21/12/2023 - 17:30

“Con la mancata approvazione del disegno di legge di ratifica del Meccanismo europeo di stabilità, all'indomani dell'accordo dell'Ecofin sul nuovo Patto di Stabilità e crescita, l'Italia si presenta con uno schiaffo in faccia alle istituzioni europee, peraltro non facendo l'interesse nazionale, perché ricordo ai più che noi, già oggi, versiamo dei soldi pubblici per il mantenimento del Mes, quindi non avremmo dovuto versare più soldi, ma avremmo avuto più voce in capitolo in quanto l'Italia è uno dei tre Paesi europei che avendo più del 15 per cento del delle quote del Fondo, avrebbe potuto utilizzare il diritto di veto nella utilizzabilità di quelle somme. Pertanto, non si fa l'interesse nazionale e si fa un atto ritorsivo nei confronti dell'Unione Europea rispetto all'accordo che è stato stipulato proprio ieri sul Patto di Stabilità e crescita, smentendo quello che avevano detto, invece, il ministro Giorgetti e il ministro Tajani, ovvero che questo sarebbe stato un buon accordo”. Lo ha detto il deputato dem Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione Bilancio, intervistata sul sito web dei deputati Pd.

 

“In tutta questa vicenda – ha concluso Pagano - noi abbiamo i fondamentali dell'economia che rischiano di andare molto peggio rispetto a quelli che sono stati preventivati nel Documento di Economia e Finanza. Insomma, la tempesta perfetta utilizzata semplicemente come bandiera per una finta battaglia per l'interesse nazionale contro l'Unione Europea, che invece si ritorcerà contro gli interessi nazionali e con una Legge di bilancio che non affronta i nodi e una crescita che sarà più bassa di quella che è stata preventivata, noi tra qualche mese ci ritroveremo in balia delle onde senza che nessuna istituzione europea ci verrà in soccorso”.

20/12/2023 - 15:50

Dichiarazione dei deputati Pd eletti in Puglia : Ubaldo Pagano,  Claudio Stefanazzi e Marco Lacarra

“Un nuovo rinvio del Governo sarebbe un fatto davvero intollerabile.”
Così i deputati pugliesi del Partito Democratico, Ubaldo Pagano, Claudio Stefanazzi e Marco Lacarra, a commento delle notizie che filtrano dal tavolo convocato presso la Presidenza del Consiglio tra i Ministri competenti e i sindacati sulle intenzioni del Governo per il futuro dell'ex Ilva.
“La nostra piena solidarietà va ai rappresentanti sindacali, ancora una volta convocati a Palazzo Chigi solo per scontrarsi con l’incapacità del Ministro Fitto e del Governo Meloni, ai lavoratori in attesa di risposte e a una comunità, quella tarantina, che non sa più nulla del suo futuro. Quanto sta accadendo non ha precedenti: lottiamo contro un governo che non sa letteralmente ciò che vuole fare dell’acciaieria e, nell’indecisione, rischia di far fallire l’economia di un intero territorio.”

20/12/2023 - 15:38

“Ministra Calderone, lei non ci ha convinto, Anzi, la sua risposta ci preoccupa. Avevamo posto un quesito molto semplice, ovvero se volevate continuare sulla scia dell'ordine del giorno che voi avete approvato e che sdogana le gabbie salariali. La sua risposta a slalom, ci fa pensare di sì. Voi avete messo nero su bianco che un dipendente pubblico del Sud, un docente, un infermiere, debba essere pagato meno di un suo collega del Nord, non perché lavori meno ma semplicemente perché ha la colpa di vivere nel Mezzogiorno. Noi lo riteniamo inaccettabile, perché già oggi chi vive al Sud usufruisce di meno servizi, in un’Italia che investe 18mila euro l'anno per un cittadino del Nord e 13mila per un cittadino del Mezzogiorno. Abbiamo già cittadini di serie A e di serie B, perché la diversa spesa pubblica è un fatto non un rischio. Occorrerebbe invertire la rotta. Ma con i salari differenziati in base al territorio, state mettendo in discussione di fatto la coesione e l'unità Nazionale. Ai parlamentari del Mezzogiorno chiedo, ma con che coraggio spiegherete ai cittadini che per voi è normale il fatto che un lavoratore del Sud venga pagato meno di un suo collega del Nord? Noi ci opporremo a questa vostra scelta vergognosa e la combatteremo in ogni modo in Parlamento e nel Paese”.

Lo ha detto il deputato democratico Marco Sarracino, responsabile Coesione territoriale, Sud e aree interne del Pd, replicando in Aula la ministra del Lavoro, Marina Calderone, nel corso del Question time alla Camera. Nell’illustrazione il capogruppo dem in commissione Bilancio, Ubaldo Pagano, aveva sottolineato come mentre le opposizioni chiedevano il salario minimo, la maggioranza diceva che il problema non esisteva e approvava un Odg per introdurre le gabbie salariali.

19/12/2023 - 15:47

“Quanto avvenuto in commissione Bilancio alla Camera dimostra per l’ennesima volta che da parte della maggioranza non c’è alcun rispetto per i lavori delle Camere. Nascondersi dietro questioni di carattere meramente tecnico, e cioè sulla copertura della ratifica del Mes, nonostante il ministro dell'Economia in un documento protocollato il 9 giugno lo avesse escluso, rappresenta veramente una brutta pagina che non fa bene al Parlamento e che dovrà essere approfondita dalla Presidenza della Camera. Sappiamo bene che sul Mes la maggioranza ha enormi problemi politici, ma farli ricadere sulle istituzioni è molto grave”.

 

Lo dichiara il capogruppo del Pd in commissione Bilancio alla Camera, Ubaldo Pagano.

07/12/2023 - 12:34

“Non è nient’altro che carta straccia il memorandum firmato da Fitto con Arcelor Mittal. L’ennesimo inganno, questa volta messo nero su bianco, di un’azienda che tutto vuole salvo la sopravvivenza degli stabilimenti siderurgici del gruppo. Ma qui purtroppo non si tratta solo di un Ministro della Repubblica tanto miope e ingenuo da diventare il gioco preferito di una multinazionale. Qui parliamo di uno dei più grandi poli europei della siderurgia che sta per piombare nella paralisi; parliamo di migliaia di dipendenti mandati allo sbando; di centinaia di milioni di euro di debiti non saldati con le imprese dell’indotto. Insomma, per quanto Fitto ami prendersi la scena, oggi il tema non è affatto la sua ottusità, ma il futuro di un intero sistema industriale. Se il Governo è ormai ostaggio della multinazionale indiana, la Presidente del Consiglio è a sua volta ostaggio del Ministro Fitto che, da strenuo oppositore del passaggio in maggioranza del socio pubblico, sta spingendo  l’intera situazione verso un punto di non-ritorno. Il 10 di gennaio decadrà la sospensiva del Tar e l’ex Ilva potrebbe vedersi togliere la fornitura di gas, sancendo un inevitabile blocco di tutte le sue attività. Mentre il rischio che tutto ciò accada è sempre più alto, il Governo Meloni è ancora in balia del socio privato, le cui intenzioni sono ormai chiarissime: chiudere gli stabilimenti italiani per garantire agli altri impianti del gruppo nel resto d’Europa un enorme vantaggio competitivo. Se Raffaele Fitto è l’unico a non aver compreso questo messaggio, pretendiamo un sussulto di dignità almeno dalla Presidente del Consiglio e dal Ministro Urso. Lo Stato deve riprendersi l’ex Ilva; deve utilizzare i 680 milioni di euro già versati per assumerne il controllo; deve assicurare alle imprese dell’indotto a partire da quelle commissariate del gruppo ex Ilva come Sanac che costituiscono una parte rilevante dell’economia dei territori interessati, il saldo di tutti i debiti dell’acciaieria; deve garantire alle migliaia di dipendenti un futuro occupazionale; deve mantenere la promessa fatta a Taranto di avviare la decarbonizzazione degli impianti produttivi. E deve farlo subito, immediatamente, isolando le fantasie distruttive di Fitto e riprendendo in mano una situazione sull’orlo del collasso”.

Lo dichiarano i deputati democratici, Andrea Orlando, Marco Sarracino, Cecilia Guerra, Ubaldo Pagano, Vinicio Peluffo, Claudio Stefanazzi, Marco Lacarra.

24/11/2023 - 09:28

Fenomeno da 350 miliardi, servono misure straordinarie

“Stando agli ultimi dati di settore, lo stock complessivo dei crediti deteriorati, ovvero tutte quelle posizioni di credito per le quali vi sia problematicità nella loro restituzione da parte del debitore, in Italia ha raggiunto e superato, nel 2022, i 350 miliardi di euro, di cui 90 rimasti nei bilanci bancari e 260 ceduti alle società di cartolarizzazione. È necessario, pertanto, attivare misure straordinarie adeguate a realizzare un’efficace riduzione di tali partite anomale sia per la stabilità del sistema creditizio italiano, che per il rilancio del sistema economico e produttivo nazionale, e soprattutto per la sopravvivenza di moltissime famiglie e piccole aziende”.

Lo dichiarano i capigruppo democratici della commissione Finanze, Virginio Merola, della commissione Agricoltura, Stefano Vaccari, che ha presentato una proposta di legge per intervenire sulla materia (Pdl 1246), e della commissione Bilancio, Ubaldo Pagano, annunciando la deposizione della richiesta di indagine conoscitiva sugli Npl.

“Alcuni degli aspetti principali dell’indagine - spiegano - che può essere anche breve (6 i soggetti da audire proposti) in modo da produrre rapidamente un quadro conoscitivo puntuale per orientare le scelte del legislatore, saranno i seguenti: individuazione degli operatori di questo comparto e stima delle performance; verifica degli andamenti geografici della diffusione degli Npl; acquisizione di un quadro informativo da parte del ministero dell'Economia e di Bankitalia. Le stime degli analisti indicano che nel 2023 il tasso di deterioramento del credito alle imprese toccherà il 3,1%, rispetto al 2,2% del 2022. In prospettiva, l'anno prossimo si prevede un ulteriore aumento con un picco del 3,8%, il valore più alto dal 2016. Per tali ragioni - concludono - risulta utile un maggiore approfondimento del Parlamento, attraverso l’avvio di una indagine conoscitiva, sulle reali caratteristiche e modalità di funzionamento del mercato dei crediti non-performing”.

15/11/2023 - 13:35

Lo stop alla proroga del Superbonus rischia di rivelarsi una scelta molto pericolosa da parte del governo a danno di milioni di famiglie lasciate in mezzo al guado e di imprese ed artigiani che rischiano di “saltare” perché la Meloni ha cambiato le regole del gioco in corso d’opera.
Prendiamo atto che Forza Italia si sia ormai ridotta a fare solo azioni dimostrative, prendendo prima in giro senza scrupolo le categorie interessate al Superbonus, ma poi chinando in maniera servile la testa ai diktat della Meloni.

Così Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione Bilancio della Camera.

09/11/2023 - 17:01

“Con la Lega tornano le gabbie salariali! Dopo l’autonomia si potrebbe esaudire un altro sogno di Salvini & Co. sulla strada della secessione”. Così Ubaldo Pagano, Capogruppo PD in Commissione Bilancio a Montecitorio, commentando la proposta di legge presentata dal leghista Romeo per adeguare gli stipendi al costo della vita. “Non c’è nulla di più sciocco di replicare modelli del passato che hanno dimostrato ampiamente il loro fallimento. Eppure gli esponenti leghisti non perdono occasione per riesumare qualsiasi argomento che vada nella direzione di un Nord sempre più ricco e libero e di un Sud sempre più povero e soggiogato. Ciò che fa specie non sono le follie secessioniste della Lega, quanto il fatto che tutti i parlamentari leghisti del Sud non riescano mai a dimostrare la dignità che serve per difendere i concittadini meridionali.”

09/11/2023 - 14:10

"Il Ministro Fitto dovrebbe  ammettere che sul Pnrr questo Governo sta fallendo. La matematica non è opinione. Quando su 31 miliardi disponibili per il 2023 se ne sono impiegati meno del 10%, se sulla non autosufficienza non abbiamo speso neppure un euro di quelli a disposizione , se per la quinta rata la metà degli obiettivi evidenzia difficoltà media e alta, se mancano tecnici e professionisti, se per la logistica il sud rimane fanalino di coda, siamo davvero in una situazione drammatica. La relazione della Corte dei Conti è la certificazione di ciò che, purtroppo, da mesi denunciamo inascoltati. La realtà è che la destra non crede nel Pnrr e questo è un vero e proprio atto contro gli interessi del Paese. Chiediamo verità alla premier Meloni, perché il governo ha trasformato una straordinaria opportunità in un vero e proprio elogio delle incertezze". Lo scrivono in una nota Marco Sarracino, deputato e responsabile Sud della segreteria nazionale Pd, e Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione Bilancio alla Camera.

07/11/2023 - 10:48

Si svolgerà venerdì prossimo, alle ore 10.30, nella Sala della Regina della Camera dei deputati, il convegno dal titolo “La cessione dei ‘prestiti non performanti’, conseguenze su cittadini e imprese. Le possibili risposte”.

Dopo i saluti istituzionali della vicepresidente della Camera, Anna Ascani e l’intervento introduttivo del segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari, seguirà una tavola rotonda alla quale partecipano: i deputati Emiliano Fenu e Ubaldo Pagano; il senatore Salvo Sallemi; il presidente del Centro consumatori Italia, Rosario Trefiletti; il presidente di Ance Torino, Antonio Mattio; l’Ad di Guber Bank, Francesco Guarneri; il professore dell’Università Federico II° Napoli, Giacomo Di Gennaro; l’avvocato Dino Crivellari; e Giovanni Pastore dell’Associazione culturale Favor Debitoris. Modererà la vicedirettrice del quotidiano Domani, Daniela Preziosi. Nel corso dell’evento verrà proiettata in anteprima una clip del film “Cento domeniche” di Antonio Albanese e un video di saluto del regista.

L’accesso dall’ingresso principale di Palazzo Montecitorio sarà consentito dalle ore 09.45 alle ore 10.15. Per ogni informazione fare riferimento alla segreteria organizzativa: tel. 0667608046 - mail segreteria.vaccari@camera.it.

30/10/2023 - 12:48

“Oggi la maggioranza di questo parlamento sta spogliando Raffaele Fitto del titolo di semplice ministro e gli sta cingendo la testa con la corona di Viceré del Mezzogiorno d’Italia. D’altronde, perché limitarsi a fare disastri sul solo Pnrr quando si può avere il controllo indiscriminato di tutti i fondi strutturali dell’Unione Europea? Con questo decreto si realizza il sogno del ministro: commissariare il Mezzogiorno d’Italia e tutte le sue istituzioni. Contemporaneamente. per l’altra parte d’Italia, si porta avanti l’autonomia differenziata. Perché il compromesso trovato dalle parti di Palazzo Chigi dev’essere proprio questo: la parte più ricca del Paese può andare avanti da sola, con le proprie forze e i propri soldi. A quella più povera, invece, gli leghiamo le mani, gettandogli un po’ di fumo negli occhi senza sostanza e con la possibilità di concedere qualche prebenda ai governatori che chinano la testa e giurano fedeltà al novello vicerè”. Lo ha detto in Aula alla Camera, il deputato dem Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione Bilancio, durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia al decreto Sud.

“Il fumo – ha aggiunto l’esponente Pd - è la ZES Unica: una misura compensativa bella solo da fuori, perché dentro la scatola è vuota, completamente priva di copertura finanziaria e con una dotazione di personale assolutamente insufficiente per garantire il funzionamento delle agevolazioni. il decreto ‘Sud’ è una follia totale sin dai suoi presupposti. Questo decreto nasce per punire le Regioni, per colpevolizzarle, per far sì che da oggi in avanti non possano mettere mai più bocca né sulle politiche di sviluppo, né sulle risorse per la coesione. Sulla ZES Unica che cade ogni dubbio sulla buonafede di questo governo. Perché l’idea di una grande misura di incentivo allo sviluppo industriale del Sud è da noi condivisa, ma l’accrocchio che avete messo in piedi non può esserlo nella maniera più assoluta. La ZES Unica targata Fitto è un bluff perché viene consapevolmente messa nelle condizioni di non funzionare! Questa è la vera presa in giro”.

23/10/2023 - 17:27

Un governo contro il Sud

Le proposte del Pd

Conferenza stampa con Schlein, Braga, Boccia, Pagano e Sarracino

Domani, martedì 24 ottobre –  - ore 11.30 - Sala Stampa Montecitorio

Domani, martedì 24 ottobre, alle ore 11.30, presso la sala stampa di Montecitorio, la segretaria del Pd Elly Schlein, insieme ai capigruppo di Camera e Senato Chiara Braga e Francesco Boccia, al responsabile coesione territoriale e Sud Marco Sarrracino e al capogruppo in commissione Bilancio alla Camera Ubaldo Pagano, terrà una conferenza stampa per illustrare gli emendamenti del Partito democratico al dl Sud.

22/10/2023 - 12:59

"Depositeremo come Gruppo Pd un'interrogazione per chiedere al ministro del Lavoro di procedere con un intervento risolutivo e definitivo per eliminare la vergogna delle sanzioni ai medici colpevoli di aver lavorato troppo durante la fase critica dell'epidemia. E' incredibile che dopo aver salvato centinaia di vite e ad aver adempiuto con un impegno strenuo ai doveri della loro professione, i medici siano raggiunti da pesanti sanzioni amministrative, come è successo per il Policlinico di Bari. Serietà vorrebbe
che il governo tolga di mezzo con rapidità una questione che giudichiamo assurda. E' davvero incredibile che chi dovrebbe essere premiato venga al contrario colpito in questo modo". Lo dichiara il deputato democratico Ubaldo Pagano, capogruppo in commissione Bilancio.

17/10/2023 - 19:19

Accordo Fitto-Morselli nuovo regalo a multinazionale straniera

“Inquietante ciò che è emerso dall’audizione odierna del Presidente di Acciaierie d’Italia Bernabè. Ma ancor più inquietante è che che tutte le attività finora portate avanti da DRI d’Italia per l’effettivo avvio del processo di decarbonizzazione dell’ex Ilva si sono definitivamente interrotte, come sospettavamo, dalla decisione del Ministro Fitto di definanziare il progetto da 1 miliardo di euro a valere sul PNRR. Adesso cresce la curiosità rispetto al presunto accordo tra Fitto stesso e la Morselli. Vorremmo capire innanzitutto se questo accordo esista o meno, perché anche in questo caso sembra il solito regalo a una multinazionale straniera senza alcun beneficio per la strategia di politica industriale del Paese, né per il territorio. Ambientalizzazione, salvaguardia dei livelli occupazionali e saldo dei debiti dell’indotto restano ancora una volta fuori dallo spettro di interessi che il Ministro Fitto vuole tutelare.”

Ubaldo Pagano, capogruppo PD in Commissione Bilancio a Montecitorio.

06/10/2023 - 18:22

“Delle due l’una: o il collega e capogruppo di Fdi alla Camera, Tommaso Foti non sa contare, oppure semplicemente non conosce il valore dei numeri. Da una parte ci sono le smentite a parole di esponenti della destra e dall’altra ci sono i fatti, messi nero su bianco nella Nadef proprio dal governo che sostengono. Nella Nota leggiamo a chiare lettere che la spesa sanitaria passa dai 134,7 miliardi nel 2023, già ampiamente insufficiente a coprire l’effetto dell’inflazione e i rinnovi contrattuali, a 132,9 miliardi nel 2024. Due miliardi in meno in un solo anno. Un dato ancora più grave se rapportato al Pil, visto che la spesa per la sanità pubblica passa dal 6,7% del 2022 al 6,1 del 2026. Un decremento che porterà le risorse che dedichiamo alla sanità a livelli addirittura inferiori a quelli pre-pandemici. E pensare che i presidenti di regioni, anche quelli di centrodestra, chiedevano almeno 4 miliardi in più. Loro, come tutti gli italiani rimarranno molto delusi da questa manovra, che questo piaccia o non piaccia a Foti”.

 

Così Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione Bilancio.

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