Terzo settore: Pd, negati aiuti a pezzo fondamentale del Paese
Dichiarazione di Marco Furfaro e Gianni Girelli, deputati Pd in commissione Affari Sociali
Dichiarazione di Marco Furfaro e Gianni Girelli, deputati Pd in commissione Affari Sociali
Marco Furfaro, deputato Pd, ha presentato emendamento per il reddito alimentare, intervistato da Radio Immagina
“Il volontariato non è solo un'attività nobile, ma un'idea di società. Perché al tempo delle solitudini, della precarietà, delle feroci diseguaglianze, il Terzo settore costruisce comunità in cui ci si prende cura gli uni degli altri, in cui non rimane indietro nessuno.
“Le associazioni di volontariato sono state escluse dai beneficiari del Decreto Aiuti Ter. Si tratta di un fatto grave che penalizza la Croce Rossa Italiana e gli enti che si occupano dei servizi di trasporto di emergenza per conto del Ssr o delle Asl, danneggiate in questi mesi dagli aumenti dei costi energetici e dei carburanti. Governo e maggioranza hanno dimostrato scarsa attenzione per tutti quei volontari che si impegnano attivamente e spesso gratuitamente per garantire assistenza ai bisognosi e che sono in condizioni critiche per mancanza di mezzi e di risorse.
“Il tema dei sostegni al Terzo settore deve essere affrontato dal governo nel prossimo Decreto Aiuti, il terzo, poiché non si è riusciti a inserirlo in questo. Dare supporto contro il caro energia agli enti che si occupano delle persone in difficoltà, come ad esempio gli anziani o i cittadini con disabilità, è assolutamente necessario, anche perché in assenza di contributi pubblici queste strutture o ridimensionano i servizi, riducendoli, o trasferiscono i maggiori costi su famiglie e comuni.
“Il decreto Semplificazioni va nella direzione da noi auspicata, nonostante la scelta di alcune forze politiche di far cadere il governo Draghi senza nemmeno metterci la faccia, anteponendo i propri interessi a quelli del Paese, abbia in parte depotenziato questo provvedimento, che poteva essere ancora più incisivo. Con l’approvazione di questo decreto otteniamo, comunque, una maggiore semplificazione fiscale e un nuovo rapporto tra fisco e cittadini, per rendere migliore la vita dei contribuenti e delle imprese.
“Abbiamo chiesto in Aula al ministro Orlando sullo stato di attuazione della riforma, sulle iniziative europee e sulle risorse impegnate dal ministero per il Terzo settore”.
Così, a margine del Question time, i deputati del Partito democratico Stefano Lepri e Marco Lacarra.
“Le risposte del ministro – proseguono i due esponenti dem - sono state soddisfacenti. Siamo ormai prossimi al completamento degli oltre quaranta decreti. Particolarmente complessa è la sfida riguardante la parte fiscale, che confidiamo di risolvere entro il prossimo decreto Semplificazioni”.
“Domani in Aula per il question time chiederemo al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, di aggiornarci sullo stato di attuazione della riforma della legge delega, in particolare, quello relativo alle norme fiscali che necessitano di alcune integrazioni per poter essere notificate alla Commissione europea. Dopo l’approvazione di tale riforma serve completare l’attuazione dei provvedimenti necessari per la sua entrata in vigore.
“Dinanzi alla drammatica emergenza umanitaria che la follia della guerra di Putin ha provocato le famiglie, le reti associative del Terzo settore, le imprese, i comuni di tutta Italia hanno risposto, e stanno rispondendo, aiutando e accogliendo i profughi ucraini che a migliaia arrivano nel nostro Paese. E’ il volto dell’Italia generosa e solidale che ci rende orgogliosi di essere italiani. E’, come è stato detto di recente in Parlamento, l’Italia che non intende voltarsi dall’altra parte.
“Il Terzo settore deve essere supportato e non penalizzato. Tuttavia, la norma introdotta al Senato, la scorsa settimana, in sede di conversione del Dl fiscale che considera soggette a IVA attività fino a ora esenti, va esattamente contro questo principio. Notoriamente il Terzo settore non ha vita facile nel nostro Paese ma equipararlo alla stregua di una normale attività commerciale è assolutamente impensabile.