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DEF: CENTRODESTRA INCAPACE DI GOVERNARE IL PAESE
Bocciatura clamorosa dello scostamento di bilancio
La bocciatura della risoluzione sullo scostamento di bilancio nella votazione di giovedì alla Camera è stata clamorosa, un chiaro segnale di inadeguatezza e incapacità della maggioranza su uno dei provvedimenti più importanti per il Paese.
Una maggioranza divisa, spaccata e assolutamente inadatta a governare l’Italia. Il nuovo voto di venerdì, con la risoluzione infine approvata, non cancella una figuraccia storica.
I contenuti del Def, inoltre, sembrano scioglilingua del Conte Mascetti. Per il semplice mantenimento del taglio del cuneo contributivo anche per il 2024 saranno necessari oltre 10 miliardi di euro, a cui dovranno aggiungersi altri 7-8 miliardi di euro per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego. Per non parlare delle risorse per la riforma del sistema pensionistico, per “opzione donna”, per la sanità, l’istruzione, la non autosufficienza e per l’attuazione della delega fiscale. Al momento coperti solo coi 4,5 miliardi derivanti dalla revisione dell’obiettivo di deficit, ma tutti gli altri dove sono?
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INFORMATIVA FITTO SU PNRR HA AUMENTATO LE NOSTRE PREOCCUPAZIONI
Rischiamo di sprecare un’occasione colossale
Un grande programma di sviluppo che aveva come obiettivo ridurre le disuguaglianze è a rischio perché non solo non erano pronti, ma una volta al governo hanno trattato il Pnrr come la lista della spesa senza individuare priorità e senza cogliere opportunità. L'informativa sul Pnrr del ministro Fitto alla Camera non ha fatto altro che aumentare le nostre preoccupazioni. Vengono infatti elusi i grandi interrogativi e le incertezze legate al futuro del Pnrr. Avremmo voluto ascoltare finalmente parole di verità sui progetti che il governo ritiene non realizzabili, quelli che intende ricalibrare, quelli su cui è in atto in confronto con l'UE, ma purtroppo anche di queste cose non si hanno notizie.
La nostra è la preoccupazione di chi ha la consapevolezza che stiamo sprecando un'occasione storica, soprattutto per i territori più fragili. Territori che hanno nel Pnrr l'unica opportunità di colmare ritardi storici sulle infrastrutture, sul welfare, sui servizi, sull'istruzione.
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GOVERNO SENZA STRATEGIA ANCHE SUL PROBLEMA DELLA SICCITÀ
Respinte le nostre proposte
La siccità non è un evento dell’ultimo minuto ma una realtà che viene da lontano e con cui dovremo fare i conti per lungo tempo, per questo non si può parlare di emergenza, occorre una strategia di medio lungo periodo che non c’è nel decreto del governo. Del resto mentre si parla di emergenza manca ancora il commissario per i litigi nella maggioranza. Di fronte alla drammaticità della situazione, non solo manca una strategia ma è mancata da parte del governo la volontà di ricercare un’unità del Parlamento. Il governo ancora una volta mira solo a piantare bandierine su questioni su cui la politica non dovrebbe dividersi, il governo si sta prendendo una responsabilità enorme.
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NO AI TAGLI ALLA SCUOLA E A PROGETTI SPACCA PAESE
Presentate le nostre priorità
Sulla scuola il governo dice tutto e il contrario di tutto, dichiara, smentisce, fa dietrofront. Mentre i fatti, purtroppo, rischiano di essere questi: dimensionamento scolastico, progetti spacca Paese, perdita di risorse e investimenti, tagli.
Come Gruppo Pd abbiamo presentato una mozione per definire le priorità: aumento delle retribuzioni dei docenti e del personale scolastico e loro allineamento alla media europea; contrasto ai divari territoriali; investimenti sul tempo pieno; investimenti a favore del servizio integrato di istruzione ed educazione da 0 a 6 anni; maggiori risorse che devono essere investite nell’istruzione perché sia davvero centrale nelle politiche pubbliche del Paese.
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CONTRARI ALL’ABOLIZIONE DEL BALLOTTAGGIO NELL’ELEZIONE DEI SINDACI
Siamo fortemente contrari all’abolizione del ballottaggio nelle elezioni dei sindaci per i comuni con più di 15mila abitanti. Lo abbiamo ribadito in Aula durante il question time alla ministra per le Riforme Maria Elisabetta Casellati. Purtroppo la risposta di Casellati ha lasciato ampi margini interpretativi. Se il percorso che il governo intende portare avanti prevede quindi la riduzione concreta della partecipazione democratica nella scelta del proprio sindaco, in un tempo di astensionismo crescente, noi del Pd faremo una battaglia di opposizione durissima in Aula e fuori, insieme agli amministratori locali che non condividono questa involuzione normativa.
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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA
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Decreto Cutro Da martedì, esame e votazioni sul provvedimento riguardante le disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all'immigrazione irregolare.
Mozioni Da martedì, in Aula anche l'esame delle seguenti mozioni: materia energetica; Piano Repower EU;
Ratifica Da martedì esame e votazioni sulla ratifica riguardante gli accordi Italia Svizzera sulle doppie imposizioni.
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