Dichiarazione di Nicola Carè, deputato Pd e presidente della sezione bilaterale di amicizia dell’Unione interparlamentare Italia- Mongolia
Ho ricevuto, nella mia veste di Presidente della sezione bilaterale di amicizia dell’Unione interparlamentare Italia- Mongolia, a Palazzo Montecitorio Tserendorj Narantungalag, l’Ambasciatrice della Mongolia in Italia, B.Purevdorj Presidente del Gruppo d’amicizia Interparlamentare Mongolia-Italia e una delegazione di parlamentari della Mongolia. Questi due paesi, nonostante la distanza geografica, hanno stabilito una solida collaborazione in diversi settori, contribuendo allo sviluppo e alla crescita reciproca. I rapporti tra Italia e Mongolia risalgono a molti anni fa, quando le due nazioni hanno iniziato a stabilire scambi culturali e commerciali. Nel corso degli anni, questa collaborazione si è rafforzata, aprendo nuove opportunità e creando una base solida per una partnership duratura. Uno dei settori in cui l'Italia e la Mongolia hanno sviluppato una stretta collaborazione è quello dell'economia. Le imprese italiane hanno investito nella Mongolia, contribuendo alla crescita del settore manifatturiero e dell'industria. Allo stesso tempo, la Mongolia ha offerto opportunità di investimento nel settore delle risorse naturali, come il carbone e il rame, che hanno attirato l'interesse delle aziende italiane. La cooperazione culturale tra Italia e Mongolia è un altro aspetto importante dei rapporti bilaterali. Scambi di studenti, programmi di ricerca congiunti e partnership accademiche hanno favorito la condivisione di conoscenze e l'approfondimento delle relazioni tra le istituzioni educative dei due paesi. È importante sottolineare che la partnership tra Italia e Mongolia si estende anche alla cooperazione politica. I due paesi hanno lavorato insieme su questioni internazionali, come la promozione dei diritti umani, la lotta al cambiamento climatico e la pace e la sicurezza internazionale. Questa collaborazione continuerà a crescere e a portare benefici a entrambi i paesi.” Cosi Nicola Carè, deputato e presidente della sezione bilaterale di amicizia dell’Unione interparlamentare Italia- Mongolia.
Ho partecipato alla cena organizzata all’ANFE Club Italiano di Brisbane per celebrare “La Settimana Della Cucina Italiana Nel Mondo” ed è stata un enorme successo, grazie all’insostituibile supporto della Presidentessa Maria Maruca e di quanti hanno partecipato e alla console d’Italia a Brisbane Luna Angelini Marinucci. Nel 2023, la cucina italiana è stata candidata per entrare a fare parte della lista Unesco. La cucina italiana tra sostenibilità e diversità bioculturale è il titolo del dossier di candidatura presentato dal Ministero e sottolinea la ricchezza di un panorama gastronomico che non è fatto solo di prodotti di eccellenza e tradizioni, ma rappresenta l’insieme delle pratiche sociali, dei riti e della gestualità basate sui tanti sapori locali e regionali. Non volevo mancare a questa importante celebrazione per l’Italia e il gusto italiano nel mondo e ritengo che sia importante promuovere le tradizioni culinarie italiane e la conoscenza enogastronomica come tratto distintivo dell’identità e della cultura italiana.
Così il deputato del Pd Nicola Carè.
“Ho incontrato a Perth Enzo Sirna, Presidente dell’Italo-Australian Welfare & Cultural Centre Inc. Abbiamo discusso dell’interrogazione presentata insieme ai colleghi deputati del Pd alla Camera, io, Ricciardi, Porta e Di Sanzo per chiedere se il #Governo non ritenga urgente e opportuno rivedere tale modulazione secondo una sequenza 50 %,30 %, 20 %, permettendo così agli enti gestori di avviare il primo semestre di insegnamento rimuovendo le forti criticità dell'attuale disposizione. Esprimiamo la nostra forte preoccupazione non solo per il ritardo nella comunicazione dei tagli (a metà anno scolastico già in corso), ma soprattutto per la continua mancanza di riconoscimento della realtà Australiana in cui operiamo e l’incertezza che queste situazioni creano per il futuro del nostro impegno in questo settore. I tagli comunicati dal MAECI hanno creato grossi problemi per gli Enti Gestori/Promotori che devono onorare gli accordi contrattuali già stabiliti con le scuole nell’ ambito del sistema scolastico australiano (che varia per ogni Stato e Territorio). Per gli enti gestori la stabilità e la garanzia finanziaria è essenziale per la continuità degli impegni presi per l’anno scolastico. Noi siamo dalla parte degli enti gestori/promotori perché deve essere tutelato l’enorme lavoro che fanno per la comunità degli italiani all’estero.La modalità progettuale della circolare 4 si sta rivelando assolutamente incompatibile con il garantire la continuità delle attività. Gli enti subiranno, inoltre, per l’anno 2023/2024 un taglio del 18% sui loro contributi. E’ inaccettabile. Quale sarà, dunque, il futuro della promozione della lingua e della cultura italiana all’estero in questo contesto di estrema difficoltà in cui gli enti si ritrovano a operare? Se questo governo non tutela gli enti, vuol dire che non ama i suoi cittadini.”Cosi’ Nicola Carè deputato del Pd eletto all’estero.
“Ho incontrato il comitato di GIA Network (Giovani Italiani in Australia) e parlato di progetti futuri della GIA, l'importanza dei giovani all'interno della comunità, di come migliorare le interazioni tra le nuove generazioni italiane arrivate qui con la prima, seconda e terza Generazione in Australia, come favorire la loro integrazione e, soprattutto, far conoscere il notevole lavoro che tutta la comunità italiana all'estero sta svolgendo, in Italia, incluso al Governo Australiano. Ho incontrato il presidente Domenico Stefanelli, il coordinatore nazionale Marco Abbondanza, il patron Felice Montrone e Liana Paolillo, Giuseppe Musmeci, Vincenzo Vurchio, Marcella Marziani. Abbiamo parlato di immigrazione, e della possibilità di stabilire un accordo quadro tra Italia e Australia cercando di gestire in modo adeguato e agevolando lo scambio di giovani tra i due paesi. Sono orgoglioso del lavoro dei GIA che stanno facendo e li ringrazio perché favoriscono l’inserimento dei Giovani Italiani in Australia nel Sistema Associativo Italo-australiano, offrendo supporto e orientamento durante il processo di integrazione, sostengono il lavoro delle Istituzioni Italiane in Australia e promuovere la Lingua e la Cultura Moderna Italiana, gestiscono uno Sportello di informazione dedicato ai giovani italiani appena arrivati in Australia, fornendo loro risorse e assistenza per facilitare la transizione e l’adattamento al nuovo contesto. Sono riconoscente ai GIA e sarò al loro fianco sempre”.
Cosi’ Nicola Carè deputato del Pd eletto all’estero.
“Ho partecipato all’edizione 2023 di Indo Pacific, una manifestazione internazionale che si svolge a cadenza biennale a Sydney, presso l'International Convention Center, specificamente dedicata all’industria della difesa navale e del commercio marittimo e considerata la più importante in Australia per la nautica militare ed i sistemi da difesa. L’evento, organizzato dall’Industry Defence & Security Australia, divisione no-profit di AMDA-Aerospace Maritime & Defence Foundation of Australia, conta sul supporto di tutte le entità governative australiane: in particolare, della Marina Militare (Royal Australian Navy), del Ministero della Difesa, del Ministero dell'Industria e del Dipartimento degli acquisti per la Difesa oltre che del Governo del New South Wales, dove ha luogo. Ogni edizione conta sulla presenza media di oltre 20.000 visitatori, più di 600 aziende espositrici provenienti da varie nazioni e circa 200 delegazioni governative e militari provenienti in prevalenza dai Paesi limitrofi. Ho partecipato insieme all’Ambasciatore d’Italia a Canberra, Paolo Crudele, al Console Generale d’Italia a Sydney, Andrea De Felip ,al Presidente della Camera di Commercio di Sydney Fabio Grassia e al segretario generale Rachele Grassi, accompagnati dalla Direttrice dell’Ufficio, Simona Bernardini, due delegazioni ufficiali della Difesa e della Marina Militare italiana coordinate dall’ Addetto militare italiano a Canberra, Marco Bertoli, con il Generale di brigata Luca Piperni e il colonnello Salvatore Trincone vicedirettore del 3° dipartimento “politiche industriali e relazioni internazionali”. Sono state avviate azioni di comunicazione a sostegno della presenza italiana e favorito il match-making tra i rappresentanti delle aziende italiane presenti e le delegazioni estere in visita, in collaborazione con l’Addetto militare italiano a Canberra. Per affrontare i rischi strategici attuali, si raccomanda un cambiamento nella struttura delle forze armate Australiane. Si enfatizza la necessità di un processo di acquisizione di capacità più efficiente e di bilanciare l'industria australiana con l'acquisizione tempestiva di attrezzature e tecnologie provenienti dall'estero.” Cosi Nicola Carè, deputato del Pd eletto all’estero, componente della Commissione difesa e dell’assemblea parlamentare Nato.
“Ho partecipato in Turchia all’incontro del Gruppo speciale Mediterraneo e Medio Oriente dell’Assemblea parlamentare della Nato che si incontra due volte l’anno per affrontare temi prettamente politici e tutto ciò che riguarda i rapporti commerciali, le esplorazioni di gas, la possibilità di partenariati dal punto di vista strategico ed energetico. Ho avuto modo di incontrare il Vice-Ministro dell’Energia e Risorse Naturali della Turchia Ahmet Berat Conkar e il presidente Gutierrez (parlamentare spagnolo) presidente del GSM. Al convegno si è discusso della sicurezza energetica della Turchia e delle strategie economiche e sostenibilità energetica di regione geografica. L’incontro ha avuto come obiettivo affrontare le questioni politiche, sociali ed economiche di una vasta area che va dal Marocco alla penisola arabica, toccando macro questioni strategiche come quelle che investono i Paesi Nato, il Medio Oriente, il nord Africa. In questo senso il contributo della delegazione italiana è stato significativo, dal momento che si è concretizzato nel voler far pesare il ruolo politico dell’Italia in un momento come quello attuale, soprattutto su un tema (il Mediterraneo) che è legato a doppia mandata alla strategia del governo per quanto riguarda il Piano Mattei e tutto ciò che incarna il Nord Africa, sia per Roma che per Bruxelles. Ho incontrato il presidente della Turkish Aerospace Industries e il parlamentare Mehmet Ali Çelebi, membro della Grande Assemblea della Turchia, il contrammiraglio Rear Admiral della Marina Militare della Turchia Rafet Oktar alla riunione per la presentazione della Marina Militare della Turchia ad Istanbul, l’ambasciatore italiano in Turchia Giorgio Marrapodi”.
Cosi Nicola Carè, deputato del Pd eletto all’estero, componente della commissione difesa e della delegazione parlamentare italiana della NATO.
Ruolo cruciale delle Camere di Commercio italiane all’estero
“Ho incontrato il Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana in Svezia, Giovanni Brandimarti, per discutere di importanti tematiche legate alla promozione del Made in Italy, all'importanza delle Camere di Commercio italiane all'estero e all'internazionalizzazione delle piccole e medie imprese italiane. Durante l'incontro è emerso un confronto approfondito sul ruolo cruciale svolto dalle Camere di Commercio italiane all'estero nell'agevolare l'espansione delle imprese italiane verso i mercati internazionali, in particolare la CCIE Svezia ha ottenuto eccellenti risultati nella valorizzazione e promozione delle imprese vitivinicole italiane nel territorio scandinavo, tanto che attualmente il vino italiano detiene una quota pari al 30% del mercato complessivo delle vendite in Svezia e, inoltre, costituisce il 40 % del mercato dei vini biologici. Questi dati confermano la forte presenza e prestigio dei prodotti italiani nel mercato svedese. Il Segretario Generale Brandimarti mi ha illustrato gli imminenti eventi e attività promozionali organizzati dalle finalizzate alla promozione del settore vitivinicolo e agri-food italiano, quali "Italianska Vindagen" che avrà luogo il 25 e il 27 novembre nell´ elegante cornice del Grande Hotel di Stoccolma. Evento che accoglierà un totale di 1500 partecipanti inclusi produttori, importatori, giornalisti, ristoratori. Quando le imprese italiane conquistano il mercato estero io sono orgoglioso e soddisfatto del grande lavoro che gli italiani all’estero fanno per la nostra nazione”. Lo dichiara il deputato del Pd eletto nella circoscrizione estero Nicola Carè.
“E’ un dovere costituzionale e per il Legislatore un impegno intrinseco alle sue funzioni quello di promuovere attività lavorative e regolamentare – nel perimetro di riferimento – nuove figure a tutela del mercato, delle imprese e dei lavoratori.
Così vorrei che fosse per il recepimento, in Italia, di quella figura che già gli standard certificativi individuano sotto il nome di HSE (Health, Safety and Environment) manager, autoregolamentata con la UNI 11720:2018.
Il Manager HSE è quella figura professionale in grado di intercettare la domanda di quelle organizzazioni che vedono sempre più l’integrazione tra i temi della sicurezza sui luoghi di lavoro, della salute e dell’ambiente come la modalità più efficiente ed efficace per perseguire la conformità legislativa e le strategie aziendali, in una prospettiva di miglioramento continuo.
Dunque, una nuova professionalità all’interno del mondo aziendale deputata alla gestione complessiva e integrata dei processi e sotto processi in ambito sicurezza, privacy, salute e prevenzione del rischio.
Secondo la norma UNI 11720, il Manager HSE ha due “anime”: supporta l’organizzazione nella gestione operativa e nell’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi per i lavoratori, per l’ambiente e per il patrimonio aziendale, coerentemente con la legislazione vigente; definisce la strategia aziendale e imprenditoriale, analizzando anticipatamente i rischi per i lavoratori e per l’ambiente derivanti da scelte decisionali alternative.
Da qui un DDL scritto col supporto giuridico di Alessandro Parrotta ed ingegneristico di Rossella Parrotta per presentare un progetto legislativo completo, fattibile e fruibile per le imprese, facendo diventare la figura HSE volano per la crescita aziendale”. Lo ha detto il deputato del Pd, Nicola Carè, aprendo la conferenza stampa di presentazione della proposta di legge a sua prima firma sul ruolo del manager Hse.
Conferenza stampa a Montecitorio domani ore 13
Domani alle ore 13.00 presso la sala stampa della Camera si terrà la presentazione della proposta di legge per il riconoscimento del ruolo HSE Manager nelle imprese su iniziativa del deputato Nicola Carè, già Segretario generale della Camera di commercio italiana di Melbourne e di Sydney e già presidente dei segretari generali delle Camere di commercio italiane nel mondo.
Parteciperanno Francesco Urraro componente del Consiglio di Presidenza del Consiglio di Stato, Fiammetta Modena, già componente della Commissione giustizia del Senato, Irma Conti Vice Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Roma, Alessandro Parrotta Direttore ISPEG Istituto degli Studi Politici Economici e Giuridici e Rossella Parrotta ingegnere e HSE Manager, tecnici che hanno contribuito all’elaborazione della proposta di legge.
“Ho partecipato alla sessione annuale dell'Assemblea, che si è svolta a Copenaghen dal 6 al 9 ottobre 2023, facendo parte della Delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare della Nato guidata dal presidente Lorenzo Cesa. Le commissioni dell'Assemblea, Difesa, Economica, Scienza e Tecnologia, Politica, Democrazia e Sicurezza, hanno rinnovato i rispettivi uffici di presidenza e sono stato eletto alla carica di Vicepresidente della Sottocommissione Futuro della Sicurezza e delle Capacità di Difesa elemento che sottolinea il rafforzamento dell'Italia all'interno dell'Assemblea. Voglio ringraziare i colleghi delle altre nazioni che mi hanno sostenuto, continuerò ad impegnarmi sulle principali tematiche della difesa e della sicurezza del nostro Paese all’interno dell'Alleanza Atlantica”.
Così Nicola Carè, deputato democratico eletto all’estero e componente della Commissione Difesa.
“Oggi sono andato a far visita alla sede del Sistema 50&Più Enasco. Ho incontrato il direttore generale, Gabriele Sampaolo, e il direttore dell'Estero, David Sensi, e insieme abbiamo parlato dell'attività dei patronati all'estero e dei margini di miglioramento per l'assistenza ai nostri connazionali, anche attraverso una maggiore collaborazione con i consolati. Nel corso dell’incontro si è anche parlato della necessità di rivedere il ruolo dei patronati in funzione dei nuovi flussi migratori, che vedono un numero crescente di giovani italiani trasferirsi all’estero. In questo contesto, alcuni patronati diventano un punto di riferimento importante dove acquisire informazioni e ricevere l’assistenza necessaria per intraprendere il cammino verso l’integrazione nella nuova realtà. Questo comporta per gli operatori di Patronato la necessità di seguire un percorso formativo per fornire delle consulenze professionali e mirate”.
Così Nicola Carè, deputato democratico eletto nella ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide.
Oms l’ha riconosciuta già 20 anni fa
“Con la legge che ho presentato insieme all’On. Curti e ad altri colleghi che è stata assegnata alla commissione affari sociali in sede referente l’11 Aprile di questo anno chiedo il riconoscimento della fibromialgia tra le patologie che danno diritto all'esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria.
La Fibromialgia è una malattia invalidante e altalenante ed è inconcepibile che ad oggi non sia riconosciuta.
È una sindrome nota come la malattia dei 100 sintomi e gli amici che ne soffrono mi dicono di difficoltà importanti.
Causa un aumento della tensione muscolare caratterizzata da dolore a tessuti fibrosi, astenia, disturbi cognitivi, insonnia o disturbi del sonno e alterazione della sensibilità agli stimoli.
La diagnosi e le caratteristiche cliniche sono state controverse, l'OMS organizzazione mondiale della salute l’ha riconosciuta 20 anni fa ma tuttavia molte persone vengono ostacolate e danneggiate sia dal punto di vista clinico che lavorativo, venendo ingiustamente emarginate.
Auspico un grande sostegno trasversale, posto che è un problema che non dovrebbe avere una connotazione politica
Noi siamo qui per cercare di colmare questo gap e di aiutare e sostenere le persone che ne soffrono”. Lo ha detto il deputato del Pd, Nicola Carè, intervenuto in conferenza stampa sulla presentazione delle proposte del Pd sulla fibromialgia nonché primo firmatario della proposta di legge alla Camera.
"Esprimo il mio personale cordoglio per le vittime del terremoto in Marocco. Arrivano immagini devastanti da Marrakech. L'Italia sarà certamente accanto alla popolazione marocchina, alle comunità che vivono in Italia e ai nostri connazionali che lavorano e che si trovano lì in questo momento. Il Marocco è un Paese amico e non faremo mancare il nostro appoggio incondizionato". Così Nicola Carè deputati del Pd eletto all'estero.
"Definito il ddl per disciplinare la figura del manager in Health, safety e environment, denominato HSE. Ritengo sia una figura strategica a tutela dell'organizzazione aziendale e imprenditoriale, volta a gestire in via anticipata i rischi per i lavoratori a salvaguardia della salute e sicurezza sul lavoro e dell'ambiente. Si tratta di un ruolo già normato all'estero, al quale sono affidati ruoli e funzioni di rilevante importanza per la tutela della patrimonialità aziendale, dalla redazione e dall'aggiornamento della documentazione del d.lgs. 81/08, passando per la gestione dei sistemi di sicurezza e di tutela ambientale o di prevenzione 231/01, dall'interlocuzione con le autorità competenti e con gli enti certificatori allo studio e alla realizzazione degli adeguamenti conseguenti alla promulgazione di nuove leggi e norme, sino alla raccolta ed elaborazione dei dati relativi al monitoraggio ambientale (scarichi, rifiuti, emissioni, risorse energetiche, etc.). Il ddl è stato progettato con l'ausilio giudico del prof. Alessandro Parrotta e di quello tecnico-operativo dell'Ing. Rossella Parrotta, senior manager con esperienza nel settore in diverse multinazionali". Così Nicola Carè, deputato del Pd eletto all'estero.
“La formazione è valorizzazione delle competenze e assume rilevanza maggiore quando si parla di cybersecurity, uno sforzo culturale al quale l’Italia è pronta e che proprio nel settore della sicurezza informatica e cibernetica ha forti strumenti preventivi e repressivi di sicurezza nazionale. In questo contesto mi sto impegnando a presentare disegni di legge volti a disciplinare i settori ancora inesplorati quali il territorio spaziale e la cybersecurity: la formazione specifica in materia sarà sicuramente essenziale. La strategia di sviluppo è identificabile solo con una crescita del capitale umano: come letto in un lavoro di Aspen Institute ‘non solo competenze al servizio del progresso economico, ma anche capacità di sentirsi parte di una comunità nazionale impegnata in un complesso, ma possibile, processo di rilancio’. In una recente ricerca condotta dall’Ispeg, Alessandro Parrotta, chiariva l’importanza della formazione in tema di responsabilità degli enti ed allora, mutuando questa specificità, anche in tema di sicurezza dati e cybersecurity, dobbiamo accogliere con positività quanto la Fondazione riuscirà a trasmettere alle nostre generazioni. Un Paese che non metta la cybersecurity al centro delle proprie politiche di trasformazione digitale è quindi un Paese che mette a serio rischio la propria prosperità economica e la propria indipendenza. La capacità dello Stato di gestire i rischi cibernetici sta diventando ed è una delle priorità strategiche per le amministrazioni pubbliche. Formare le nuove generazioni innescherà un processo virtuoso in cui la classe dirigente e i tecnici del futuro avranno le competenze, il bagaglio culturale e le capacità operative necessarie per confrontarsi con le sfide tecnologiche e scientifiche che cambieranno le nostre vite nei prossimi decenni, sviluppando le necessarie iniziative necessarie per affrontare i continui cambiamenti e i relativi rischi che ci aspettano in futuro”.
Così il deputato democratico, Nicola Carè, intervenendo al Convegno in Campidoglio promosso dalla Cyber Security Italy Foundation, la prima fondazione noprofit in Italia sul mondo cibernetico, presieduta da Marco Gabriele Proietti e che vede Angelo Tofalo direttore del comitato scientifico.
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