“La Presidente della Comunità Ebraica di Roma oggi, ha usato parole senza se e senza ma, sull’episodio di ieri del Sindaco di Rieti che per incitare i candidati alla campagna elettorale, ha usato uno slogan in voga nel neofascismo degli anni ’70. Lo usò il deputato dell’MSI Ciccio Franco, per 5 legislature senatore della Repubblica nella cosiddetta battaglia di Reggio Calabria del 1970. Ma la sua storia viene da più lontano, pare che nasca da Roberto Mieville, poi deputato dell’MSI, scritto in una lettera alla madre, da militare, durante la ritirata dal deserto libico l'11 aprile 1943, ma poi ripreso dalle forze armate della Repubblica Sociale Italiana, in particolare dal XXIV battaglione della Guardia Nazionale Repubblicana, che lo adottò come motto nel 1943. Peraltro notizia questa desunta da uno scritto di Giorgio Pisanò, celeberrimo esponente dell’MSI”. Lo dichiara il deputato dem Emanuele Fiano, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera.
“Questo breve compendio – conclude Fiano - giusto per rispondere a quel Sindaco che oggi da destra, vorrebbe farci credere, che quello si uno slogan neutro, come ‘Viva la Mamma’ oppure ‘Avanti Miei prodi’. Se siete ancora orgogliosamente legati a certe vostre radici, di segno opposto a quelle democratiche che hanno costruito la nostra Repubblica è un problema vostro; se non avete neanche il coraggio di ammetterlo è sempre un problema vostro; se pensate di prenderci per i fondelli o pensate che siamo gente che non studia o che non legge, avete sbagliato indirizzo. Il nostro indirizzo è: Repubblica Italiana, antifascista”.