04/04/2024 - 13:19

“Riguardo l’iniziativa legislativa sulla gestione delle emergenze di rilievo nazionale e la ricostruzione post-calamità, la maggioranza appare confusa nella scelta della governance ed è certamente in grave ritardo nella gestione delle crisi già in atto in Emilia Romagna, Toscana e Marche, tre regioni che ancora attendono le risorse promesse dopo le ultime alluvioni. La proposta del Partito Democratico, posta nero su bianco nella Pdl a prima firma Chiara Braga, offre un importante contributo alla gestione delle post/emergenze da eventi catastrofali, una volta per tutte, senza dover attendere decreti ad hoc o sterili discussioni sulla nomina dei commissari. Bene continuare a discutere in commissione Ambiente di un provvedimento indispensabile per gestire emergenza e ricostruzione, ma occorre essere efficaci e strutturati su: governance, meglio in capo ai presidenti di Regione; stanziamento delle risorse, da destinare al fondo della Protezione civile; criteri di distribuzione dei ristori a imprese e privati che hanno subito il danno. Con una centralità da dare alla prevenzione legata ai problemi connessi al dissesto idrogeologico dei territori e ai maggiori rischi dovuti al cambiamento climatico”.

 

Così i deputati democratici della commissione Ambiente, Marco Simiani (capogruppo) e Augusto Curti.

26/01/2024 - 12:09

“Questo decreto è l’ennesima scatola vuota. Non c’è strategia, non c’è visione, non ci sono incentivi. In compenso avete forzato la mano inserendo all’articolo 14 la norma che prevede il commissariamento dei rifiuti in Sicilia, una norma che non c’entra nulla con la maggior tutela e con tutto il resto del decreto. Ma il quadro che riguarda le norme sull’alluvione è ancora più sconfortante: è mancato un confronto sia nel merito sia di interesse, considerato l’atteggiamento del governo che ha tentato di soffocare il dissenso, come recentemente avvenuto in Emilia Romagna.
L’unico risultato nel merito, ottenuto grazie alle opposizioni ed alla rivolta delle imprese, è la cancellazione della doppia tassa per gli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Avete impedito al Parlamento ancora una volta di esaminare seriamente una legge che riguarda milioni di cittadini, le loro necessità ed i loro bisogni: bisogno di energia a costi accessibili per famiglie ed imprese; bisogno di modelli di sviluppo energetico compatibile con salute ed ambiente; bisogno di risorse per le famiglie ed imprese distrutte dalle alluvioni. Ne risponderete, prima o poi”. Lo ha detto in Aula Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente di Montecitorio, dichiarando il voto contrario del Pd al Dl energia.

24/01/2024 - 13:41

"Al tempo del governo Draghi, approvammo un emendamento per il distretto tessile pratese che destinava 10 milioni alle aziende del territorio. Lo approvammo con il consenso del territorio e dei parlamentari, di destra e di centrosinistra, di Prato e provincia. Per questo motivo, oggi, a valle dei disastri dell'alluvione, abbiamo presentato un emendamento al dl energia per stanziare un contributo di 10 milioni per le aziende alluvionate, tenendo conto della specificità del distretto pratese. Abbiamo chiesto alla maggioranza di approvarlo insieme, di intestarselo loro, di fare un passo avanti perché c'è un ritardo sugli aiuti che mette a rischio un'intera comunità. Il risultato? Emendamento bocciato, con tanto di voto contrario dei parlamentari di destra pratesi. Una volta ancora, la destra chiacchera. Ci hanno accusato di tenerezza, diremmo che è sempre meglio che inconsistenza. Continueremo a batterci per Prato, contro una destra vergognosa che fa proclami sul territorio ma che poi a Roma se ne frega della propria gente, delle imprese alluvionate e scarica sulla Regione le proprie colpe" Lo dichiarano in una nota Marco Furfaro, deputato Pd e primo firmatario dell'emendamento, Christian Di Sanzo, deputato pratese eletto in Nord e Centro America, e Marco Biagioni, segretario del Pd Prato.

23/01/2024 - 13:06

Governo arrogante cerca di zittire famiglie e imprese

“Molto grave quello che è successo oggi nelle commissioni riunite Ambiente ed Attività produttive. Il Governo boccia tutte le proposte di modifica ed emendamenti al Dl Energia sugli aiuti per gli alluvionati dell’Emilia Romagna. Mentre con arroganza tenta di zittire famiglie ed imprese, come successo in Romagna in questi giorni. Ma se ne facciano una ragione Bignami e il Governo stesso. Gli emiliano romagnoli non hanno paura e non staranno zitti”. Lo dichiara il deputato del Pd, Andrea Gnassi, che aggiunge: “Bocciate oggi  le risorse puntuali e con copertura di spesa  per indennizzi dei beni mobili per le famiglie. Bocciata la proposta per il credito d’imposta per le imprese. Bocciata la proroga del pagamento dei mutui con cassa depositi e prestiti  per investimenti pubblici dei comuni colpiti dall’alluvione (come per il terremoto). Bocciati i sostegni all’agricoltura colpita. Non basterà più a questo punto quella che oggi possiamo dire una passerella sui fondi PNRR per l’Emilia Romagna. Bocciate infatti  tutte le proposte per dotare di strumenti idonei e personale i Comuni proprio per usare le risorse del Pnrr. Da un lato si indeboliscono i comuni dall’altro vi si scaricano sopra responsabilità. E intanto non importa a nessuno delle famiglie e delle imprese. Forse il governo spera che dopo un anno molleranno la presa. Ma nessuno la mollerà. Provare a zittire e indebolire l’Emilia Romagna, solo per fare campagna elettorale e cercare voti nel caos,non solo non passerà, ma non è neanche un modo onorevole di essere al governo e fare il governo del Paese”. “Il Governo accolga le proposte per chi è stato colpito dall’alluvione, faccia ciò che va fatto e non perda altro tempo”, ha concluso Gnassi.

05/10/2023 - 12:06

“Un governo che non mantiene quel che promette, dal caro voli, dove inizialmente avevano fissato un limite al costo dei biglietti aerei, fino agli extra profitti delle banche, che dovevano servire per finanziare i mutui delle famiglie e le piccole imprese. Invece i provvedimenti sono scomparsi nel testo definitivo e ci preoccupa anche questo metodo assolutamente inusuale”. Così il capogruppo dem in commissione Trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo, che ha svolto la dichiarazione di voto finale sul decreto Asset, intervistato sul sito web dei deputati Pd.

“Non si parla – sottolinea l’esponente Pd - di carovita, costo della spesa e della benzina, delle persone che rimangono senza cure, di inflazione. Sono argomenti dai quali, dal punto di vista parlamentare, il governo Meloni fugge. Si continua invece con questi decreti omnibus. Li ho definiti interventi Netflix, a puntate, dove si interviene sulla stessa materia per due, tre, quattro volte, perché il provvedimento originario poi si dimostra un fallimento. Vale per l'alluvione in Emilia-Romagna come per il superbonus per i crediti incagliati. Insomma un vero disastro”.

“Il ricorso costante al decreto – conclude Barbagallo - è un grande segnale di debolezza, della Meloni e il suo governo. Piuttosto che affidarsi serenamente al confronto con la loro maggioranza e con le opposizioni, preferiscono chiedere, non la fiducia, ma la fedeltà. Inizia a stancarsi anche la stessa maggioranza. Ieri sera la fiducia è stata approvato con soli 202 due voti a favore, insomma, inizia a cambiare il vento”.

05/10/2023 - 11:16

“Un voto unanime che accogliamo come impegno, l'ennesimo, per le popolazioni colpite prima dall'alluvione di maggio e a luglio da un terribile tornado che ha colpito 43 Comuni e 7 Province dell'Emilia-Romagna. "Si ritiene pertanto essenziale che gli aiuti arrivino il più rapidamente possibile" , su questo richiamo semplice e netto è stato unanime il voto del Parlamento, così come sulla richiesta, trattandosi in larga parte delle medesime province e comuni già colpiti, che le procedure di richiesta di indennizzo siano semplificate e possano poggiare sulla stessa struttura commissariale già ad oggi operative. 137 giorni sono passati dall'alluvione di maggio, vigileremo affinché alle parole e a questo voto, questa volta, seguano i fatti”. Lo dichiarano i deputati del Pd Ouidad Bakkali, Augusto Curti e Stefano Vaccari.

25/07/2023 - 13:41

Dichiarazione di Ouidad Bakkali, deputata Pd

“A distanza di 84 giorni dalla alluvione che ha devastato l’Emilia Romagna e alcune aree di Marche e Toscana questo governo  chiede la fiducia su un provvedimento che noi valutiamo ancora  inadeguato.” Così la deputata Pd Ouidad Bakkali in dichiarazione di voto sulla fiducia al decreto alluvione . “Il governo – ha proseguito Bakkali- ha messo in atto  azioni e  posture  inadeguate, scomposte e inopportune: penso al colpevole ritardo nella nomina del Commissario costata tante dichiarazioni sguaiate in risposta alla richiesta dei territori e delle parti sociali di fare presto e  di tenere insieme emergenza e ricostruzione,  nominando il Presidente della Regione Bonaccini.” Per Bakkali, “dopo le posture e le azioni messe in campo con due decreti che nella loro somma risultano ampiamente insufficienti sul piano delle risorse, si è giunti finalmente alla nomina del Commissario Figliuolo  al quale auguriamo buon lavoro e di cui apprezziamo le capacità e lo spirito di sacrificio, ma la dotazione a sua disposizione per fronteggiare i bisogni – ha rimarcato Bakkali - è molto lontana dalla quantificazione dei 9 miliardi che è stata fatta. Poche risorse, spalmate su un triennio, a fronte di un mandato che scade tra meno di un anno.  Perché – è l’osservazione della deputata Dem-  1,8 miliardi di euro non sono sufficienti per finanziare i quasi 6mila interventi prioritari e mezzo milione di euro è già stato speso per le urgenze, esponendo -peraltro- i già fragili bilanci degli enti locali. Per i danni ai privati, tra famiglie e imprese si superano i 4 miliardi e ad oggi sono stati stanziati solo 120 milioni di euro a fronte di quasi 7000 persone stimate ancora fuori casa. E poi parliamo di 15mila aziende colpite, 7000 delle quali nel comparto agricolo. Queste sono le dimensioni – ha concluso Bakkali-  questo lo scarto enorme tra quello di cui c’è bisogno e quello che realmente questo Governo mette a disposizione: ovvero, come confermato dal Commissario in audizione, poco più di 2 miliardi e 600 milioni complessivi, un terzo di quanto realmente necessario. Non può esserci dunque fiducia se le basi della premessa sono le azioni e le condotte viste fin qui.”

21/07/2023 - 17:32

Per comprendere da che parte stia la ragione, rispetto a quanto avvenuto oggi in Commissione Ambiente, è sufficiente soffermarsi sulla reazione scomposta e totalmente fuori luogo dell’on Foti. Quest’ultimo, cavillando sui tecnicismi nel vano tentativo di mascherare un imbarazzo politico oramai debordante, si affida ad un classico della destra italiana: l’insulto. La verità è che, sul Decreto Alluvione, il Governo ha operato fin dall’inizio con cinismo e scarso senso della prospettiva. Emanando un provvedimento miope, infarcito di lacune e asfittico dal punto di vista delle risorse. Un Decreto che, dopo l’odierna vergognosa approvazione dell’emendamento soppressivo che cancella il ruolo istituzionale degli Enti Locali, risulta ufficialmente decontestualizzato dai Territori e dalle Comunità colpite. Foti, anziché lasciarsi andare a inesattezze circa l’assenza della minoranza in Commissione Ambiente, dovrebbe premurarsi del disagio provocato ai colleghi di maggioranza. Deputati della Repubblica ridotti a meri esecutori e costantemente esautorati da un dirigismo sempre più autoritario. Tra l’altro non potevamo di certo attenderci dalla maggioranza un sostegno al nostro emendamento, vista l'impossibilità di sostenere i propri, come da abitudine presentati e fatalmente ritirati. La verità è che, oggi come nel corso dell’intero processo di conversione del Decreto, la minoranza è stata presente e partecipe: la mole di proposte, correttivi e integrazioni prodotta smentisce ogni tentativo di distogliere lo sguardo dall’inconcludenza di questa destra. Consigliamo all’On. Foti, molto più utilmente, di lamentare le assenze del Sottosegretario Bignami durante i passaggi cruciali del provvedimento in Commissione. Ma siamo certi che l’On Foti troverà il modo di giustificare tali assenze con impegni improrogabili.

Così il deputato del PD Augusto Curti.

21/07/2023 - 15:56

Dichiarazione di Ouidad Bakkali, deputata Pd
"Alla fine, non riuscendo a commissariare Figliuolo a cui stavano sottraendo , attraverso un emendamento a sorpresa,  un terzo del budget del Decreto,  escludono dalla collaborazione fattuale i territori e le istituzioni che li rappresentano. Chiudono l’iter del DL Alluvione in Commissione, prima del voto di fiducia, con un ultimo emendamento soppressivo che rivela il vero volto di questo Governo che vuole centralizzare decisioni e risorse. Sopprimere il comitato istituzionale composto da sindaci, presidenti di provincia, presidenti di unioni di comuni vuol dire tenere ai margini i sindaci che sono stati e saranno il punto di riferimento delle comunità colpite. Il Commissario Figliuolo in Audizione ha ribadito il ruolo centrale  della ricostruzione dei territori  nella gestione dei prossimi passi, quindi la nostra fiducia che si opererà in questo senso è riposta solo ed esclusivamente nella sua decisione, mentre è chiaro invece l’orientamento del Governo su come devono essere gestite le risorse. Proprio per questa ragione noi volevamo che fosse il Parlamento a sancirlo nel Decreto e che, oltre alla volontà del Commissario, vi fosse anche un chiaro orientamento politico in questo senso.
Questa forzatura è inaccettabile : e l’ennesima prova che questo Governo ha  poco a cuore il destino dei territori alluvionali, mentre ha grandissimo interesse nel politicizzare quanto successo qui in Romagna ed  iniziare la campagna elettorale per le Regionali del 2025.”

21/07/2023 - 15:35

“Prima i ritardi incredibili ormai quasi tre mesi dall’alluvione e ancora zero dallo Stato per le terre alluvionate. Poi le risorse insufficienti inadeguate sia per gli indennizzi a imprese e famiglie al 100% come da impegni della presidente Meloni; poi una struttura centralistica con un Commissario e 60 persone che, al netto di Figliuolo, senza Regione e  reti territoriali, si sta gia inabissando in burocrazia, lentezza e danni perpetui per le terre colpite. Ora l’inimmaginabile. Dopo aver promesso e proclamato in Parlamento e al Paese intero che la struttura commissariale di Figliuolo sarebbe stata affiancata e integrata dalla nomina dei subcommissari, (i presidenti di Regione)  con una struttura tecnica di supporto e un tavolo istituzionale per la ricostruzione con Comuni e reti territoriali, indispensabili per una ricostruzione rapida e vera, e dopo aver votato tale proposta nelle commissioni Ambiente e Bilancio tra ieri notte e oggi il blitz del governo che fa saltare tutto. Riconvocano le commissioni  in tutta fretta Con la scusa che non vi era copertura sulle spese della struttura di supporto  e la fanno saltare insieme al tavolo istituzionale con i comuni. Una sorta di golpe bianco sull’alluvione, sulla ricostruzione che vuole di fatto togliere di mezzo chi conosce il territorio e  può aiutare Figliuolo, e cioè la Regione, gli Enti locali, le reti territoriali economiche e sociali dell’Emilia Romagna. Così si vuole colpire  la filiera locale della ricostruzione e con essa la sua rapidità e efficenza. Chi farà le pratiche e quali sono le strutture che dovranno smaltire decine di migliaia di richieste di famiglie e imprese e occuparsi di opere pubbliche? È un golpe bianco perché così si creeranno disagi, lentezze, burocrazie e si creerà caos sociale sul quale specularci sopra politicamente per le elezioni del 2024. Oggi è evidente ciò che il governo Meloni vuole: non la ricostruzione ma L’Emilia Romagna. Era solo una scusa la supposta mancanza di copertura finanziaria  per il tavolo istituzionale e per la struttura di supporto dato che il Pd aveva proposto che fossero senza “oneri nuovi a carico della finanza pubblica“. È evidente con lo strappo istituzionale di oggi che il governo Meloni non indossa la fascia tricolore che guarda agli  interessi e ai problemi dei cittadini e delle imprese, ma accende la fiamma tricolore per le prossime elezioni”. Lo dichiara il deputato del Pd, Andrea Gnassi.

21/07/2023 - 15:14

“La presentazione e l’approvazione da parte della destra dell’emendamento soppressivo che cancella il ruolo istituzionale degli Enti Locali dal Decreto Alluvione è una scelta politica, anche se mascherata dietro un tecnicismo parlamentare. Governo e maggioranza mettendo nel mirino e cancellando il comitato istituzionale, il tavolo che garantiva un reale coordinamento del lavoro con le istituzioni territoriali, e la partecipazione fattuale di comuni, province e unione dei comuni, sanciscono la loro volontà di comandare centralizzando ogni decisione, anziché di governare. Con una discussione seria e franca si sarebbe potuto affrontare e risolvere ogni questione realmente ‘tecnica’. Invece, nonostante il nostro emendamento fosse stato approvato in commissione Ambiente all’unanimità e avesse anche ottenuto il parere favorevole della commissione Bilancio, la destra ha scelto la via dello scontro. A pagare pegno saranno i cittadini, le imprese e gli enti locali dell’Emilia Romagna, che fino ad oggi hanno solo visto le passerelle dei ministri e della presidente del Consiglio e nulla più”.

Lo dichiarano i deputati democratici della commissione Ambiente e dell’Emilia Romagna.

 

21/07/2023 - 14:50

È caduta la maschera. Una forzatura inaccettabile in Parlamento pur di tagliare fuori la filiera istituzionale dalla ricostruzione post alluvione in Emilia Romagna. Non gli interessa nulla di un territorio che chiede risposte efficaci e urgenti, vogliono solo il potere.

Lo ha scritto su Twitter Chiara Braga capogruppo Pd alla Camera dei deputati.

21/07/2023 - 14:10

“Pensavamo che di fronte ad una drammatica alluvione potessero prevalere a livello istituzionale solidarietà e comunione d'intenti. Ci dobbiamo ricredere. Pur di mantenere il controllo assoluto sull'utilizzo delle risorse, peraltro insufficienti, il governo e la destra, utilizzano il grimaldello della Ragioneria per abrogare un emendamento del PD, già votato con il parere favorevole unanime della Commissione Ambiente e avvallato ieri sia dal sottosegretario Freni che dalla Commissione Bilancio. Si allargava la governance della cabina di regia del Commissario alla ricostruzione Figliuolo ai presidenti di Regione indicati come vice Commissari che si sarebbero dotati di una struttura di supporto e si istituiva in comitato interistituzionale per coinvolgere i sindaci nel processo di ricostruzione. Analogamente a quanto si è già fatto con successo dopo il sisma del 2012 in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto. Niente di tutto questo sarà possibile perché il Governo e la maggioranza hanno voluto dare l’ennesimo schiaffo al buon senso e ai territori colpiti dall’alluvione.

Al governo hanno deciso di comportarsi come i sciacalli che approfittano delle altrui sventure per tenersi stretto il malloppo e la sua gestione, nella becera logica degli interessi politici. Ci auguriamo che non ci sia la velata complicità anche del Generale Figliuolo perché se fosse così saremmo in presenza di una grave ingerenza sul Parlamento da parte di un organismo commissariale di nomina governativa”.
Lo dichiara il deputato del PD Stefano Vaccari

20/07/2023 - 20:57

Stiamo assistendo a una forzatura inaccettabile in Commissione sul decreto Alluvioni. Il Governo pretende di cancellare un emendamento del Pd su cui aveva dato poche ore prima parere favorevole in Commissione Bilancio e che è stato approvato all’unanimità sul ruolo dei subcommissari Presidenti di Regione e dei comitati istituzionali dei sindaci, nascondendosi dietro un improvviso cambio di parere della Ragioneria dello Stato.  L’ennesimo pasticcio di un Governo e di una maggioranza pronti a ogni forzatura e accecati solo dalla volontà di fare del post alluvione una battaglia politica, mortificando una filiera istituzionale e un territorio che chiede invece serietà e velocità per far partire la ricostruzione.

Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei deputati

20/07/2023 - 20:33

“Il grave pasticcio creato da maggioranza e governo non deve mettere in discussione quanto approvato su proposta dell’opposizione nel Dl alluvione. La struttura commissariale è infatti fondamentale per garantire l’efficacia degli interventi di ricostruzione. E’ incredibile la superficialità con la quale sono stati condotti i lavori con l’approvazione in commissione seguita dal parere favorevole della Bilancio e poi bloccata in Aula dopo le osservazioni della Ragioneria Generale dello Stato. Non si utilizzi questa manifesta incapacità di seguire i provvedimenti per colpire solo per motivi politici una scelta approvata in commissione. Ancora una volta assistiamo purtroppo a governo e maggioranza non all’altezza del ruolo che ricoprono che si traduce nell’incapacità di dare risposte ai cittadini”. Lo dichiara il capogruppo democratico in commissione Ambiente Marco Simiani.

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