Diritti

SENZA CONSENSO LIBERO E ATTUALE È VIOLENZA

14/11/2025

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APPROVATA ALL'UNANIMITÀ LA PROPOSTA DI LEGGE DEL PD

Segna un importante cambio culturale

 

 

 

L’Aula della Camera ha approvato all’unanimità la proposta di legge di modifica dell’articolo 609-bis del codice penale in materia di violenza sessuale e di libera manifestazione del consenso, a prima firma di Laura Boldrini del Partito Democratico.

L'iter che ha portato all’approvazione del provvedimento è stato segnato da un confronto ampio, serio e costruttivo tra tutte le forze politiche. Tutti i gruppi hanno lavorato all'interno della Commissione con la consapevolezza condivisa dell'urgenza sociale di intervenire per rafforzare il contrasto alla violenza sessuale e garantire una più efficace tutela della libertà e dell'autodeterminazione sessuale.

La modifica dell’articolo 609 bis del Codice Penale è una svolta, non solo una riforma del codice, ma una svolta culturale.

La proposta di legge approvata dalla Camera sostituisce integralmente l'articolo 609- bis (violenza sessuale), segnando un cambiamento significativo nella disciplina positiva della violenza sessuale in Italia.

La nuova formulazione, infatti, pone al centro la mancanza di consenso libero e attuale della persona coinvolta, allineandosi in questo modo ai più recenti standard europei e internazionali, e alle numerose sentenze della Corte di cassazione.

Il consenso deve essere libero e attuale, intendendosi per tale quello espresso quale libera manifestazione della volontà della persona, che deve rimanere tale e immutato per l'intero svolgersi dell'atto sessuale.

“Libero” e “attuale” sono i due termini centrali del provvedimento, e che definiscono il modo nel quale deve essere il consenso.

Del resto, già la Convenzione di Istanbul del 2011, recepita dall’Italia con la legge n.77 del 2013, stabiliva all’articolo 36 che il consenso deve essere dato volontariamente, quale libera manifestazione della volontà della persona e deve essere valutato, tenendo conto della situazione e del contesto.

Ci sono voluti anni, sentenze, richiami e convenzioni, ma soprattutto tanto dolore e sofferenze per arrivare alla legge che abbiamo approvato in prima lettura alla Camera per introdurre nel nostro ordinamento il consenso libero e attuale, un elemento essenziale per dire che in ogni momento una donna può sentire di essere costretta a un rapporto sessuale e quindi opporre il suo rifiuto e sottrarsi.

Non ci sono scuse e non ci sono attenuanti – un abbigliamento, un rapporto precedente, uno stato di alterazione… – solo sì significa sì: quando non c’è consenso, è violenza.

Una piccola grande rivoluzione, la legge infatti sancisce che ogni atto sessuale senza consenso è una violenza.

 

 

 

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