Dichiarazione di voto
Data: 
Mercoledì, 10 Settembre, 2025
Nome: 
Stefano Graziano

Scheda della mozione

Grazie, Presidente. Innanzitutto vorrei ringraziare l'onorevole Billi. Mi faccia fare un ringraziamento, perché oggi lui è l'uomo che ha svelato l'arcano: è il motivo per cui la maggioranza non è riuscita a presentare una mozione. È la dimostrazione più evidente della difficoltà a mettersi d'accordo che hanno. Perché fa voli pindarici: dice che difende la NATO, però è contro la von der Leyen, parla della Cina e contemporaneamente è per Putin. Beh, insomma, si mettesse d'accordo. Ma la verità è che questa difficoltà è tutta interna alla maggioranza.

Dico, tramite lei, al Sottosegretario Perego che, in realtà, hanno dimostrato che quello che è accaduto nel vertice del 24 e del 25 giugno scorso non è stato altro che una farsa. La Meloni ha messo una firma, ma in realtà non ha fatto altro che mettere una firma, con un assegno - che a Napoli direbbero essere un assegno cabriolet - tutto caricato sulle nuove generazioni. Questa è la verità, e voi ve ne dovete fare una ragione, perché non riuscite a spiegarlo, non riuscite a dirlo, riuscite semplicemente a dire parole, ma non a fare atti e, soprattutto, non avete nemmeno il coraggio di fare una mozione, portarla nel Parlamento italiano e dire davanti agli italiani che voi volete portare la spesa al 5 per cento. Ditelo con chiarezza, con atti parlamentari che hanno una loro forza, hanno una loro democrazia, hanno il segno di quello che deve essere un vero Governo.

E, invece, oggi il Governo è allo sbando, perché la vera notizia è questa: che oggi c'è una differenza profonda tra quello che dice la Lega - ed è il motivo per cui la mozione parlamentare tutti insieme non siete riusciti a farla - e quello che pensano, forse, Fratelli d'Italia e Forza Italia. Questo è il punto di fondo che, a mio avviso, oggi emerge con straordinaria chiarezza.

Noi abbiamo detto con chiarezza che cosa, in passato e continuiamo a dirlo? Con riferimento al piano ReArm EU, abbiamo detto che per noi andava radicalmente cambiato. Ma perché? Perché c'era la difficoltà dal punto di vista economico a gestire quella partita. Ed è esattamente quello che sta accadendo, perché voi avete fatto la richiesta, ma, attenzione, quella richiesta che avete fatto, in realtà, è per un pezzo dei fondi sui quali, sostanzialmente, lo state facendo, non per tutti. Ma perché? Perché non ce la fate dal punto di vista del bilancio oppure, diversamente, volete togliere fondi a quella che è la spesa sociale, a quella che è la spesa sulla sanità, sulla pubblica istruzione. E noi su questo siamo contrari, lo diciamo con chiarezza nella nostra mozione: su quello che riguarda i fondi del PNRR noi siamo totalmente contrari.

E vedete, un dato che, a mio avviso, emerge con chiarezza è che davanti a uno scenario internazionale complesso, difficile, da quando c'è Trump - alleato forte di questo Governo, che in realtà aveva detto che in pochi mesi, o meglio nell'arco dei 100 giorni, avrebbe risolto tutti i conflitti -, ebbene, vi vorrei comunicare che i conflitti si sono moltiplicati.

E in questi giorni guardate che la situazione si sta drammatizzando, perché se noi, invece di attivare il cosiddetto soft power, attiviamo l'hard power, cioè, se invece di creare le condizioni di multilateralismo e di realizzare le condizioni - che sono state da sempre la caratteristica dell'Italia, una relazione diplomatica forte - per le quali ci sia più forza diplomatica, ecco, quella strada in realtà è stata abbandonata.

Vorrei citare soltanto alcuni casi. Vedete, la vicenda di Gaza, quello che accade su Doha, quello che è accaduto in Polonia oggi, in realtà che cosa realizza? E se lo mettiamo insieme, c'è un fil rouge, a quello che è accaduto a Tunisi… fatemi mandare da qui un grande abbraccio a tutti coloro i quali stanno sulla Flotilla , stanno realizzando una grande operazione umanitaria. E voi, vorrei sapere, come fate, quando i vostri figli ve lo chiederanno, a dire che quella operazione umanitaria non la state sostenendo? Con quelli che in realtà sono affamati.

Oggi parla con chiarezza anche il Presidente della Repubblica e voi ancora in silenzio, non dite nulla su quell'operazione. Bisogna proteggerli e difenderli. E ancora una volta, invece, la maggioranza è totalmente silente. Ma perché è totalmente silente? Perché in realtà al suo interno è completamente divisa. Vuole provare a fare operazioni che, in realtà, da una parte la tirano in una direzione e dall'altra nella direzione esattamente opposta. Allora perché non fare una bella discussione parlamentare dove ci siano mozioni diverse, dove ci si confronta in modo diverso?

Noi lo abbiamo detto chiaramente, noi in questa mozione vogliamo dimostrare tre cose molto semplici, perché noi ci teniamo alla difesa e alla sicurezza, è uno dei nostri punti principali, ma lo vogliamo fare a una condizione diversa: noi siamo verso la difesa europea, siamo europeisti convinti, cosa che in questa maggioranza invece non c'è, ancora una volta. E lo facciamo e lo diciamo perché anche sulla vicenda del 5 per cento noi abbiamo detto con chiarezza: per noi non bisogna seguire quella cosa del 5 per cento, quel numero del 5 per cento.

Bisognava fare, come Governo, quello che ha fatto la Spagna: chiedere una deroga in una direzione di ordine completamente diverso. E invece che cosa è accaduto? Che al vertice del 24 e 25 giugno, mentre Trump metteva i dazi all'Europa, contemporaneamente non solo bastonava la Meloni con i dazi, ma poi le diceva che doveva comprare le armi dall'America e poi ancora, sostanzialmente, che doveva aumentare le spese al 5 per cento. E voi in silenzio!

Questo è quello che è accaduto davanti, invece, a una situazione insostenibile; lo dice il Ministro Giorgetti, quella che è la spesa, da questo punto di vista, è una spesa insostenibile. Il 5 per cento per il Paese, così com'è, è una condizione insostenibile. E addirittura poi la Lega ha detto: “vorrei mettere dentro quelle spese dell'1,5 per cento addirittura il ponte di Messina”. La NATO glielo ha bocciato, dicendo che non va bene. Ma vorrei comunicare che in una qualsiasi battaglia la prima cosa che in realtà bombardano sono i ponti. Quello che bisogna rafforzare nell'1,5 per cento che pensano loro sono altre infrastrutture.

Sottosegretario Perego, glielo dico tramite il Presidente Mule', fate una lezione di quello che possono essere le infrastrutture, perché forse anche su questo c'è una confusione dentro il Governo, una confusione fortissima. Ed è la seconda cosa, perché noi abbiamo detto “sì” alla difesa europea e “no” ad arrivare al 5 per cento, ma soprattutto abbiamo detto “no” alla proliferazione delle armi nucleari, è la terza cosa. Sono tre argomenti sui quali, a mio avviso, noi dovremmo avere la capacità di dire e dare, tutti insieme, il segnale forte che noi stiamo garantendo il Paese.

Io penso che questo Governo, che in realtà appariva e si preparava ad essere nazionalista, che si presentava come il Governo del sovranismo e del nazionalismo, in realtà sia tutto tranne che il Governo del sovranismo e del nazionalismo. Non è altro che il Governo della confusione, e oggi lo dimostra con straordinaria chiarezza e forza. Per quello che ci riguarda, mi sembra abbastanza evidente, molto chiaro e forte che questo Governo porterà l'Italia a una condizione di sbando, e questo è il motivo per cui annuncio il voto favorevole alla mozione del Partito Democratico.