• 05/11/2015

Con una interrogazione al presidente del Consiglio e al ministro della Giustizia, Paolo Bolognesi, deputato PD, presidente dell’Associazione 2 agosto 1980, chiede che il beneficio della libertà a Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, condannati a rispettivi 8 e 9 ergastoli, tra i quali quello per l’esecuzione della strage di Bologna, venga revocato perché concesso senza una delle condizioni previste dalla legge, cioè la mancanza del requisito del ravvedimento (art. 176 del codice penale). “I rapporti dell’autorità giudiziaria - denuncia Bolognesi - sono molto chiari: è vero che nel corso dell’espiazione della pena, Fioravanti ha tenuto una condotta assolutamente incensurabile ma ciò non figura affatto il requisito imprescindibile consistente nell’interessamento dell’autore del reato nei confronti delle vittime del reato stesso, interessamento che da parte sua non c’è mai stato. Anzi, Fioravanti ha avuto un atteggiamento di totale indifferenza rispetto alle vittime delle stragi, tanto da affermare il 26 luglio 2012: ‘Bolognesi non può fare il presidente delle vittime, ha perso solo la suocera’, una frase che conferma, ancora una volta, il persistente disprezzo nei confronti della vita umana che ha contraddistinto la sua carriera criminale. Inoltre, continua Bolognesi, Mambro e Fioravanti hanno intrattenuto rapporti con Gennaro Mokbel – condannato a quindici anni per frode al fisco e riciclaggio – come confermano le intercettazioni telefoniche dell’inchiesta Fastweb Telecom Sparkle che – se non sono state considerate penalmente rilevanti , sono però la prova oggettiva ed incontrovertibile della persistenza di collegamenti attuali da parte di Mambro e Fioravanti con la criminalità organizzata. Su quest’ultimo punto, peraltro, va ricordato che la Digos di Roma ha scritto cose non veritiere: infatti, sostenendo la regolarità del beneficio concesso ai due stragisti, aveva riferito che i due terroristi non avevano collegamenti attuali con la criminalità organizzata. Circostanza sicuramente non vera. Bolognesi, inoltre, con la sua interrogazione, vuole sapere se i due stragisti hanno “adempiuto alle obbligazioni civili”, in tutto o in parte: “sono stati condannati al risarcimento delle vittime, a che punto è la pratica?”, domanda il parlamentare. Il deputato, infine chiede se il Governo intenda avviare azioni ispettive per verificare la veridicità delle informazioni trasmesse all’autorità grazie alle quali i due stragisti hanno ottenuto i benefici e se solleciterà la magistratura di sorveglianza a riesaminare il beneficio della libertà concesso a Mambro e Fioravanti.