• 11/10/2023

Dichiarazione di Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Politiche dell’Unione europea

“Questo governo è in grado di condurre in porto il  negoziato per la revisione di una nuova governance economica dell’Unione Europea?  E soprattutto è in grado di portarlo avanti difendendo davvero i nostri interessi? Per noi è essenziale  chiudere anzitutto il negoziato entro l’anno altrimenti si rischia una procedura di infrazione devastante.” Così Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Politiche  dell’Unione europea nella dichiarazione di voto a nome del suo gruppo sul tema delle politiche di bilancio. Rivolgendosi a governo e maggioranza, l’esponente Pd ha affermato: “voi vi presentate però nelle peggiori condizioni possibili. Con quale credibilità negoziate se il Pnrr è in ritardo. Con quale autorevolezza dialogate se state bloccando da mesi la ratifica della riforma del Mes, strumento decisivo per migliorare la stabilità dell'eurozona, la tutela dei consumatori e anche la valutazione di merito dei nostri titoli di debito pubblico. Noi vi chiediamo – ha proseguito De Luca-  di attivarvi concretamente e seriamente per portare avanti un negoziato soddisfacente, proponendo ulteriori miglioramenti alla proposta della Commissione, in particolare promuovendo, tra le altre importanti questioni, la possibilità di non considerare nel computo della spesa netta alcune spese per riforme o per investimenti, in particolare quelli per la transizione verde e digitale, per il contrasto del dissesto idrogeologico e del cambiamento climatico, e nello specifico le spese relative al PNRR e l’avvio della riflessione per la revisione, in una prospettiva di medio periodo, dei parametri di riferimento del 3% per il disavanzo pubblico e del 60% per il debito pubblico, ormai privi di rappresentatività. Per fare questo – ha incalzato De Luca- ci vuole credibilità e autorevolezza. Per fare questo bisogna scegliere i giusti interlocutori. E questo governo non sta certo aiutando l’Italia continuando ad avere per alleati  Orban e i Paesi di Visegrad, con Vox e con Le Pen, perché questi sostengono un minore impegno europeo in tutti i settori e anche in quello economico. Noi abbiamo bisogno della prospettiva e del percorso esattamente inverso. Mi auguro – ha concluso De Luca- che Meloni e soci non vogliano assecondare spinte sovraniste pericolose e devastanti. Ma decidano di difendere davvero gli interessi dell’Italia a Bruxelles. Solo con un’Europa più forte e unita avremo un’Italia più solida e sicura”.