A.C. 2623
Grazie, signora Presidente. Vorrei ripartire da come è nata questa vicenda. La vicenda è nata perché c'è stata la sentenza del 30 gennaio 2025 della Corte europea dei diritti dell'uomo, che ha stabilito che l'Italia non ha garantito la tutela minima della salute e quella ambientale. Questo è il punto cardine per cui oggi c'è il decreto Terra dei fuochi. Questa è una notizia triste, non è una bella notizia, perché con questa notizia siamo arrivati a questo. Però, attenzione, a nostro avviso, è un'ovvietà tutto questo, ossia che bisognava costruire questo decreto. Il tema è come lo costruiamo un decreto: come si fa. Noi contestiamo due cose. Noi ci siamo posti in una logica non ostruzionistica; ci siamo posti in una logica costruttiva.
Abbiamo provato a costruire, però la verità è che al Governo di questo Paese la Terra dei fuochi non interessa. Se non fosse altro, basterebbe vedere che ai banchi del Governo non c'è nessuno del Ministero dell'Ambiente, con il rispetto per il Sottosegretario Mazzi. Ma lo abbiamo già dimostrato che c'è un problema molto serio da questo punto di vista, però questo Governo dimostra di essere contro il Mezzogiorno e, in particolare, non gliene frega assolutamente niente di quella che è la Terra dei fuochi. Per questo noi siamo molto delusi da questo punto di vista, perché io penso che, invece, questa era un'occasione storica per giocare una partita importante e per provare a mettere su alcune idee che noi abbiamo anche proposto, perché questo ci potesse aiutare.
Noi ci siamo posti anche nella condizione di dire che alcune cose le possiamo anche condividere. Riguardano il controllo e la repressione in modo più specifico di alcuni temi, ma non basta. Il tema sono le bonifiche. Il tema sono quelle attività, anche culturali e di educazione ambientale, che in realtà non sono state messe in campo. Noi abbiamo detto con chiarezza: guardate che abbiamo bisogno di molto di più. Poi fatemi dire una cosa, ma davvero qualcuno in quest'Aula pensa che il tema della Terra dei fuochi si risolva con 15 milioni di euro?
Ma davvero qualcuno lo pensa? Perché, se qualcuno lo pensa, io penso che stia mentendo a se stesso e stia davvero creando una menzogna politica. Perché dico questo? Perché per noi ci sono due problemi, uno di metodo e uno di merito. Si è fatto un decreto l'8 agosto, in piena estate, mentre in realtà la Camera chiudeva, e dopo questo decreto è stato assegnato alla Camera a settembre. In realtà, al Senato sono stati compressi tutti quelli che sono i tempi per gli emendamenti, è stato compresso tutto il tempo per poter discutere.
Ovviamente, nonostante noi abbiamo consegnato gli emendamenti per migliorare il testo, addirittura al Senato hanno messo la fiducia. Allora c'è un ulteriore tema, che è la mortificazione del Parlamento rispetto alla possibilità di migliorare un testo e dare una mano da questo punto di vista. Nulla si è voluto fare. Questo dimostra un'altra verità, che ha una questione di metodo ulteriore. L'altra verità è che, sostanzialmente, si copre con la fiducia la divisione che c'è dentro la maggioranza, perché c'è la volontà di coprirla, di non discutere, di non realizzare le condizioni per le quali ci può essere un miglioramento di un testo.
Vi è una mortificazione del Parlamento e il fatto che, sostanzialmente, i parlamentari di maggioranza devono solo obbedire alle logiche di un Governo che è contro il Mezzogiorno ed è contro la Terra dei fuochi. Non c'è alcun argomento da questo punto di vista che vada in una direzione diversa. Poi ci sono alcune condizioni che, a mio avviso, sono di merito e che noi abbiamo provato a dire, abbiamo provato a farlo in modo molto chiaro: rafforziamo la cooperazione istituzionale e facciamo una cabina di regia con il territorio, con le regioni, con i comuni, con le associazioni e con gli enti locali.
Nulla! Tutto non è stato voluto per nessuna ragione da questo punto di vista. Eppure, avevamo anche detto: guardate che l'inasprimento delle pene lo possiamo anche condividere, ma mettiamo i soldi sulle bonifiche e facciamo un lavoro vero da questo punto di vista. Lo avete detto voi nella relazione iniziale, non lo abbiamo detto noi dell'opposizione. Voi avete detto: guardate, ci sono 33.000 tonnellate di rifiuti. E voi pensate davvero che 33.000 tonnellate di rifiuti le potete spostare con 15 milioni di euro?
Noi abbiamo detto: almeno raddoppiamo questa condizione, ma anche il raddoppio non basterà. No. Invece che cosa è accaduto? È accaduta un'altra cosa gravissima: che dentro la vicenda dei 15 milioni di euro, gli altri 15 milioni di euro li avete messi per realizzare il Dipartimento per le ZES. Su questo, che non c'entra assolutamente nulla con la vicenda del decreto Terra dei fuochi, avete spostato 15 milioni di euro, sul Dipartimento per le ZES. Ma perché? Perché probabilmente bisognava sistemare qualcuno, quindi il tema della Terra dei fuochi per voi è diventato un tema di poltrone.
Allora io penso che da questo punto di vista bisognerebbe dire la verità ai cittadini, che invece che spendere quei 15 milioni di euro in quella direzione… E in più vi voglio dire una cosa anche nel merito sulla vicenda delle ZES. Noi, come sapete, su quello che sono state le ZES, abbiamo contestato l'accentramento delle ZES e la moltiplicazione per 500 del territorio, riducendo le risorse che c'erano prima. Allora vi voglio dire: o noi avevamo ragione prima o qualcosa lo avete sbagliato voi.
Perché sostanzialmente noi lo avevamo detto già prima che quel decreto delle ZES, fatto in quel modo, annullando le 8 ZES e moltiplicando il territorio, avrebbe realizzato la condizione. Però, al netto di questo, il problema è che le ZES dentro la vicenda della Terra dei fuochi non c'entrano assolutamente nulla, nulla (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista)! Voi volete semplicemente occupare poltrone, non volete realizzare condizioni a favore della popolazione della Terra dei fuochi.
E siccome io sono un parlamentare esattamente di quel territorio, sento il dovere di dire alcune cose qui, perché voi vi state assumendo la responsabilità di non fare nulla rispetto a una sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo. Questo è un tema davvero molto serio, perché in ogni famiglia ci sono persone che si sono ammalate, che continuano a doversi curare e ad avere difficoltà. E quando all'Italia viene contestato che non ha tutelato la salute, né l'ambiente rispetto al cittadino, quella è una cosa di una tristezza infinita. E io penso che ognuno di voi dovrebbe avere in sé una coscienza critica, una coscienza che dovrebbe parlare in questa direzione e vi dovrebbe dire: guardate che voi state facendo una cosa davvero grave.
Voglio solo dire simbolicamente una cosa. Vedete, tutto questo è stato racchiuso stamattina in un dato simbolico. Il dato simbolico è avere bocciato l'emendamento su quello che è stato l'incendio di Teano, dove ci sono voluti 15 giorni dei Vigili del fuoco per spegnere l'incendio.
E io avevo chiesto, da un lato, di dare la mano per le bonifiche, e in realtà questa maggioranza se n'è fregata, e dall'altro, praticamente è stato bocciato addirittura l'ordine del giorno per dire che nella Terra dei fuochi non ci può essere più un carico di impianti che riguardano i rifiuti. Bene, anche quello avete avuto il coraggio di bocciare. E quindi…
. …per quello che mi riguarda, questa maggioranza è responsabile.