27/11/2023 - 20:26

"Il Governo ha incredibilmente respinto in Aula alla Camera l'ordine del giorno presentato dal PD che chiedeva semplicemente il rispetto del principio universale del "superiore interesse dei minori".

Lo dichiara il deputato PD Matteo Mauri, ex viceministro dell'Interno, che aggiunge che: "la scelta di mettere i minori stranieri non accompagnati negli stessi dei Centri di accoglienza per gli adulti già di per sé è un grande errore per l'inevitabile promiscuità che si verrà a creare. Non è un caso infatti che fino ad oggi fosse rigorosamente vietato. Ma il fatto di rifiutarsi addirittura di prevedere che questo debba essere fatto solo nel caso di superiore interesse del minore getta una luce molto sinistra su questa scelta sciagurata".

27/11/2023 - 19:33

Dichiarazione di Valentina Ghio, vicepresidente deputati Pd

“Abbiamo  chiesto al Governo  di dare una risposta alle 5600 persone,  in prevalenza famiglie e bambini, incluse nel sistema di accoglienza e integrazione (Sai)  gestito dai Comuni, che, se non ci sara' un rinnovo, da gennaio non sanno dove abiteranno e dove andranno a scuola.  E abbiamo chiesto al Governo di dare una risposta anche a più di 200 comuni, di diverso colore politico, che con impegno  e umanità hanno gestito il sistema di accoglienza e integrazione che ha dato sin qui risultati positivi e per il quale da mesi, attraverso l'Anci, hanno chiesto la proroga per il 2024”.  Così Valentina Ghio, vicepresidente dei deputati Pd, illustrando in aula un ordine del giorno del gruppo Pd al decreto immigrazione. “Parliamo di persone che sono inserite nel sistema di accoglienza diffusa che ha consentito in questi anni di gestire percorsi di integrazione nelle comunità territoriali grazie  al grande impegno dei comuni . Nel complesso – ha aggiunto Ghio-  questo  è un sistema che coinvolge più di 43 mila persone, con oltre 1000  comuni titolari di progetto . Un sistema che ha dimostrato di funzionare bene. Ad oggi – ha concluso Ghio- non si hanno notizie circa l’uscita dei decreti necessari a garantire la prosecuzione di progetti per 5600 persone inserite in questo percorso. E a fine 2023 andranno in scadenza anche gli altri 4000 posti destinati a persone giunte in Italia  a seguito dei conflitti in Afghanistan e Ucraina, per i i quali – lo ricordo- all’inizio c’era la gara ad accoglierli ma adesso il destino di queste persone non interessa più. Oggi, dunque,  i comuni coinvolti non hanno nessuna notizia, nonostante la richiesta dell’Anci e la grande preoccupazione dei sindaci che conoscono bene le loro comunità e sanno che qualora non venisse garantita la prosecuzione occorrerà, in fretta e furia, trovare collocazione per  migliaia di persone, prevalentemente  famiglie e bambini che vivono già in una situazione di grande sofferenza.”

27/11/2023 - 18:33

I comuni rappresentano il cuore pulsante della nostra società ed è naturale che debbano essere il fulcro del sistema di accoglienza diffusa ed è quindi nostro dovere difendere e promuovere questa impostazione dell'accoglienza, perché sono gli enti locali i veri registi e fautori dell'integrazione sociale. Ma proprio verso i comuni che in questi anni hanno visto un aumento dei costi in tutti i settori, il governo sta operando solo tagli come dimostra anche la legge di bilancio, compromettendo gravemente il ruolo essenziale che svolgono nell’erogazione di servizi essenziali, tra i quali appunto la gestione dell'accoglienza e nell'assicurare l'integrazione armoniosa dei migranti nelle nostre comunità. Tagliare le risorse significa indebolire la capacità di questi enti locali di offrire servizi essenziali, di promuovere la coesione sociale e di facilitare l'inclusione dei nuovi arrivati. Non è il Partito Democratico a dipingere questi foschi scenari, è la stessa Anci ad aver evidenziato il problema. Invito il governo a riflettere attentamente su questa sua impostazione, poiché un sostegno finanziario e strumentale adeguato è indispensabile per garantire che possano continuare a svolgere il loro ruolo cruciale.

Così il deputato Andrea Rossi intervenendo in Aula per illustrare il suo odg.

27/11/2023 - 17:00

“Garantire che il fermo amministrativo delle navi umanitarie multate e bloccate perchè ‘colpevoli’ di aver salvato vite in mare si riferisca alla sola unità principale ad esclusione delle lance o a qualsiasi tipologia di imbarcazione di salvataggio”: è quanto ha dichiarato oggi nell’Aula di Montecitorio il deputato Pd e segretario regionale del Partito Democratico, Emiliano Fossi, illustrando il suo ordine del giorno al Decreto Migranti.

“E’ francamente inammissibile che imbarcazioni che intervengono, anche su mandato delle Capitanerie di Porto, siano addirittura sottoposte ad un vero e proprio ‘pizzo di Stato’ come successo per la Open Arms dello scorso settembre. Il fermo ha creato infatti ulteriori problemi in quanto alla nave è stato imposto di ormeggiare non al porto, ma in rada, costringendola quindi ad utilizzare per gli spostamenti un'agenzia che per ogni viaggio ha chiesto il pagamento di 300 euro. Quindi, per qualsiasi emergenza, che può riguardare anche ad esempio l’acquisto di beni di prima necessità, la nave ha dovuto pagare 600 euro di trasporto andata e ritorno per poche centinaia di metri, nonostante avesse gommoni abilitati, ma in quel caso non autorizzati a tali spostamenti. Questo accanimento verso chi salva uomini, donne e bambini dalla morte va fermato”; conclude Emiliano Fossi.

27/11/2023 - 16:09

Rinnoviamo la richiesta di audire la Ministra Calderone in Commissione lavoro alla luce dell’emendamento presentato dalla destra sul salario minimo. Siccome trasformano una legge di iniziativa delle opposizioni in una delega all’esecutivo, ci sembra il minimo sindacale poter ascoltare almeno l’opinione di chi quella delega dovrà ricevere. Non è una questione di educazione, ma un diritto di chi quella legge l’ha presentata e voluta e oggi rischia di vedersela stravolta in barba al Parlamento.

Così Arturo Scotto, capogruppo del Pd in commissione Lavoro della Camera.

27/11/2023 - 14:37

"Con l'ennesimo voto di fiducia, il governo fa approvare il peggiore dei suoi decreti sull'immigrazione. Il peggiore perché questo si accanisce sui minori stranieri non accompagnati e mira a cancellare una buona legge, la legge Zampa. Lo fa in due modi: il primo stabilendo che da 16 anni in poi potranno essere inseriti nelle strutture dedicate agli adulti esponendoli, dunque, a promiscuità e ad abusi di ogni tipo. Una misura criticata non solo dalle opposizioni, ma anche dalla Garante per l'infanzia e l'adolescenza, oltre che dalle associazioni laiche e cattoliche e sulla quale perfino il Servizio Studi della Camera ha manifestato serie perplessità.

Il secondo è il ritorno a metodi di accertamento dell'età vecchi e che si sono dimostrati inefficaci.
Dopo la guerra alle Ong che salvano le vite in mare, il decreto Cutro contro i "falsi richiedenti asilo", la dichiarazione dello stato di emergenza, la sponsorizzazione dell’inefficace memorandum Eu-Tunisia e l'accordo propaganda con l'Albania, il governo ha identificato nei presunti "falsi minori" il nuovo nemico su cui accanirsi con particolare cattiveria. Ragazze e ragazze che, a 16 anni, dopo avere affrontato da soli viaggi terribili, spesso anche le torture dei centri di detenzione libici o le violenze contro i migranti che si perpetrano in Tunisia, invece di essere adeguatamente assistiti e accuditi vengono esposti a ulteriori rischi in centri per adulti sovraffollati e non idonei a loro. Una manifestazione di disumanità che dimostra tutto il cinismo di un governo che sull’immigrazione continua a collezionare flop.

Mentre aspettiamo con ansia l'ormai famigerato "piano Mattei", finora utile solo a distribuire incarichi, non possiamo che constatare il totale fallimento del governo Meloni che, non solo ha tradito le promesse elettorali, ma non ha ottenuto risultati di nessun genere. Solo spregiudicata propaganda, sulla pelle dei più fragili, a partire dai minori stranieri non accompagnati". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

27/11/2023 - 13:12

“Oggi siamo chiamati a votare l’ennesima fiducia che questo governo mette su decreti fondamentali, come questo che contiene rilevanti modifiche in materia di immigrazione, privando l’Aula e il Paese di un importante dibattito, direi fondamentale e previsto dalla nostra Costituzione.
Ci sono troppe persone che ancora oggi muoiono in mare nel tentativo di raggiungere l’Europa e le risposte di questo governo sono insufficienti; forse è per questo che ricorre in continuazione alla decretazione d’urgenza.
Ma con questo decreto il governo ha dato il peggio di sé, in particolare nella parte che riguarda i ragazzi, prolungando ulteriormente il limite dei giorni di trattenimento da 30 a 45 per chi ha meno di 16 anni e da 90 a 150 per quelli che hanno dai 16 anni in su. Complimenti! 

Una scelta dunque, questa, che si pone in drammatico contrasto con il principio del superiore interesse del minore, oltre che rappresentare una grave discriminazione tra minorenni italiani e stranieri.

Ecco allora il perché della fiducia: forse per evitare che qualcuno in questa aula prenda coscienza di cosa c’è scritto veramente in questa norma. Ecco colleghi ve lo semplifico: col vostro sì oggi direte che un ragazzo o una ragazza arrivati in Italia da soli avranno meno diritti dei minori italiani, saranno meno minorenni dei nostri figli. Cioè, invece di proteggerli di più, li proteggeremo di meno”. Lo ha detto intervenendo in Aula, Paolo Ciani vicecapogruppo Pd-Idp e segretario di Demos, dichiarando il voto convintamente contrario del gruppo alla fiducia posta dal Governo sul decreto immigrazione n.133.

26/11/2023 - 15:41

“Basta bugie e propaganda. Il nuovo PNRR prevede 2,8 miliardi di euro in più, tra quote ETS e aggiustamento Pil. In compenso, nella rimodulazione si tagliano progetti per oltre 100 mila posti negli asili nido e 9 miliardi ai Comuni. Consigliamo una buona calcolatrice alla Premier”. Lo scrive su X Piero De Luca dell’ufficio di presidenza del gruppo Pd alla Camera.

26/11/2023 - 15:00

“Rivedendo il PNRR, il governo riduce drasticamente i posti degli asili nido, da 264.480 a 150mila. Nessuna altra voce è stata sforbiciata così tanto. Si cita l’inflazione: ma questa si accanisce solo sui cantieri dei nidi?
Non siano le donne a pagare per l’incapacità del governo”. Lo dichiara la deputata del Pd Lia Quartapelle.

26/11/2023 - 14:02

“Al fianco della comunità ucraina anche quest’anno ho preso parte a Via dei Fori imperiali a Roma alla fiaccolata per il giorno delle vittime dell’holodomor. A 90 anni dall’atroce genocidio perpetrato da Stalin contro milioni di vittime innocenti per rinnovare l’impegno politico e parlamentare per il pieno riconoscimento di una ferita nella storia che non riguarda solo il popolo ucraino ma tutta l’umanità. Perché tenere viva la memoria dell’orrore può aiutarci a riconoscerlo anche oggi e non permettere che venga mai più ricommesso #Holodomor #HolodomorMemorialDay”. Lo scrive su X Andrea Casu del Pd.

26/11/2023 - 12:59

"Chiedo al Partito Democratico di fare da apripista e da esempio: inizi un percorso di formazione nei territori, nei circoli, nelle assemblee, tra i dirigenti e le dirigenti. Coinvolga esperte ed esperti qualificati per contribuire a sconfiggere la mentalità patriarcale e violenta. "Mi riguarda", ci riguarda, come recita il titolo scelto dalle Democratiche toscane per l'evento contro la violenza maschile sulle donne di oggi a Castelfiorentino. Tania Cintelli, la portavoce, ha scelto questa città perché qui, il 28 settembre scorso, Alfred Vefa ha ucciso la moglie Klodiana Vefa, 35 anni. L'ha uccisa con un colpo di pistola e poi si è ammazzato. Perché è così: l'assassino ha spesso le chiavi di casa. Oppure è spesso un ex che non sopporta di essere stato lasciato, che non sopporta la libertà della compagna, la sua autodeterminazione, la sua indipendenza. E l'ammazza.
Tutto questo riguarda ognuna e ognuno di noi: è evidente che non basta inasprire le pene, questo non ferma gli assassini e gli uomini violenti. Servono, certo, i responsabili vanno perseguiti e condannati. Ma non salvano le vite delle donne.
Serve invece una rivoluzione culturale che sradichi il patriarcato che genera discriminazioni e violenza. Bisogna riconoscere e fermare la violenza maschile contro le donne le fare formazione ovunque, nelle scuole, nelle aziende, negli uffici pubblici, nelle redazioni, nei luoghi di lavoro, nei luoghi di aggregazione. E anche nei partiti.
Partiamo da noi del Pd, nell'auspicio che gli altri, poi, facciano lo stesso". Lo dichiara, da Castelfiorentino, Laura Boldrini deputata Pd e Presidente del comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

26/11/2023 - 11:30

"Inizia domani, presso la sede Onu di New York, la seconda Conferenza dei parlamentari in occasione del secondo meeting degli Stati Parte del trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari, organizzata dalla campagna ICAN, premio Nobel per la Pace nel 2017.
Il governo ha deciso di non inviare alcun osservatore, nonostante in Commissione Esteri sia stata votata all'unanimità una risoluzione a mia prima firma che impegnava l'esecutivo in questo senso. Una scelta miope che relega l'Italia ad un ruolo di secondo piano sulla scena internazionale su un tema molto importante e che ci riguarda da vicino.
Io parteciperò per aver creduto nel valore della campagna ICAN e averla sostenuta fin dal primo momento. Inoltre, come Coordinatrice dell'Intergruppo della Camera sul disarmo nucleare sarò a New York anche per ribadire e rafforzare il nostro impegno parlamentare per un mondo senza armi nucleari. Per il bene dell'umanità e del pianeta". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD, Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo e Coordinatrice dell'Intergruppo della Camera sul disarmo nucleare.

26/11/2023 - 11:26

“Quando diciamo che una Premier donna non sempre fa la differenza. Tra i tanti tagli “possibili” al Pnrr, 100 mila posti in meno negli asili nido. Un altro colpo alle donne, al Sud (più penalizzato) e alle famiglie”.

Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati

26/11/2023 - 10:17

“Nelle scorse ore Bruxelles ha dato parere positivo alla revisione del PNRR, accettando la revisione proposta dal Governo Meloni con riduzione di alcuni obiettivi, l’introduzione di nuovi e la conferma delle riforme condizionanti previste.
Il Governo italiano aveva proposto tagli ai progetti per 15,9 miliardi mentre la commissione ne ha accettato solo 8,8 che, da una prima ricognizione, riguardano sostanzialmente i tagli effettuati sulle misure riguardanti i finanziamenti ai comuni.
In particolare, il finanziamento dei progetti di rigenerazione urbana delle città medio grandi si ridurrebbe da 3.3 a 2 miliardi, mentre la misura dei piani urbani integrati delle grandi città passerebbe da 2,5 miliardi a 900 milioni per un taglio complessivo di circa 2,8 miliardi. A questi si aggiunge l’uscita dal PNRR dei 6 miliardi di finanziamento delle piccole opere dei piccoli comuni il cui taglio complessivo era stato proposto dal ministro Fitto nella sua revisione.
Nelle prossime ore arriverà in parlamento il PNRR post revisione e vedremo le opere che si saranno salvate e quali dovranno trovare nuove imponenti risorse, con i 6 miliardi dei piccoli comuni. Così come andrà verificato l’esito del definanziamento delle misure per la riduzione del rischio idrogeologico per 1.3 miliardi e quelle del potenziamento dei servizi e delle infrastrutture di comunità delle aree interne e dei beni confiscati alle mafie per complessivi 1 miliardo destinato alla nuova Zes Sud che viene finanziata per il solo 2024.
Dovranno esser trovate per gli enti locali 9 miliardi di risorse sopr ttutto per le piccole opere, in genere da 300.000 euro che nel frattempo sono state affidate o realizzate.
Il ministro Fitto dovrà passare dal dire al fare sui finanziamenti sostitutivi perché in caso contrario si tratterebbe di un ulteriore taglio lineare da aggiungere alle risorse che mancheranno ai comuni nel 2024 con la legge di bilancio e l’applicazione del nuovo contratto collettivo”.  Lo dichiara Silvio Lai, deputato PD della Commissione Bilancio di Montecitorio.

25/11/2023 - 12:04

“Con le sue allucinanti teorie del “maschio alfa che non uccide”, il consigliere brindisino di FdI, Cesare Mevoli, è riuscito inconsapevolmente a dimostrare quanto siano vere e fondate le parole di Elena Cecchettin. Quando ho letto il suo post ho provato vergogna, come padre, come  uomo e come essere umano. Perché la politica c’entra davvero poco con tutto questo.
Ascoltare considerazioni di questo tenore e di questa gravità, soprattutto da un rappresentante delle istituzioni, fa onestamente accapponare la pelle perché ci fa capire, qualora fosse ancora necessario, quanto radicata e pervicace sia una certa cultura di dominio e sopraffazione maschile. Questa cultura non parla solo il linguaggio della violenza ma anche quello della negazione e dello svilimento del problema e delle vittime.
A Cesare Mevoli non ho consigli da dare, né dimissioni da chiedere. Mi pare abbastanza evidente che il suo sia un caso ormai perso e irrecuperabile soprattutto sul piano umano. La presenza di persone come lui nella vita di tutti i giorni e  nelle istituzioni ci ricorda quanto sia difficile portare avanti il nostro impegno per Giulia e per tutte le donne. Ci obbliga a ricordare esattamente contro cosa e per chi dobbiamo combattere ogni giorno”. Lo dichiara il deputato

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