15/09/2025
Debora Serracchiani
MANZI, SIMIANI, BARBAGALLO e CASU
3-02188

Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, al Ministro della cultura. — Per sapere – premesso che:

   con decreto n. 448 del 16 novembre 2021, del Ministero delle infrastrutture, è stato finanziato il progetto relativo alla cabinovia metropolitana Trieste-Porto vecchio-Carso;

   il progetto ha subito innumerevoli arresti, con un iter autorizzativo complesso e tormentato, su cui è stata depositata l'interrogazione a risposta orale 3-01138 presentata dalla sottoscritta lo scorso venerdì 12 aprile 2024, seduta n. 278;

   secondo quanto si è appreso da atti degli uffici del comune di Trieste resi disponibili da consiglieri comunali che hanno fatto richiesta di accesso, come disposto dal decreto del direttore del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti Gianluca Faraone, i 48,8 milioni di euro concretamente assegnati dal Governo al comune di Trieste per l'opera, non arriverebbero nel 2025 come prospettato ma la prima rata da 2,5 milioni di euro arriverebbe nel 2027, cosicché il progetto stesso non disporrebbe di adeguate coperture di bilancio;

   a settembre 2025 il Tar ha accolto parzialmente cinque ricorsi contro il progetto presentati da associazioni ambientaliste e residenti a rischio esproprio, annullando due valutazioni ambientali che minano alle fondamenta l'intero iter progettuale: la Vinca (Valutazione di incidenza ambientale) di terzo livello, adottata dalla giunta regionale, e la Vas (Valutazione ambientale strategica) del comune;

   l'annullamento di queste due valutazioni invalida tutti gli atti normativi a valle, come la variante urbanistica «Accesso Nord»;

   il comitato No Ovovia, in un documento inviato al quotidiano Il Piccolo, ha elencato le principali spese sostenute dal comune negli ultimi quattro anni a favore dell'impianto a fune, tra incarichi tecnici, consulenze scientifiche e corpose difese legali, giungendo alla conclusione che la cabinovia è già costata almeno un milione di euro, laddove non vi è ancora certezza che l'opera sarà realizzata;

   il sindaco Roberto Dipiazza il 10 settembre 2025 ha incontrato il Vicepremier Matteo Salvini per chiedere assicurazioni sulla copertura economica, apparendo complesso che il comune possa assolvere al proprio impegno con la ditta Leitner per avviare un'opera già finanziata ma a oggi priva di liquidità;

   il Ministro delle infrastrutture ha dato, lo scorso dicembre 2024, garanzie dei finanziamenti per la cabinovia di Trieste e annunciato, al presidente della regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e al sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, che i lavori sarebbero iniziati entro l'estate 2025 e l'opera avrebbe potuto essere compiuta entro il 2027 –:

   se siano rimaste invariate le modalità di erogazione rateale dei fondi governativi con cui il comune di Trieste dovrebbe coprire i costi dell'opera;

   se, qualora l'opera si dimostrasse irrealizzabile, sia stato valutato di preservare la dotazione finanziaria a beneficio del comune di Trieste per opere di mobilità cittadina sostenibile che, contrariamente alla cabinovia, non creino un impatto sull'ambiente superiore di quello che dovrebbero alleggerire.