• 18/11/2014

“E’ stata positiva la scelta del governo Renzi di declassificare i documenti sulle stragi ma il rischio è che alcuni apparati stiano lavorando per tentare di svuotarla del suo valore e del suo contenuto depositando “pacchi vuoti” di documenti sulle stragi”. Lo afferma in una nota Paolo Bolognesi, presidente dell’Associazione 2 agosto ’80, commentando quanto anticipato dalla stampa sull’inconsistenza dei faldoni inviato all’Archivio di Stato.

“Da mesi, come associazioni, abbiamo chiesto un incontro con il presidente del Consiglio Renzi sulla necessità di un effettivo controllo sulle operazioni di declassificazione di ministeri e Servizi segreti. Chi declassifica e deposita la documentazione è lo stesso organismo che fino ad oggi, con le sue valutazioni, l’ha coperta. Quali garanzie possiamo avere che il materiale depositato sia la totalità dei documenti? Come sarà possibile controllare? Il “versamento vuoto” del ministero della Difesa, denunciato dalla stampa, ci conferma che abbiamo ragione nel chiedere maggiori garanzie di trasparenza e controllo, soprattutto da parte dei ministri interessati dalla Direttiva. Credo che questa strategia depistatoria del “pacco vuoto” sia utilizzata da quegli apparati che vogliono far fallire la direttiva Renzi e coprire ancora esecutori e mandanti delle stragi. Per questo il cambiamento verso un sistema democraticamente trasparente, che il presidente del Consiglio ha avviato, deve essere fatto alla radice, anche attraverso una rivoluzione culturale che porti ad un ricambio radicale degli uomini che siedono ai vertici delle strutture originatrici e detentrici di quei documenti”.