:29

    “Le testimonianze di tante attrici molestate fanno emergere un sistema marcio basato sull’abuso di potere a scopo sessuale. Grazie ad Amleta e a Differenza Donna per sostenere chi con coraggio denuncia. I molestatori devono sapere che non la faranno più franca”.

    Lo scrive sui social Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico.

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