A.C. 2416-A
Grazie, Presidente. Siamo al 104 decreti-legge e a 83 fiducie: un record! Effettivamente siete il Governo dei record, quello delle fiducie. Credo che questo sia il primo segnale che date al Paese. Ma mentre stiamo discutendo e sentendo anche i vari colleghi, voglio chiarire una cosa: le differenze che ci sono, perché sono palesi ormai, fra il centrodestra e il centrosinistra, anche del passato. E lo dico ai colleghi con grande serenità, perché è una certezza: mentre il centrosinistra seguiva una strategia pluriennale per infrastrutture, il centrodestra procede alla rinfusa, inseguendo il consenso senza bussola, senza nessuna direzione e senza rispettare nessuna continuità istituzionale.
Perché state distruggendo tutto quello che è stato costruito prima. E guardi, lo dico chiaramente, lo dico ai colleghi che non sono presenti, al capogruppo Barelli o al capopopolo Bignami, voglio dire chiaramente una cosa, ma soprattutto a loro, perché è chiara una cosa: non state toccando palla, decide tutto il Ministro bocciato dagli italiani, Salvini. Decide tutto Salvini. Questo credo che sia una difficile e chiara per voi esperienza, e soprattutto non dà nessuna possibilità a voi di poter incidere nelle casse del Ministero delle Infrastrutture, nessuna.
Non state toccando palla, perché stanno facendo cosa vogliono: spostano i soldi da una parte all'altra, dall'adriatica li portano da un'altra parte. E addirittura c'è un aspetto, e credo che in questo caso qualcuno si vanti anche di questo: state completamente distruggendo la programmazione di tutte le opere del passato. E soprattutto c'è una questione: state togliendo, avete tolto le risorse alle province, senza ridargliele e avete detto il contrario. Questo è una chiara espressione di quello che siete. State togliendo le risorse alle aree interne senza darle, invece, a chi ne ha veramente bisogno. Ecco, credo che questo sia quello che sta succedendo.
Soprattutto c'è un altro aspetto e lo dico ai colleghi che sono presenti, in questa situazione, soprattutto nell'ambito delle priorità, voi state togliendo, state cercando…e lo dico anche alla collega Boscaini, che prima è intervenuta, dicendo delle marchette: qui non è un problema di marchette, qui è un problema di priorità. Al Sud vi è il problema della siccità, della possibilità di poter dare certezza alle famiglie, non tanto ai turisti, ma ai cittadini. Ecco, sull'acqua la priorità è il Sud. Se oggi ci sono 20 milioni si danno al Sud, perché ci sono città che sono interamente in difficoltà.
La città di Potenza ha il 71 per cento di perdite. Lo dico chiaramente al Vice Ministro: Vice Ministro, dovete metterci le mani. Ci sono dei piani che oggi il commissario Dell'Acqua ha messo in campo, dovete rispettarli: 1 miliardo e 700 milioni per il Sud per la crisi idrica, che oggi non ci sono. Guardate, questo è un decreto che mortifica la democrazia, il modo in cui è stato gestito il confronto parlamentare, il dibattito, è veramente inaccettabile.
Una democrazia sana si misura dalla qualità del processo legislativo, si misura nella capacità di non trasformare il Parlamento in un semplice passacarte, ma nella capacità di mettere insieme le esigenze e anche le istanze del territorio. Avete bocciato tutto, tutto quello che noi abbiamo proposto: abbiamo avanzato proposte per la sicurezza stradale, per le infrastrutture portuali, per poter immaginare anche un futuro per aree interne e la possibilità di poter ridare una riprogrammazione a quello che voi avete tolto. Invece, cosa avete fatto? Avete dato due, tre contentini nel tratto Grottaglie-Manduria, addirittura avete promesso la progettazione. Ancora, non ci sono risorse per il finanziamento, tre o quattro opere e avete chiuso il decreto, senza dare risposta a nessuna infrastruttura. Anzi, state utilizzando la questione delle spese militari in maniera anche distorta.
Questa non è solamente una scelta sbagliata verso gli italiani, ma anche per le relazioni industriali. Voi volete far passare soldi che dovrebbero essere spesi per la difesa, in questo caso, per le infrastrutture, che è una cosa ignobile! Rispettate e decidete di dare su questo punto una chiara indicazione del 2,5 per cento sulle spese delle armi e fate le risorse per le infrastrutture. Non prendete in giro gli italiani, perché state facendo questo. State facendo questo, vi state inventando di tutto, di tutto.
Soprattutto c'è un'altra cosa che veramente è assurda. Fate diventare la società Stretto di Messina Spa - lo dico guardando anche il Vice Ministro, per suo tramite, Presidente - un centro di committenza, con la possibilità di poter fare procedure d'appalto - una cosa assurda, non si era mai vista una cosa del genere -, utilizzando miliardi dei cittadini come le pare, senza nessun controllo. È una cosa ignobile che non si può vedere. È una cosa ignobile. Ignobile!
Compreso il fatto che avete dato in completa deroga al Ministero della Difesa, al Ministro Crosetto, la possibilità di poter fare e di costruire qualsiasi tipo di infrastruttura - dico qualsiasi tipo di infrastruttura - senza un controllo del Ministero dell'Ambiente sulle procedure di VIA. Una cosa che è assurda nell'ambito del rispetto dell'ambiente, ma soprattutto nel rapporto anche dei pesi e contrappesi nell'ambito delle scelte. Se il Ministero della Difesa - il Ministro - diventa matto e comincia a costruire cose che non sono considerate utili non solo per i cittadini, ma anche per l'ambiente, non c'è nessuno che lo ferma.
Lo prende e lo fa e questo credo che sia assurdo in un Paese civile come il nostro. Poi c'è un altro aspetto, lo dico chiaramente ai colleghi. Voi state cercando di immaginare una storia, attraverso uno storytelling, dove gli italiani sono con l'anello al naso. Sto parlando dell'aumento dei pedaggi autostradali. Voi avete tirato fuori un emendamento dei relatori - e non è colpa dei relatori, perché chiaramente è colpa del Ministero dei Trasporti e delle infrastrutture - e li avete messo in mano una gabella in cui avete chiaramente detto: aumentiamo le risorse per l'ANAS, aumentando la spesa dei pedaggi e mettendo le mani in tasca ai cittadini.
Io credo che se nel mese di luglio, in cui si va in vacanza, voi fate una cosa del genere, secondo me c'è qualcosa che non funziona. Vice Ministro, c'è qualcosa che non funziona. In questo momento, in cui ci sono altre priorità e sappiamo benissimo i problemi che ci sono anche sul livello autostrada in cui c'è un PEF che voi dovete liberale e che non state liberando non so per quale motivo, mettendo in difficoltà anche future opere stradali, voi fate questo: chiedete i soldi e mettete aumenti che oggi sono sconsiderati.
E soprattutto un'altra cosa. Quell'emendamento è cambiato volta per volta, è arrivato alla fine che è cambiato tre volte.
Tre volte! È cambiato senza dare una risposta concreta sul problema. Io sono qui che ancora aspetto, e questo verrà chiesto anche con un ordine del giorno, i documenti che noi abbiamo chiesto in Commissione sullo stand still. Vogliamo capire se su quella procedura, che voi avete detto che avete fatto con l'Europa, oggi c'è stato sì o no quella risposta di consenso al fatto che fosse concessa per cinquant'anni la possibilità ad ANAS di poter avere ancora la concessione. Vogliamo capire questa cosa e ci dovete dire se ci sono o non ci sono, perché oggi c'è l'ordine del giorno e capiremo se effettivamente questo è avvenuto.
Ma finisco, Presidente, e concludo nel dire che il Partito Democratico si è sempre assunto la responsabilità, ma se la assume su procedure e metodi corretti, prendendo chiaro come metodo quello della programmazione. Sicché se il Ministro, se il Vice Ministro, se i parlamentari, se i capigruppo si mettono in testa di attivare nelle Commissioni procedure, metodi e comunque indirizzi in cui si fa l'interesse dei cittadini, come abbiamo deciso e abbiamo fatto volta per volta anche in Commissione, votando gli emendamenti giusti, come quello della collega Montemagni su Stazzema, noi ci saremo.
Ma voi fate le solite cavolate, fate scelte sbagliate e cose che non sono nell'interesse dei cittadini, che non danno risposte ai cittadini e che fanno in modo che a un certo punto ogni scelta vada in contrasto con quella che è stata la continuità istituzionale, perché noi anche le scelte vostre, nella programmazione, le abbiamo portate avanti, perché erano nell'interesse dei cittadini. Voi state facendo una programmazione sbagliata e tornate indietro. Ecco perché, Presidente, noi voteremo “no” a questa fiducia convintamente e lo faremo dicendo chiaramente che questo Governo è oggi sulla strada sbagliata soprattutto sulle infrastrutture che oggi non portano niente ai cittadini.