• 21/07/2022
«È gravissima la scelta di interrompere l’azione del Governo Draghi in un momento come questo, mentre si attende il via libera ai finanziamenti per la seconda tranche del PNRR e restano da completare i provvedimenti sui salari e sul potere d’acquisto dei redditi più bassi. Le conseguenze economiche di un atto scellerato colpiranno soprattutto i ceti più deboli, rendendo più fragile il Paese, già colpito da una ripresa dell’inflazione.  
I responsabili di questa decisione hanno nomi e cognomi: M5S, Lega e Forza Italia. Da ieri nel Paese si è aperta una distanza incolmabile tra chi, come il Pd, ha cercato in ogni modo di ricomporre e chi ha giocato con il solo obiettivo di rincorrere i sondaggi, incurante delle condizioni reali di persone, lavoro e imprese. Forse non tutti hanno capito che, interrompendo l’azione del Governo, si fermano provvedimenti importanti e si tradiscono le imprese, comprese quelle agricole alle prese con l’aumento dei costi di energia e fertilizzanti, la carenza di materie prime e di fronte alla più grave siccità degli ultimi settant’ anni. E a farlo sono proprio le tre forze politiche presenti al Mipaf. Come Partito Democratico, riteniamo di aver fatto tutto ciò che era possibile nell’interesse nazionale, consapevoli di essere al fianco del Paese e dei suoi bisogni. Su questi bisogni da oggi lavoriamo, di questo parleremo nelle prossime settimane chiedendo la fiducia agli elettori». Con queste parole la deputata del Pd Susanna Cenni, membro della Segreteria nazionale del PD, commenta la fine del Governo.
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