10/01/2017
Elisa Mariano
2-01571

La sottoscritta chiede di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere – premesso che: 
l'industria aerospaziale riveste carattere strategico per le economie avanzate, in quanto generatrice di ricchezza e di alte tecnologie, con innumerevoli ricadute in settori direttamente o indirettamente connessi, quali i trasporti, la sicurezza nazionale, le telecomunicazioni, l'ambiente; 
i prodotti dell'industria aerospaziale sono di grande complessità, con cicli di ricerca, sviluppo ed industrializzazione che hanno un'estensione media di 30 anni nel settore civile e 50 anni nel militare; 
a fronte dell'incertezza registratasi nel comparto negli ultimi anni, la strategia messa in atto dal principale gruppo italiano, la Leonardo Finmeccanica, con la costituzione di tre distinti gruppi industriali (Leonardo-Divisione aerostrutture, Leonardo-Divisione velivoli e Leonardo-Divisione elicotteri) e di internalizzazione di diverse fasi produttive, sta determinando notevoli preoccupazioni nelle aree a maggiore vocazione aerospaziale come la Puglia e, in particolare, nel brindisino; 
i primi effetti negativi sul piano occupazionale di tali scelte organizzative si sono già registrati in molte imprese dell'indotto, ma anche negli impianti di Foggia e della divisione elicotteri di Brindisi; non sono da escludere, a breve, possibili perdite di posti di lavoro; 
tali timori appaiono rafforzati dalla constatazione che il gruppo Leonardo Fimeccanica, al netto degli stanziamenti appositamente finalizzati da parte delle istituzioni europee, nazionali e regionali, negli ultimi tre anni, ha costantemente ridotto i propri investimenti sul territorio pugliese, così come si registra un vistoso ridimensionamento di risorse e commesse per lo stabilimento elicotteristico di Brindisi, a tutto vantaggio degli impianti polacchi della controllata PZL; 
pur a fronte delle rassicurazioni rivolte alla regione Puglia da parte dell'amministratore delegato Moretti, secondo cui Leonardo-Finmeccanica continuerà ad investire nelle infrastrutture e nelle attrezzature funzionali alla prosecuzione dei programmi in corso e dei nuovi, con un volume di iniziative, tra il 2015 e il 2019, di circa 400 milioni di euro, prevalentemente nel sito di Grottaglie, oltre che di Foggia e Brindisi; 
le organizzazioni sindacali, così come le amministrazioni locali, infatti, continuano a denunciare la riduzione di commesse, la riduzione (o il mancato turn over) del numero dei dipendenti diretti e dell'indotto, quali gravi conseguenze in uno dei pochi settori industriali del Mezzogiorno e della Puglia ad alta componente tecnologica; 
ad oggi, nessuna misura di salvaguardia dei livelli occupazionali e tecnologici è stata essa in campo; e nel solo polo brindisino i posti di lavoro persi nell'indotto sono già 320 e ben 600 sono quelli a rischio; 
secondo l'ultimo report dell'Agenzia regionale per la tecnologia e l'innovazione (Arti) sull'industria aerospaziale pugliese, del gennaio 2015, su dati 2014, risultano operanti 38 imprese e 5.198 addetti, di cui rispettivamente 18 imprese e 2.419 addetti nella sola provincia di Brindisi; 
per assicurare la coordinata e razionale applicazione degli interventi per lo sviluppo e l'accrescimento di competitività delle industrie operanti nel settore aeronautico, ai sensi dell'articolo 2, della legge 24 dicembre 1985, n. 808, in data 16 maggio 2014, si è provveduto, per il triennio 2014-2016, alla ricostituzione del Comitato per lo sviluppo dell'industria aeronautica, la cui ultima riunione, a quanto risulta all'interpellante, sembra essersi tenuta nel luglio 2015 –: 
quali siano gli orientamenti del Governo in merito alle circostanze sommariamente indicate in premessa ed, in particolare, quali siano le prospettive del settore aerospaziale italiano e dei suoi poli produttivi del Mezzogiorno, della Puglia ed, in particolar modo, di Brindisi; 
se il Governo non ritenga opportuno istituire un tavolo tecnico di confronto con le organizzazioni sindacali e le imprese del settore, in particolar modo il gruppo Leonardo Finmeccanica, e le amministrazioni locali, al fine di accertare la reale situazione del comparto nell'intera regione ed, in particolare, nella provincia di Brindisi, dove si registra la crisi più grave, al fine di scongiurare la perdita di posti di lavoro in un territorio già martoriato da alti tassi di disoccupazione e salvaguardare un comparto strategico per l'intero Mezzogiorno e per l'Italia.