14/01/2025 - 18:30

“Se le notizie di stampa che riportano la denuncia delle attiviste di Extinction Rebel di essere state costrette a spogliarsi integralmente davanti alle poliziotte e a fare squat, fossero confermate, saremmo in presenza di una situazione inaccettabile di abuso di potere e violenza di Stato. Un trattamento degradante, che certamente non si addice ad un’istituzione pubblica, chiamata a tutelare e non certo ad umiliare le persone. Nella denuncia risulta anche che questo trattamento è toccato soltanto alle ragazze, trai i 23 attivisti fermati dalle forze dell’ordine durante la manifestazione indetta da Ultima Generazione, Extinction Rebellion e Palestina Libera, il 13 gennaio a Brescia. La questura di Brescia dichiara che il rispetto dei diritti umani è sempre stato mantenuto. Nel pieno rispetto del difficile lavoro delle forze dell'ordine, riteniamo necessario, come chiesto anche in aula alla Camera, che il ministro Piantedosi chiarisca quanto emerso. Chiederemo che anche la commissione d’inchiesta sui femminicidi e la violenza si attivi per appurare quanto accaduto”. Lo dicono le deputate dem in commissione bicamerale contro i femminili di e la violenza sulle donne, Sara Ferrari, Antonella Forattini e Valentina Ghio.

13/01/2025 - 18:40

“Le motivazioni della Corte di assise di Modena, che ha ridotto la pena per l’autore di un duplice femminicidio, sono inaccettabili. Definire “umanamente comprensibili” i motivi che lo hanno spinto a uccidere la moglie e la figlia di lei è un chiaro segnale di quanto il patriarcato continui a permeare il nostro sistema giudiziario. Minimizzare la gravità del crimine spostando l'attenzione sulle “dinamiche familiari nefaste” è una giustificazione pericolosa che rischia di normalizzare la violenza. Non esistono motivi “umanamente comprensibili” per un duplice omicidio, ma solo la perpetuazione di un sistema che legittima il controllo maschile sulle donne.

Questa decisione è un insulto alle vittime, alle loro famiglie e rappresenta un grave passo indietro nella lotta contro la violenza di genere. In attesa di leggere la sentenza nella sua interezza, è evidente che essa conferma quanto già contestato all’Italia dalle sentenze europee: la mancanza di un’adeguata formazione per gli operatori che trattano le vittime di violenza.

È fondamentale che la formazione prevista dalla legge sul Codice Rosso, in particolare con le modifiche introdotte lo scorso anno, venga resa effettiva e diffusa al più presto, per evitare che continuino a esserci sentenze simili” così la capogruppo democratica nella commissione femminicidio e violenza contro le donne, Sara Ferrari insieme alle deputate dem Valentina Ghio e Antonella Forattini.

08/01/2025 - 18:43

“Gravissima la decisione del governo, dichiarata oggi in aula alla Camera in risposta ad un question time, di utilizzare i 500.000 € ottenuti in legge di bilancio dalle opposizioni su proposta dell’onorevole Magi, per “corsi per i docenti sull’infertilità“, anziché per l’educazione “all’affettività e alla sessualità” nelle scuole, come approvato dal Parlamento. È sconcertante che una piccola conquista delle opposizioni nella direzione dell’educazione scolastica volta alla prevenzione della violenza di genere e per promuovere la cultura del rispetto tra le nuove generazioni, venga stravolta nei suoi obiettivi per organizzare invece formazione rivolta agli insegnanti riguardo alla prevenzione dell'infertilità. Quest’operazione politica manipolatrice, volta a soddisfare la “fissazione sessuofobica di certa destra”, non solo indegna per il metodo, ma irresponsabile nei confronti della lotta ai femminicidi e alla violenza contro le donne e contemporaneamente incapace di rispondere alla domanda pressante dei giovani e dei docenti di avere informazione ed educazione sul fenomeno della violenza. Basta frequentare davvero una qualsiasi scuola e lo si può verificare”. Così le deputate del PD Sara Ferrari, Antonella Forattini e Valentina Ghio della Commissione bicamerale femminicidio e violenza.

19/12/2024 - 18:14

Le deputate del partito democratico Rachele Scarpa e Sara Ferrari si dichiarano “sconcertate” dalla risposta all’interrogazione sulla diga del Vanoi, ricevuta in Commissione Ambiente della Camera dei Deputati dalla viceministra Gava. “Finalmente abbiamo avuto risposta all’interrogazione del 10 ottobre per sapere dal Ministro dell’ambiente se fosse a conoscenza delle problematiche riguardanti il progetto di realizzazione di una diga sul torrente Vanoi e quali iniziative di competenza intendesse adottare in relazione al progetto, per garantire la sicurezza idrogeologica delle province di Trento e Belluno. Il Ministero ha dimostrato di non essere aggiornato e di non conoscere affatto la situazione. Nonostante abbia concesso un finanziamento al Consorzio Brenta proprio per progettare quell’opera e nonostante la Giunta Zaia abbia inserito nel 2023 al primo posto delle priorità della regione Veneto sul PNRR proprio quest’opera, con una richiesta di finanziamento di 150 milioni. Nel frattempo si è avviato il percorso di dibattito pubblico, sono state evidenziate tutte le criticità legate al rischio idrogeologico, è emersa con chiarezza la contrarietà della Provincia autonoma di Trento (anche per invasione delle competenze autonomistiche) e della provincia di Belluno, come  di tutti i comuni dell’area interessata, nonché di 13.000 abitanti della zona. Sono state raccolte circa 1000 osservazioni proprio nel percorso del dibattito pubblico di cui il governo dovrà farsi carico perché è ad esso che compete l’ultima parola. Sappiamo che ad oggi l’invaso non è previsto tra le priorità del Commissario anti siccità. Il Ministero si è limitato a dire che al momento non risultano richieste di finanziamento “riconducibili all’intervento in parola e non è pervenuta alcuna istanza di valutazione ambientale relativa al progetto”, e non fornendo alcun tipo di elemento conoscitivo sul percorso in atto. “E’ preoccupante che al Ministero ne sappiano meno di noi: scrivono che ci sarà un dibattito pubblico che in realtà si è appena concluso!” hanno commentato le deputate dem.

16/12/2024 - 16:39

“Esprimiamo soddisfazione per l’approvazione unanime dell’emendamento per il rifinanziamento del Reddito di Libertà con l'incremento di un milione di euro. Si tratta di un segnale verso il sostegno concreto alle donne vittime di violenza, nonostante la nostra proposta, come indicava l'emendamento a firma Ghio, Ferrari e Forattini, fosse di stanziare dieci milioni di euro per poter ampliare la platea delle donne aventi diritto. Questa misura rappresenta uno strumento cruciale: l’indipendenza economica è la chiave per permettere alle donne di affrancarsi dalla violenza e ricostruire la propria vita.

Ci auguriamo che questo incremento porti anche alla velocizzazione delle modalita' di distribuzione e di accesso alle risorse del Reddito di Libertà, che comportano gravi ritardi di assegnazione. Lo dimostra il fatto che le risorse stanziate lo scorso anno non sono state ancora interamente assegnate.

Rendere più efficace e accessibile questa misura significa dare un segnale concreto a chi lotta ogni giorno per la propria libertà e sicurezza”. Così in una nota le deputate Pd componenti della Commissione Femminicidio, Valentina Ghio, Sara Ferrari, Antonella Forattini.

10/12/2024 - 19:19

“Questo provvedimento ha il sintetico titolo spot di ‘decreto ambiente’ ma non affronta le grandi questioni della transizione energetica ecologica, non ha l'organicità e la completezza che occorrerebbero per proteggere l'ambiente, raggiungere la neutralità climatica o semplicemente per raggiungere quegli obiettivi che il governo stesso si è dato nel gennaio dello scorso anno”. Lo ha detto in Aula alla Camera la deputata democratica Sara Ferrari, componente della commissione Ambiente e della presidenza del Gruppo Pd, annunciando il voto contrario dei dem al decreto ambiente.

“Questo decreto – ha aggiunto l’esponente Pd - si occupa di valutazione ambientali per accelerare i progetti strategici legati al Pnrr e del Piano nazionale integrato per l'energia il clima che sono già due grandi fallimenti del governo e della propria maggioranza. Vi chiediamo ancora una volta di fare pace con voi stessi e di essere chiari con gli italiani sulla direzione che volete far prendere al nostro Paese rispetto alla transizione energetica, che spesso bollate strumentalmente come ideologica, ma è perché non avete coraggio, idee e autonomia e distorcete il dibattito sulla transizione, ostacolando azioni concrete contro la crisi climatica”.

“Noi del Partito Democratico – ha concluso Ferrari - consideriamo il contrasto al cambiamento climatico come la sfida più importante per guardare al futuro, per guardare in faccia le giovani generazioni con una responsabilità morale seria di garantire loro la salvaguardia della diversità e della sostenibilità del pianeta, non possiamo dare parere positivo a questo provvedimento”.

10/12/2024 - 12:42

Conferenza stampa giovedì 12 dicembre, ore 10, Sala Stampa della Camera dei Deputati - via della Missione 4

Con la partecipazione di Emergency, Fermatevi!, Medici Senza Frontiere, Oxfam Italia e i promotori dell’appello “#StopCrimesinPalestine”

9 dicembre 2024 - Giovedì 12 dicembre, alle ore 10.00, a Roma, nella Sala Stampa della Camera dei Deputati in via della Missione 4, si terrà la conferenza stampa “Gaza: Per un cessate il fuoco immediato. Mezzo milione di firme alla Presidente Meloni”.

Le organizzazioni umanitarie impegnate a Gaza – Emergency, Medici Senza Frontiere (MSF), Oxfam - l’associazione Fermatevi! e i promotori dell’appello “#StopCrimesinPalestine” hanno raccolto mezzo milione di firme per denunciare il disastro umanitario e i crimini che si stanno consumando a Gaza e per chiedere, ancora una volta, al governo italiano di lavorare per un cessate il fuoco immediato.

Sentiremo le testimonianze dirette delle operatrici e degli operatori che lavorano a Gaza e affrontano ogni giorno la catastrofe umanitaria in corso.

Saluti istituzionali: On. Sara Ferrari

Durante la conferenza stampa, interverranno:

- Paolo Pezzati, portavoce per le crisi umanitarie di Oxfam Italia

-  Rossella Miccio, presidente EMERGENCY

- Monica Minardi, presidente Medici Senza Frontiere

- Pasquale de Sena, professore di diritto internazionale UniPa, associazione “Fermatevi!”

-  Massimo Amato, storico ed economista - promotore #StopCrimesInPalestine

Per giornalisti, fotografi e operatori televisivi è obbligatorio l’accredito entro le ore 12 di mercoledì 11 dicembre, inviando una mail a stampa.boldrini@yahoo.com e specificando eventuale attrezzatura fotografica e da ripresa.

Si ricorda che per gli uomini è necessaria la giacca.

27/11/2024 - 19:00

La capogruppo del Partito Democratico in Commissione femminicidio Sara Ferrari, interviene sulle parole odierne del Ministro Valditara: “il ministro all’istruzione- dice-  ha perso un’altra occasione per tacere sul tema del contrasto alla violenza sulle donne. Ha attribuito infatti quello che lui definisce “riduzione della percentuale dei femminicidi compiuti da partner” all’impegno della ministra alle pari opportunità Roccella sulla prevenzione. Vanificata la speranza che Valditara si preoccupi del fatto che comunque i femminicidi non diminuiscono, dovrebbe anche informarsi sul fatto che sui due strumenti di prevenzione, la formazione degli operatori e l’educazione scolastica, la ministra Roccella in realtà non ha mosso un dito. Nella legge sulla violenza approvata lo scorso anno la proposta delle opposizioni sull’educazione strutturale all’affettività e alla parità nelle scuole (prevenzione primaria) è stata bocciata per volontà della ministra stessa e la parte che riguarda la formazione degli operatori e della magistratura (prevenzione secondaria) è prevista in norma come obbligatoria soltanto grazie ad un emendamento del PD. Per onestà intellettuale - precisa Ferrari - andrebbe detto quindi che se in Italia la legge prevede la formazione degli operatori lo si deve al PD e se non c’è invece l’educazione strutturale nelle scuole lo si deve proprio alla Ministra Roccella. Il Ministri del governo Meloni continuano infatti a preoccuparsi più di aumentare le pene, che non sono un deterrente, piuttosto che fare vera prevenzione.

19/11/2024 - 18:20

"Il rinvio della discussione delle mozioni contro la violenza sulle donne a dopo il 25 novembre rappresenta un grave precedente che segnala l'assenza di volontà, da parte della maggioranza, di portare avanti in Parlamento soluzioni concrete per contrastare violenza e femminicidi e di considerare questa una priorita’ Questo atteggiamento indegno dimostra l’incapacità di riconoscere la responsabilità della cultura patriarcale che, evidentemente, continua ad albergare tra le fila della maggioranza e nel governo che ha dato prova di grave incompetenza nelle dichiarazioni di ieri di Valditara e di oggi di Meloni e Salvini. Come fanno a guardare in faccia le donne italiane con questa leggerezza?” così la capogruppo democratica nella commissione contro i femminicidi, Sara Ferrari.

30/10/2024 - 17:05

“Siamo ad un anno dall'approvazione dell'ultima legge contro la violenza sulle donne, una norma condivisa da tutte e tutti. Nel 2024 le opposizioni hanno scelto di assegnare  tutti i 40 milioni del 'tesoretto’ di bilancio per combattere questa piaga sociale, che troppo spesso è accettata e che fa parlare di sé solo quando c'è l’ennesima vittima. Ma è un problema prioritario e serve un cambio di passo che porti ad organizzare meglio la gestione e la prevenzione”. Così le deputate dem Sara Ferrari e Antonella Forattini in Aula  durante il question time alla ministra Roccella.
“Ancora oggi, dopo le promesse che ha fatto in agosto, sul reddito di libertà – continuano le parlamentari - la ministra, con molto ritardo, ci dice che il finanziamento della norma sta per arrivare. Oggi, le risorse non sono ancora distribuite e la ministra dichiara nuovamente che il provvedimento di riparto alle regioni è in arrivo. Ma le donne non possono aspettare i tempi lunghi del governo per avere il sostegno economico indispensabile ad intraprendere una nuova vita per sé e i propri figli e non essere costrette a tornare dai propri aguzzini”. “I Cav devono lavorare con la certezza del finanziamento e con operatori pagati e non volontari, serve la formazione obbligatoria effettiva per i vari professionisti, le forze dell’ordine, la magistratura. Perché non sono accettabili sentenze che negano la violenza sulle donne”, concludono Ferrari e Forattini.

10/09/2024 - 12:58

“Il governo Meloni in due anni non ha fatto nulla per modificare il costo dell’energia elettrica e siamo estremamente preoccupati per la mancanza di visione industriale e per la totale assenza di iniziative di rilancio della produzione siderurgica nazionale. Per questo chiediamo al ministro Urso quali iniziative il governo intenda attuare nel quadro di politiche di rilancio della produzione siderurgica nazionale, e se intenda dare impulso e prospettiva al sito di Aast, Arvedi Acciai Speciali Terni Terni, al piano industriale e all'accordo di programma”.

Questo il question time del Pd firmato dai deputati Ascani, Peluffo, De Micheli, Di Sanzo, Gnassi, Orlando, Ghio, Ferrari, Casu, Fornaro, che verrà discusso domani nell’Aula della Camera.

08/08/2024 - 17:23

Apprezziamo la notizia dello sblocco del reddito di libertà per le vittime di violenza. Ci fa piacere che, a stretto giro dalla presentazione dell’interrogazione di tutte le deputate del Partito Democratico, la Ministra Roccella per il tramite del Dipartimento delle pari opportunità abbia fatto sapere che è imminente lo sblocco del finanziamento per il reddito di libertà, che tramite INPS va ripartito tra le regioni, per essere assegnato alle donne che hanno intrapreso il percorso di fuoriuscita dalla violenza. “Attendiamo quanto prima che questo avvenga effettivamente” dice la capogruppo del Pd in Commissione Femminicidio, la deputata Sara Ferrari “perché sia portato finalmente a compimento l’impegno che ha visto le opposizioni destinare tutti i 40 milioni a loro disposizione sul bilancio 2024 a favore delle azioni di contrasto alla violenza sulle donne”.

08/08/2024 - 09:13

Iniziativa promossa da Serracchaini e sottoscritta da Di Biase, Gianassi, Ferrari, Forattini, Ghio, Lacarra, Malavasi, Manzi, Marino

Il gruppo del Partito democratico della Camera ha presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere alla Ministra dell’Università, AnnaMaria Bernini, quali iniziative intende assumere in merito all’impiego nei corsi di studio dell'ultima edizione del Manuale di diritto privato, edito dalla Esi e curato dal Prof. Francesco Gazzoni che presenta ‘tesi sessiste e un evidente pregiudizio di fondo verso i magistrati’.
L’interrogazione - promossa dalla responsabile giustizia del Pd, Debora Serracchiani, e sottoscritta dalle deputate e dai deputati del gruppo del Pd della Camera, Di Biase, Gianassi, Ferrari, Forattini, Ghio, Lacarra, Malavasi,
Manzi, Marino - sottolinea come si tratti di ‘tesi che lasciano esterrefatti in quanto contenute all’interno di un manuale rivolto agli studenti di diritto e quindi con un obiettivo chiaramente formativo’.

30/07/2024 - 16:23

Bocciato l’ordine del giorno del Pd che chiedeva al Governo di “intraprendere tutte le azioni necessarie per fare in modo che il Consorzio di Bonifica del Brenta si astenga dal compiere ulteriori attività volte alla progettazione e alla realizzazione dell’opera di sbarramento sul torrente Vanoi, in particolare dopo la diffida formale inviata lo scorso 12 luglio dalla Provincia Autonoma di Trento all’ente e il voto contrario unanime alla costruzione dello sbarramento da parte del Consiglio provinciale PAT”. Le deputate democratiche promotrici dell’iniziativa parlamentare, Rachele Scarpa e Sara Ferrari, contestano fortemente questo “ennesimo atto di arroganza nei confronti dei territori interessati dalla costruzione del bacino che, in ogni forma, stanno esprimendo la propria contrarietà: dalla diffida della PAT, che rivendica rispetto delle prerogative autonomistiche nella pianificazione territoriale, al parere contrario della Provincia di Belluno, passando per i voti, unanimemente contrari alla costruzione dell’opera, dei Consigli comunali dei vari comuni trentini e bellunesi coinvolti. Questa scelta – concludono - non fa altro che aumentare la confusione nei cittadini sulla reale posizione della maggioranza di governo a Roma e in Veneto, che cerca di nascondersi dietro ai pareri dei tecnici per evitare di assumersi la responsabilità politica della decisione. I territori di montagna e chi li vive meritano rispetto e chiarezza”.

15/07/2024 - 13:12

“Questo è un decreto omnibus che presenta tante criticità, con misure emergenziali e parziali. Gli interventi in materia di scuola sono confusi, emergenziali e senza alcuna visione. Noi avevamo presentato un pacchetto articolato di proposte sul percorso di formazione dei docenti di sostegno, la continuità didattica per gli alunni disabili e l’integrazione degli studenti con background migratorio. La risposta è stata praticamente sempre negativa”. Lo dichiara la deputata dem Sara Ferrari intervenendo in Aula sul Decreto legge sport e sostegno didattico alunni con disabilità.

"Sul sostegno - continua Ferrari - chiedevamo di superare il 'percorso parallelo' temporaneo che qui viene affidato a INDIRE contemporaneamente al suo commissariamento, puntando invece sul potenziamento del TFA e sul lavoro svolto dalle università. Abbiamo proposto strumenti per incrementare l’offerta formativa dei percorsi esistenti, senza abbassare gli standard attuali: per superare la precarietà endemica e per rendere la continuità didattica davvero esigibile è necessario stabilizzare i posti in deroga, favorendo l’accesso ai corsi di formazione e adeguandoli al fabbisogno regionale. Per l’accoglienza degli stranieri avevamo chiesto di rivedere il limite del 20% per assegnare un docente di italiano L2, assicurando interventi stabili in orario scolastico. Siamo riusciti ad ottenere l’approvazione un emendamento - frutto del lavoro di ANCI - con cui si estendono anche agli studenti con deficit linguistici le azioni previste per gli studenti neo arrivati in Italia". “Purtroppo, questo non è il Ministero del merito ma delle sanatorie: così i vincitori del concorso per dirigenti scolastici del 2017, nell’atteso rientro nelle proprie regioni, verranno superati da coloro  che sono stati sanati grazie ai provvedimenti del governo Meloni. Infine il dl proroga ancora il precariato dei ricercatori universitari, anziché applicare la legge sul pre ruolo. Alla scuola italiana non servono misure spot, demagogiche e populiste, che generano confusione invece che risolvere i problemi. L’esatto contrario di ciò che sta facendo il governo”. Così conclude Ferrari.

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