Dichiarazione di voto
Data: 
Giovedì, 28 Gennaio, 2016
Nome: 
Paolo Gandolfi

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Grazie, Presidente. Onorevoli colleghi, oggi votiamo mozioni la cui finalità è quella di avere un corretto uso dei sistemi di controllo della velocità, quelli che chiamiamo gli autovelox. Se partiamo dall'idea che il nostro Paese e il traffico stradale sia ordinato e sicuro, possiamo anche permetterci di affrontare questo tema come è stato fatto nelle premesse di alcune delle mozioni e durante le dichiarazioni di voto. Se l'Italia fosse il paradiso della legalità e le autorità pubbliche una congrega di malfattori, allora in questo caso potremmo accettare affermazioni gravi e infondate presenti in queste premesse, cioè stabilire che esiste, diciamo, una vessazione da parte degli enti locali nei confronti dei cittadini, cosa che è scritta esplicitamente nelle mozioni a prima firma dei colleghi Baldelli, Iannuzzi e De Lorenzis. Purtroppo non è così. Argomentare questo tema dimenticandosi della sicurezza stradale, come è stato fatto, è un fatto molto grave. La sicurezza stradale è il vero unico tema di cui noi ci dobbiamo occupare. Non stupisce che nella mozione del Presidente Baldelli si citi un atto grave e dubbio, a mio giudizio, come quello, riportato tra virgolette, «messo in atto dal sindaco di Padova, che ha annullato decine di migliaia di sanzioni provenienti da autovelox». 
Io credo che questo fatto, richiamato formalmente in quest'Aula, meriti una verifica da parte della Corte dei conti per il potenziale danno erariale al comune di Padova e ai cittadini di quella città. E, da parte mia, vi è il dubbio che dietro questo ci sia consenso facile, come quello che sempre si cerca su questa materia. 
Signora Presidente, è troppo facile cercare consenso su questa materia. Il ruolo della politica, il ruolo degli amministratori, il ruolo dei legislatori è quello di tenere la schiena dritta, perché l'unico obiettivo vero che noi dobbiamo avere è quello della sicurezza stradale (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Vogliamo mettere in ordine le cose, una volta tanto ? La sicurezza stradale è un problema nel nostro Paese. Noi abbiamo 3.400 morti all'anno; questo nel 2014, che è l'ultimo anno preso in considerazione dall'ISTAT, il 2015 sarà peggio. Siamo il peggior Paese d'Europa. Tra i grandi Paesi, abbiamo un indice di incidentalità, mortalità e lesività peggiore di tutti gli altri grandi Paesi, è il doppio di quello della Gran Bretagna. Non è scontato che debba essere così, non è scontato. Non è una fatalità e non si fa consenso facile su questo tema, mi dispiace. La principale causa di morte per gli italiani al di sotto dei 45 anni è rappresentata dagli incidenti stradali, non altre cose, di cui spesso ci occupiamo con più attenzione e con più interesse e anche con più dovizia di risorse e di cultura politica. 
Io credo che noi su questo tema dobbiamo guardare il centro del problema. In Italia si fanno pochi controlli, molto meno che da altre parti. Partiamo da lì, partiamo dalla sicurezza stradale, poi vedrete che ci rincontriamo. Tant’è vero che, alla fin fine, le mozioni hanno dei punti in comune. Il primo è l'uso corretto degli autovelox. Esiste una relazione sul fatto che, se gli autovelox o altri strumenti di controllo automatico vengono utilizzati male, si indebolisce l'effettività della norma. Questo è riconosciuto ed è il punto di partenza. Noi vogliamo che i cittadini rispettino le norme, perché questo è il principale criterio attraverso cui si garantisce la sicurezza stradale. Quindi, è evidente che un uso scorretto degli autovelox può ledere questo principio base, che – ribadisco – è un principio di riferimento se noi vogliamo salvare la vita ai nostri concittadini. 
Quindi, indicare, come è stato fatto, che ci sia un uso corretto degli autovelox è importante. Lo abbiamo fatto, ma non solo questo. A differenza delle altre mozioni, la mozione del PD indica anche con chiarezza come questo controllo deve avvenire. Infatti, il caso del tutor in autostrada o del Vergilius in altri tratti autostradali dimostra che un controllo sistematico della velocità diminuisce gli incidenti, i morti e le infrazioni. Quindi, se vogliamo smettere di vessare gli italiani, induciamoli a comportarsi correttamente e facciamo un uso corretto degli strumenti. Affermare che fanno cassa mi sembra lesivo per tutti i comuni che, con grande impegno, cercano di ridurre l'incidentalità stradale e mi sembra francamente una grossa sciocchezza, buona per i bar e non per il Parlamento. Diciamo ai comuni che l'uso sistematico dei controlli di velocità deve avvenire a seguito di verifiche sul fatto che si riducano le infrazioni, gli incidenti, i feriti e i morti. Vedrete che questa cosa e sistematica se il controllo è corretto. Questa, caro sottosegretario, è la formula migliore per produrre un effetto, assieme all'altro punto fondamentale della nostra mozione, che quello dell'uso delle risorse. 
Noi, a differenza di quanto fanno altri, proponiamo che tutta la quota derivante dalle sanzioni amministrative sia dedicata alla sicurezza stradale, in primo luogo alla gestione dei manufatti stradali, ma in maniera tale che non solo non siano pericolosi, ma inducano a più moderazione, ma anche per maggiori controlli. Rimane questo l'unico punto su cui dobbiamo concentrare la nostra attenzione. Tutto il resto sono argomentazioni che, purtroppo, non dovrebbero neanche arrivare a sfiorare quest'Aula, se non mettendo davanti una facile attenzione al consenso rispetto all'obiettivo vero della sicurezza stradale. 
Guardi, onorevole sottosegretario Del Basso De Caro, le dico questo: lei ha detto che c’è un punto controverso, che, in questo senso, a nostro giudizio, era fondante. Però, noi preferiremmo una riformulazione del punto interessato, con l'esclusione della parte a cui lei dice di non dare parere favorevole, in maniera tale che ci possa essere un parere favorevole su tutta la mozione. Chiedo questo agli uffici e chiedo che questa sia la forma per affrontare in maniera più corretta un problema che esiste e a cui noi possiamo dare soluzione, anche con un pochino più di impegno e di attenzione a quella che, come dicevo prima, è la principale causa di morte dei nostri connazionali, che non muoiono a caso, ma muoiono per la somma della distrazione e dell'eccesso di velocità. Muoiono loro e muoiono persone innocenti che in quel momento passavano da quel luogo, proprio perché noi continuiamo a sottovalutare questo aspetto.