• 21/08/2025

“La Dichiarazione Congiunta tra Commissione Europea e governo americano conferma la resa del governo Meloni alle imposizioni Usa sui prodotti agroalimentari italiani. È certamente positiva la tariffa omnicomprensiva al 15 per cento applicata a molti prodotti, ma il Made in Italy del settore primario ne è escluso: nessuna esenzione o riduzione è infatti prevista per i prodotti agricoli, dalla pesca ai vitivinicoli, che sostengono gran parte dell’export verso gli Stati Uniti e che sono espressione di migliaia di imprese e di posti di lavoro’. Così la deputata Antonella Forattini, capogruppo PD in commissione Agricoltura.

“Mentre la Germania - prosegue l’esponente dem - è riuscita a difendere le proprie posizioni nel mercato dell’automotive, l’Italia ha svenduto il Made in Italy agroalimentare per l’incapacità del governo di rappresentare gli interessi del Paese e per la totale sottomissione di Meloni e dei suoi ministri alla partita verso l’“amico” Trump, che, di contro, pretende azzeramenti e sostanziali riduzioni dei dazi sui prodotti americani. L’entusiasmo di Fitto che parla di ‘accordo che rafforza i rapporti economici tra le due sponde dell’Atlantico’, è perciò completamente fuori luogo e suona offensivo nei confronti dei produttori agricoli italiani. Il danno per filiere fondamentali come formaggi, vino, pasta e conserve sarà infatti catastrofico, con perdite nell’ordine di miliardi di euro”.

“Perché - conclude Forattini - il governo Meloni non era presente quando si decideva il futuro del vino, dell’olio, del comparto caseario italiano? Ancora una volta, l’Italia si ritrova spinta ai margini delle trattative internazionali. Il Partito Democratico continuerà a battersi, sia in sede europea sia nazionale, per ottenere riduzioni reali dei dazi, tutele per le filiere DOP e IGP, e un piano straordinario di promozione del Made in Italy agroalimentare, prima che sia troppo tardi”.