Grazie, signor Presidente. Anche noi intendiamo associarci a questa richiesta perché, dopo quasi due anni, è difficile trovare ancora le parole per descrivere l'orrore di Gaza. Non ne abbiamo più di parole per parlare delle persone che sono totalmente abbandonate alla disperazione in un territorio per la gran parte sotto il controllo dell'esercito israeliano, un territorio che è diventato macerie; ed è difficile trovare anche le parole per commentare la sconcertante proposta che arriva dal Governo Netanyahu, cioè la “città umanitaria”.
Questa volta è stata ideata dal Ministro Katz questa proposta, una proposta che di umanitario, Presidente, non ha niente. Sarebbe un enorme campo di concentramento sulle macerie di Rafah in cui rinchiudere 600.000 palestinesi, che da lì non potrebbero mai più uscire. Come si può solo immaginare una cosa del genere?
ome si può immaginare e proporre una cosa del genere? E Netanyahu, allo Studio Ovale, su cui pende - su Netanyahu - un mandato di cattura internazionale per crimini di guerra e crimini contro l'umanità, che cosa fa? Candida al premio Nobel il Presidente Trump, colui che rastrella, fa rastrellare i migranti, li cattura, li mette nelle gabbie e poi li deporta in Paesi terzi. Uno sfregio, Presidente, questo è uno sfregio verso le vittime dei crimini di Gaza: presentare Donald Trump per essere candidato al Nobel.
Intanto la Gaza Humanitarian Foundation si sta rivelando una sorta di associazione a delinquere. La popolazione affamata, che si mette in fila, sfida una vera e propria roulette russa, perché tu devi mettere in conto, quando vai a prendere gli aiuti, di essere ammazzato. Ma dove si è mai vista una cosa del genere, morire per ricevere un pacco di aiuti o un sacco di farina? Cosa c'è di umanitario in questa pratica disumanizzante? E la comunità internazionale che fa?
Resta immobile davanti a quello che oramai è palesemente un piano di annessione della Cisgiordania, come ha dichiarato, senza nessun pudore, il Ministro della Giustizia israeliano, Yariv Levin, appoggiato da altri 13 Ministri del Governo di Tel Aviv.
Ha proprio detto questo, che è il momento: è il momento di annettere; se non ora, quando? Annettiamo la Cisgiordania.
E il Governo italiano? Il Governo italiano è disarmante, Presidente. Pur di non dispiacere l'alleato Netanyahu, continua a balbettare, a non esprimere una condanna netta, a non mettere le sanzioni e, ancora più grave, continua a cooperare con Israele nel campo delle tecnologie militari e dual use. Si rende conto che in questo modo il Governo si rende complice di terribili crimini? Questo è un atteggiamento che l'opinione pubblica non sopporta più. Questo lo dimostrano le decine di mobilitazioni quotidiane per salvare Gaza e la Palestina. Per quanto ancora, per quanto ancora il Governo italiano si renderà complice di quello che i massimi esperti internazionali hanno già definito un genocidio? Per quanto tempo ancora? No, Presidente: no, nel mio nome; no, nel nostro nome.