Dichiarazione di voto
Data: 
Giovedì, 10 Luglio, 2014
Nome: 
Angelo Senaldi

Vai alla scheda della mozione

Signor Presidente, egregi colleghi, la denominazione made in Italy risulta, come diceva anche il collega in precedenza, il terzo marchio al mondo per notorietà ed è evocativo, nel mercato globale, non solo di una nazione, ma di un modo di essere, di valori e di cultura, di una qualità della vita elevata. Questo è il motivo di fondo per un'azione che, con decisione, proceda nella strada della tutela delle nostre produzioni. 
  I numeri della contraffazione e della pirateria commerciale rappresentano cifre considerevoli e si stima che queste disfunzioni del sistema economico italiano abbiano determinato una perdita di almeno 40.000 posti di lavoro negli ultimi 10 anni nel nostro Paese, con un mancato introito fiscale pari all'8 per cento del gettito Irpef e al 21 per cento del gettito IVA. 
  Nello scorso anno, in Italia, sono stati oltre 130 milioni i prodotti contraffatti sequestrati recanti falsa indicazione d'origine o pericolosi per la salute, con una crescita superiore al 25 per cento rispetto al 2012. 
  Esiste nel nostro Paese una diffusa percezione di un attacco al made in Italy, operato essenzialmente da Paesi extraeuropei. In realtà la geografia del fenomeno coinvolge anche importanti Paesi comunitari, tra cui l'Italia, prima nell'Europa dei Paesi avanzati per diffusione dei fenomeni di illegalità ed intreccio con la criminalità organizzata, del lavoro irregolare (12 per cento del totale degli occupati) e dell'evasione fiscale (17 per cento del prodotto interno lordo). 
  Non si tratta, quindi, di innalzare anacronistiche barriere protezionistiche, ma di operare perché la legalità e la tutela della proprietà industriale ed intellettuale siano salvaguardate ed entrino come valore nella consapevolezza dei consumatori italiani e mondiali. 
  Le barriere sono anacronistiche, a maggior ragione, oggi, nell'era di Internet. La filiera del falso e della contraffazione utilizza ampiamente la comunicazione via web a fini commerciali, strumento idoneo a raggiungere una platea mondiale di potenziali consumatori a costi limitati, con grande facilità di accesso, garanzia di anonimato ed ampia gamma di offerta. Si stima che per alcuni marchi particolarmente famosi l'incidenza dei siti contraffattivi può avvicinarsi all'80 per cento. 
  Tutti i prodotti e i settori produttivi sono coinvolti dal fenomeno della contraffazione del made in, dall'agroalimentare, con l'incredibile mole di prodotti non originali del fenomeno dell’italian sounding, che non si configura propriamente come contraffazione di marchio e prodotto, ma rappresenta, in termini di fatturato, più del doppio delle nostre esportazioni agroalimentari. 
  Così come altri settori fondamentali della nostra manifattura sono oggetto del proliferare del mercato del falso, non solamente nei rapporti con il consumatore finale ma anche nei rapporti business-to-business. Pensiamo al settore della moda, del tessile, della pelletteria, della occhialeria, ma anche la farmaceutica, la cosmetica e la meccanica fine, con grandissimi rischi non solo economici, ma soprattutto per la salute e la sicurezza personale. 
  In questa direzione riteniamo che la possibilità volontaria di etichettature, utilizzando le nuove tecnologie e l'operatività degli strumenti mobili di comunicazione di ultima generazione, possa servire a permettere la tracciabilità univoca dei prodotti, attraverso una verifica puntuale a totale garanzia degli acquirenti.

Nel semestre europeo appena iniziato siamo certi che il nostro Governo e il Presidente del Consiglio, che ha fatto della capacità dei nostri concittadini e della bellezza e creatività del nostro Paese, del nostro modo di vivere, della capacità manifatturiera dei nostri imprenditori e dei nostri lavoratori un punto di leva su cui costruire il rilancio del Paese, opereranno per innalzare i controlli e le garanzie sulle merci di importazione e sulle produzioni interne. 
  Molte norme sono state promosse, approvate ed applicate negli ultimi anni. Dobbiamo operare perché tutta l'Europa condivida la necessità di norme comuni di tutela delle merci e dei consumatori, superando la storica differenza di posizioni tra Paesi importatori e Paesi produttori all'interno del mercato comune. 
  Signor Presidente, accettiamo le riformulazioni proposte, anche se riteniamo necessario non depotenziare gli impegni indicati nella nostra mozione e ci adopereremo anche in altri atti a sostenerli. Infatti, attraverso la mozione che ci accingiamo a votare, insieme alle altre mozioni condivise dal Governo, intendiamo supportare e sostenere il Governo nella sua opera di promozione e salvaguardia del nostro marchio, riconoscendo i passi che si stanno facendo. Un esempio su tutti è l'istituzione di servizi anticontraffazione nelle nostre ambasciate, così come l'azione continua delle Forze dell'ordine a salvaguardia della correttezza e veridicità delle merci sul mercato interno, affinché la denominazione made in Italy rappresenti sempre nel mondo la cifra di paragone per la bellezza, la qualità, il gusto, la cultura del vivere, la salubrità e la sicurezza.