"Il lavoro è un tratto fondativo della nostra Repubblica. Non basta però garantirne il diritto per tutte e per tutti, peraltro ancora non compiutamente realizzato, serve innanzitutto che sia affermata la dignità del lavoro quale base del progresso della nostra società e del benessere individuale e collettivo. Politica ed istituzioni possono e debbono fare di più insieme alle forze sociali ed imprenditoriali perché il lavoro rispetti la pari opportunità di genere, sia sicuro, stabile e venga garantita la giusta retribuzione.
Celebrare il primo maggio significa quindi rinnovare l'esigenza di superare, con atti concreti, problemi e criticità. Non servono spot propagandistici in questa giornata da parte del governo, tantomeno mancette senza senso se non inquadrate all'interno di una strategia che porti all’approvazione del salario minimo, a limitare i contratti a termine, a varare una legge sulla rappresentanza sindacale, ad abolire gli stage extracurriculari gratuiti e a ridurre in modo strutturale il cuneo fiscale. Il decreto del governo invece oltre a colpire ancora una volta i più deboli e poveri, favorirà maggiore flessibilità contrattuale e quindi maggiore precarietà".
Lo dichiara il deputato democratico Stefano Vaccari