Tre morti in Polesine in meno di un mese e’ agghiacciante
“Tre morti sul lavoro in meno di un mese in una realtà di dimensioni limitate come il Polesine costituiscono un dato semplicemente agghiacciante. Indignarsi non basta, serve mobilitarsi e andare a mettere in atto tutte le contromisure necessarie ad affrontare questa vera e propria strage”.
Così Nadia Romeo, rodigina, deputata del Pd. Dopo l’ennesimo infortunio sul lavoro, con esito mortale, avvenuto ieri a Rovigo.
“Leggiamo di un lavoratore - aggiunge Romeo - che ha perso la vita e che lascia una moglie e quattro figli, minori. Ancora una volta un marito e un padre che, uscito per andare al lavoro, non tornerà mai più. Non è più possibile andare avanti così. Occorre in primo luogo un aumento del personale ispettivo degli Spisal, l’ufficio delle aziende sanitarie che si occupa di sicurezza sul lavoro. Ma non solo. E’ necessario promuovere una vera e propria cultura della sicurezza sul lavoro, fare capire a tutti gli attori che non stiamo parlando di fastidiose ‘pastoie’ normative, ma di accorgimenti e disposizioni che salvano la vita, perché, a volte, basta un attimo perché accada l’irreparabile, perché si spenga una vita e perché una famiglia resti senza punti di riferimento e, spesso, senza reddito. E’ necessario puntare sulla formazione e su un costante aggiornamento – conclude la deputata dem polesana – non è pensabile che, nel nostro ‘piccolo’ Polesine, in meno di un mese tre vite siano andate perse nel corso di quella che dovrebbe essere una attività ordinaria e, soprattutto, sicura come lavorare”.
“Questo disegno di legge era necessario per riconoscere che c’è un’emergenza, che c’è un problema, che è il bracconaggio ittico”. Lo dichiara la deputata Pd Nadia Romeo, componente della commissione Agricoltura, commentando la proposta della maggioranza, la cui approvazione alla Camera è slittata alle prossime settimane. “Si pensa che sia semplicemente pesca di frodo, ma è molto di più. Sono vere e proprie organizzazioni criminali che saccheggiano i nostri fiumi, con un danno economico per i pescatori onesti, un danno agli ecosistemi dei fiumi e un danno anche alla salute dei cittadini”.
“Questo – spiega la deputata dem - è un fenomeno radicato e altamente redditizio: il bracconaggio di notte può dare una redditività di 40 mila euro a settimana per ciascuna delle circa 200 organizzazioni criminali censite. Il valore è di oltre 5 milioni di euro. Una filiera illegale che immette sul mercato pesce pescato con sistemi di elettrostimolazione nell’acqua, devastanti per l’ambiente, non tracciato, non conservato adeguatamente e che può finire sulle tavole dei cittadini con tossine e batteri, nuocendo gravemente alla salute di tutti noi. Quando riconosci un problema devi anche trovare le risorse, servono controlli, servono i carabinieri forestali, servono le polizie provinciali, risorse che però in questi anni non hanno avuto né uomini né mezzi, soprattutto con le nuove tecnologie disponibili. Senza una dotazione finanziaria adeguata, non si può davvero debellare questo fenomeno senza controlli più severi".
“I bracconieri – conclude Romeo - mettono in fuga i pescatori sportivi, che in questi anni si sono sostituiti ai controlli che le forze dell’ordine non riuscivano a fare per mancanza di mezzi e personale, mettendo anche a rischio la propria vita. Un comparto che vale 2-3 milioni di euro l’anno ed è oggi fortemente compromesso dai bracconieri”.
“Dopo fenomeni di maltempo come quello che ha flagellato il Polesine nella serata e nella nottata tra il 23 e il 24 settembre, superata la fase emergenziale, per la quale dobbiamo ringraziare per l’immediato intervento i vigili del fuoco, la protezione civile e le forze dell’ordine, è necessario fare un passo in più, per cercare di capire se e come sia possibile fare prevenzione”.
Lo spiega Nadia Romeo, rodigina, deputata del Pd e componente capogruppo della commissione d’inchiesta sul rischio sismico e idrogeologico.
“E’ innegabile – prosegue Romeo – come si vada verso fenomeni meteo sempre più violenti, con enormi quantità di acqua scaricata in un lasso temporale ristretto, che mettono in crisi soprattutto i centri urbani. Un aspetto che è impossibile non legare coi temi della cementificazione e del consumo di suolo, che hanno interessato pesantemente la nostra Provincia, così come il Nordest in genere”.
Ed è su questo punto, allora, che si può lavorare sul fronte della prevenzione, quantomeno per mitigare le conseguenze di questi eventi estremi. “La pianificazione urbanistica – prosegue Romeo - le misure mitigative (in primis vasche di laminazione urbane), devono cambiare marcia da subito, altrimenti i fenomeni intensi, come quello di ieri, ormai sempre più frequenti, metteranno sempre più spesso in crisi soprattutto le aree urbane”.
“Chiaro – dice ancora la parlamentare dem – come i Comuni e gli enti locali in genere non possano essere lasciati soli di fronte a un compito del genere: è necessario reperire immediatamente risorse per questo scopo, in maniera da poterle mettere a disposizione subito. Questa deve essere una priorità chiara in primo luogo per il Governo, chiamato a una immediata inversione di tendenza, rispetto alla condotta attuale, che lo ha visto, tra l’altro, tagliare i finanziamenti ai Consorzi di Bonifica per la lotta alla subsidenza, scelta mai operata in precedenza da nessun esecutivo della storia Repubblicana del nostro paese”.
“Oltre 6000 insegnanti di religione cattolica immessi in ruolo nell’anno scolastico 2025/26 stanno subendo gravi disagi economici a causa della mancanza di istruzioni operative sul calcolo dell’assegno ad personam. Le segreterie scolastiche non hanno ricevuto alcuna indicazione chiara dal Ministero e le Ragionerie stanno sollevando rilievi sui decreti, con la conseguenza che molti docenti non percepiranno lo stipendio prima di ottobre”. Così si legge nell'interrogazione presentata dalla deputata Pd Nadia Romeo al ministro Valditara per chiarire le modalità di calcolo dell’assegno ad personam per gli insegnanti di religione cattolica, di emanare una circolare esplicativa e di garantire il pagamento puntuale degli stipendi.
“Gli insegnanti di religione cattolica sono una categoria già particolare sul piano contrattuale, poiché a differenza degli altri docenti matura progressione economica anche da precaria. Non è accettabile che i docenti, già sottopagati rispetto ai colleghi europei, debbano subire anche ritardi per carenze organizzative del Ministero”, conclude Romeo.
“Siamo esterrefatti, amareggiati e increduli. Appare ormai evidente come, per il Governo, l’emergenza rappresentata dal granchio blu non sia una priorità e come non vi sia alcuna intenzione di accogliere, ma nemmeno di ascoltare, le istanze che arrivano dai pescatori”.
E’ la triste constatazione di Nadia Romeo, rodigina, deputato Pd, alla luce dell’audizione, avvenuta oggi in commissione parlamentare Agricoltura, del commissario deputato ad affrontare il caso granchio blu, Enrico Caterino.
“Purtroppo – prosegue Romeo – ci siamo sentiti raccontare e illustrare una situazione che appare lontanissima dalla realtà dei fatti e dei luoghi, che parla di un settore ormai desertificato, che ha perso centinaia di partite Iva, con un reddito e una produttività ormai azzerati e per il quale non si vede alcuna luce in fondo al tunnel".
Allo stesso modo, pare che anche tutte le richieste e le proposte avanzate dai pescatori siano destinate a rimanere inascoltate. “Non ci sono state - spiega la parlamentare - aperture né sulla necessità di rivedere la destinazione delle risorse stanziate, per esempio alleggerendo il costo dell’apparato commissariale, che incide per circa 800mila euro annui, 2,3 milioni in tre anni, né sulla necessità di aggiungere risorse per rimborsare i costi dello smaltimento, impressionanti”.
“In pratica – chiude Romeo – ci è stato detto che tutto va abbastanza bene, tanto che il commissario non ritiene sia opportuno avere risorse economiche aggiuntive, e che la strada per uscire dall’emergenza è ‘valorizzare’ il granchio. In pratica, in due anni, nulla è cambiato: la soluzione, per questo Governo, è mangiarseli i granchi blu. Con buona pace di chi ha il reddito azzerato, pesca centinaia di quintali di crostacei al giorno, di valore praticamente nullo, alla luce dell’enorme divario tra offerta e domanda, e si vede costretto a smaltirli, senza altre alternative. Non ci arrenderemo e non lasceremo inascoltate le voci di chi ci sta chiedendo aiuto".
Il vile atto vandalico contro il monumento a Giacomo Matteotti, avvenuto oggi a Roma, non offende soltanto la Capitale né solo il Polesine, sua terra natale. È un affronto a tutto il Paese. Colpisce uno dei figli più illustri dell’Italia repubblicana, simbolo di coraggio, legalità, democrazia e libertà. Un uomo che ha pagato con la vita la sua opposizione al fascismo, divenendo martire della libertà e della giustizia. Che si tratti di un gesto deliberato, con una precisa matrice politica, o di un atto vandalico “cieco”, il movente resta comunque uno: l’ignoranza. Solo chi ignora – o rifiuta – il messaggio di Matteotti, che va oltre ogni bandiera di parte per affermarsi come patrimonio comune di ogni democrazia, può pensare di colpirne il simbolo. Alla condanna ferma e senza esitazioni si unisce oggi un sentimento profondo di tristezza. Perché atti come questo non feriscono solo la memoria, ma mettono in discussione i valori su cui si fonda la nostra convivenza civile”. Così la deputata democratica, Nadia Romeo.
"A tre anni dall’emergenza sul granchio blu e a un anno dalla nomina del commissario Caterino non è stato fatto nulla. Anzi, al danno, si aggiunge la beffa: si chiede ai pescatori di anticipare di tasca loro i costi di smaltimento. La gestione dell’emergenza da parte del Governo e della Regione Veneto è stata un fallimento totale". Lo dichiara Nadia Romeo, deputata del Partito Democratico, che torna a denunciare la mancanza di interventi reali per affrontare l’invasione del granchio blu nelle lagune del Delta del Po.
"Che fine hanno fatto i 10 milioni di euro stanziati dal commissario per il triennio 2024-2026?”, domanda l'esponente dem. “Sono risorse che a luglio 2025 non risultano ancora spese. Una vergogna, che certifica l’assoluta incapacità gestionale e politica di chi avrebbe dovuto agire con urgenza".
“E ora il commissario Caterino chiede ai pescatori di anticipare i costi delle operazioni: una beffa. Centinaia di partite Iva hanno già chiuso e molti pescatori hanno dovuto abbandonare il mestiere. Una Regione completamente, assente assorbita solo prima dal dibattito sul quarto mandato al presidente Zaia, adesso impegnata a mantenere il potere. Non certo a salvare la pesca e l’economia del Delta proprio perché la filiera del granchio blu non rappresenta una alternativa valida né remunerativa”, conclude Romeo.
Mentre le comunità locali continuano a farsi carico dei bisogni dei territori, il Governo Meloni impone nuovi tagli che rischiano di compromettere la tenuta sociale e istituzionale del Paese.
È questo il senso dell’iniziativa promossa dall’On. Nadia Romeo, parlamentare del Partito Democratico, e dal Coordinamento Nazionale dei Piccoli Comuni Italiani, che mercoledì 2 luglio, alle ore 16.00, terranno una conferenza stampa presso la sala stampa della Camera dei Deputati sul tema “Tagli senza precedenti: il futuro degli enti locali – Dal collasso della finanza locale alle proposte di rilancio dei Comuni”.
Accanto alla deputata Romeo e al portavoce del Coordinamento, Virgilio Caivano, interverranno Elena Maria Gubetti, sindaca di Cerveteri (Roma), Nicola Zanca, sindaco di Gaiba (Rovigo), e Alessandro Gisoldi, tra i promotori della proposta di legislazione differenziata per i piccoli Comuni.
Nel corso della conferenza verrà lanciato l’allarme sui tagli indiscriminati previsti dalla manovra finanziaria: oltre 3 miliardi di euro sottratti agli enti locali tra il 2025 e il 2029. Si tratta di misure che colpiscono in modo particolare i Comuni più piccoli, cancellando risorse vitali per garantire servizi essenziali, manutenzione delle opere pubbliche, interventi per le fasce più deboli e contrasto allo spopolamento.
Ma l’incontro non sarà solo occasione di denuncia. I promotori presenteranno anche proposte concrete per invertire la rotta: dalla riallocazione delle risorse inutilizzate del PNRR al rifinanziamento del Decreto Crescita, fino all’avvio di una nuova stagione legislativa per i piccoli Comuni, fondata su semplificazione, autonomia e responsabilità.
In particolare, la proposta di legislazione differenziata, elaborata dal Coordinamento, punta a riconoscere una cornice normativa più adatta alla realtà dei piccoli centri, per garantire loro strumenti specifici, risorse adeguate e maggiore capacità decisionale.
Per i Comuni italiani, e per l’Italia intera, non è più il tempo dei tagli, ma delle scelte coraggiose.
L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sul canale ufficiale della Camera dei Deputati.
“Il gesto di Aymane, morto a 16 anni tentando di salvare due turisti in difficoltà, in un mondo in cui cattiveria, generalizzazioni, indifferenza e banalità tentano sempre più di imporsi come linguaggio universale, ci riporta alla realtà”. Lo dice Nadia Romeo, rodigina, deputata del Pd, onorando il coraggio di Aymane Ed Dafali, 16 anni, marocchino, in Polesine, a Castelnovo Bariano, da tre anni, dove si era riunito alla famiglia. Il giovane, nel pomeriggio di sabato, ha perso la vita a Lido Degli Estensi, Ferrara, cercando di salvare due ragazzi che, avventuratisi in un punto in cui la balneazione è vietata, erano stati catturati da una forte corrente. Aymane si è lanciato per soccorrerli, ma non è più riemerso.
“Un giovane polesano – prosegue Romeo - che ha pagato con la vita la decisione di prestare subito soccorso, per cercare di salvare due vite. Un giovane eroe del quale tutti dobbiamo essere orgogliosi, il cui esempio deve scuotere le coscienze e riportarci alla nostra dimensione umana, che si sta sempre più perdendo. Alla famiglia, ai suoi amici e alla comunità di Castelnovo Bariano le mie condoglianze ed un forte abbraccio”, conclude Romeo.
“‘Uccidete me, ma l’idea che è in me non la ucciderete mai’. A 101 anni dalla sua morte, Giacomo Matteotti continua a parlare a chi crede nei valori della democrazia, della giustizia e della libertà. La sua voce, nata nel laborioso Polesine - terra spesso dimenticata ma ricca di dignità e impegno - risuona ancora oggi come simbolo di coraggio e integrità. Come parlamentare e donna del Polesine, sento forte la responsabilità di far vivere i suoi valori e di mantenere vivo il suo messaggio di difesa della democrazia e dei diritti di tutti. Matteotti ci ha insegnato che la verità non può essere zittita e che la politica deve essere al servizio delle persone, non del potere. Il modo migliore per onorarlo è impegnarci ogni giorno per questi principi, dentro e fuori le istituzioni”.
Così la deputata democratica, Nadia Romeo.
"Importante l' esito positivo della tavolo di crisi per la Berco. Fondamentale la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori. Come l' impegno di tutte le istituzioni. Avevamo recentemente assunto in merito una iniziativa parlamentare e continueremo a seguire con il massimo di attenzione i prossimi passaggi. Per salvare i posti di lavoro e un presidio produttivo di grande valore per il Paese". Così Andrea De Maria e Nadia Romeo, deputati PD
"Bene che la Sottosegretaria Bergamotto, rispondendo ad una nostra interpellanza urgente, abbia reso noto l' impegno del Governo a una iniziativa verso la proprietà per un esito positivo della vertenza Berco. Da parte nostra abbiamo sottolineato la criticità della situazione in essere, per i posti di lavoro a rischio e per la messa in discussione di un presidio di grandissimo valore per il Paese, e ribadito il nostro sostegno alla lotta delle lavoratrici e dei lavoratori. Serve davvero ora un impegno corale di tutte le istituzioni. Da parte nostra continueremo a seguire gli sviluppi della vertenza e ci riserviamo di assumere ulteriori iniziative parlamentari".
Così Andrea De Maria e Nadia Romeo, deputati PD
"Il Governo risponderà venerdì in Aula alla Camera, sulla vertenza Berco. Le notizie di ieri sull'incontro fra azienda e sindacati sono molto negative. Esprimiamo grande preoccupazione e tutta la nostra solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici. Abbiamo presentato, insieme al collega Fornaro, una interpellanza urgente al Governo per chiedere di mettere in atto tutte le iniziative possibili per salvare i posti di lavoro e un presidio produttivo di grande valore per il Paese".
Così Andrea De Maria e Nadia Romeo, deputati PD.
“Serve più tempo alle aziende per assolvere l’obbligo di stipulare polizze di assicurazione contro gli eventi catastrofali: la data del 31 marzo è irrealistica. Per coglierlo, basti pensare che alle stesse imprese assicuratrici è stato invece concesso tempo fino al 28 marzo per adeguare alle previsioni di legge i testi delle polizze da proporre e che ad oggi non è attivo il portale Ivass per la comparabilità delle offerte dei contratti assicurativi. Un paradosso: potrebbe accedere che tra il momento in cui una polizza efficace è disponibile sul mercato e quello in cui scade l’obbligo per i destinatari di assicurarsi, vi siano solo tre giorni a disposizione, per valutazioni complesse ed economicamente impattanti”. Così si legge nell'interrogazione presentata dalla deputata del PD, Nadia Romeo, con cui si chiede ai ministri del Made in Italy e dell'Economia e Finanze una proroga del termine di stipulazione delle assicurazioni contro gli eventi catastrofali.
“La conferma del termine del 31 marzo 2025, mette in seria difficoltà quasi quattro milioni di imprese – micro, piccole, medie e grandi – che avrebbero a disposizione meno di un mese per sottoscrivere polizze di particolare complessità”, conclude Romeo.
“Di fronte all’emergenza del granchio blu, il governo Meloni ha offerto solo passerelle, proclami e promesse senza alcuna risposta concreta per i pescatori, che stanno affrontando una crisi senza precedenti. La produzione di vongole è di fatto azzerata e il comparto è in ginocchio. Eppure, alla richiesta di sospendere l'obbligo del versamento dei contributi previdenziali, il governo ha risposto con un secco no.” Lo dichiara la deputata dem Nadia Romeo, componente della commissione Agricoltura, intervistata sui canali social dei deputati Pd.
“Dal mio insediamento, nel luglio 2024 – aggiunge l’esponente dem - chiedo a questo governo di adottare un provvedimento a costo zero, che preveda la sospensione dei contributi previdenziali e assicurativi per i pescatori e le partite IVA del settore. Si tratta di una cifra irrisoria, pari a circa 1,5 milioni di euro, che verrebbe comunque recuperata attraverso una rateizzazione nel momento in cui le attività riprenderanno fiato. Una misura semplice e concreta, che era stata promessa dallo stesso ministro Lollobrigida, ma che non è mai stata attuata”.
“La situazione – conclude Romeo - è drammatica: solo nell’area del Polesine, delle 1.500 partite IVA attive nel settore, al 31 dicembre scorso, ben 500 hanno chiuso. Parliamo di un provvedimento essenziale per la sopravvivenza delle imprese e delle famiglie coinvolte, ma anche per la tutela di un’eccellenza del Made in Italy. L’Italia era il primo esportatore europeo di vongole, un settore che vale 200 milioni di euro. Eppure, nonostante l’emergenza, siamo nel 2025 e le promesse del governo restano senza riscontro. Chiediamo con forza un intervento immediato: basta rinvii, servono risposte concrete per il settore ittico e per i lavoratori”.